Vivono al fianco dell’uomo più potente della Terra, organizzano le feste e le cene ufficiali alla Casa Bianca, appaiono costantemente in pubblico con lui e spesso sono una variabile importantissima nel determinarne l’eventuale rielezione.
Ma chi sono state, veramente, le First Lady americane? E, soprattutto, come si è evoluto il loro ruolo nel corso dei secoli?
Ufficialmente, la carica di first lady non esiste neppure né sono previsti dei compiti specifici ai quali adempiere durante il mandato del marito (e proprio per questo motivo le signore non ricevono uno stipendio).
Eppure, la maggior parte delle donne che si sono susseguite alla Casa Bianca ha scelto di consacrare il loro tempo alla nazione, sostenendo varie cause benefiche o dedicandosi a un’intensa attività pubblica.
Altre, invece, in particolare nel passato, hanno scelto di restare lontane dai riflettori, vivendo il periodo della presidenza del coniuge come un vero e proprio incubo.
Che cosa significa essere sposate con l’uomo più influente del mondo, il presidente degli Stati Uniti?
Da Jackie Kennedy a Michelle Obama, ecco le 5 First Lady più potenti d’America e come hanno condizionato la vita dei loro mariti.
1. Clara Cleveland si sposò alla Casa Bianca
Frances Clara Folsom Cleveland Preston, 27 anni più giovane di suo marito Grover che fu presidente dal 1885 al 1889 e dal 1893 al 1997, detiene due record: è stata l’unica first lady a sposarsi alla Casa Bianca e anche la più giovane (21 anni, dieci in meno di Jackie Kennedy).
Grover Cleveland è un amico di suo padre Oscar Folsom e alla nascita di Frances è lui a regalarle la carrozzina.
In seguito alla morte di Oscar, Grover diventa l’amministratore del suo patrimonio e, durante l’università, intraprende con lei una fitta corrispondenza.
Nel 1886, appena eletto presidente, le chiede di sposarlo e il matrimonio avviene nella Blue Room della Casa Bianca.
Ilpresidente anche quel giorno lavora come al solito, cioè fino a pochi minuti prima della cerimonia, e la luna di miele si riduce a un weekend fuori porta.
I record dei Cleveland non si fermano qui: Grover è il primo (e finora l’unico) presidente a vincere due elezioni non consecutive(1886-89 e 1893-97), e nel 1893 sua figlia Esther Cleveland è la prima bambina che nasce alla Casa Bianca.
2. Anna Roosevelt fu la più trasgressiva
In “carica” dal 1933 al 45, Anna Eleanor Roosevelt ha occupato la Casa Bianca più a lungo di tutte le altre “prime donne”.
Suo marito Franklin Delano Roosevelt, infatti, è l’unico presidente a esser stato eletto quattro volte, data l’eccezionalità del momento, contraddistinto dagli sconvolgimenti della Grande Depressione e della Seconda Guerra Mondiale.
Newyorkese, Eleanor è nipote di Theodor Roosevelt (presidente dal 1901 al 1909) e cugina di quinto grado di Franklin Delano, ambizioso avvocato a Wall Street.
Nel 1905 lo sposa, ma il matrimonio non è felice: ben presto scopre infatti le sue numerose amanti e lo “ricambia” intrecciando a sua volta diverse relazioni con ambo i sessi.
Per tutta la vita i due vivranno separati, ma condivideranno pienamente l’impegno politico e sociale.
Il suo contributo alla storia americana dei diritti civili è immenso: si occupa in prima persona, lavorando come giornalista, conduttrice radio e scrittrice, di chi è in difficoltà, sostiene con forza la parità tra uomini e donne e combatte il razzismo.
3. Jackie Kennedy, era come una regina
In meno di tre anni alla Casa Bianca (dal gennaio 1961 al novembre 1963 quando a Dallas, Texas, fu assassinato suo marito, il presidente John Fitzgerald Kennedy) Jackie Lee Bouvier Kennedy rivoluziona l’immagine della first lady, trasformandola in un’icona di stile al pari di un’attrice hollywoodiana.
La sua giovinezza era stata privilegiata; appassionata di danza ed equitazione ed educata nelle migliori scuole, Jackie è una giovane donna moderna avviata a una promettente carriera giornalistica quando incontra John Kennedy, lo scapolo più ambito (e più donnaiolo) della scena politica americana.
Dopo un fidanzamento rapidissimo, i due si sposano con una cerimonia sfavillante e più di mille invitati; il matrimonio, però, sarà notoriamente tempestoso e costellato dai numerosi tradimenti di lui.
È alla Casa Bianca che emergono la raffinatezza di Jacqueline e il suo talento artistico.
Dirige un restauro della residenza presidenziale (fino allora assai spartana e priva di oggetti d’arte) e ne apre le porte a intellettuali, poeti, pittori, fotografi. I ricevimenti diventano maestosi e spettacolari; l’America sente di aver trovato una regina, più che una first lady.
4. Nancy Reagan, sospettata di essere comunista
Nancy Reagan è ricordata per lo straordinario rapporto che la legava al marito, presidente dal 1981 al 1989.
Nata a New York da un’attrice spesso impegnata e cresciuta a Chicago, Nancy segue la carriera materna e inizia a ottenere alcuni piccoli ruoli al cinema e a Broadway.
Nel 1949 viene ingaggiata dalla casa di produzione Metro Goldwyn Mayer con un contratto settennale.
Sul finire dello stesso anno la giovane si rivolge al presidente del Sindacato degli attori per chiedere come mai il proprio nome sia finito in una lista di sospetti comunisti (all’epoca banditi da Hollywood): il presidente è l’attore Ronald Reagan e durante l’incontro tra i due scatta la scintilla.
Ronald e Nancy, tuttavia, aspettano a sposarsi a causa del recente divorzio di lui (Reagan è l’unico presidente divorziato al momento).
Nancy si fa notare per il suo amore per i vestiti firmati e per la forte influenza su Ronald, suscitando spesso disapprovazione.
Dal 1994 al 2004 Nancy è al fianco del marito, affetto dall’Alzheimer, con lo stesso amore di sempre.
5. Michelle Obama, la prima afro-americana
L’impatto simbolico di Barack Obama, 44° presidente americano, è stato pari a quello di sua moglie Michelle, prima first lady afroamericana della storia del Paese.
Nata a Chicago in una famiglia umile, Michelle è talmente in gamba che le viene permesso di saltare la seconda classe elementare.
In seguito, frequenta un liceo per studenti dotati ed è ammessa nelle prestigiose università di Princeton e Harvard, dove si laurea in legge.
Nel 1989, in uno studio legale di Chicago, avviene l’incontro con Barack; lei è un avvocato di prestigio, mentre lui è un praticante assunto per l’estate.
L’impegno civile di lui e la sua determinazione la conquistano e nel 1992 i due si sposano.
Per contribuire al ruolo di presidente del marito (dal 2009 a oggi), Michelle smette di lavorare, si trasferisce alla Casa Bianca assieme alle due figlie Malia e Sasha portando con sé la sua mamma (terza suocera nella storia americana a risiedere ufficialmente alla Casa Bianca) e si getta a capofitto in una serie di iniziative benefiche pubbliche.
Tanto per fare qualche esempio, la campagna contro l’obesità infantile Let’s Move! e quella per il sostegno e il reinserimento nella società civile dei militari e dei loro familiari.