L’irregolarità intestinale colpisce il 30% della popolazione italiana, anche se ci sono persone che riescono a gestirla meglio di altre, mentre in altri casi si trasforma in un problema cronico.
Attualmente si sa che certe soluzioni non sono adatte a tutti: le cause della stitichezza sono diverse ed è necessario un trattamento specifico per ogni caso e per ogni individuo, afeermano gli esperti.
Per questo gli specialisti tendono a calibrare i trattamenti caso per caso.
I medici parlano di stitichezza quando si va in bagno meno di 3 volte alla settimana; quando la defecazione comporta un grande sforzo; quando le feci sono dure e piccole o si ha la sensaizone di non esserci completamente liberati.
Il 75% degli italiani che soffrono di stitichezza sono donne. Il sesso femminile è infatti più predisposto ad avere questo disturbo. L’anatomia pervica della donna, i fattori ormonali del ciclo mestruale o della menopausa e uno stile di vita più sedentario di quello maschile favoriscono la sua comparsa.
Ma vediamo un po’ meglio questo disturbo così diffuso e cerchiamo di capire perché si verifica, i rimedi naturali, gli esercizi che possono aiutare, la dieta che può regolarizzare l’organismo e tante altre cose…
1. Il segreto dell'idratazione e l'orologio biologico
La colpa della stitichezza non è colpa solo della natura.
Il 46% delle persone che soffrono di stitichezza non va al bagno a orari regolari; il 68% beve meno di 4 bicchieri di acqua al giorno; il 69% non consuma 2 porzioni di frutta al giorno; il 51% trascorre una vita prevalentemente sedentaria.
Bere molta acqua ogni giorno (1 litro e mezzo al giorno) è essenziale per attivare i movimenti dell'intestino e per mantenere l'apparato digerente pulito e ben lubrificato.
In queste circostanze si favorisce una diminuzione dello sforzo necessario.
Se vengono assunti 2 bicchieri d'acqua tiepida al risveglio, oltre a farsi reidratare si favorisce la peristalsi intestinale nel momento opportuno.
Se, chi soffre di stitichezza, abitua il suo organismo ogni giorno ad andare in bagno alla stessa ora, l'organismo adotterà questa routine giornaliera a alla fine si riuscirà a regolarizzarlo.
Basta decidere un orario, senza scoraggiarsi se non funziona ogni giorno: è normale andare in bagno 4 volte alla settimana, ma se non ci si riesce ad ottenere risultati, bisogna lasciar perdere in quanto si potrebbe peggiorare le situazione sottoponendo l'organismo a degli sforzi inutili.
Un rimedio espresso molto utile, dedicato a chi sta provando a tornare regolare da molti giorni senza tenere risultati, è il seguente:
- fare a pezzetti 2 prugne secche e mescolare con 1 bicchiere di succo di arancia, aggiungendo dell'acqua e una cucchiaiata d'olio di oliva. Da bere assolutamente a digiuno, appena alzati dal letto.
2. I rimedi naturali e gli esercizi che aiutano
Esistono numerose erbe e rimedi naturali che possono aiutare efficacemente:
- Polline: una soluzione naturale contro la stitichezza consiste nel prendere al mattino un bicchiere di latte a cui va aggiunto del polline;
- Semi di lino: si possono aggiungere allo yogurt, al brodo, alla purea o all'insalata. Attenzione però a non eccedere in quanto si può avere l'effetto contrario;
- Ibisco o piantaggine: ricche di mucillagini, queste piante sono un ottimo lassativo. Bisogna ricordare però di consumarle sempre con molta acqua affinché non provochino, al contrario, una ostruzione intestinale.
Gli esercizi che rinforzano la zona addominale combattono la stitichezza, dato che questi muscoli intervengono direttamente sull'intestino. Bisogna fare ogni giorno 3 esercizi per rinforzare la parte:
- Bisogna mettersi carponi (cioè con le ginocchia e le mani appoggiate sul pavimento) e inarcare la schiena verso l'alto. Mantenere questa posizione e guardare davanti per 6 secondi. Dopo un rilassamento veloce ripetere l'esercizio 3 volte.
- In piedi, a piedi uniti e con le mani tese ai lati del corpo, sollevare un ginocchio, fietterlo e sostenerlo per circa 6 secondi in aria. Tornare alla posizione di partenza e ripetere l'esercizio per 3 volte con ciascuna gamba.
- Sdraiarsi per terra in posizione supina. Alzare le braccia all'altezza delle spalle e avvicinare le ginocchia al petto. Da questa posizione girare da un lato e mantenere la posizione per circa 6 secondi. Ripetere l'esercizio 3 volte per lato.
3. Perché si verifica la stitichezza e diverse soluzioni
Se fino a oggi non ci si è riusciti a trovare una personale soluzione alla stitichezza con un'alimentazione più ricca di fibra (il metodo più classico per risolverla), forse ci sono altri fattori che bisogna prendere in considerazione.
Oltre a una dieta squilibrata, ci sono altre cause che possono entrare in gioco dove bisogna cercare di capire se è il proprio caso per trovare una possibile soluzione.
Si è costretti a stare molto tempo in bagno?
- Perché succede? Perché le feci avanzino fino al retto attraverso l'intestino, è necessario che esso si contragga per produrre il movimento atto allo scopo. Se
l'intestino è "pigro", il processo è ostacolato. Lo stesso accade se l'addome non si contrae per "forzare" l'evacuazione. - La migliore soluzione in questo caso è combinare una alimentazione equilibrata e ricca di acqua e fibre (che facilitano il transito delle feci) ed esercizi specifici per contrarre l'addome e stimolare l'intestino.
Spesso accade di non avere stimoli?
- Perché succede? Quando le feci giungono al retto, quest'ultimo lo avverte e invia un segnale al cervello, generando la sensazione che ci porta ad andare in bagno. Alcune volte però questo stimolo non compare, specie se non si seguono orari regolari nell'andare in bagno.
- La migliore soluzione è cercare di andare in bagno ogni giorno alla stessa ora, anche se non si avverte la necessità o senza l'avvertimento degli stimoli. I momenti ideali per andare di corpo sono al risveglio, appena dopo colazione o dopo aver mangiato, perché sono questi i momenti in cui si verifica naturalmente un riflesso, detto scientificamente gastrocolico, che facilita l'evacuazione.
Si ha la senzazione di essere gonfi?
- Perché succede? Avere orari irregolari per andare in bagno può capitare alle persone che non si trovano a casa propria e che in un ambiente diverso, magari se si è ospiti di qualcuno con cui non si ha confidenza, non riescono ad avere la libertà psicologica per andare in bagno. In questi casi il cervello invia una serie di segnali all'intestino che hanno l'effetto di inibire i suoi movimenti peristaltici di quest'organo, cosa che blocca gli stimoi necessari.
- La soluzione migliore consiste nella progressiva rieducazione delle abitudini nel momento di andare in bagno. Le consuetidini e gli orari possono infatti risultare decisivi per facilitare o rendere difficoltosa l'evacuazione.
4. La dieta che aiuta a regolarizzare l'organismo
Le regole base per evitare problemi di stitichezza conseguenti al tipo di alimentazione, scegliendo ciò che aiuta ed evitando ciò che ostacola sono le seguenti:
Evitare grassi e il sale
Il passaggio dei grassi dallo stomaco al duodeno è un fenomeno molto lento, e un eccesso di grassi può rallentare ulteriormente i movimenti gastrici. Un eccesso di sale, invece, può favorire la diminuzione di potassio e magnesio, riducendo così la normale funzionalità intestinale.
Yogurt a portata di mano
Molti studi internazionali suggeriscono che consumare yoghurt magro aiuta a diminuire il tempo di permanenza delle feci nell'intestino, migliorando così il malessere provocato dalla stitichezza.
Consumare più verdure
La fibra naturale che si trova negli alimenti di origine vegetale (cereali, frutta, verdura, legumi) è la migliore alleata contro la stitichezza. Agisce aumentando il volume delle feci e favorendo la defecazione. Fare attenzione, però, al riso, perché ha proprietà astringenti e può avere un effetto contrario.
Ridurre il consumo della carne
Le proteine della carne rossa rimangono troppo a lungo nell'intestino, originando tossine che possono ostacolare l'evacuazione. Per evitare questo effetto, è
necessario ricordare di consumare carne rossa non più di una volta ogni settimana - 10 giorni e accompagnarla con contorni vegetali per aggiungere fibra.
5. Quando la farmacia è la scelta finale
Se l'alimentazione, come pure i cambiamenti di abitudini, non funzionano (e la stitichezza persiste), conviene consultare il medico per individuare cause e possibili soluzioni sia relative agli integratori alimentari (fermenti lattici, probiotici) sia a farmaci veri e propri.
I probiotici possono svolgere una preziosa funzione proteggendo l'equilibrio della microfibra intestinale, contribuendo alle difese naturali e permettendo di ritornare a uno stato di salute ottimale. Ma non solo: secondo alcuni studi scientifici il consumo di probiotici protegge dalla proliferazione di batteri putrefattivi
e dall'accumulo di sostanze tossiche nell'intestino crasso, contrastando anche in questo modo la stitichezza.
I fermenti lattici sono indicati in quanto la modificazione della composizione dei batteri intestinali potrebbe svolgere un ruolo determinante nella patogenesi del colon irritabile e conseguente stitichezza.
I lassativi devono essere sempre l'ultima scelta (il loro abuso, purtroppo molto comune, fa sì che l'intestino si abitui e diventi pigro), ma in caso di stitichezza cronica sarà il medico a dover prescrivere e indicare il tipo da prendere. In questo caso l'ideale è ridurre di volta in volta la quantità di lassativo fino a raggiungere la dose minima efficace e infine interrompere il trattamento non appena si noti un certo miglioramento nel transito intestinale.
Esistono vari tipi di lassativi, che agiscono in modi diversi. Per esempio quelli a base di fibra, che si gonfia assorbendo acqua; quelli salini, che aumentano la pressione osmotica, quelli lubrificanti, che ammorbidiscono le feci.