Il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale (AI): in particolare, grazie a ChatGPT, uno strumento (in inglese, tool) in grado di rispondere a qualunque richiesta e che non necessita di particolari competenze tecniche per essere utilizzato.
Nel giro di pochi mesi è diventata il nuovo tormentone e ogni giorno vengono presentati nuovi servizi che promettono di fare cose incredibili.
Secondo alcuni studiosi, l’intelligenza artificiale ha letteralmente eliminato la maggior parte dei limiti dell’essere umano.
Scrivere libri o manuali, fare video, realizzare siti web o e-commerce: sono attività che possono essere facilitate usando l’intelligenza artificiale.
Sono infatti disponibili alcune piattaforme che aiutano nelle procedure. Attenzione però: è bene studiarle a fondo prima di cominciare a usarle.
1. Luci e ombre
Tuttavia, l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle sue applicazioni sulla vita dell’uomo sono difficili da prevedere.
A dirlo sono i loro inventori, che ammettono candidamente di non sapere con precisione quali conseguenze potranno avere nel futuro sulla nostra vita.
Già oggi l’intelligenza artificiale sta mettendo a rischio alcune attività. È di qualche settimana fa, per esempio, la notizia che un editore tedesco ha chiuso un’intera redazione, sostituendola con dei tool di AI.
Nei prossimi mesi molti altri lavoratori possono perdere il posto, specie quelli a più bassa specializzazione. I tool di intelligenza artificiale sono infatti in grado di svolgere compiti, specie i più ripetitivi, in modo preciso ed economico.
Allo stesso tempo, però, stanno nascendo nuove opportunità di lavoro. Anche se non è richiesta una vera e propria specializzazione, prima di lanciarsi in una nuova iniziativa resta fondamentale studiare a fondo i tool a disposizione.
Molti dei siti e delle applicazioni che promettono miracoli grazie all’AI sono poco più che giochi, assolutamente inadatti a essere utilizzati in modo professionale. Per fortuna, la maggior parte dei siti offrono prove gratuite che permettono di verificare l’efficienza del servizio prima di sottoscrivere un abbonamento completo.
Ma c’è di più. L’intelligenza artificiale può dare la sensazione di essere semplice da usare. Perché per ottenere i primi, sorprendenti risultati in genere bastano pochi minuti. Al contrario, per ottenere risposte di qualità da una macchina è necessario imparare a porre bene le domande.
Non a caso, oggi, anche le aziende stanno assumendo nuove figure in grado di colloquiare in modo più proficuo con le nuove intelligenze artificiali.
Ecco dunque 4 siti (qui sotto, nei nostri punti 2, 3, 4 e 5) che offrono tool di intelligenza artificiale con cui realizzare i propri progetti e, magari, il sogno di cambiare vita avviando una nuova attività lavorativa.
2. Vendere
Non tutti sanno che il segreto del successo di un e-commerce, ossia di una vetrina online, è legato alla qualità delle descrizioni dei prodotti. Con l’aiuto dell’intelligenza artificiale questo lavoro può essere svolto al meglio.
Un buon servizio è quello offerto dal sito www.contents.com. In un e-commerce, infatti, i testi non devono solo invogliare chi acquista, ma devono essere pensati in modo che i principali motori di ricerca, Google su tutti, siano in grado di indicizzarli.
I testi, dunque, devono essere brevi e ben strutturati, con tutte le informazioni necessarie facili da reperire. In più devono essere scritti seguendo regole precise, con il giusto numero di “parole chiave”, la giusta lunghezza e la giusta sintassi.
Se una volta questo compito metteva a dura prova “copy” più o meno professionali, oggi si può ricorrere all’intelligenza artificiale per ottenere centinaia di descrizioni di prodotti pronte all’uso, perfette sotto tutti i punti di vista. Anche la lingua non è più un problema.
Grazie all’intelligenza artificiale, ogni descrizione può essere tradotta istantaneamente in qualunque lingua, permettendo una diffusione globale dei prodotti. Ma non basta.
Sempre tramite Contents.com, infatti, è possibile creare un piano di marketing ad hoc per migliorare i risultati delle campagne pubblicitarie online, indispensabili per far conoscere il proprio negozio virtuale.
Con pochi clic e le giuste richieste, infatti, l’intelligenza artificiale di Contents.com può creare decine di post per tutti i principali social network, con tanto di immagini e testi accattivanti, oltre ai giusti hashtag per raggiungere il pubblico migliore.
Se poi oltre a post e contenuti brevi, si vuole creare qualche articolo più lungo per descrivere nel dettaglio le caratteristiche dei prodotti presenti nell’e-commerce, basterà chiederlo all’AI.
Anche in questo caso Contents.com mette a disposizione un tool specifico per creare titoli e testi pronti da pubblicare in un blog o in una newsletter da inviare a chi ha lasciato il suo indirizzo di posta elettronica al vostro e-commerce.
3. Scrivere
Grazie all’intelligenza artificiale, c’è anche chi ha già iniziato a guadagnare soldi creando dei libri da vendere su Amazon. Non si tratta di opere d’arte o pubblicazioni da premio letterario, ma libri brevi o semplici manuali pratici.
Grazie a ChatGPT (https://chat.openai.com/), l’intelligenza artificiale più conosciuta, e con un po’ di fantasia si può ottenere un risultato più che onorevole.
A questo proposito, alcuni mesi fa, l’agenzia di stampa Reuters aveva diffuso una notizia interessante: nel corso del 2023 sono stati pubblicati migliaia di titoli generati (o cogenerati) da software di intelligenza artificiale.
Tra questi vi sono anche alcuni e-book illustrati per bambini, creati con tool gratuiti, brevi saggi che parlano di intelligenza artificiale e guide di viaggio esaurienti, realizzate senza aver mai lasciato il proprio salotto.
Anche se l’utilità di queste pubblicazioni è tutta da vedere, per chi vuole fare le cose seriamente, l’utilizzo di ChatGPT permette di creare una valida base sulla quale poi lavorare di cesello.
Sempre sfruttando l’AI, è possibile intercettare lettori in tutto il mondo, creando traduzioni del proprio libro in qualunque lingua si voglia.
Ma attenzione. Se l’intelligenza artificiale si rivela perfetta nella traduzione di brevi testi, quando la quantità di parole cresce, la traduzione va controllata. Per quanto affidabili, bisogna riconoscere che molti di questi strumenti hanno ancora limiti importanti, in particolare se si sfrutta solo la loro versione gratuita.
4. Produrre video
Su Internet, però, è ormai noto a tutti che un video è più efficace di qualunque testo scritto. Il problema è che se dietro a una tastiera tutti possono vincere la timidezza, davanti a una telecamera è molto più difficile.
In questo caso la piattaforma più adatta è Hey Gen (www.heygen.com), che permette di creare video senza metterci né la faccia né la voce.
La piattaforma, infatti, mette a disposizione un’infinità di personaggi, o meglio degli avatar, che possono essere personalizzati in termini di aspetto, abbigliamento, ambientazione e lingua, che si prestano perfettamente per creare video professionali a partire da un testo.
Le voci sono naturali e, in particolare quelle inglesi, possono riprodurre particolari accenti o cadenze tipiche. Si può quindi passare da un accento londinese a quello del profondo Texas in pochi secondi.
Non basta. Hey Gen permette anche di creare un avatar personale o di utilizzare la propria voce per creare dei video in diverse lingue.
In questi mesi sui social non sono mancati esempi pratici dell’uso di questa tecnologia: a partire dal video (diventato virale) diffuso dal ministro Matteo Salvini, nel quale parla in perfetto francese grazie all’intelligenza artificiale.
Con strumenti come Hey Gen è possibile creare corsi e tutorial su specifici argomenti. Potranno essere pubblicizzati su Internet, sempre grazie a post creati con l’aiuto di intelligenze artificiali, e venduti in tutto il mondo.
5. Realizzare siti web
C’è poi un’altra attività che oggi è molto richiesta: la realizzazione di siti web.
Un tempo era riservata a programmatori e smanettoni, mentre oggi, grazie a servizi come Durable (https://durable.co/), può essere svolta anche da persone che non hanno competenze di programmazione.
Grazie all’intelligenza artificiale, infatti, è possibile realizzare dei siti web perfettamente funzionanti, con immagini e testi, partendo da una semplice descrizione.
Ovviamente non parliamo di siti dove svolgere attività particolarmente complesse, ma sono assolutamente perfetti per pubblicizzare piccole attività commerciali o servizi di artigiani in cerca di potenziali clienti a pochi minuti dalla sede della propria attività (i clienti più semplici da intercettare, sempre grazie a Internet).
Dove trovare clienti e artigiani? Chi inizia una nuova attività da casa usando le nuove tecnologie, deve creare un profilo in una delle tante piattaforme digitali che si offrono di mettere in contatto i free lance, ossia liberi professionisti, con artigiani, piccole società o perfino persone fisiche che cercano aiuto per un particolare lavoro. Tra queste piattaforme, segnaliamo addlance.com e upwork.com.
Durable è in grado di generare lo scheletro di un sito in pochi secondi e mette a disposizione degli utenti tutti gli strumenti necessari per personalizzare ogni parte, immagini, testi e colori.
Il sito così realizzato potrà essere pubblicato in pochi minuti, scegliendo un dominio ad hoc.
In conclusione, l’intelligenza artificiale è una realtà con cui tutti dovremo confrontarci prima o poi. La cosa migliore da fare è imparare a sfruttarla a nostro vantaggio.
Note
DIVENTA ESPERTO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE: PUOI GUADAGNARE QUASI 100MILA EURO ALL’ANNO
Stipendi da oltre 100mila dollari l’anno (più di 90mila euro) per lavorare con l’AI. È quanto è emerso da uno studio presentato negli scorsi mesi da Il Sole 24 Ore, secondo il quale, alla fine del 2023, le posizioni aperte dalle grandi multinazionali del settore IT per esperti di intelligenze artificiali erano oltre mille.
Le aziende pronte ad assumere questi nuovi talenti sono colossi del calibro di Microsoft e Facebook. Stiamo parlando di machine learning specialist, ossia di esperti dell’apprendimento automatico delle macchine, product manager specializzati in AI e ingegneri per soluzioni di deep learning, ossia i sistemi di “apprendimento profondo” delle macchine.
Oltre a ingegneri di software, specialisti di cloud e data scientist, che analizzano enormi flussi di dati.