Le 7 fiabe più belle d’Europa

Romantiche, sorprendenti, a volte un po’ horror: sono le fiabe, racconti antichissimi ma sempre nuovi!

L’Europa è un continente ricco di storie e fiabe che sono state tramandate di generazione in generazione.

Ogni nazione ha le sue fiabe tradizionali, anche se molte, decisamente simili tra loro, sono diffuse in tanti Paesi diversi, perché derivano da racconti antichissimi, che possono risalire a migliaia di anni fa.

Vediamo alcune delle più belle storie della tradizione europea, partendo dalla Francia per arrivare fino alla nostra penisola e passando, da nord a sud, attraverso tutto il continente!

1. Rosaspina e il mondo azzurro

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- Rosaspina (FRANCIA)
Una regina mette al mondo una bambina e organizza una festa con le 13 fate del regno, sperando che portino bei doni alla neonata. Purtroppo il re ha solo 12 piatti d’oro e decide di invitarne una in meno.
Alla fine della festa le ospiti lasciano regali meravigliosi... meno la tredicesima, quella scartata, che entra nel castello e dice arrabbiata: «A 15 anni la bambina si pungerà con un ago e morirà!». La dodicesima fata, che non ha ancora fatto il suo dono, riesce però a cambiare la maledizione: «Non morirà, ma dormirà cent’anni».
Proprio nel giorno del suo quindicesimo compleanno la fanciulla si punge con un ago dimenticato in uno sgabuzzino e si addormenta, insieme a tutti gli altri abitanti del castello.
In poco tempo attorno alle mura cresce un roveto spinoso e il maniero scompare alla vista.
Nel reame si sparge la leggenda di Rosaspina, la bella principessa addormentata, e dopo cent’anni un cavaliere arriva per vederla. Si avvicina al roveto, che si apre per farlo passare, entra nel castello e raggiunge la stanza della principessa. La bacia e Rosaspina apre gli occhi. Si sposano e... vivono per sempre felici e contenti!


- Il mondo azzurro (RUSSIA)
Comincia a fare buio e tutta la famiglia rientra in casa dopo una passeggiata nei boschi. La mamma si siede al pianoforte e i figli vanno a cercare carte, matite a colori, poi si mettono a disegnare.
Uno di loro ha soltanto un pastello azzurro ma non si preoccupa e comincia a illustrare la gita del pomeriggio. Disegna un bambino azzurro su un cavallo azzurro. Poi si ferma un attimo, pensando alla lepre fra gli alberi. Si può fare una lepre azzurra? Si alza e va a domandarlo al papà, che sta leggendo in poltrona e gli risponde distrattamente: «Certo che si può!».
Il piccolo torna al suo posto e disegna una lepre azzurra, ma poi cambia idea e la fa diventare un cespuglio. Nemmeno il cespuglio, però, gli piace, così lo trasforma in un albero, che poco dopo diventa una balla di fieno.
Poi, ecco apparire una nube, così grande che tutto il foglio diventa azzurro. Non è rimasto altro da colorare, quindi il bambino strappa il foglio e si mette a fare un pisolino disteso sul tappeto...

2. Il topolino e la gatta (INGHILTERRA)

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Un topolino va a fare visita a una gatta e la trova sulla soglia di casa, impegnatissima a fare le fusa.
Dice il topo: «Cosa fai qui, carissima comare, comare carissima, che fai qui?».
La gatta risponde: «Mi faccio dei calzerotti, carissimo compare, calze e calzerotti per quando gelerà».
Dice il topo: «Che vi durino un pezzo, carissima comare, che vi durino un pezzo e anche di più».
La gatta risponde: «Dureranno, dureranno, carissimo compare, finché si romperanno e anche di più».
Dice il topo: «Ho trovato un soldo, carissima comare, ho trovato un soldo d’argento».
La gatta risponde: «Allora siete ricco, carissimo compare, allora siete ricco, mio bel topolino».
Dice il topo: «Ho comprato una focaccia, carissima comare, con il soldo d’argento ho comprato una focaccia».
La gatta risponde: «Allora buon appetito carissimo compare, allora buon appetito».
Dice il topo: «La gatta me l’ha mangiata, carissima comare, proprio così, la gatta me l’ha mangiata».
La gatta risponde: «E mangerò anche te, carissimo compare, proprio così, mangerò anche te».
Con un salto prende il topolino e se lo pappa in un sol boccone.

3. Hansel e Gretel (GERMANIA)

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Nella foresta c’è una misera capanna in cui vivono due poveri fratellini, Hansel e Gretel.
Un giorno i due si perdono nel bosco e si ritrovano davanti a una casetta fatta di goloso marzapane! Affamati, iniziano a mangiare pezzetti di casa, ma a un certo punto la porta si apre ed esce una vecchietta quasi cieca.
«Chi siete?» «Ci siamo persi nella foresta e abbiamo fame» rispondono i fratellini.
«Poverini! Entrate, non potete passare la notte lì fuori!»
La casa è piccola, ma accogliente. I bimbi cenano e la vecchietta li accompagna in una stanzetta con due lettini dove Hansel e Gretel si addormentano.
Il mattino dopo, Hansel si sveglia dentro una gabbia e Gretel è costretta a fare da serva alla vecchietta.
«Da’ da mangiare a tuo fratello. Quando sarà bello grasso me lo papperò arrosto» dice la vecchietta, che in realtà è una strega.
Dopo un mese, la vecchietta accende il forno, ma quando si avvicina per vedere se è abbastanza caldo Gretel le dà uno spintone e la butta dentro. Poi chiude lo sportello e libera Hansel. I due raccolgono tutti i gioielli della strega e scappano via veloci...
Trovano il sentiero per tornare a casa e finalmente possono riabbracciare i genitori. Con l’oro e l’argento che hanno trovato la loro famiglia non sarà più povera!

4. Il principe orso e le tre arance dell’amore

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- Il principe orso (DANIMARCA)
Un re ha tre figlie. Un giorno nel cortile del castello entra un orso. La prima figlia esce e lo scaccia a bastonate.
Qualche giorno dopo l’orso arriva di nuovo. La seconda figlia esce e lo scaccia a bastonate.
Quando compare un’altra volta, la terza figlia esce e va via con lui nella foresta, dove l’animale le dice: «Di giorno sono un orso ma di notte, per colpa di una magia, divento un principe. Promettimi che non vorrai mai vedermi di notte: se lo farai per sette anni, alla fine la magia finirà e ti sposerò».
Lei resiste per sei anni, ma una notte, poco prima dello scadere del tempo, accende una lanterna e guarda il viso del principe: è il più bello che abbia mai visto!
Il giovane scappa, ma la ragazza si mette subito a cercarlo. Attraversa montagne, valli e fiumi, finché arriva a un castello incantato in cui lo ritrova. Il principe sta dormendo, lei lo scuote, ma non riesce a svegliarlo, così inizia a piangere. Una lacrima cade sul viso del giovane e lo sveglia. L’amore sconfigge la magia, i due si sposano e tornano nella loro casa in mezzo alla foresta.


- Le tre arance dell’amore (SPAGNA)
Un vecchio re spera che il figlio trovi presto una ragazza da sposare. Il giovane parte per cercarla e arriva a un castello. Fuori incontra due vecchiette. La prima gli dice che dentro il maniero c’è un orco che dorme con gli occhi aperti e quando è sveglio li tiene chiusi, mentre la seconda gli regala dell’olio.
A quel punto il ragazzo cerca di entrare, ma il portone è bloccato perché i cardini sono tutti arrugginiti... ma lui li unge con l’olio e lo apre.
Dentro trova l’orco addormentato con gli occhi aperti, così prende le tre arance d’oro che ci sono sul tavolo e fugge veloce a cavallo.
Quando si ferma, afferra uno dei frutti e subito compare una ragazza bellissima che gli chiede da bere. Ma lui non ha acqua e lei scompare. Il giorno dopo succede la stessa cosa con la seconda arancia, perciò la terza sera il giovane si ferma vicino a un fiume. Quando prende l’ultimo frutto, ecco comparire un’altra ragazza che gli chiede da bere. Stavolta lui le porge l’acqua e lei non scompare. I due tornano dal re e si sposano con una grande festa.





5. La gatta Cenerentola (ITALIA)

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Zezolla ha una matrigna che la tratta malissimo e la costringe a fare da serva alle sei figlie avute dal primo marito. La fanciulla è costretta a mettere i vestiti vecchi delle altre e viene soprannominata “Gatta Cenerentola”.
Un giorno suo padre deve partire per un viaggio. Quando torna, porta bellissimi gioielli alle sei figlie della matrigna e a Zezolla una pianta di dattero. La ragazza pianta il dattero e dall’albero esce una fata pronta a esaudire tutti i suoi e desideri.
Una sera c’è una festa al palazzo del re. Zezolla, con l’aiuto della fata, si veste come una principessa e si presenta al castello, dove tutti ammirano la sua bellezza, ma... nessuno la riconosce. Il re se ne innamora e chiede a un servitore di seguirla fino a casa. Zezolla se ne accorge e scappa di corsa, ma perde una scarpetta.
Il servitore la raccoglie e la porta al re, che per scoprire a chi appartiene decide di invitare le fanciulle del regno al castello. Tutte la provano, ma nessuna riesce a calzarla, finché... quando è il turno di Zezolla, la scarpetta le vola al piede da sola! Il re, felice di averla trovata, la sposa e ordina a tutti di inchinarsi a lei, anche alle sorellastre invidiose!








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