Poche cose… ma buone!
Per vivere con un gatto ci sono oggetti che in casa non possono mancare e, anche se possono sembrare banalità, è molto importante scegliere ogni cosa nel modo corretto.
Esiste un’impressionante gamma di aggeggi per gatti sul mercato e i padroni sono spesso tentati di spendere una fortuna per degli oggetti di cui, secondo quanto pubblicizzato, un gatto non può fare a meno. Andiamoci piano!
Cerchiamo di capire davvero cosa e come acquistare ciò che serve. Ecco 8 oggetti da scegliere con cura per il nostro gatto!!
1. Trasportino o gabbietta e ciotole per cibo e acqua
Trasportino o gabbietta?
Se abbiamo un micio difficile per quanto riguarda i “trasporti”, una buona idea potrebbe essere quella di scegliere una gabbietta di ferro con il fondo rivestito in plastica e un’apertura superiore anziché laterale; al momento opportuno, risulterà più pratica per infilarci dentro un gatto riluttante, senza stressarlo troppo.
Queste gabbiette sono facili da tenere pulite e, se il nostro gatto preferisce un po’ più di privacy, potremo sempre coprirla con un panno durante il viaggio.
Il buon consiglio è di rivestire il fondo con plastica, poi con giornale e infine con un asciugamano per affrontare qualsiasi “incidente”.
Sono disponibili sul mercato anche trasportini leggeri che sembrano sacche da viaggio con una retina di tessuto sul davanti.
È un’alternativa ottima per i mici più tranquilli e per le razze più pesanti, perché è più facile da portare e poi riporre una volta ripiegato.
Se il nostro gatto è particolarmente soggetto a incontinenza durante gli spostamenti, allora potremmo utilizzare le traversine assorbenti da mettere sul fondo della gabbietta, evitando che il gatto arrivi a destinazione bagnato.
Ciotole per cibo e acqua. Quali e dove?
Ci sono esperti di comportamento che abolirebbero le ciotole per tutti i gatti che mangiano solo cibo secco.
Per stimolarli al gioco creativo e tenerli vigili e svegli, sarebbe opportuno dare loro i croccantini in strani contenitori- rompicapo che li obblighino, per mangiare, a percorsi non sempre lineari, proprio come avviene in natura.
Detto questo è sempre utile avere ciotole, soprattutto se la dieta del nostro gatto è varia e prevede anche cibo umido. Le ciotole in acciaio inox generalmente sono le più popolari e probabilmente le migliori.
L’importante è che non scappino via mentre il micio mangia e non dimentichiamo di comprare almeno una ciotola per ogni gatto di casa.
Il nostro micio ha anche bisogno di bere molta acqua, in particolare se mangia cibo secco.
Anche le ciotole per l’acqua possono essere di ceramica (anche se ci sono gatti che preferiscono il vetro!) e alla maggior parte dei gatti piace che siano grandi.
Non solo: una bella idea, confermata da quasi tutti gli etologi, potrebbe essere mettere più contenitori per l’acqua in diversi punti della casa: alti, lunghi, piccoli, grandi... oltre a una bella fontanella.
Il nostro amico si divertirà tanto e sarà stimolato a bere. Chi ha il giardino potrebbe mettere un contenitore anche lì, perché molti gatti preferiscono l’acqua piovana.
La maggior parte dei padroni commette l’errore di mettere l’acqua accanto al cibo, pensando che sia meglio per il gatto bere durante il pasto.
L’acqua, invece, verrà cercata con più piacere se è lontana dal cibo, idealmente in un’altra stanza.
2. Lettiera e cucce
Che lettiera scegliamo?
Esistono molte lettiere sul mercato e può essere difficile decidere quale sia meglio comprare.
Chiediamo quale tipo il nostro gatto usava in precedenza, se non ha iniziato con noi, perché potrebbe essere una buona idea continuare.
Meglio scegliere la cassetta più grande che la zona dedicata può ospitare, considerando che si comincia con una cassettina per gattini ma ben presto si dovrà passare a una da adulto quando il gatto crescerà.
Le lettiere coperte sono utili per fornire uno spazio riservato per i bisogni in una zona della casa che non fa piacere condividere con gli odori del gatto, ma per i mici è meglio togliere la gattaiola, inutile ostacolo per un animale che ha un urgente bisogno di andare di corpo.
Le lettiere coperte forniscono un pretesto a quei gatti che si divertono a tendere imboscate, quindi cerchiamo di stare attenti e, se notiamo una cosa del genere, sostituiamo la lettiera coperta con una aperta.
Potremo sempre camuffarla, posizionandola in maniera strategica dietro ai mobili o sui balconi.
Le sabbie biodegradabili ed ecologiche sono molto apprezzate dai mici per il loro odore naturale e la consistenza morbida; se agglomeranti, sono anche molto comode perché possono essere scaricate nel wc.
Sono invece sconsigliati gli additivi profumati: rischiano, togliendo i punti di riferimento olfattivi, di distogliere il gatto dalla lettiera e spingerlo a fare pipì in giro.
Anche le lettiere di tipo sabbioso piacciono molto perché sono quelle che riproducono meglio il materiale che il nostro gatto preferisce per istinto.
Ma se il nostro gatto vuole usare invece un prodotto leggero a base di carta riciclata e biodegradabile, per esempio, meglio così!
Una cosa è certa: la lettiera va pulita con cura tutti i giorni o il nostro piccolo di casa arriverà a odiarla.
Cucce ideali
Potremo risparmiare soldi accettando la filosofia a cui probabilmente si atterrà il nostro gatto, ossia “mi metto dove sei tu”, usando quindi il nostro divano o il nostro letto per riposarsi e rilassarsi.
Al gatto più indipendente, però, piacerà avere una cuccia tutta sua, ma una scatola di cartone rivestita con una morbida coperta e con il lato anteriore ritagliato andrà bene quanto una qualsiasi costosa cuccia.
Se vogliamo dissuadere il gatto dal dormire sul letto (ardua impresa...), potremmo investire in due opzioni “calde”: esistono amache da termosifone che possono essere agganciate alla maggior parte dei caloriferi e che forniscono una cuccia sollevata insieme a un’importante fonte di calore.
Per maggiore sicurezza si può abbassare il calore nel termosifone prescelto, anche se loro amano il caldo scottante. Ricordiamoci solo di umidificare la stanza.
La seconda opzione è una coperta riscaldata elettricamente, sensibile alla pressione, che può essere messa sotto la cuccia del gatto per dargli un confortevole calore ventiquattr’ore al giorno. Andrà a dormire dove vogliamo noi!
È ovvio che solo di rado tutte queste cose possono sostituire il calore del nostro grembo.
È importante che il gatto possa scegliere come propria cuccia un posto riparato e protetto in cui sentirsi a casa.
Amerà le nostre librerie, gli armadi e i cassetti. Se non vogliamo che ci vada, lasciamogli a disposizione qualche anfratto...
3. Graffiatoio e giocattoli
Il graffiatoio serve davvero?
Grattare fa parte delle routine di mantenimento essenziali per il nostro gatto.
Serve per eliminare il vecchio strato superficiale dell’unghia, per esercitare i muscoli e marcare il territorio.
Se non gli forniremo un graffiatoio giusto nel posto giusto, ne andrà di certo dell’incolumità dei nostri mobili, della poltrona o dei tappeti.
Esistono graffiatoi di varie forme e dimensioni, da semplici paletti di legno, disposti in verticale e ricoperti da uno spesso strato di fibre attorcigliate di agave (sisal), a strutture che includono piattaforme, cucce, contenitori per nascondersi e giocattoli penzolanti per i gatti più vivaci.
Prima di sceglierne uno per il nostro micio consideriamo che il palo dev’essere ben rigido: i gatti hanno bisogno di resistenza quando grattano.
Il palo dev’essere alto abbastanza da permettere al gatto di allungarsi completamente quando gratta.
Se ne compriamo uno per il nostro gattino, avremo bisogno di cambiarlo quando crescerà. Inoltre il palo dovrebbe dare la possibilità al nostro amico di grattare sia orizzontalmente che verticalmente.
Se abbiamo acquistato un graffiatoio modulare con varie piattaforme e una cuccia, assicuriamoci che sia stabile: non c’è niente di peggio di un graffiatoio che cade quando il nostro gatto ci si lancia contro a tutta velocità!
Se abbiamo problemi di spazio in casa, possiamo sempre acquistare un pannello piatto da appendere alla parete all’altezza giusta, spesso funziona bene.
Anche la posizione del graffiatoio è importante: potrebbe essere comodo metterlo in un posto nascosto in una stanza vuota, ma probabilmente al gatto non piacerà...
Mettiamolo vicino alla finestra o al termosifone, scegliendo una stanza che al gatto piace particolarmente e dalla quale possa controllare tutto quello che succede in casa: diventerà presto il suo “bastione” di guardia preferito!
Quali giocattoli è bene comprare per lui?
Ancora una volta, potremo spendere una fortuna per i giocattoli, ma non ce n’è davvero bisogno.
A patto che teniamo i giocattoli del nostro gatto nascosti in una scatola e li tiriamo fuori a caso per mantenere la loro patina di novità: il nostro amico continuerà a giocarci per anni.
La scelta iniziale dei giocattoli è ovviamente fondamentale. Vediamone alcuni... classici!
Al primo posto va il topolino, per chi è d’accordo di vero pelo. Ricoperti di pelo di coniglio, sono un sottoprodotto della catena alimentare, perciò non dovrebbero essere politicamente scorretti come potrebbe sembrare.
Sono il più naturale dei giocattoli e quello che più di tutti convincerà anche il più sedentario dei mici a tirar fuori la sua natura di cacciatore provetto.
Piace parecchio anche il giocattolo a canna da pesca. Quelli con una piuma attaccata che simula il volo di un uccello sono probabilmente i più apprezzati.
Non sottovalutiamo poi i materiali di scarto. Palline di carta, alluminio, tappi di bottiglia, noci, scatole di cartone e buste di carta sono tutte cose che non costano niente ma assicurano ore di divertimento.
Gli elastici per capelli, invece, sono della forma e delle dimensioni giuste per i giochi di riporto.
Il gioco per il gatto è molto importante: lo tiene attivo e in forma. Inoltre, simulando la caccia, mantiene vivi i suoi istinti lavorando sulla sua intelligenza e creatività.
Evitiamo giochi frustranti in cui la preda non può mai essere concretamente catturata, come i led.
4. I collarini invece?
Ci sono un certo numero di valide ragioni per cui potremmo voler mettere un collarino al nostro gatto: una è per attaccarci una medaglietta con i contatti telefonici.
Il mercato offre oggi collari di molti tipi diversi. Innanzitutto, il collare deve essere fatto in modo da sganciarsi se il gatto si impiglia in qualcosa.
Molti collari hanno una parte elastica, ma funzionano solo se l’elastico si allunga abbastanza da permettere al gatto di sfilare la testa.
Il miglior tipo di collare è quello che ha una chiusura (clip) antistrangolamento e che si apre quando è sottoposto a una sufficiente pressione, come quella del corpo del gatto.
Occorre controllare bene questi collari, perché alcuni tipi sono più resistenti di altri. Se ci appendiamo qualcosa di pesante e vediamo che non si apre, diffidiamo, come dai campanellini e dai pendenti di ogni tipo.
I collari mal regolati causano un tipo di ferita molto comune che si osserva spesso dai veterinari. Se la procurano in modo particolare i gatti che si smarriscono, quando nel loro vagare vanno a impigliarsi da qualche parte.
Nel tentativo di liberarsi, spesso il gatto fa passare una zampina attraverso il collare. Questo causa una terribile lesione da sfregamento sotto l’ascella del gatto, che alla fine può infettarsi.
La ferita purtroppo ha tempi di guarigione molto lunghi, perché c’è molto movimento di pelle in quella zona.
Regolare bene il collare dovrebbe evitare questo rischio. Dev’essere abbastanza stretto da lasciar passare al massimo due dita.
Spesso il gatto protesta le prime volte che gli si sistema un collarino, ma se ha accesso all’esterno conviene insistere.
Attenzione! Se vogliamo portare il nostro gatto a passeggio, non tentiamo di agganciare un guinzaglio al collare. In questo caso dovremo utilizzare la pettorina, che prende sia il collo sia il petto dell’animale: è più sicura per il gatto ed è a prova di fuga.
5. Mettiamo il microchip!
Se abbiamo intenzione di viaggiare con lui o vogliamo dare al nostro amico la libertà di uscire, è essenziale fargli mettere il microchip.
È grande quanto un chicco di riso, viene impiantato dal nostro veterinario con una procedura relativamente indolore sotto la pelle del gatto, tra le scapole.
Il microchip contiene un numero che può essere letto facilmente da uno scanner manuale in uso ad associazioni per la protezione animale, veterinari, polizia, vigili e via dicendo.
Contiene tutte le informazioni necessarie a ritrovarci e farci riabbracciare il nostro amico!
In un attimo e in modo quasi indolore il veterinario inserirà il microchip sotto la cute del gatto. E portarlo con noi diventerà molto più sicuro. Inoltre, è obbligatorio per legge dal 2005!
Ecco le regole per viaggiare:
• Microchip. Dal 1° gennaio 2005 è obbligatorio l’inserimento del microchip sottocute per tutti i cani e i gatti nati successivamente a questa data.
• Passaporto. Dal 1° ottobre 2004 è obbligatorio per tutti gli animali d’affezione. Per ottenere il passaporto è necessario che il cane, il gatto o il furetto abbiano già il microchip, siano iscritti all’anagrafe veterinaria dell’ASL di zona, abbiano effettuato la vaccinazione antirabbica.
• Il passaporto può essere richiesto dopo 21 giorni dall’effettuazione della vaccinazione antirabbica e non ha scadenza.