Per questo mese di Gennaio 2024 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.
Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.
“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”. (Amos Oz)
1. "Legittima vendetta " di S. A. Cosby
Con Legittima vendetta, S.A. Cosby apre un nuovo capitolo del crime americano e mostra al lettore con realismo la faccia brutale degli Stati Uniti di Trump, dove il seme dell’omofobia e del razzismo è sempre pronto a germogliare.
Per un ex galeotto, una coppia di poliziotti davanti alla porta di casa non può che significare guai. E quando Ike Randolph viene a sapere che suo figlio Isiah è stato ucciso a sangue freddo insieme al marito Derek, lasciando orfana una bimba piccola, il passato che pensava di essersi messo alle spalle gli crolla addosso.
Al dolore si aggiunge la vergogna di non aver mai saputo accettare l’omosessualità del figlio. La stessa vergogna che prova Buddy Lee Jenkins, il padre di Derek, anche lui con un curriculum da delinquente di tutto rispetto.
Oltre all’esperienza della prigione, i due uomini hanno poco da spartire: il primo è nero e dopo aver pagato il suo debito con la giustizia ha messo la testa a posto; il secondo è bianco, ha qualche problema con l’alcol e, a volte, con i neri.
Buddy Lee e Ike si conosceranno al funerale, e nel giro di poco capiranno di dover fare un’ultima cosa insieme: mettere da parte il colore della pelle e rispolverare i ferri del mestiere per trovare i killer dei loro ragazzi e provare a redimersi, se possibile, dai propri errori. Non sanno che quest’impresa scoperchierà un vaso di Pandora pieno di odio e segreti.
S. A. Cosby (1973, La contea di Mathews, Virginia, foto sotto) è uno scrittore statunitense, originario della Virginia.
È autore di quattro romanzi e diversi racconti pubblicati su importanti riviste e raccolti in antologie. Per il racconto The Grass Beneath My Feet ha vinto nel 2019 l’Anthony Award for Best Short Story.
Prima di ottenere successo come scrittore ha fatto diversi lavori tra cui il buttafuori, l’operaio, il giardiniere, il montatore di palchi e l’addetto alle pompe funebri. È un appassionato escursionista e giocatore di scacchi.
Per Deserto d’asfalto (Nutrimenti 2021) ha vinto il Los Angeles Times Book Prize 2020 nella categoria Mystery/thriller. Sia di Deserto d’asfalto che del suo successivo romanzo Razorblade Tears sono stati acquistati i diritti cinematografici.
2. "Tutti i particolari in cronaca" di Antonio Manzini
La corsa all'alba, la colazione al bar, poi nove ore di lavoro all'archivio del tribunale, una cena piena di silenzi e la luce spenta alle dieci: Carlo Cappai è l'incarnazione della metodicità, della solitudine. Dell'ordinarietà.
Nessuno sospetta che ai suoi occhi quel labirinto di scatole, schede e cartelle non sia affatto carta morta. Tutto il contrario: quei faldoni parlano, a volte gridano la loro verità inascoltata, la loro richiesta di giustizia.
Sono i casi in cui, infatti, il tribunale ha fallito, e i colpevoli sono stati assolti "per non aver commesso il fatto" – in realtà per i soliti, meschini imbrogli di potere. Cappai, semplicemente, porta la Giustizia dove la Legge non è riuscita ad arrivare – sempre nell'attesa, ormai da quarant'anni, di punire una colpa che gli ha segnato la vita.
Walter Andretti è invece un giornalista precipitato dallo Sport, dove si trovava benissimo, alla Cronaca, dove si trova malissimo. Quando il capo gli scarica addosso la copertura di due recenti omicidi, Andretti suo malgrado indaga, e dopo iniziali goffaggini e passi falsi comincia a intuire che in quelle morti c'è qualcosa di strano. Un legame. Forse la stessa mano...
Antonio Manzini (1964, Roma, foto sotto) è un attore e sceneggiatore romano (allievo di Camilleri all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica), che ha esordito nella narrativa con il racconto scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l'antologia Crimini.
Del 2005 il suo primo romanzo, Sangue marcio (Fazi).
Con Einaudi Stile libero ha pubblicato La giostra dei criceti (2007).
Un suo racconto è uscito nell'antologia Capodanno in giallo (Sellerio 2012).
Del 2013, sempre per Sellerio, ha pubblicato il romanzo giallo Pista Nera. Secondo episodio della serie: La costola di Adamo (Sellerio 2014).
Nel 2015 pubblica Non è stagione (Sellerio), Era di maggio (Sellerio) e Sull'orlo del precipizio (Sellerio). Del 2016 è Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (Sellerio). Altri suoi romanzi pubblicati con Sellerio sono: 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017), La giostra dei criceti (2017), L' anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018), Fate il vostro gioco (2018), Rien ne va plus (2019), Ogni riferimento è puramente casuale (2019), Gli ultimi giorni di quiete (2020), Vecchie conoscenze (2021), Le ossa parlano (2022) ed Elp (2023).
3. "Baumgartner" di Paul Auster
Pieno di tenerezza, lo sguardo di Paul Auster riesce a trovare la bellezza negli episodi fugaci di un’esistenza ordinaria e unica allo stesso tempo. Baumgartner è un capolavoro sul dolore della memoria, l’opera più luminosa dell’autore di 4321.
«Baumgartner è un personaggio a cui ci si affeziona sin da subito, perché ha una capacità di meravigliarsi, di essere grato per la gentilezza e questa semina dimentica per gli uomini è uno dei germogli più riusciti di queste pagine. Non c’è stucchevolezza, non c’è pianto di miseria, non c’è compassione ossequiosa ma inscalfibile tenerezza.» - Sara Annicchiarico per Maremosso
La vita di Seymour Baumgartner è stata definita dall’amore per la moglie Anna. Ma ora Anna non c’è più e Baumgartner si inoltra nei settant’anni cercando di convivere con la sua assenza. Dopo un romanzo-mondo come 4321, Paul Auster ritorna con un libro all’apparenza semplice e lineare, proponendo ai lettori il suo personaggio forse più simpatico ed empatico, un uomo che al termine della vita si interroga sulle cose essenziali, inciampando e andando a sbattere come in una vecchia comica malinconica.
Professore di filosofia, vedovo da dieci anni, Seymour Baumgartner non si è mai rassegnato alla perdita dell’amata moglie Anna, traduttrice e poetessa, e affronta la vita con un senso di straniamento e una certa goffaggine.
Nonostante le malinconie e gli acciacchi dell’età, però, Baumgartner è una persona affabile e generosa. Possiede la saggezza di chi ha vissuto e sa quanto sono importanti i rapporti umani, che vanno coltivati con cure continue e una buona dose di ironia e di umorismo.
Passando gran parte del tempo a lavorare nel suo studio, Baumgartner intreccia una buffa e disperata trama di relazioni con le persone che si affacciano alla sua porta, finché in un sogno, o visione del dormiveglia, incontra Anna, che gli rivela di essere bloccata in una terra di mezzo tra il mondo dei vivi e l’aldilà: è l’inguaribile nostalgia del marito a impedirle di concludere il suo ultimo viaggio.
Per liberare Anna, con logica ineccepibile, Baumgartner decide di far procedere la sua vita e si butta in una relazione sentimentale con una loro vecchia amica.
Ma questo è solo l’inizio di una serie di vicende imprevedibili e scatenate come solo Paul Auster, il virtuoso della «musica del caso», poteva immaginare. Perché ricordiamo certi momenti e ne dimentichiamo altri? Cosa resta di noi quando non ci siamo più?
Paul Auster (1947, Newark, New Jersey, foto sotto) è uno scrittore, sceneggiatore e regista statunitense. Dopo aver studiato alla Columbia University, nel 1970 si recò a Parigi dove lavorò come traduttore fino al ritorno a New York nel 1974.
Esordì come scrittore con poesie, racconti e articoli pubblicati sulla “New York Review of Books” e sulla “Harper’s Saturday Review”.
La sua opera più famosa, subito accolta favorevolmente dalla critica, è la Trilogia di New York (Città di vetro, 1985; Spettri, 1986; La stanza chiusa, 1987), che volge in parodia il genere della detective story.
Seguirono i romanzi Il paese delle ultime cose (1988), Il palazzo della luna (1989), La musica del caso (1991, dal quale Philip Haas trasse un film nel 1993), Leviatano (1992), Mr. Vertigo (1994) e Timbuctù (1998).
Raccolte di racconti sono Il taccuino rosso (1995) ed Esperimento di verità (2001).
Auster firmò, insieme a Wayne Wang, la regia di Smoke (1995) e di Blue in the Face (1995), dei quali scrisse anche la sceneggiatura; nel 1998 diresse Lulu on the Bridge, interpretato da Willem Dafoe e Harvey Keitel.
Ricordiamo poi Viaggi nello scriptorium e Uomo nel buio (2008), La vita interiore di Martin Frost, Invisibile (2009), Sunset Park (2010), Diario d'inverno (2012), Notizie dall'interno (2013), Follie di Brooklyn (2014), 4321 (2017), Una vita in parole (2019), 4 3 2 1 (2019) e Baumgartner (2023). In Italia le sue opere sono pubblicate da Einaudi.
4. "Gli aghi d'oro" di Michael McDowell
«Accattivante, terrificante e assolutamente geniale... Chi ha letto gli altri libri di Michael McDowell amerà anche Gli aghi d’oro. È profondamente gratificante lasciarsi trasportare da un romanziere all’apice delle sue capacità» Stephen King
«Gli aghi d’oro è uno di quei romanzi che devi solo divorare, uno di quei romanzi impossibili da lasciare andare che, una volta digeriti, ti lasciano il sapore delle potenti tematiche intrecciate a una storia impeccabile» Mariana Enrìquez
Anno di Grazia 1882. New York festeggia il nuovo anno tra opulenza e miseria. Dalla sua dimora di Gramercy Park, il cinico giudice James Stallworth, affiancato dal figlio e dal genero, lancia la sua crociata: ripulire il famigerato Triangolo Nero, quartiere di bettole, bordelli, fumerie d’oppio e botteghe di ricettatori, su cui regna la feroce Black Lena Shanks col suo clan di donne versate nelle arti della crudeltà. Ma la sete di potere degli Stallworth dovrà misurarsi con la furia vendicatrice di Black Lena.
Michael Mcdowell (1950, Enterprise, Alabama, foto sotto) è stato un autore e sceneggiatore statunitense. Si è laureato in inglese ad Harvard e ha conseguito un dottorato di ricerca a Brandeis.
Ha lavorato come insegnante, critico teatrale e segretario. È stato autore di più di venticinque romanzi e sceneggiature, tra cui quella del film Beetlejuice - Spiritello porcello. La casa editrice Neri Pozza ha portato in Italia, a partire dal 2023, la saga gothic-horror di Blackwater, ambientata nella cittadina di Perdido sconvolta da una devastante alluvione. Nel 2024 pubblica anche il romanzo Gli aghi d'oro.
Michael McDowell si è spento a Boston il 27 dicembre 1999, in seguito a complicazioni dell’AIDS.
5. "Il segreto del tenente Giardina" di Giovanni Grasso
«Dal presente al passato, dall'indagine familiare al documento bellico, un racconto d'amore e di formazione che è anche un giallo». - Francesco Bei, la Repubblica
Luce Di Giovanni è una giovane donna decisa, intraprendente, architetta in un importante studio di Parigi, che si è fatta da sé dopo un’adolescenza travagliata. Marco Grillo è un giornalista solitario, un po’ eccentrico, dotato di grande ironia, che vive a Roma, circondato e ossessionato dai ricordi di famiglia. Due anime inquiete destinate, come le rette parallele, a non incontrarsi mai. Ma quando Luce torna in Italia, nel paese d’origine alle porte di Roma, per partecipare ai funerali dell’amata nonna Antonietta, incrocia l’esistenza rassegnata di Marco. La nonna, infatti, prima di morire, le ha affidato un compito: scoprire il luogo di sepoltura di suo padre, il fante Antonio Crespi, dato per morto nel 1916 sulle Dolomiti durante l’infuriare dei combattimenti contro gli austriaci. Le prime ricerche d’archivio non danno alcun esito. L’unico indizio è una lettera del tenente Gaetano Giardina, comandante di compagnia di Crespi, che ne annuncia alla famiglia la morte “da eroe”. Grazie alla sua ostinazione, Luce riesce a sapere che l’unico discendente in vita del tenente è proprio Marco Grillo. Rintraccia il giornalista, che le mette a disposizione il diario di guerra di suo nonno. Ma alcune pagine, quelle decisive, sono misteriosamente scomparse. Solo un viaggio in Sicilia, presso l’antica casa dei Grillo, riuscirà a penetrare la fitta nebbia che circonda la fine del soldato Crespi. E svelerà a Marco un angosciante, intimo segreto che grava sulla sua famiglia. Il passato che riaffiora, ricco di colpi di scena, costringerà Luce e Marco a fare i conti con il presente e a interrogarsi su un nuovo, possibile, futuro.
Giovanni Grasso (Roma 1962, foto sotto) è giornalista parlamentare e saggista.
Tra le sue pubblicazioni le biografie di Oscar Luigi Scalfaro e di Piersanti Mattarella e i Carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-Salvemini.
È autore di numerosi documentari televisivi di carattere storico, trasmessi dalla Rai. Dal 2015 riveste l’incarico di consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione. Questo è il suo primo romanzo.