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Le peggiori carestie del XX secolo

Nonostante le abbondanti risorse del mondo moderno, le carestie colpiscono ancora molti paesi, specialmente quelli in via di sviluppo. Le loro cause possono essere quelle naturali (siccità, grandine, malattie infettive ecc) oppure possono essere provocate dagli uomini stessi tramite guerre, genocidi ecc. In parole semplici, una carestia si verifica quando viene a mancare l’elemento principale (di base) dell’alimentazione per la popolazione, per le cause che abbiamo appena elencato: per lo più il grano, ma anche il riso, molto importante nella dieta dei paesi asiatici.

Le sue conseguenze possono durare mesi o, addirittura anni. Quando in una regione il cibo scarseggia per un tempo molto lungo, le persone vengono indebolite e, piano piano, senza le naturali  difese del corpo a preteggerle, si diffondono le malattie che terreno fertile per svilupparsi piu facilmente.

Basta pensare che negli ultimi quattro secoli le carestie più gravi sono associate a errori di politica economia dei regimi comunisti, che causarono in Russia, tra il 1921 ed il 1922, 5 milioni di morti, tra il 1932 ed il 1933, 10 milioni di decessi. In Cina, tra il 1959 ed il 1961, le carestie generarono un bilancio di 43 milioni di vittime.

Le carestie che hanno colpito gli essere umani sono tantissime nel corso dei secoli: scopriamo quali sono state le peggiori del XX secolo.

1. La grande carestia Cinese (Cina, 1958-1962)

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Nel 1958 Mao Tse Tung in seguito a una drammatica situazione economica, organizza un programma per risollevare la Cina ed emanciparla dalla sua quasi medievale arretratezza. Lancia allora un programma di industrializzazione a tappe forzate, denominato il “grande balzo in avanti”, teso a far volare il paese verso la terra promessa.

Questo fu un tentativo grandioso ma utopico, che ha fatto del popolo cinese vittima di un enorme disastro con 43 milioni di morti causati per carestia. È l’equivalente di 450 volte il bilancio delle persone uccise dall’atomica su Nagasaki e ancora di più di quelle cadute nella prima Guerra Mondiale. 

Nel libro di Yang Jisheng si raccontano storie di orfani che hanno ucciso e mangiato i loro fratelli, altri che sono stati torturati, picchiati o sepolti vivi per aver osato rifiutare di consegnare il raccolto o per essersi ribellati al potere. Si verificavano migliaia di casi di cannibalismo tanto che quando le persone morivano, i famigliari seppellivano subito i cadaveri per non farli diventare un pasto umano. Paradossalmente Mao era all’oscuro di tutto, sempre più convinto della validità del suo programma e tale catastrofe biblica venne celata da funzionari del regime per timore di rappresaglie. Questa carestia cinese fu la peggiore per numero di vittime del XX secolo e una delle peggiori di tutti secoli.

Numero vittime: 43 milioni

2. La carestia cinese del 1907 (Cina)

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Al secondo posto per numero di vittime, è la carestia cinese del 1907. E' stato un evento relativamente di breve durata, che causò la morte di circa 25 milioni di persone. In quell'anno il centro-orientale della Cina è stato colpito da una fortissima tempesta, a seguito della quale furono allagati 40 mila miglia quadrati di terreno agricolo, distruggendo il 100% di tutte le colture della regione. 

Si è stimanto che, a causa della fame, in un solo giorno morivano circa 5.000 (5 mila!) persone.

Numero vittime: 25 milioni

3. La carestia sovietica (Russia, 1932-1933)

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Questa carestia, durata circa 1 anno, afflisse soprattutto l’Ucraina e causò circa 10 milioni di morti. Purtroppo, a causa della chiusura del regime sovietico, per avere conoscenza di questa carestia si è dovuto aspettare la perestrojka di Mikhail Gorbaciov. Le informazioni riguardanti il disastro umanitario furono nascoste dal regime di Stalin.

La principale causa del tracollo fu la collettivizzazione forzata dell’agricoltura. Il decreto per la protezione della proprietà socialista, emesso il 7 agosto 1932, autorizzava la polizia e i dirigenti del partito comunista a confiscare qualunque quantità di cereali detenuta dai contadini, ai quali era espressamente vietato mangiare il prodotto del loro raccolto. Il furto di 'proprietà socialista' poteva esser punito con pene da 10 anni di reclusione fino alla condanna a morte. Militari e poliziotti erano autorizzati a sparare sugli individui sorpresi a 'rubare' nei campi dove era già stata effettuata la mietitura.

Questo clima innescò una serie di atti e di comportamenti estremamente deleteri: le proprietà dei contadini furono distrutte per punire chi non si sottometteva, molti di loro uccisero il bestiame per non consegnarlo alle autorità e si astennero dal lavoro nella convinzione che tutta la produzione sarebbe stata loro espropriata; tonnellate di cereali destinati alla semina furono sequestrati per il consumo, compromettendo la semina per l’anno successivo. Circa 200 000 nomadi Kazakhi fuggirono in Cina, Iran, Mongolia e Afghanistan durante la carestia.

Questa carestia è nota informalmente anche  conosciuta come Holodomor e non fu una carestia naturale bensì un deliberato atto politico e una decisione amministrativa, considerata da molti come un caso di genocidio.

Numero vittime: 10 milioni

4. La carestia del Bengala del 1943 (oggi India / Bangladesh)

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Questa carestia ha avuto luogo tra il 1942 e il 1945 (nella zona del Brahmaputra-Gange-Delta, oggi in parte appartenente all’India ed in parte al Bangladesh). E' stata la combinazione di un insieme di fattori, che alla fine provocarono la catastrofe:

  • La maggior parte del cibo consumato dai bengalesi veniva importato dalla Birmania, ma il commercio fu sospeso dopo la conquista della Birmania dalle truppe Giapponesi.
  • Aspettando lo sbarco giapponese nel Golfo del Bengala, le autorità inglesi di occupazione emanarono il cosiddetto "Boat-Denial Scheme" che portò alla confisca di tutte le barche e le navi che potevano ospitare più di 10 persone. Questo provvedimento portò alla confisca di non meno di 66.500 imbarcazioni. Di conseguenza, il sistema di navigazione interno crollò completamente ed era impossibile andare a pesca.
  • Il 16 Ottobre del 1942, un uragano provocò un'onda alta cinque metri, che inondò l'intero delta inferiore del Gange. Esso distrusse il raccolto dell'inverno, disseminò di sale una gigantesca area di terra, uccise circa 14.500 persone e il 10% del bestiame. la carestia
  • Nell'estate del 1941, la Gran Bretagna perse il controllo del Golfo del Bengala per circa un anno, cosa che portò al crollo di tutto il traffico marino civile. Non si poteva esportare il principale prodotto del Bengala,  la juta ma non potevano nemmeno importare cibo.
  • Gli inglesi non hanno mai riconosciuta la carestia come tale, perciò non venne presa alcuna drastica contromisura per migliorare la situazione. Il governo inglese continuò a rifiutarsi di introdurre ogni misura necessaria di aiuto.

Tutti questi fattori hanno contribuito a causare una delle piu devastanti carestie della storia moderna.

Numero vittime: 7 milioni



5. La carestia russa del 1921 (Russia)

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La carestia russa del 1921 (che durò fino al 1923), fu una vera e propria carestia (carestia del grano).

Fu causata da un insieme di fattori: rivoluzione russa, cambi politici nel paese ma anche dai danni provocati all'agrigoltura dalla prima guerra mondiale. Come se non bastasse, in quell'anno la Russia fu colpita da una terribile siccità, mettendo in ginocchio la popolazione ed aggravando terribilmente la dimensione della catastrofe nazionale. Lo scrittore russo Michail Osorgin, parlò di un cannibalismo diffuso durante il periodo di quesa terribile carestia. Documenti ufficiali dell'epoca riferirono di numerosi casi di cannibalismo, uccisioni di bambini, profanazione dei cimiteri e vendita di carne umana nei mercati.

Numero vittime: 5 milioni






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