Duri fino alla morte… Così sono gli uomini della Legione Straniera, corpo militare di origine francese.
L’origine della Legione Straniera risale al 10 marzo 1831 quando re Luigi Filippo di Francia, impegnato nella conquista dell’Algeria, decise di fondare un reparto militare formato da tutti gli stranieri che volontariamente appoggiassero la guerra coloniale.
Uomini forti (sono circa 7.200 i legionari oggi in servizio), forgiati da un pesante addestramento fisico e psicologico, famosi per le loro imprese di guerra, anche se oggi vengono sempre più spesso utilizzati per missioni di pace.
Ma perché questo corpo militare, la Legione Straniera, è così rinomato e conosciuto da tutto il mondo? Scopriamolo insieme.
1. Identità segreta
Uomini barbuti marciano fieri con kepì bianco, grembiule di cuoio marrone e alti anfibi con lacci candidi.
Portano un’ascia appoggiata sulla spalla destra e fanno 60 passi al minuto.
Sono i Pioneers, i genieri della Legione Francese, diventati famosi in tutto il mondo per le loro gesta clamorose.
A quasi 190 anni dalla fondazione, questo corpo militare d’élite mantiene intatto il fascino che si è creato nel corso della sua lunga storia. Una storia di guerre, ma anche di missioni di pronto intervento e di pace.
L’origine della Legione Straniera risale al 10 marzo 1831 quando re Luigi Filippo di Francia, impegnato nella conquista dell’Algeria, decise di fondare un reparto militare formato da tutti gli stranieri che volontariamente appoggiassero la guerra coloniale.
Ad attirare i primi legionari, soprattutto ex soldati professionisti, rivoluzionari o dissidenti di tutta Europa, fu la possibilità, ancora valida oggi, di arruolarsi senza dichiarare la propria vera identità e di ottenere la cittadinanza francese dopo tre anni di servizio.
In effetti fu proprio la voglia o la necessità di dare un taglio netto al passato a convincere i più a fare proprio il motto Legio Patria Nostra (la Legione la nostra Patria).
2. Guerra e pace
Il ruolo decisivo dei legionari nella conquista del territorio magrebino determinò regnanti e governatori francesi a impiegare il nuovo reparto anche sui successivi fronti bellici.
La Legione Straniera, infatti, prese parte alla guerra di Crimea (1853) nonché alle battaglie di Magenta, Solferino e Montebello (1859) contro gli austriaci prima di intervenire in soccorso di Massimiliano I d’Asburgo in Messico.
Durante la Prima guerra mondiale (1914-18) la Legione combatté sul fronte africano e su quello medio-orientale mentre il successivo conflitto mondiale (1940-45) la vide impegnata su più territori, dalla Norvegia al Marocco, passando per l’Italia e la Germania.
Nel secondo dopoguerra fronteggiò invece le milizie anticolonialiste africane, soprattutto algerine, che avrebbero portato alla fine dell’impero coloniale francese.
Dagli anni 60 del Novecento, invece, il suo ruolo fu ridimensionato: dai 40mila effettivi che servirono il tricolore francese nella sanguinosa Guerra d’Algeria (conclusasi il 1962 con l’indipendenza del Paese) si arrivò a quota diecimila nel 1963 per arrivare agli attuali 7.200.
Nella prima metà degli anni 80 la Legione Straniera fu impiegata in operazioni di peace keeping (mantenimento della pace) in Libano. Lo stesso è avvenuto più recentemente in Iraq e Afghanistan con le Nazioni Unite.
3. Farne parte, codice d'onore e fare carriera
- Come è difficile farne parte
Benché ridimensionati, i legionari rimangono un corpo d’élite dell’esercito francese: solo il 10 per cento delle aspiranti reclute riesce infatti a vestire l’agognata divisa al termine del duro addestramento previsto.
Attratti anche dai 1.300 euro al mese iniziali, attualmente sono circa 8.000 gli uomini che annualmente si recano in una delle 10 caserme dove viene effettuato l’arruolamento.
I requisiti per fare domanda sono semplici: è sufficiente avere tra i 17 e i 40 anni e un documento di identificazione.
Non è richiesta nessuna formazione scolastica particolare, ma i minorenni devono avere l’autorizzazione dei genitori.
- Codice d’onore
L’addestramento prevede la trasmissione dei valori della Legione Straniera come resistenza, coraggio, disciplina e cameratismo. Alla fine le reclute sono assegnate ai reparti e dopo un anno possono definirsi legionari.
Ciò significa fare proprio il codice d’onore che inizia con “Legionario, sei un volontario che serve la Francia con onore e fedeltà”. Nei successivi articoli del Codice è sottolineata la fratellanza tra legionari, indifferentemente da nazionalità o religione.
L’articolo 5 sottolinea l’importanza della forma fisica e dei continui allenamenti, il 6 ricorda la sacralità della missione da portare a termine anche a costo della vita.
- Così si fa carriera
La ferma è di 5 anni dopo i quali il legionario sceglie se proseguire la carriera con contratti tra 6 mesi e 5 anni.
L’avanzamento di grado avviene per merito: un legionario può salire nella gerarchia interna grazie a specifici esami tecnici e militari fino a raggiungere il grado di sottufficiale. Solo uno su quattro riesce.
Discorso diverso per gli ufficiali: solo il 10 per cento di essi ha servito prima come legionario e poi come sottufficiale, mentre la maggior parte si è formata presso l’École spéciale militaire de Saint-Cyr, l’accademia militare francese.
4. Circa 5 mesi di duro addestramento e schierati contro i movimenti d’indipendenza
- Circa 5 mesi di duro addestramento
Dopo una prima valutazione delle sue condizioni fisiche, il futuro legionario deve sottoporsi a una serie di test, da quelli sportivi a quelli psicoattitudinali, volti a comprendere le motivazioni che l’hanno spinto a fare domanda.
Al termine di questa fase che dura 2-3 settimane, l’arruolato ottiene la qualifica di Legionario e gli viene consegnato il tradizionale képi blanc, il copricapo adottato dalla Legione Straniera all’epoca delle offensive in Maghreb, all’inizio del ’900.
A questa prima selezione segue la vera e propria formazione che dura 15-16 settimane in cui la recluta deve sottoporsi a un duro addestramento fisico che prevede corsi di sopravvivenza, lunghe marce e corse.
- Schierati contro i movimenti d’indipendenza
La Legione è stata impiegata molte volte per la repressione di movimenti di indipendenza.
Tra gli interventi più sanguinosi, quelli a Setif e Guelma, due località algerine dove si registrarono moti indipendentistici nel maggio 1945: la Legione, affiancata da truppe coloniali, procedette a una repressione spietata in cui morirono 20-30mila persone.
Nel 1947 reparti della Legione affiancarono ancora le truppe coloniali nella repressione dei moti indipendentisti del Madagascar, sotto il controllo francese: anche in questo caso si contarono decine di migliaia di morti tra la popolazione.
Ancora in Algeria, nella guerra per l’indipendenza nei primi anni Sessanta, la Legione si macchiò di violenze (pestaggi, uccisioni e stupri) contro la popolazione civile.
5. Da dove vengono i legionari di oggi e personaggi famosi arruolati
- Da dove vengono i legionari di oggi?
Sono circa 7.200 i legionari oggi in servizio.
Per la maggior parte (28 per cento) provengono da Russia, Ucraina e Repubbliche baltiche, seguite da Africa e Medio Oriente (21 per cento), Paesi dell’Europa Occidentale e Nord America (18) e dall’Europa centrale e balcanica (17). Solo il 10 per cento arriva dall’Asia e il 6 dall’America Latina.
Dalla fondazione nel 1831 a oggi, la nazione che ha dato il maggior numero di legionari è la Germania (210mila persone), seguita da Italia (60mila), Belgio e Francia (50mila), Spagna (40mila) e Svizzera (30mila).
- Si arruolarono anche i discendenti di Garibaldi
Tra gli arruolati della Legione Straniera figurano diversi parenti di personaggi famosi.
Nel corso della sua storia, infatti, la Legione ha accolto i discendenti di Giuseppe Garibaldi: Peppino, Ricciotti, Sante, Bruno, Costante ed Ezio, tutti figli di Ricciotti Garibaldi (1847-1924), nato dall’unione dell’Eroe dei due mondi e Anita.
Più recentemente hanno militato nella Legione Straniera Christian Simenon (1906-1947), politico belga, fratello del noto scrittore Georges Simenon, e Pal Nagy Bocsa y Sarközy, padre dell’ex presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy.