L'iPhone è un perfetto compagno di viaggio: basta dotarlo di qualche applicazione specifica per i giorni di vacanza e sarà per noi fonte di indicazioni utili, relax e divertimento.
L'abbiamo sempre in tasca, dispone di tutti i sensori (dal GPS alla bussola sino ai rilevatori di movimento) per raccogliere e darci informazioni utili, ha uno schermo abbastanza grande e dettagliato da poter lavorare e divertirci senza difficoltà visive.
Servono solo le app iOS più indicate per il clima vacanziero (dai "grandi classici" che non passano mai di moda alle ultime novità).
Noi abbiamo scelto, tra le migliaia disponibili all'Apple Store (attualmente esistono 1.200.000+), 5 specifiche e molto utili per le nostre vacanze.
Vediamole insieme.
1. Moovit
Moovit è un'applicazione per chi cerca qualcosa che non sia solamente specifico ma qualcosa che abbia anche funzioni più smart della semplice visualizzazione di mappe.
Come molte nuove app di navigazione di mappe si appoggia alla sua comunity di utenti per migliorare le sue indicazioni.
I dati sul trasporto pubblico locale, come tratte e orari, sono ricavati direttamente dai relativi operatori e questo significa che l'app è utilizzabile in molte città ma non ovunque: gli sviluppatori indicano la copertura di oltre 200 città fuori dagli USA (per l'Italia ci sono Roma, Napoli, Torino e la Sardegna) e di una cinquantina di operatori negli Stati Uniti.
L'app calcola i percorsi ideali da un punto di partenza a un punto di arrivo secondo le nostre preferenze, ossia in funzione del tipo di mezzi che vogliamo prendere (una qualsiasi combinazione tra autobus, tram, treno e metropolitana) e di quale massima distanza siamo disposti a coprire a piedi.
Calcolati diversi percorsi possibili ce li mostra e ci guida in quello che scegliamo, anche con una sequenza di indicazioni in tempo reale come farebbe un navigatore GPS tradizionale.
La parte di community permette di segnalare, senza che sia necessaria una registrazione, eventuali problemi sul percorso o altre informazioni utili agli altri utilizzatori di Moovit.
Consiglio in più: per muoversi con scioltezza nelle grandi città straniere può essere complicato. Per questo motivo è consigliavile l'app AllSubway, un'applicazione piuttosto corposa (155 MB circa) che raccoglie le mappe delle principali metropolitane mondiali e ci permette di consultarle anche senza collegamento a una rete dati.
L'app è in sintesi un semplice visualizzatore delle mappe grafiche delle linee metropolitane. Il vantaggio per chi viaggia molto sta nell'avere a disposizione le tratte di circa 200 città, tra cui alcune non proprio turisticamente famose come Tbilisi o Medellin, un numero che gli sviluppatori promettono di aumentare nelle prossime versioni.
Il limite è che non ci sono le funzioni supplementari che di solito si trovano nelle app ufficiali o dedicate alle linee metropolitane di una singola città, come in primo luogo il calcolo dei percorsi.
2. Word Lens
Se andate all'estero e parlare (ma soprattutto leggere) una lingua diversa dalla vostra è uno scoglio importante, potreste organizzarvi in anticipo e usare l'iPhone per imparare quella della vostra destinazione, dato che di app "insegnanti" ce ne sono davvero molte.
Ma in generale è meglio un traduttore in tempo reale.
Per chi ama gli effetti speciali e sa almeno un po' l'inglese la scelta è Word Lens: in sintesi è come applicare un piccolo Google Translate - e infatti Google ha acquistato la software house che ha creato l'app - a ciò che viene inquadrato dalla fotocamera dell'iPhone.
Puntando lo smartphone verso un'insegna o un cartellone l'app riconosce la presenza di caratteri di testo e cerca di interpretare le parole e le frasi che questi compongono, sovrapponendovi in tempo reale la traduzione.
Serve sapere l'inglese perché al momento Word Lens traduce da una lingua a scelta tra italiano, tedesco, francese, russo, portoghese e spagnolo verso proprio l'inglese.
Quindi se siete a Mosca e non riuscite a leggere un segnale stradale potete giusto convertirlo in inglese.
L'effficacia dell'app è per certi versi sorprendente ma non vi aspettate traeduzioni impeccabili: con un teto chiaro (lo stampatello non è obbligatorio ma aiuta molto) e semplice va tutto bene, con caratteri confusi e frasi complesse potete comunque riuscire ad avere un'idea di ciò che avete davanti.
Consiglio in più: per meno effetti speciali ma per una maggiore efficacia è consigliabile l'app iTranslate, app gratuita nella versione di base, con la quale abbiamo a disposizione un buon traduttore tra 81 lingue. E' consigliabile però l'acquisto delle funzioni pro per 4,99 Euro.
3. Jetpac City Guides
Ora che sapete muovervi in città e riuscite a farvi comprendere che si fa?
Le guide cartacee e le decine di app-guide digitali sono piene di indicazioni ma sono, allo stesso tempo, poco originali.
Un'applicazione molto originale è la Jetpac City Guides, che scandaglia tutte le fotografie postate sui profili pubblici di instagram e in questo modo identifica i luoghi più popolari e interessanti che sono geolocalizzati intorno a noi.
La parte più interessante e divertente dell'app è che non si limita a scoprire i luoghi più fotografati ma cerca anche di identificare i loro tratti essenziali analizzando i contenuti delle foto postate per poi, in base a queste classificazioni, assemblare 15 guide specifiche.
I locali dove viene scattato un numero elevato di foto di boccali di birra li troveremo così in Popular Beer Spots, mentre quelli associati a molte foto di uomini con barba e occhiali finiranno in Hipster Hangouts e quelli con sfilze di selfie di ragazze in Bars Women Love.
E' una classificazione "professionale"? Ovviamente no, ma è in qualche modo indicativa.
4. Nara
Un'alternativa meno originale ma che segue un principio simile è Nara, per ora limitata ai ristoranti e agli alberghi.
L'idea con cui è nato il progetto è che siano i server di Nara a scandagliare l'enorme mole di informazione che sono disponibili online, invece di doverlo fare noi spulciando guide e siti di recensioni mentre siamo in giro, per filtarle in base ai nostri gusti e proporci solo i locali che più probabilmente ci piaceranno.
Questo processo però non parte da un'app ma dal sito web di Nara, dove dobbiamo creare preventivamente un profilo online in cui descriviamo le nostre preferenze in quanto alle caratteristiche principali dei ristoranti (tipo di cucina, ambientazione, stile...).
Come secondo step Nara cerca di conoscerci meglio presentando una successioni di ristoranti a noi vicini: dobbiamo dare una valutazione netta (pollice su o pollice giù) a quelli che abbiamo già visitato (se ci fa più comodo possiamo anche indicarne altri in tutto il mondo purché presenti nel suo database).
Incrociando i nostri gusti con le recensioni presenti online e con le preferenze espresse nel tempo dagli altri utenti di Nara con caratteristiche simili alle nostre, il servizio ci presenta i ristoranti che potrebbero fare al caso nostro.
Questi suggerimenti possiamo approvarli o scartarli e in questo modo affiniamo ulteriormente la valutazione che il sistema ha dei nostri gusti.
In tutto questo l'app Nara funziona come una specie di terminale di questo approccio: qui non possiamo definire da zero un nostro profilo ma possiamo visualizzare i suggerimenti geolocalizzati intorno a noi e approvarli o rifiutarli.
Le segnalazioni di Nara non sono particolarmente rivoluzionarie le prime volte che si usa l'app, ma migliorano nel tempo e sono comunque un'indicazione di partenza valida quando si è in un luogo che non si conosce.
5. Wikitude
A metà tra la guida generica il trova-locali e davvero molto, molto altro c'è Wikitude che, nonostante il nome, c'entra assai poco con Wikipedia.
E' una piattaforma di realtà aumentata che non nasce in modo specifico per fare da guida turistica ma per dare modo a chiunque - a pagamento - di creare un database di luoghi che poi potranno essere "visti" attraverso l'app dedicata.
Con essa inquadriamo il mondo intorno a noi e vi vediamo sovrapposti dei "segnalini" che identificano i punti di interesse del database che abbiamo attivato in quel momento.
L'utilità del turista è che molti dei database compatibili con l'app sono appunto di tipo turistico, ad esempio sono in piena evidenza quelli che comprendono i ristoranti di Google Places, gli alberghi di Hotels.com, i luoghi di TripAdvisor e i punti di interesse di Wikipedia.
Ma esplorando i database disponibili, a partire dal campo di ricerca dei cosiddetti searchterm, si trovano elenchi di POI altrettanto interessanti come quelli di AroundMe, Foursquare, Booking.com e altri anche più particolari come l'elenco dei pub irlandesi o delle zone adatte allo skateboarding.
Wikitude non è comodissima perché gestisce solo un database alla volta e bisogna sperimentare per capire cosa si può "vedere" nell'app, ma ha una sua utilità ed è di sicuro effetto sui compagni di viaggio.