Nato per vincere, potrebbe essere questo il secondo nome di questi cavalli così eleganti, maestosi e potenti nati a Elmshorn, nella regione dello Schleswig-Holstein, in Germania, e noti in tutto il mondo per le innegabili doti atletiche.
Del resto chi pratica uno sport equestre lo sa: coi tedeschi si va a colpo sicuro! I nostri vicini teutonici, infatti, hanno una tradizione equestre secolare e una terra che sembra fatta apposta per allevare cavali: spazi enormi, corsi d’acqua, boschi e praterie.
Se a tutto questo aggiungiamo lo studio e la meticolosità tipici dei nostri amici d’Oltralpe ecco gli ingredienti per dei cavalli vincenti, sani e robusti.
Dal sud al nord, quindi la Germania è terra di cavalli e, questa volta siamo nell’estremo nord, quasi in Danimarca, nel Land Schleswig-Holstein, patria degli omonimi campioni.
Al vertice delle classifiche delle discipline olimpiche loro ci sono sempre: conosciamo gli Holsteiner.
1. Etica del lavoro
Tra il Mare del Nord e il Baltico, la Schleswig-Holstein è una terra fertile ma contemporaneamente scura e difficile che necessitava di uomini e animali sani, robusti e forti per essere lavorata ed è proprio in questo modo che, grazie alla selezione, naturale prima e guidata dall'uomo, poi, sono nati questi cavalli di grande mole con diametri ampi, un fisico robusto e forte e un'attitudine alla collaborazione pazzesca.
Sono stati creati così dei lavoratori forti ed equilibrati che, con il passare dei secoli e la diversa destinazione affidata al cavallo, da sempre ausiliare dell'uomo, si sono trasformati prima in ottimi compagni per gli ufficiali in guerra , e in seguito, superlativi sportivi.
Quello di oggi. Grazie alla sua storia e all'attenta selezione, quindi, oggi l'Holsteiner è un cavalo attento, ma allo steso tempo sereno. L'espressione dei suoi occhi è sempre vivace ed intelligente.
Ha un fisico sinuoso e atletico, caratterizzato dalle grandi linee che gli permette di muoversi in modo naturale con eleganza ed elasticità.
Le sue inconfondibili andature ampie e regolari, unite alla sua attitudine ad essere un instancabile lavoratore, lo rendono un compagno carismatico, ideale per il salto ostacoli e il dressage a qualsiasi livello.
La sua potenza sul salto significa qualità. I suoi nervi d'acciaio, il suo eccellente temperamento ed il suo carattere equilibrato lo rendono una macchina da sport davvero imbattibile e affidabile.
2. Holsteiner Verband
A partire dagli anni Sessanta del Novecento un consorzio privato di allevatori tedeschi si è impegnato nel trasformare un solido cavallo agricolo in un campione sportivo, e l'ha fatto nel migliore dei modi.
In quel periodo il governo del Land, ancora alle prese con la ricostruzione postbellica, decise di non investire più nell'allevamento. In tutto lo Schleswig-Holstein rimanevano soltanto un migliaio di fattrici.
L'unica strada per gli allevatori era continuare l'attività privatamente. Decisero così di acquistare il centro equestre di Elmshorm, pochi chilometri a nord-est di Amburgo, nella regione delo Schleswig-Holstein, adiacente al locale ippodromo e trasformarlo in un'eccellenza dell'allevamento.
Questo consorzio di allevatori aveva l'ambizioso obiettivo di trasformare il cavallo esistente in un soggetto sportivo, dato che l'utilizzo di razze pesanti in campagna era ormai obsoleto. Per sostenere economicamente l'iniziativa istituirono rassegne e gare che avevano come obiettivo il rilancio nell'equitazione.
Una scelta di coraggio e di fiducia nelle proprie capacità, che nel giro di pochi anni avrebbe trasformato una situazione compromessa in una realtà invidiata da tutto il mondo.
Questo consorzio di chiama Holsteiner Verband. La prima cosa che si vede arrivando dalla strada è la statua di Landgraf I (foto sotto), uno dei capostipiti della razza odierna, nato da Ladykiller, un Purosangue Inglese scelto per migliorare la razza e che ha fato il suo lavoro egregiamente creando uno dei padri dei tanti, tantissimi campioni di questa razza.
Adiacente la storica statua sorge una struttura in mattoni rossi che ospita gli uffici dietro ai quali si apre il sogno di qualunque amante dei cavali.
Un complesso di scuderie collegate ai maneggi coperti e a queli all'aperto che, a loro volta, si affacciano sull'ippodromo.
Da queste parti, al centro di una curatissima aiuola, possiamo notare una pietra, sotto di essa riposa un altro cavalo che ha fato la storia di questa razza ovvero Meteor (foto sotto), la cui statua è posta all'ingresso del Ministero dell'Agricoltura tedesco, giusto per rimarcare l'importanza che l'allevamento del cavallo da sella ricopre in Germania.
3. Grandi primi
Lo sforzo di questi allevatori è stato, e continua ad essere, tanto. Servono passione, dedizione e studio per portare avanti un progetto vincente come quello del cavallo Holsteiner.
Così dopo meticoloso studio e ricerche i lungimiranti allevatori si sono occupati di migliorare la razza, o meglio hanno cercato di renderla più adatta alle nuove esigenze umane, ovvero lo sport.
Come spesso avviene in questi casi, quindi, gli allevatori andarono a 'pescare' tra eccellenti stalloni. Tra tutti vale la pena ricordare il già citato Ladykiller, Cottage Son (entrambi Purosangue Inglesi) e l'Anglo Arabo Ramzes.
Da questi tre stalloni sono nati alcuni degli Holsteiner che hanno fatto la storia e che, ancora oggi, la fanno tramite i loro figli e tutte le generazioni successive.
Ramiro, Landgraf e Capitol sono solo alcuni di questi eccellenti sportivi e riproduttori. Questo lavoro, iniziato più di mezzo secolo fa, è ancora alla base dello studio degli allevatori che non smettono mai di studiare e formarsi per creare soggetti sempre più performanti.
Cura e passione sono dunque gli ingredienti che hanno portato questa razza della Germania del nord a diventare il desiderio più grande di ogni appassionato di equitazione, in particolare nele discipline olimpiche ovvero Salto Ostacoli, Dressage e Completo, dove è facile trovare un (o più) Holsteiner al vertice.
Del resto quando fisico, testa e cuore si incontrano non può che nascere il cavallo dei sogni.
4. Conosciamolo meglio
- Carta d'identità
• Testa: elegante e proporzionata con profilo dritto e ganasce pronunciate
• Occhi: grandi e vivaci
• Orecchie: lunghe e ben posizionate
• Collo: lungo, ben arcuato e ben inserito nelle spalle
• Spalla: lunga, obliqua e muscolosa
• Garrese: piuttosto pronunciato
• Petto: largo e forte
• Linea dorso-lombare: dritta e piuttosto lunga
• Groppa: ampia, muscolosa e rotonda
• Coda: ben portata e con attaccatura piuttosto alta
• Torace: ampio e profondo
• Arti: stinchi proporzionati e solidi. Garetti larghi e potentissimi. Tendini forti e asciutti. Pastorali di giusta lunghezza e inclinazione
• Piedi: di forma rotonda, ben aperti, con unghia consistente ed elastica
• Appiombi: perfetti
- Le caratteristiche
• Tipo: mesomorfo
• Altezza al garrese: 163 - 173 cm
• Carattere: l'Holsteiner è un cavalo "di sangue", vivace, energico e instancabile. Estremamente volenteroso e grande lavoratore, motivo per cui risulta piacevole da montare. Tuttavia, essendo un cavalo molto insanguato e sensibile, non è adatto a un cavaliere alle prime armi
• Mantello: quello storico è il baio (anche oscuro) ma frequente è anche ili grigio. Meno diffusi il morello e il sauro. Spesso presenti balzane e macchie sul muso
• Peso: dal 550 kg al 600 kg
• Costituzione: robusta
• Andature: elastiche, ampie ed eleganti.
5. Un po' di storia, Corde il grande e a chi rivolgersi
- Un po' di storia
Le prime testimonianze dela nascita degli antenati di questa razza risalgono al 1225. Proprio quell'anno Gerard I, duca di Schleswig-Holstein, concesse ai monaci dell'abbazia di Uetersen di far pascolare i propri cavalli nell'adiacente zona di Pinenberg.
Questi monaci crearono il primo Libro Genealogico della razza in cui appuntavano meticolosamente incroci e linee di sangue oltre che caratteristiche fisiche e caratteriali di ogni soggetto al fine di creare incroci sempre migliori.
- Corde il grande
Negli anni Settanta arrivò in Holsteiner, la terra bagnata da due mari, un puledro francese dall'aria malinconica che era stato scartato come riproduttore in patria. Gli allevatori tedeschi erano scettici, quel puledro dalla struttura esile, pensavano, non avrebbe potuto portare miglioramenti nel loro allevamento. Il nome di questo puledro baio scuro era Cor de la Bryère e molti non riuscivano nemmeno a ricordarlo.
Tuttavia un allevatore decise di credere in lui, e mai scommessa fu più riuscita. Ancora oggi, a distanza di quarant'anni Cor de al Bryère, anzi, Corde (foto sotto) è a tutti gli effetti uno dei più grandi. Proprio lui è il padre di alcuni dei cavalli più importanti del mondo quali Corrado e Coriano i cui figli hanno vinto tutto quello che si possa immaginare.
- A chi rivolgersi
UFFICIO ITALIANO DEL CAVALLO HOLSTEINER
Alessandro Mingoli
Cel. 348.3368088
Lisa Mingol
Cel. 348.8024544
www.holsteiner.it