Hai sempre pensato che fosse indispensabile d’inverno, per guarire più in fretta da mal di gola e influenza.
E invece la vitamina C è molto di più.
Lo sapevi che rigenera la pelle e la rende più tonica e luminosa, rinfoltisce i capelli, accelera il ricambio cellulare, combatte la stanchezza e lo stress, potenzia il sistema immunitario?
Senza la giusta dose di vitamina C, infatti, ti senti affaticata, ti ammali e, soprattutto, invecchi prima del tempo.
La vitamina C è un antiage davvero potente perché protegge le cellule dall’azione invecchiante dei radicali liberi, ti ricarica di energia e riduce anche le rughe. Ti spieghiamo come usarla bene.
1. Che cos’è la vitamina C, dove si trova e perché viene considerata un antietà naturale?
Che cos’è?
La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, è un nutriente idrosolubile che noi, a differenza di altri animali come i gatti, non siamo in grado di produrre in modo autonomo.
Il corpo di un adulto contiene in media circa 1500 mg di vitamina C e, per restare in salute, queste riserve dovrebbero essere mantenute costanti con gli adeguati apporti giornalieri.
E, in situazioni particolari, anche con un’integrazione.
Dove si trova?
La vitamina C si trova in moltissimi alimenti d’origine vegetale, oltre che in alcune piante ed erbe.
Fra i cibi che ne sono più ricchi ci sono peperoni e peperoncini, i cavoli, i cavolfiori e gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Crucifere (broccoli, cime di rapa, verze, cavolini di Bruxelles), bietole, spinaci, fave, pomodori, rucola, prezzemolo e fra la frutta ribes, kiwi e agrumi in genere, frutti di bosco, papaia e uva.
Perché viene considerata un antietà naturale?
La vitamina C è una delle sostanze antiage più efficaci, perché contrasta l’azione dei radicali liberi e riduce lo stress ossidativo che è all’origine del decadimento dei tessuti.
Questo nutriente contribuisce poi alla produzione dell’emoglobina nel midollo osseo e dunque rinnova il sangue; inoltre è essenziale per mantenere costante la produzione di collagene e conservare la pelle tonica ma non solo: il collagene, infatti, è la principale proteina dell’organismo, indispensabile per la produzione del tessuto connettivo, per la riparazione dei tessuti e per mantenere sani vasi sanguigni e articolazioni.
E se stai pensando di fare qualcosa per prevenire l’osteoporosi, sappi che, oltre a calcio e vitamina D, ti serve anche la vitamina C, che stimola la crescita e la mineralizzazione delle tue ossa.
La vitamina C serve anche per la vista: bassi livelli di questo nutriente aumentano il rischio di cataratta. Non va poi dimenticato che la vitamina C è anche un’ottima alleata se hai bisogno di smaltire qualche chilo, perché aiuta il corpo a bruciare i grassi.
2. Le sue altre funzioni e i rischi di sovraddosaggio
Le sue altre funzioni
Ma le ragioni per considerare la vitamina C come elisir di giovinezza sono ancora più numerose.
Essa infatti combatte le infiammazioni, abbassa il colesterolo, migliora l’assorbimento di altri nutrienti come l’acido folico, la vitamina E (anch’essa antiage) e il ferro; migliora la produzione di energia e ancora dà sostegno alla corretta funzionalità del sistema nervoso.
La vitamina C diventa sempre più necessaria con l’aumentare dell’età, perché con il tempo l’organismo ne ha sempre più bisogno.
Secondo i Larn, i livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana, ogni giorno si raccomanda l’assunzione di almeno 85 mg di vitamina C per le donne e 105 mg per gli uomini.
In realtà nella vita moderna ci sono molte condizioni che aumentano il fabbisogno di questo nutriente: lo stress è uno dei fattori che ci porta a consumare grandi quantità di vitamina C. C’è poi il fumo (ogni sigaretta brucia 25 mg di vitamina C).
Non fumi ma vivi in una città inquinata? Lo smog ha lo stesso effetto delle sigarette. Fanno consumare vitamina C tutti quei fattori che aumentano la produzione di radicali liberi, come fare poco moto, essere in sovrappeso, soffrire di disturbi cronici.
Anche l’abuso di prodotti drenanti porta a una perdita massiccia di vitamina C con le urine, e lo stesso accade in caso di dissenteria. Sono nemici della vitamina C anche i sulfamidici, i contraccettivi orali, gli ormoni di sintesi e l’aspirina, che ne limitano l’assorbimento.
Ci sono rischi di sovraddosaggio?
Non esistono reali rischi di sovradosaggio per la vitamina C, soprattutto se assunta attraverso la dieta, perché l’eccesso viene smaltito con le urine.
Per questo anche gli integratori, che forniscono dosi massicce di questa vitamina, utili in situazione di aumentato fabbisogno, sono in genere sicuri, rispettando la posologia consigliata.
Attenzione però a non andare oltre i 1000 mg al giorno, perché potrebbero comparire gonfiori, dissenteria, flatulenza e rush cutanei.
Ci sono momenti in cui c’è bisogno di una quantità maggiore di vitamina C. È per questo che si ricorre agli integratori.
È utile ricorrere a un integratore di vitamina C nei periodi di grande stanchezza, in momenti stressanti per l’organismo come l’inverno (in cui è necessario un sostegno alle difese immunitarie), ai cambi di stagione o nel momento in cui il ciclo mestruale diventa irregolare e compaiono i primi sintomi della menopausa.
Gli integratori di vitamina C possono essere assunti per cicli di un mese, eventualmente ripetibili nel corso dell’anno, nei periodi in cui vi è un aumentato fabbisogno.
3. La soluzione più facile e le formulazioni efficaci
La soluzione più facile
La vitamina C si trova in farmacia o in erboristeria sotto forma di ascorbati minerali (di sodio o di potassio), che risultano meno acidi e non danno problemi a livello gastrico.
In commercio ci sono prodotti con concentrazioni diverse, cosa che determina differenti posologie.
Esistono poi piante che sono fonti naturali di vitamina C, che la forniscono insieme ad alcune sostanze in esse presenti, con cui agisce in sinergia.
La vitamina C è un meraviglioso booster naturale per la tua bellezza: illumina la pelle, cancella i segni di stanchezza e rimpolpa i tessuti.
Si è calcolato che solo un terzo della vitamina C che si assume per via orale venga trattenuta dalla pelle.
Per questo è importante abbinare una dieta vitaminica all’utilizzo quotidiano di cosmetici arricchiti con acido ascorbico: applicata sulla pelle, infatti, la vitamina C risulta 30 volte più assorbibile che non per via orale.
Usarla come cosmetico preserva l’integrità del Dna cellulare e contrasta la glicazione, un processo che determina una perdita di elasticità della pelle.
Inoltre la vitamina C protegge la cute dallo smog e dagli agenti atmosferici, riduce infiammazione, pori dilatati e arrossamenti, e stimola la sintesi di collagene, elastina e acido jaluronico, migliorando idratazione e trofismo della cute; infine previene l’iper pigmentazione e accelera il turn over cellulare, garanzia di cute giovane.
Formulazioni efficaci
La vitamina C è una sostanza instabile, che tende a disperdersi se messa a contatto con liquidi, raggi solari e calore.
Le moderne tecniche cosmetiche sono riuscite tuttavia a creare prodotti a pH acido in cui la vitamina C risulta ben stabilizzata e disponibile, ed è presente in percentuali dal 5% in su.
Se hai la cute molto sensibile, però, fai prima una prova, perché un pH acido può provocare arrossamenti e una sensazione di pizzicore. In questi casi, prima applica una perla di vitamina E in olio (anche associata alla vitamina A, che amplifica gli effetti della C), e poi metti il tuo cosmetico alla vitamina C.
Inoltre, evita le creme alla vitamina C dopo un gommage o se stai usando l’acido glicolico, perché la combinazione con la vitamina C risulta troppo aggressiva per l’epidermide.
Gli effetti dei trattamenti si notano fin dalla prima settimana di cura, con una riduzione delle micro rughe, una maggiore luminosità e un alleggerimento dei tratti. In un mese, la pelle apparirà rimpolpata e vellutata; dopo 3 mesi i segni più profondi si saranno attenuati.
4. I trucchi da sapere
Ecco i trucchi “salva vitamina” (in cucina e non solo)
1. Non cuocere troppo i cibi: il calore è il più grande nemico della vitamina C. Non sottoporre a cotture prolungate i cibi che la contengono, altrimenti ne perdi dal 50 al 70%. Per limitare almeno un po’ la dispersione della vitamina durante l’eventuale e necessaria (in certi casi) cottura, basta aggiungere una goccia di aceto o poco succo di limone all’acqua.
2. Non tenere frutta e verdura a bagno a lungo nell’acqua, soprattutto se usi il bicarbonato: crea un ambiente alcalino che elimina buona parte della vitamina C. Evita di tagliuzzare troppo i vegetali: maggiore è la superficie dell’alimento a contatto con l’aria, maggiore è l’ossidazione della vitamina.
3. Evita il rame: la cottura e la conservazione dei cibi ricchi di vitamina C nel rame è sconsigliata poiché il metallo la distrugge. Meglio acciaio, vetro o ceramica.
4. Se possibile, consuma i vegetali con la buccia, accertandoti che siano biologici: la patata, ad esempio, ha la massima concentrazione di vitamina nella buccia e subito sotto e la pelatura può neutralizzarne anche il 30-40%.
5. Usa coltelli in ceramica: se affetti e tagli i vegetali con coltelli di metallo, puoi favorire fenomeni di ossidazione che deteriorano la vitamina C.
6. Consuma cibi ricchi di acido lipoico: questa sostanza è in grado di rigenerare la vitamina C ossidata presente nel corpo, che sarebbe ormai inutilizzabile, dandole nuova vita. L’acido lipoico è presente in broccoli, patate, bresaola, piselli e riso integrale.
Ogni giorno ne servono 85 mg: ecco come farne scorta
Dove trovo 85 mg di vitamina C?
- 1⁄2 peperone crudo
- 200 g di clementine
- Un kiwi
- 100 gr di ribes
- 80 gr di rucola
- 150 gr di lattuga
- 4 pomodori
- 150 gr di broccoli.
Da sapere!
Mangio un kiwi e sono a posto! Purtroppo non è così. Non tutta la vitamina C presente negli alimenti viene assorbita e molta non resta disponibile a lungo nell’organismo.
Per questo è bene consumare cibi che la contengono più volte durante il giorno. L’ideale sarebbe assumerne una fonte ogni 3-4 ore, quindi a ogni pasto!
Non dopo le 18! È meglio assumere gli integratori di vitamina C nella prima parte della giornata e non dopo le 18: così potrai sfruttare al massimo il potere energizzante di questo nutriente, che alla sera potrebbe interferire con il riposo.
5. L’acerola, la rosa canina e il camu camu
L’acerola è la soluzione giusta se sei sempre stanca e giù di corda
Disturbi del sonno, spossatezza, dermatiti, mal di testa, umore a terra...
Per dare una sferzata di vitalità all’organismo e rinforzare le difese immunitarie, puoi sfruttare le proprietà dell’acerola.
La Malpighia glabra, comunemente detta acerola, è una pianta arbustiva proveniente dal Sudamerica, nota per i suoi frutti rossi e aciduli, detti anche “ciliegie delle Barbados”, che ricordano l’omonimo frutto europeo per forma e colore.
Da queste bacche si ricava un estratto ricchissimo di vitamina C, ma anche di vitamine del gruppo B, preziose per la salute della pelle e del sistema nervoso.
Nell’acerola è molto consistente anche la percentuale di minerali.
Grazie alla presenza di magnesio e di potassio, quindi, questo frutto è particolarmente utile nei periodi di stanchezza, di cambiamento e di forte stress
La rosa canina potenzia le difese e protegge i vasi sanguigni
La rosa canina è una fonte straordinaria di acido ascorbico, tanto che un etto di queste bacche ha lo stesso contenuto di vitamina C che può avere un chilo di arance.
Contiene anche vitamine A, E, K e alcune del gruppo B, oltre ad acido folico, flavonoidi, tannini, carotenoidi e acidi grassi, e apporta ferro, zinco, rame, calcio, manganese, boro, sodio, fosforo, potassio e magnesio.
Grazie a questo patrimonio di nutrienti, la rosa canina vanta ottime proprietà antinfiammatorie, agisce sul buon funzionamento del sistema immunitario, ha un effetto tonico e stimolante nei periodi particolarmente faticosi sul piano fisico e mentale.
Garantisce un’azione depurativa, regolarizza il transito intestinale e ha anche proprietà antiossidanti, che agiscono in particolare sul sistema circolatorio, migliorando la funzionalità dei vasi sanguigni, e contrastando, proprio grazie alla vitamina C, l’ossidazione dei grassi che favorisce l’aterosclerosi.
Non ultimo, la rosa canina stimola la produzione di collagene e fa bene anche alla pelle, che rende più compatta.
Come assumerla? La rosa canina si può acquistare in compresse di estratto secco: la posologia è di una o due al giorno, a seconda dei diversi prodotti.
La rosa canina può essere assunta anche in forma di gemmoderivato (macerato glicerico), indicato per gli stati infiammatori: 50 gocce in acqua, 2 volte al giorno.
Camu camu: il frutto depurativo che ringiovanisce le cellule
Il camu camu è un arbusto originario della foresta pluviale peruviana e brasiliana e i suoi frutti, caratterizzati da un sapore acidulo, oltre a essere straricchi di vitamina C hanno virtù depurative, ricostituenti, immunostimolanti e antitumorali.
Il camu camu fornisce, a parità di peso, 50 volte la quantità di vitamina C che si trova nell’arancia, insieme a flavonoidi e nutrienti dall’azione antiossidante e antietà.
Il camu camu viene utilizzato anche per mantenere giovane il cervello, migliorando la trasmissione degli stimoli nervosi e prevenendo il rischio di demenza.
Per questo è consigliato a chi ha qualche anno in più. Il camu camu è indicato anche per chi soffre di allergie: elimina infatti gli stati infiammatori e contrasta i fenomeni allergici respiratori o dermatologici.
Come assumerlo? Dal camu camu si ottengono integratori in capsule, che sono un modo comodo per assumerlo, ma è possibile consumarlo anche in polvere, che si ottiene dall’essicazione e dalla polverizzazione dei suoi frutti.
In questo modo è possibile aggiungerlo a succhi di frutta e spremute. In genere la quantità massima consigliata è di mezzo cucchiaino al giorno, corrispondente a circa tre grammi (verificare la corretta posologia sul prodotto acquistato).