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Libri da leggere assolutamente – L’ appuntamento mensile con i libri (Aprile 2015)

Per questo mese di Aprile 2015 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.

Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.

Buona lettura!

1. "Sašenka" di Simon Montefiore

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Inverno 1916: a San Pietroburgo nevica in un paese sull’orlo della rivoluzione. Ai cancelli dell’Istituto Smolnyj per nobili fanciulle, una governante inglese aspetta una ragazza, che però è attesa anche dalla polizia segreta dello zar: Sašenka Zejtlin ha solo sedici anni, un padre ricchissimo, una madre devota di Rasputin, e uno zio bolscevico che la converte alla causa rivoluzionaria.
1936: sposata con un compagno che ha fatto carriera, madre di due figli e direttrice di un mensile, Sašenka conduce una vita agiata all’interno dell’élite vicina a Stalin. Sopravvive alle purghe, ma alla vigilia della guerra commette un imperdonabile errore: per la prima volta in vita sua si innamora veramente, con conseguenze impensabili per lei e per la sua famiglia intera.
1994: più di mezzo secolo è trascorso, di Sašenka Zejtlin e dei suoi familiari, dei colleghi e conoscenti, dello stesso Paese in cui hanno vissuto si sono perse le tracce... finché, Katinka, una giovane storica, viene incaricata di compiere una ricerca da un misterioso inglese, che a sua volta vuole accontentare la madre.
Destreggiandosi nei meandri degli
archivi di partito, da poco aperti, Katinka mette insieme i pezzi di un puzzle drammatico che viene da un passato lontano e dimenticato, ma che riaffiora coinvolgendola ben più di quanto non avesse mai potuto immaginare...

Sašenka è un romanzo d’amore in una splendida cornice storica: è un romanzo che parla dell’amore che può fiorire solo per due settimane e però far pensare che quelle siano le due uniche settimane che valeva la pena di vivere, ma parla anche dell’amore di una madre per i suoi due bambini (adorabile Neve, adorabile Carlo).

Per salvarli, Sašenka accetta di allontanarli, permette che vengano separati e adottati da famiglie diverse. Parla dello strano amore di un marito (il barone Zeitljn) per una moglie che lo tradisce di continuo e poi di quello che lega lo stesso uomo alla governante inglese che aspetterà per anni il suo ritorno dai gulag della Siberia, di quello di Vanja per Sašenka che si trasforma in furibonda gelosia, di quello dell’amico di entrambi, che corre sul filo dell’ambiguità, tra la salvezza e la condanna.

Sašenka è un romanzo che ricalca quelli della grande tradizione russa, affollato di personaggi - alcuni reali e altri fittizi - che ci sembra di conoscere da vicino, attraversato dalle ombre spettrali degli stessi personaggi dopo che la loro vita è stata spezzata perché “l’Ideale” potesse salvarsi. È un libro in bilico tra l’esaltazione e il terrore raggelante - peccato che abbia un finale un po’ troppo romantico, nel desiderio di riannodare le fila e di riunire i dispersi.

Simon Sebag Montefiore, inglese, è nato nel 1965. I suoi antenati fuggirono in Inghilterra dalla Russia degli zar all’inizio del Novecento, trasmettendo al pronipote la curiosità e la passione per il mondo russo.
Corrispondente estero a Mosca negli anni 90, è stato testimone del crollo dell’Unione Sovietica e ha seguito i conflitti successivi dal Caucaso a Mosca e a San Pietroburgo.
Come storico, ha trascorso dieci anni facendo ricerche negli archivi russi, dove ha incontrato tante storie personali che lo hanno ispirato a scrivere il suo romanzo Sašenka. Vive a Londra con la moglie e i due figli.
I suoi libri, pubblicati in trentacinque lingue, sono bestseller internazionali. Catherine the Great & Potemkin è stato selezionato per il Samuel Johnson Prize e il Marsh Biography Prize. Stalin: The Court of the Red Tsar nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento di History Book of the Year. Young Stalin ha vinto il LA Times Book Prize for Biography, il Costa Biography Award, il Kreisky Prize for Political Literature, Le Grand Prix de la Biographie Politique e Miramax Films e Ruby Films ne hanno acquisito i diritti cinematografici. Attualmente Montefiore sta lavorando a una storia del Medio Oriente, Jerusalem: The Biography. Membro della Royal Society of Literature, vive a Londra.

 

2. "Muori ancora" di Tess Gerritsen

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L'anatomopatologa Maura Isles, l'algida "Regina dei morti", come l'hanno soprannominata alla Omicidi, conosce fin troppo bene il male e i suoi oscuri confini.
Non solo perché lo incontra ogni giorno sul suo tavolo settorio, ma anche perché il male è dentro di lei, nel suo passato, in quella zona d'ombra che ogni giorno sembra estendersi sempre di più...
La detective Jane Rizzoli il male ha scelto di combatterlo, senza tentennamenti, ogni giorno, per amore della sua numerosa e confusionaria famiglia d'origine, della sua splendida bambina, di suo marito, agente dell'FBI; per amore della vita e della giustizia.
Non potrebbero esistere due donne più diverse eppure, inspiegabilmente, tra Maura e Jane, indagine dopo indagine, è nata un'amicizia che le ha portate ad affrontare e risolvere insieme casi complessi.
E ancora una volta Boston ha bisogno del loro coraggio e del loro talento investigativo, perché una mano assassina ha colpito con violenza: la prima vittima è un cacciatore che amava imbalsamare le sue vittime e a cui è stato riservato il medesimo, macabro trattamento di un trofeo di caccia.
Un delitto orribile e, secondo Jane, collegabile ad altre morti avvenute in città nello stesso periodo e in passato. Per venire a capo del mistero Jane e Maura dovranno ricostruire un evento del passato, un fatto lontano nel tempo e nello spazio ma le cui ramificazioni si estendono al presente con conseguenze orribili... perché i tentacoli del male raggiungono i punti più nascosti dell'anima.

Tess Gerritsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un'affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli e all'anatomopatologa Maura Isles, serie della quale fanno parte Il chirurgo, Lezioni di morte, Corpi senza volto, Il sangue dell'altra, Sparizione e Muori ancora. Presso Longanesi sono usciti anche La fenice rossa e L'ultima vittima.

 

3. "Non ti avvicinare" di Luana Lewis

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Che cosa faresti se in una gelida serata invernale una ragazza bussasse alla tua porta per chiedere aiuto? Sei sola in casa, hai paura, nessuno può aiutarti... Ma lei è solo una ragazza. Devi accoglierla, non hai altra scelta.
Anche perché lei sembra sapere delle cose su di te e sulla tua vita. Delle cose segrete. E nella ragnatela di menzogne che inizia subito a tessere, e che a poco a poco ti intrappola in una spirale di paura, si nasconde qualcosa che non è affatto una bugia.
Nel cuore degli inganni si nasconde la verità più pericolosa. È un freddo pomeriggio di dicembre e Stella è chiusa nella sua bella casa nella campagna inglese. Sono diciotto mesi che non esce: lì si sente al sicuro, protetta dal marito Max.
Stella è agorafobica, qualcosa nel suo passato l'ha segnata, ma la situazione sta lentamente migliorando, grazie anche alle cure di Max, psicologo. Ma adesso Max è lontano per lavoro e Stella si trova di fronte Blue, una ragazzina magra, molto agitata, di una bellezza sconvolgente, come sconvolgente è quello che le racconta.

Luana Lewis, nata nello Zimbabwe, è una psicologa clinica specializzata nella cura di stati d’ansia, depressione e stress post-traumatico. Ha condotto ricerche a Johannesburg sui sopravvissuti alle violenze, con particolare attenzione alle donne e ai minori. Vive nel Buckinghamshire con la sua famiglia.
Longanesi ha recentemente pubblicato Non ti avvicinare, thriller psicologico, un romanzo d’esordio che capitalizza al massimo sulle esperienze professionali della scrittrice e rappresenta una interessante aggiunta al gruppo sempre più folto di romanzi che mischiano psicologia, protagoniste di sesso femminile e costruzione della trama attraverso diversi piani cronologici.
Per Luana Lewis si tratta dell’esordio nella narrativa ma l’autrice non è comunque ai suoi primi passi nel mondo della scrittura, visto che in precedenza ha scritto due studi, An Adult’s Guide to Childhood Trauma e Dealing with Rape, entrambi collegati alla sua professione di psicologa clinica specializzata nella cura di stati d’ansia, depressione e stress post-traumatico.

 

4. "L'uccisore" di Gino Saladini

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Torino, 1900: non appena Cesare Lombroso scende dal landau nero su cui ha viaggiato con la guardia del corpo, sa di avere i minuti contati.
La medium più potente di tutti i tempi, in fin di vita, ha chiesto di parlare con lui, l'unico di cui può fidarsi per i segreti che li legano a doppio filo.
E mentre gli consegna una lista di nomi che mette in serio pericolo chiunque ne entri in possesso, un assassino dal volto angelico si aggira per le vie di Roma, scegliendo con cura le sue vittime fra le sensitive.
Un secolo dopo, il cadavere di una suora viene rinvenuto sul sagrato di un santuario in cima a un monte: il corpo è mutilato e la donna è stata crocifissa con quattro chiodi da alpinismo.
Alla Squadra Anti Sette della Polizia di Stato è presto chiaro il collegamento con i delitti di cento anni prima. Ma il vice questore Ada Seles, che sotto la ruvidezza della poliziotta nasconde una sensualità conturbante, non avrebbe mai immaginato che questo caso avrebbe messo in gioco la sua stessa vita.
Se vuole salvarsi, dovrà esplorare i misteri più oscuri dell'occultismo e fare i conti con una cruda verità. 
Un mistero lungo 115 anni. Da Cesare Lombroso, che indaga su efferati delitti nel mondo dello spiritismo di fine '800, ai giorni nostri, quando una giovane Vice Questore di polizia si trova di fronte alle stesse modalità di uccisione (anche oggi si tratta medium).
L'autore ha una scrittura adrenalinica, coinvolgente, a tratti cinematografica. Tra David Linch e Umberto Eco, in 360 pagine mozzafiato.

Gino Saladini (1957) è medico legale, criminologo e docente universitario.

 



5. "Il sorriso di Angelica" di Andrea Camilleri

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Gli anni non impediscono a Montalbano di riaccedere alle venture e agli incanti dell'esperienza adolescenziale: all'inadeguatezza emotiva, alle fantasticaggini, ai risalti del cuore, ai turbamenti, alla tenera e trepida lascivia; alle affezioni precipitose, anche: dagli scoppi d'ira, agli schianti di gelosia.
Conosce a memoria la poesia "Adolescente" di Vincenzo Cardarelli. Recita a se stesso i versi sul "pescatore di spugne", che avrà la sua "perla rara".
E sa, non senza diffidenza e discorde sospetto di decrepitezza, quando più e quando meno, tra il lepido e il drammatico, che "... il saggio non è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto".
Non crede invece, alla sua "saggezza", la fidanzata Livia. E scambia per un tratto di guasconeria la confessione di un tradimento, fatta con la schiettezza propria dell'età men cauta. Montalbano è stato folgorato dalla bellezza, sensualmente sporca di vita, della giovane Angelica.
Un misterioso personaggio, nascosto in un gomito d'ombra, confonde il commissario con una giostra di furti architettati geometricamente, secondo uno schema d'ordine di pedante e accanita astuzia.
Quale sia la posta in gioco è da scoprire. La vicenda è ingrovigliata e ha punte d'asprezza. E intanto Montalbano si vede in sogno, costretto in un'armatura di cavaliere, e buttato dentro un torneo. Fuor di sogno, nel vivo delle indagini, irrompe, in questa "gara" similariostesca, la nuova Angelica.

Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6/9/1925, Andrea Camilleri vive da anni a Roma. Dal 1939 al 1943, dopo un periodo in un collegio da cui viene espulso, studia ad Agrigento al Liceo Classico Empedocle dove ottiene la maturità classica senza dover sostenere l’esame a causa dell’imminente sbarco degli alleati in Sicilia. A giugno inizia, come ricorda lo scrittore, "una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura".
S’iscrive all’Università (Facoltà di lettere) ma non si laureerà mai. Si iscrive anche al Partito Comunista. Inizia a pubblicare racconti e poesie e vince il Premio St Vincent. Dal 1948 al 1950 studia regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e inizia la sua attività di sceneggiatore e regista. Perde un concorso per diventare funzionario Rai, ma dopo qualche anno inizia a lavorarvi. Nel 1958 porta in Italia il teatro dell'assurdo di Beckett con Finale di partita, prima al teatro dei Satiri di Roma e poi in televisione con Adolfo Celi e Renato Rascel.
Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Molte le produzioni Rai di cui si occupa, particolarmente famosi gli sceneggiati del tenente Sheridan con Ubaldo Lay e "Le inchieste del commissario Maigret" con Gino Cervi. Nel 1977 ottiene la cattedra di Istituzioni di Regia all'Accademia di Arte Drammatica. La manterrà per vent'anni. L’esordio in narrativa è del 1978 con Il corso delle cose pubblicato da un editore a pagamento ed è un insuccesso. Nell’80 pubblica con Garzanti Un filo di fumo, il primo romanzo ambientato nell’immaginario paese di Vigàta e con questo romanzo vince il Premio Gela.
Per 12 anni non escono più suoi romanzi. Nel 1992 pubblica per Sellerio La stagione della caccia. Nel 1994 con La forma dell’acqua dà vita al personaggio del commissario Montalbano, protagonista di una nutrita serie di romanzi. Da quel momento la sua produzione è molto ricca e il successo immenso. Alla fine del 2002, accetta la nomina a direttore artistico del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto. Nell’aprile 2003, in onore a Camilleri, il comune di Porto Empedocle assume come secondo nome «Vigàta».
Il 4 settembre 2008 vince il premio de Novela Negra RBA con un inedito in lingua spagnola dal titolo La muerte de Amalia Sacerdote pubblicato in Spagna nell’ottobre 2008 ed in Italia nel 2009 con il titolo La rizzagliata. Tra i premi che gli sono stati conferiti ricordiamo il Premio Campiello 2011 alla Carriera e il Premio Chandler 2011 alla Carriera. Tra le sue opere più recenti che non hanno come protagonista il commissario Montalbano: Il diavolo, certamente (2012), Dentro il labirinto (2012), Il tuttomio (2013), La rivoluzione della luna (2013), Come la penso (2013), Inseguendo un'ombra (2014), Segnali di fumo (Utet 2014), Il cielo rubato. Dossier Renoir (Skira 2014), Andrea Camilleri incontra Manuel Vázquez Montalbán (Skira 2014).

 






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