Le castagne sono costituite da acqua, vitamine e minerali, utili per i muscoli.
Da calcio e fosforo, per la formazione del tessuto nervoso e da tante fibre che ripuliscono l’intestino con dolcezza.
Le castagne, un frutto antico e ricercato, non erano solo il cibo dei poveri. Fin dal 1700 nei banchetti dei nobili venivano preparati i marrons glacé, regalati per capodanno come auspicio di felicità.
Sempre nel XVIII secolo, a Parigi era di moda una cioccolata ideata dal farmacista Bonneau, preparata con metà cacao e metà farina torrefatta di castagne secche.
Le castagne sono le nostre alleate perfette della cura detox d’autunno! Scopriamo insieme i loto segreti.
1. Un potente rinforzo
La castagna è il frutto della pianta selvatica Castanea sativa, nota anche come “albero del pane”.
Un tempo, infatti, prima dell’avvento delle patate, essendo spontanee, abbondanti nei boschi e ricche di carboidrati, erano la fonte di sussistenza principale dei poveri.
Questi frutti infatti hanno un grande valore nutrizionale, paragonabile a quello del pane integrale. In più sono ricchissimi di fosforo e potassio: il primo è importante per il sistema nervoso, il secondo per il mantenimento del tono muscolare.
Insomma, le castagne, da sole, valgono un pasto e dovrebbero essere sempre presenti in periodi di intensa stanchezza e di superlavoro.
Nonostante l’aspetto molto diverso da una mela o da una succosa pera, la castagna è un frutto a tutti gli effetti e non un seme come alcuni credono.
Se mettiamo a confronto il livello nutrizionale di una mela con la stessa quantità di castagne, noteremo che queste ultime hanno molti più zuccheri complessi che si assorbono più lentamente rispetto a quelli veloci (fruttosio) della frutta “tradizionale.
Come in tutti i frutti, l’elemento principale è proprio l’acqua: una castagna appena raccolta, infatti, ne contiene il 60% circa (scende al 10% nel frutto secco).
Il restante 40% spetta a carboidrati, proteine, grassi, fibre, che ne fanno un alimento nutrizionalmente completo.
■ In un etto di castagne trovi una miniera di potassio! Un etto di castagne crude ti fornisce:
• 189 calorie
• 500 mg di potassio
• 34,3 g di amido
• 8,1 g di zuccheri
• 9 g di fibre.
■ La farina è molto digeribile
Dal frutto delle castagne essiccate si ricava un farina nutriente ricca di carboidrati che somiglia nella composizione alla farina di grano.
Con una differenza sostanziale: è priva di glutine. La farina è molto digeribile, rinforza le ossa, fa bene al sistema nervoso e ai muscoli, grazie all’accoppiata potassio-magnesio e alla presenza del calcio.
Bisogna fare attenzione alle calorie, però, perché si tratta di un alimento altamente energetico.
Si usa per la preparazione di piatti dolci e salati: castagnaccio, tagliatelle, crespelle, biscotti, ma anche pane con l'aggiunta però di farine con glutine come la Manitoba (70-80% glutinosa e 20-30% castagne) perché altrimenti si ottiene un prodotto troppo asciutto.
Una delle farine più apprezzate è quella ricavata dalle pregiate castagne garessine, coltivate con il metodo biologico e, per questo, anche con un prezzo di vendita maggiore.
2. Perché consumarle?
■ Sono sazianti e digeribili
• Hanno il minerale diuretico e alleato del cuore: grazie al potassio, le castagne aiutano gli sportivi a ritemprare il corpo dalla dispersione dei sali minerali.
Il potassio è poi fondamentale per la conduzione nervosa e gli scambi cellulari poiché favorisce un’efficiente contrazione muscolare e un normale ritmo cardiaco.
• Le loro proprietà rimineralizzanti sono utili per le debolezze siche e intellettuali.
• Grazie al contenuto di Omega 3 le castagne migliorano il tono dell’epidermide, che diventa più tonica e compatta.
Sono perciò consigliate a chi è a dieta, per non ritrovarsi con i tessuti svuotati dopo la perdita del grasso.
• Sono gluten free quindi adatte ai celiaci, aiutano il senso di sazietà e la peristalsi intestinale.
• Sono sedativi naturali della tosse, se ne ricava un decotto espettorante.
• Sono sazianti. Basta consumare 4-5 frutti a merenda o un cucchiaio della loro farina in un frullato o nel latte per sentirsi subito sazi.
■ Tolgono l’apatia e restituiscono vigore
In particolare, tra i frutti autunnali, la castagna è il più ricco di vitamine B2 e B3, fondamentali per la salute dei tessuti e per regalare carburante fresco al cervello e all’intero organismo.
La vitamina B2, in particolare, favorisce, a livello delle cellule, la produzione di energia, facendo sì che questa venga trasformata in attività muscolare.
Inoltre questa vitamina favorisce la secrezione degli ormoni utili per fronteggiare in modo adeguato il carico di stress eccessivo.
■ Contengono grassi di qualità contro l’indurimento delle arterie
A differenza della frutta secca, il contenuto lipidico non è elevato, ma è di ottima qualità. Il contenuto di grassi per etto è di soli 2 g, quindi trascurabile.
Le castagne contengono quei famosi Omega 3 che in sinergia con le fibre (solubili e insolubili) presenti in questi frutti svolgono un ruolo importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, riducono la concentrazione di colesterolo “cattivo” (LDL), agiscono a livello della membrana cellulare e regolano il trasporto dei lipidi nel sangue.
3. Al vapore, sono una perfetta merenda antiadipe
È possibile inserire questi preziosi alimenti anche nel menu di chi vuole perdere peso ricordando che i loro amidi vengono assorbiti lentamente dal sangue: ciò stabilizza la glicemia, evita i picchi glicemici e l’accumulo conseguente di grasso.
Le castagne bollite possono quindi diventare una golosa crema dolce, ottima alternativa anche per i bambini alle merendine industriali.
■ Quante calorie contengono?
Un etto di frutti bolliti fornisce 120 calorie, valore energetico elevato se paragonato alla frutta fresca, ma di molto inferiore se confrontato con 100 g di mandorle, nocciole o altra frutta secca (600 kcal circa).
Va detto però che l’indice glicemico varia a seconda del metodo di cottura prescelto.
Dalle 120 calorie delle castagne lesse si passa alle quasi 200 di quelle arrostite (caldarroste) e alle 343 kcal ogni 100 g della farina.
Per le persone diabetiche o con problemi di glicemia alta, la scelta migliore è quindi quella delle castagne crude rispetto a quelle cotte.
■ Al posto di patate e primi
Carboidrati, fibre e calcio garantiscono un buon effetto saziante delle castagne; il potassio favorisce il drenaggio dei liquidi ed evita i crampi muscolari; il fosforo tiene a bada la fame nervosa.
Una ciotolina di castagne bollite al giorno, quindi, può essere benefica, a patto di considerare questi frutti più simili a patate bollite, mais, pasta o riso che a una macedonia.
■ Il miele di castagno: un antibiotico naturale
Le api impazziscono per i fiori di castagno e da questi producono un miele scuro che vanta proprietà antinfiammatorie e antibiotiche protettive delle vie respiratorie.
Un cucchiaio di miele di castagno bio andrebbe consumato tutti i giorni, al mattino a colazione. Sciolto nell’infuso di tiglio è un emolliente delle mucose contro la tosse secca.
4. I frutti nostrani sono un toccasana contro la stipsi
Dal Medioevo in poi si hanno numerosi documenti e notizie sulla diffusione e importanza della coltura delle castagne, come risulta dai registri commerciali e catastali, soprattutto toscani (zona del Mugello).
Le castagne si usavano per nutrire interi villaggi e anche come cura utile per combattere la gotta e l’emicrania. L’acqua di bollitura delle foglie e delle bucce invece era somministrata a chi aveva problemi di cuore.
Mentre in caso di mal di stomaco si consumava una poltiglia a base di castagne lessate e schiacciate, liquirizia e felce dolce. Nel tempo la castanocoltura ha conquistato un’importanza crescente.
Oggi si coltivano diverse varietà di castagni. Durante i secoli, infatti, sono state selezionate numerose specie che hanno consentito di ottenere castagne più grandi o dalle particolari qualità organolettiche.
■ Marroni e castagne sono il miglior "vaccino" di stagione
Anche se spesso vengono confusi, castagna e marrone sono i frutti di due alberi diversi: i castagni selvatici e quelli domestici, cioè coltivati e migliorati geneticamente nel tempo.
Le castagne dei castagni selvatici sono piccole (un riccio ne contiene tre), mentre quelle che provengono da alberi coltivati, denominate appunto “marroni”, sono più grosse (un riccio ne contiene una sola) e più saporite.
I marroni si distinguono per l’elevato contenuto zuccherino e la concentrazione di amidi che contrastano la stanchezza fisica e mentale mentre le vitamine del gruppo B potenziano la memoria.
Come le castagne, aiutano la digestione e fanno bene all’umore per la presenza del magnesio. Inoltre grazie alle fibre sono una cura per chi soffre di stipsi.
Per sfruttare al meglio questi frutti per la salute dell’intestino il consiglio è di consumarli arrostiti a cena, al posto di pane, pasta o patate, con un piatto di finocchi al vapore o di radicchio stufato e mezza papaia.
Non vanno abbinate a pasti troppo ricchi di fibre altrimenti rischiano di avere l’effetto contrario a quello sperato.
■ Attenzione ai parassiti e ai “buchini”
Poiché le castagne sono frutti spontanei, gli alberi da cui provengono non hanno subito nessun tipo di trattamento antiparassitario: questo fa sì che i frutti contengano spesso indesiderati vermetti.
• Verifica sempre, dunque, al momento dell’acquisto, che le castagne siano prive di parassiti.
• Per farlo, basta controllarne la buccia: non ci devono essere “buchini”, sintomo di tane di parassiti, e la buccia deve presentarsi liscia, soda, lucida e intatta.
• Il consiglio: una volta a casa, immergi le tue castagne in una bacinella piena d’acqua fresca per un’oretta: quelle con una “sorpresina” verranno a galla e potrai scartarle facilmente.
■ Guida all’acquisto: scegli i prodotti a marchio IGP e DOP
Per essere sicuri di acquistare un prodotto italiano al cento per cento il consiglio è di orientarsi sulle varietà più pregiate riconoscibili grazie al marchio IGP di indicazione geografica protetta o DOP, denominazione di origine protetta.
Tra queste, quattro varietà si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop.
Proviene, invece, dalla Campania la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp; dall’ Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp; dal Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp; dal Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp; e in ne dal Lazio la Castagna di Vallerano Dop.
■ La vespa killer che annienta i castagneti
In Italia la Campania è la prima regione produttrice di castagne (il marrone di Rocca D’Aspide a marchio IGP è il re delle castagne) seguita dalla Toscana, ma la produzione rischia di azzerarsi a causa di un insetto, il Cinipide, originario della Cina, che sta facendo strage di castagneti.
Nella provincia di Salerno la produzione si è ridotta dell’80%.
Il Cinipede nella sua terra di origine ha un antagonista naturale, un insetto denominato Torymus sinensis. Anche in Italia si sta sfruttando questa arma che però risulta molto costosa.
Per questo il mercato è invaso da prodotti di importazione da Portogallo e Spagna meno costosi del frutto nostrano.
5. Bollite, essiccate o al forno?
■ Bollite, essiccate o al forno?
- Bollite o al vapore: se sei a dieta
Nelle castagne bollite aumenta l’acqua, diminuisce di circa il 25% il valore energetico, si hanno perdite di minerali, mentre proteine, lipidi e saccarosio rimangono invariati.
Questa preparazione è la migliore nel caso in cui si debba tenere d’occhio la bilancia.
La cottura al vapore permette di avere frutti con un valore energetico contenuto senza intaccare il patrimonio nutrizionale.
- Arrosto o essiccate: aiutano la memoria
Le caldarroste, arrostite sulla fiamma, nella tradizionale padella forata sono le più consumate.
L’umidità si abbassa del 20%, il contenuto di zuccheri disponibili e il valore energetico aumentano del 25% (200 kcal), cresce il contenuto di proteine e di carboidrati disponibili.
Tienine conto se ami le caldarroste ma sei a dieta. Il patrimonio di minerali però in questo caso resta integro.
- Al microonde o in forno: sono più sazianti
Le castagne possono essere cotte, in modo semplice, anche in forno o nel microonde.
In questo caso, soprattutto nel forno a microonde, per evitare che le castagne si asciughino troppo, occorrerà prima metterle in ammollo nell’acqua, quindi farle cuocere ancora umide.
I due metodi si equivalgono per risultato, mentre si differenziano per i tempi, decisamente più brevi per il microonde.
■ Con riso nero e cavolo nero: per ripulire il sangue
Prova questa ricetta di un piatto unico altamente nutriente e ricco di fibra per ripulire il sangue dai grassi accumulati e l’intestino.
Versa le foglie di cavolo nero, tagliate grossolanamente, in una pentola con un cucchiaino di olio extravergine di oliva e poco sale.
Aggiungi il riso rosso, sciacquato in acqua corrente, le castagne (intere o spezzettate a seconda dei gusti), il curry, il peperoncino tagliuzzato (facoltativo) e dello zenzero grattugiato. Aggiungi dell’acqua e fai cuocere per 40 minuti.
Evita questi mix
• Il vantaggio delle castagne è apportare sostanze nutritive importanti, senza regalare grassi: non appesantirle con panna, creme o burro che ne vanificano la naturale leggerezza.
• Per evitare picchi glicemici, evita di abbinarle anche a cibi troppo carichi di zuccheri.
• Ricorda che vino e birra aumentano la secrezione acida, adatta a scindere le proteine ma non i carboidrati. Le castagne, invece, ricche di carboidrati, hanno bisogno di un ambiente alcalino.