Per questo mese di Marzo 2014 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.
Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che "Leggere fa bene all'anima" e che "Un uomo che legge ne vale due".
1. "Silver" di Kerstin Gier
Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano... I sogni di Liv Silver negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in una inquietante cerimonia esoterica.
E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro.
Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante - persino più inquietante di un cimitero di notte - è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere...
Lo stile dell'autrice è piacevole, perché è creativo, giocoso, capace di mettere di buonumore, riesce a spezzare momenti di mistero e suspance con altri leggeri e divertenti ed è capace di creare un'atmosfera da fiaba. Il finale è scoppietante e suscita una forte curiosità verso ciò che accadrà nel seguito.
Kerstin Gier è nata nel 1966 e vive con marito e figlio vicino a Bergisch Gladbach, in Westfalia. Alla sue attività di insegnante ha affiancato dal 1995 quella di scrittrice. I suoi romanzi, come Männer und andere Katastrophen, da cui è stato tratto un film, Für jede Lösung ein Problem e Die Mütter-Mafia, sono rimasti per mesi in vetta alle classifiche tedesche dei libri più venduti. Autrice di bestseller al femminile sempre ai vertici delle classifiche tedesche, si è impostata nel panorama mondiale con la Trilogia delle gemme: Red, Blue e Green che ha venduto 3 milioni di copie ed è stata pubblicata in 22 paesi, fra cui l'Italia da Corbaccio con grande successo e 120.000 copie vendute.
2. "Non puoi tornare a casa" di Cash Wiley
La famiglia dovrebbe avere il compito di proteggere i bambini dagli orrori del mondo, ma quando una domenica mattina Jess Hall, un precoce ragazzino di nove anni, vede suo fratello maggiore Stump, muto e non in grado di difendersi, costretto suo malgrado a entrare nella piccola chiesa della cittadina dove vivono sulle montagne della Carolina del Nord, è il solo a capire che qualcosa di terribile sta per succedere. Purtroppo il suo non è soltanto un brutto presentimento: Stump è realmente in grave pericolo e, quando la situazione precipita, la vita di Jess cambierà per sempre, costringendolo a mettere in dubbio tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento.
Clem Barefield, lo sceriffo del luogo, inizia a indagare e si trova di fronte a un gruppo di fanatici religiosi che non hanno intenzione di proferire parola sull'accaduto e che fanno capo al predicatore Carson Chambliss, l'anima nera al centro della vicenda, un uomo violento e manipolatore, ex detenuto dal passato oscuro, che esercita un potere notevole su coloro che frequentano la sua chiesa.
La prima persona a cui lo sceriffo si rivolge è Adelaide Lyle, la levatrice del paese, donna onesta e retta, in passato molto attiva all'interno della comunità religiosa, ma che se ne è in seguito allontanata non trovandosi d'accordo con Chambliss e con la sua idea di fede cieca e fanatica. Attraverso le voci narranti di Jess, Clem e Adelaide, che si intersecano nella ricostruzione degli eventi, il mistero si svela a poco a poco.
"Non puoi tornare a casa" è un thriller letterario, ipnotico e avvincente, ma anche un romanzo di formazione di grande suggestione, nella tradizione della migliore letteratura del profondo Sud americano, i cui personaggi sono uniti tra loro da sentimenti forti e contrastanti come l'amore, la fede, ma anche la falsità e la sottomissione, e da un senso di speranza tragico e indimenticabile.
Wiley Cash è originario della Carolina del Nord e vive con la moglie in Virginia Occidentale, dove insegna scrittura creativa e letteratura americana al Bethany College. Non puoi tornare a casa è il suo primo romanzo, vincitore di numerosi premi e bestseller nelle classifiche del "New York Times".
3. "Ci rivediamo lassù" di Lemaitre Pierre
Sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società. Albert, un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, proprio alla fine del conflitto viene salvato sul campo di battaglia da Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche. Dopo il congedo, condannati a una vita grama da esclusi, decidono di prendersi la loro rivincita inventandosi una colossale truffa ai danni del loro paese ed ergendo il sacrilegio allo status di opera d'arte.
"Ci rivediamo lassù" è il romanzo appassionante e rocambolesco che racconta gli affanni del primo dopoguerra, le illusioni dell'armistizio, l'ipocrisia dello Stato che glorifica i suoi morti ma si dimentica dei vivi, l'abominio innalzato a virtù. In un'atmosfera crepuscolare e visionaria, Pierre Lemaitre orchestra la grande tragedia di una generazione perduta. Gran bel libro, scritto davvero bene, anche con gusto ironico a tratti, da leggere tutto d'un fiato.
Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore.
Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi del noir francese. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema. Nel 2011 Mondadori ha pubblicato Alex. Vincitore del Prix Goncourt nel 2013, Ci rivediamo lassù è stato eletto miglior romanzo dell'anno dalla rivista "Lire".
4. "Le ossa della principessa" di Gazzola Alessia
Benvenuti nel grande Santuario delle Umiliazioni. Ossia l'istituto di medicina legale dove Alice Allevi fa di tutto per rovinare la propria carriera di specializzanda. Se è vero che gli amori non corrisposti sono i più strazianti, quello di Alice per la medicina legale li batte tutti. Sembrava quasi che la sua tormentata esistenza in Istituto le avesse concesso una tregua, quanto bastava per provare a mettere ordine nella sua sempre più disastrata vita amorosa, ma ovviamente non era così.
Ambra Negri Della Valle, la bellissima, brillante, insopportabile e perfetta Ape Regina, è scomparsa. Difficile immaginare una collega più carogna di lei, sempre pronta a mettere Alice in cattiva luce con i superiori, come se non ci pensasse lei stessa a infilarsi nei guai, con tutti i pasticci che riesce a combinare. Per non parlare della storia di Ambra con Claudio Conforti, medico legale affermato e tanto splendido quanto perfido, il sogno proibito di ogni specializzanda...
E forse anche di Alice. Ma per quanto detesti Ambra, Alice non arriverebbe mai ad augurarle la morte. Così, quando dalla procura chiamano lei e Claudio chiedendo di andare a identificare un cadavere appena ritrovato in un campo, Alice teme il peggio. Non appena giunta sulla scena del ritrovamento, però, mille domande le si affollano in mente: a chi appartengono quelle povere ossa?
E cosa ci fa una coroncina da principessa accanto al corpo? In "Le ossa della principessa", Alice è alle prese con un nuovo caso legato ad una misteriosa scomparsa, quella dell’Ape Regina dell’istituto di medicina legale, Ambra Negri Della Valle, tanto detestata quanto invidiata.
La simpatia e i pasticci di Alice conquistano il lettore che in un thriller soft, come quello di Alessia Gazzola, cercano l’indagine affrontata con arguzia, sapientemente dosata da colpi di scena, ma trovano anche tanti sorrisi e una nuvola di attualissimo romanticismo. Anche in questo romanzo la Gazzola non smentisce il suo talento e le sue avvincenti abilità narrative.
Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’allieva, che ha fatto conoscere e amare al pubblico italiano, e a quello dei principali Paesi europei dove è uscito, un nuovo e accattivante personaggio: Alice Allevi. Vive e lavora a Messina.
5. "Alfred e Emily" di Doris Lessing
Nel romanzo, Doris Lessing immagina che l'Europa non sia stata sconvolta dalla Prima e poi dalla Seconda guerra mondiale, e che tutte le pulsioni belliche siano state dirottate in imprese coloniali extraeuropee. La protagonista è Emily, fondatrice di scuole per i poveri e infaticabile "dama di carità", tormentata però da una vita sentimentale infelice. Intorno a lei varie figure, tra cui quella di Alfred, agricoltore sposato con una simpatica e affettuosa cicciottella di nome Betsy. Attraverso questo singolare filtro metastorico, l'autrice rilegge in forma paradossale la vita dei suoi genitori (e di tutta una generazione di inglesi), una vita che invece è maturata nel cono d'ombra della guerra e ha patito il trasferimento in Africa. Un terribile lascito da cui la Lessing tenta pervicacemente di liberarsi.
Alfred e Emily è un libro relativamente breve, ma i suoi contenuti sembrano non essere arginabili, così come le riflessioni che ne scaturiscono. Doris Lessing presenta gli stessi personaggi (i suoi genitori) in due storie, da due punti di vista e attraverso due tecniche narrative: da un lato una storia filtrata attraverso l'immaginazione e le tecniche della fiction, e dall'altro la stessa storia descritta con la lucidità del biografo che seleziona e presenta al pubblico, in modo imparziale, gli eventi più significativi della vita di un personaggio. Nel caso di Lessing, tuttavia, non si può distinguere nettamente tra narrazione impersonale e fiction avulsa dal reale.
Quello dell'interpenetrazione dei due fattori è infatti un tema che l'autrice ha già vigorosamente sviscerato nelle sue sperimentazioni nel genere (o "non genere") autobiografico, giungendo, in questo libro, alla giustapposizione dei due approcci estetici al fine di scandagliarne gli elementi costitutivi e i rapporti di reciproca influenza, e per rimetterne in discussione gli assunti tradizionali.
Nella prima parte l'autrice scrive una storia fittizia sui suoi genitori, immaginando una vita parallela non turbata dalle guerre mondiali. I personaggi vivono così episodi che non trovano il corrispettivo nella realtà e, tuttavia, la narrazione rivela i loro veri "toni di voce e sospiri", coglie "tracce lievi come quelle che seguono i cacciatori" e ne ricava un vibrante ritratto psicologico. Segue poi un interludio in cui viene spiegato l'intento narrativo e, successivamente, una seconda parte in cui si racconta la vera vicenda attraverso le mutevoli memorie dell'autrice.
Il libro presenta classiche opposizioni binarie che dimostrano però la loro continua ambivalenza: biografia e autobiografia, fiction e realtà, memoriee romanzo, narrazione oggettiva e soggettiva, autenticità e arbitrarietà del self. Tutte si mescolano le une alle altre dando vita a imprevedibili processi di ibridazione che minano le certezze del lettore e ampliano il suo punto di vista interpretativo, la sua capacita di giudizio e la comprensione dell'arte, caleidoscopica, della scrittura.
(Federico Sabatini)
Nata in Iran nel 1919 quando ancora era Persia, Lessing ha scritto oltre 55 libri, novelle, poesie e opere celebri come L'erba canta (1950), Il taccuino d'oro (1962), considerato il suo capolavoro e definito, suo malgrado, una sorta di "bibbia del femminismo", Sotto la pelle (1994), Il senso della memoria (2006). Ha continuato a scrivere tutta la vita, negli ultimi decenni svoltando verso la fantascienza, ma resta celebre per le sue prime opere. Fu premiata con il Nobel dall'Accademia di Svezia come "cantrice dell'esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa".