Lisbona (Lisboa) è la capitale e la città più grande del Portogallo. È la grande città e capitale europea più occidentale del continente, e l’unica capitale che si trovi sulle coste dell’Atlantico.
Lisbona si trova ad ovest della Penisola Iberica, vicino all’Atlantico e al fiume Tago, e ha una popolazione di 547.631 abitanti distribuiti su un’area di 84.4 km quadrati.
L’area urbana si estende al di là dei limiti amministrativi della città, con una popolazione di circa 2.7 milioni di abitanti su un’area di 958 km quadrati.
Questo mette Lisbona all’11esimo posto nella classifica delle aree urbane più popolate dell’Unione Europea.
Circa 3.035.000 persone vivono nell’Area Metropolitana di Lisbona (che rappresenta circa il 27% della popolazione del Paese).
Lisbona è riconosciuta come città globale per la sua importanza nel campo finanziario, commerciale, dei media, dell’intrattenimento, delle arti, del commercio internazionale, dell’educazione e del turismo.
È uno dei maggiori centri economici del continente, con un settore finanziario in crescita e uno dei più grandi porti commerciali della costa atlantica europea. L’aeroporto di Lisbona, Portela, serve più di 16 milioni di passeggeri all’anno (2013).
Lisbona è la 17esima città più visitata tra quelle dell’Europa del sud, dopo Istanbul, Roma, Barcellona, Madrid, Atene e Milano, con 1.740.000 turisti nel Milano.
E’ anche una delle più antiche città al mondo e la più antica dell’Europa occidentale, essendo stata fondata secoli prima di altre moderne capitali.
Ma vediamo sommariamente la storia di questa antichissima e meravigliosa capitale europea, dal periodo neolitico fino ai giorni nostri.
E per chi è affascinato dal Portogallo e vuole sapere di più, consigliamo la lettura del libro “Lisbona Guida di Viaggio”. Buona lettura.
1. Storia pre-romana
Durante il periodo neolitico, la regione era abitata da tribù pre-celtiche, che costruirono monumenti religiosi e funerari, megaliti, dolmen e menhir che si trovano ancora nell'area della periferia di Lisbona.
Nel I millennio a.C., i Celti Indoeuropei invasero la zona, mescolandosi alle popolazioni Pre-Indoeuropee, e dando così origini a tribù locali che parlavano il Celtico, come quella dei Cempsi.
I ritrovamenti archeologici testimoniano delle influenze fenicie risalenti al 1200 a.C, e questo ha portato gli storici a credere che una stazione commerciale fenicia avesse occupato il centro dell'attuale città (sulle pendici meridionali della collina del Castello).
Il porto riparato nell'estuario del Tago era un punto ideale per gli stanziamenti e garantiva un approdo sicuro per il rifornimento delle navi fenicie che viaggiavano verso le Isole di Tin (l'attuale Sicilia) e la Cornovaglia.
Secondo una delle molte teorie riguardanti le origini della toponomastica di Lisbona, la nuova città aveva forse il nome di Allis Ubbo, un'espressione fenicia per "porto sicuro". Un'altra ipotesi suggerisce che l'insediamento aveva preso il nome dalla parola pre-Romana usata per indicare il Tago (Lisso o Lucio).
L'insediamento sul Tago era anche un importante centro di commerci con le tribù dell'interno e costituiva un punto in cui acquistare metalli preziosi, sale, pesce sotto sale e cavalli lusitani, molto rinomati nell'antichità.
Nonostante dei reperti fenici risalenti all'VIII secolo a.C. siano stati rinvenuti sotto la medievale Cattedrale della Sé, gli storici moderni sostengono che Lisbona sia stata un antico insediamento autoctono (una città fortificata romana) e che essa abbia al massimo intrattenuto dei rapporti commerciali con i Fenici (che spiegano la scoperta di vasellame ed artefatti fenici nella zona).
Il geografo Pomponius Mela, originario dell'Iberia, scrive il nome latino di Lisbona come Ulyssippo. Più tardi, essa fu chiamata "Olisippo" da Plinio il Vecchio e Olissipo (Ὀλισσιπών) o Olissipona (Ὀλισσιπόνα) dai Greci.
Secono la legenda, la città prendeva il nome da Ulisse, che fondò l'insediamento dopo aver lasciato Troia per scappare alla coalizione greca. Più tardi, il nome greco apparve nel volgare latino con la forma di Olissipona.
2. Epoca romana
A seguito della sconfitta di Annibale nelle Guerre puniche, i Romani decisero di privare Cartagine del suo territorio di maggior valore: l'Hispania (la Penisola Iberica).
La sconfitta delle forze cartaginesi nell'est dell'Hispania ad opera di Scipione l'Africano permise la pacificazione dell'ovest, guidata dal console Decimo Giunio Bruto Callaico.
Questi ottenne l'alleanza di Olissipo (che mandò dei soldati a combattere nelle legioni romane contro i Celti del nord ovest) integrandola nell'impero come Municipium Cives Romanorum Felicitas Julia.
Alle autorità locali si garantiva autonomia di governo su un teritorio che si estendeva per 50 km; l'esenzione dalla tasse; i privilegi della cittadinanza romana. La città fu poi integrata nella provincia romana di Lusitania (la cui capitale era Emerita Augusta).
Le incursioni e le ribellioni dei Lusitani durante il periodo di occupazione romana resero necessaria la costruzione di mura intorno all'insediamento. Durante l'impero di Augusto, i Romani costruirono anche un grande teatro, i Bagni di Cassio (sotto Rua da Prata), i templi di Giove, Diana, Cibele, Teti e Idea Frigia (un ristetto culto dell'Asia Minore).
Nell'area tra la collina del castello e il centro storico della città, furono costruiti anche dei templi in onore dell'Imperatore. La città prosperava grazie all'eliminazione della pirateria e furono introdotte delle innovazioni tecnologiche mano a mano che Felicitas Julia diveniva un centro di commerci con le province romane della Britannia (in particolare la Cornovaglia) e del Reno.
Economicamente forte, Olissipo era conosciuta per il suo "garum" (una salsa a base di pesce molto apprezzata dalle élite dell'impero ed esportata verso Roma all'interno di anfore), per il vino, il sale e gli allevamenti di cavalli; intanto, la cultura romana si diffondeva nella zona.
La città fu collegata da un'ampia strada alle due altre grandi città dell'Hispania occidentale, Bracara Augusta (l'attuale Braga, allora nella provincia Tarraconensis) ed Emerita Augusta, la capitale della Lusitania (l'attuale Mérida, in Spagna).
La città era governata da un consiglio oligarchico gestito da due famiglie, i Julii e i Cassi, mentre a livello regionale era amministrata dal Governatore romano di Emerita, o direttamente dall'imperatore Tiberio. La maggioranza della popolazione era di lingua latina, ma c'era anche una nutrita minoranza costituita da mercanti greci e da schiavi.
Olissipo, come molte delle città importanti dell'Impero occidentale, fu un centro di diffusione del Cristianesimo. Il primo vescovo di cui si ha notizia fu Potamius (356 circa), e ci furono diversi martiri durante il periodo delle persercuzioni cristiane: Maxima, Verissimus ed Eulalia di Mérida ne sono gli esempi più significativi.
Al tempo della caduta dell'Impero romano, Olissipo era diventata un centro cristiano di rilievo. Ci furono delle invasioni barbariche in seguito al disgregamento dell'Impero romano: tra il 409 e il 429 la città fu occupata in successione da Sarmati, Alani e Vandali.
Anche la tribù germanica degli Svevi, che stabilì il proprio regno in Gallaecia (l'attuale Galizia, a nord del Portogallo) con capitale a Bracara Augusta, controllò la regione di Lisbona fino al 585.
Nel 585 il regno degli Svevi fu integrato a quello germano-visigoto di Toledo, che comprendeva tutta la Penisola Iberica: Lisbona prese allora il nome di Ulishbona.
3. Medioevo
Il 6 agosto 711 Lisbona fu conquistata dalle forze islamiche.
Questi conquistatori, che erano principalmente Berberi e Arabi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, costruirono molte moschee e case, ricostruirono le mura cittadine (conosciute come Cerca Moura) e presero il controllo amministrativo, permettendo comunque alle variegate popolazioni (Muladi, Mozarabi, Berberi, Arabi, Ebrei, Zanj e Saqualibi) di mantenere il proprio stile di vita socio-culturale.
Il Mozarabico era la lingua madre per la maggior parte della popolazione di fede cristiana. L'Islam era la religione uffiale praticata da Arabi, Berberi, Zanj, Saqaliba e Muladi; ai cristiani fu permesso di mantenere la propria religione ed ebbero lo status di Dhimmi (sudditi non musulmani di uno stato islamico); ai cristiani si permise inoltre di continuare a vivere nel regno, in cambio di una tassa di compensazione.
In cambio di tale tassa, i Cristiani e gli Ebrei furono esonerati da alcuni compiti, assegnati invece ai sudditi islamici, come la partecipazione all'esercito. A parte questo, Cristiani ed Ebrei erano uguali ai Musulmani per quanto riguardava le leggi sulla proprietà, i contratti e le obbligazioni.
L'influenza islamica è ancora presente nell'Alfama, un antico quartiere di Lisbona che sopravvisse al terremoto di Lisbona del 1755: molti nomi di luoghi derivano dall'arabo, e lo stesso nome "Alfama" (il più antico distretto di Libsona) deriva dall'espressione araba "al -hamma".
Per un breve periodo, Lisbona fu la città centrale del Regulo Eslavo della Taifa di Badajoz; successivamente divenne una taifa indipendente, la Taifa di Lisbona.
Nel 1108 la città fu razziata dai crociati norvegesi guidati da Sigurd I, mentre questi ultimi erano sulla strada della Terrasanta nell'ambito della Crociata norvegese. Fu poi presa dai Mori Almoravidi nel 1111.
Nel 1147, nell'ambito della Reconquista, i cavalieri crociati di Afonso I di Portogallo assediarono e riconquistarono Lisbona. La città, che al tempo aveva circa 154mila abitanti, ritornò a far parte dei regni cristiani.
La riconquista del Portogallo e la nuova istituzione del Cristianesimo fu uno degli eventi più significativi della storia di Lisbona, descritta nelle cronache "Expugnatione Lyxbonensi.
Le cronache descrivono, tra gli altri avvenimenti, l'uccisione del vescovo locale per mano dei crociati, mentre gli abitanti della città pregavano la Vergine maria. Molti dei musulmani rimasti furono convertiti alla Chiesa Cattolica romana con la forza o furono espulsi, mentre le loro moschee venivano distrutte o convertite in chiese.
Di conseguenza, la lingua araba fu parlata sempre meno nella vita quotidiana della città. In un raid contro Lisbona del 1189, il califfo di Almohad, Abu Yusuf Yaqub al-Mansur,prese prigionieri 3mila donne e bambini.
Grazie alla sua collocazione centrale, Lisbona divenne la capitale del nuovo territorio portoghese nel 1255. Nel 1290 vi fu fondata la prima università portoghese dal re Denis I; per molti anni lo Studium Generale venne spostato saltuariamente a Coimbra, dove poi si stabilì permanentemente nel XVI secolo con il nome di Università di Coimbra (nella foto).
Durante gli ultimi secoli del Medioevo, la città si espanse sensibilmente e divenne un importante centro di commerci sia per le città del nord Europa che per quelle mediterranee.
4. Prima Età Moderna
La maggior parte delle spedizioni portoghesi durante l'Età delle Scoperte partì da Lisbona tra il XV e il XVII secolo, compresa la spedizione nelle Indie di Vasco da Gama (1497).
Il XVI secolo fu l'età d'oro per Lisbona: la città era lo snodo per i commerci europei con l'Africa, l'India, il lontano Oriente e, più tardi, con il Brasile.
Con il Brasile in particolare, il Portogallo si arricchì enormemente sfruttando il commercio di spezie, schiavi, zucchero, prodotti tessili e altri beni.
In questo periodo nacque e si sviluppò l'esuberante stile architettonico Manuelino, che lasciò il segno in molti monumenti del XVI secolo (tra cui la Torre di Belém e il Monastero dei Geronimiti (nella foto), dichiarati dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
Una descrizione di Lisbona fu scritta e pubblicata nel XVI secolo (1554) da Damião de Góis.
Il Portogallo perse la sua indipendenza e fu sottomesso alla Spagna a seguito della crisi di successione dinastica del 1580, che diede inizio ad un periodo di sessant'anni di doppia monarchia in Portogallo e in Spagna sotto il ramo spagnolo degli Asburgo.
Questo periodo viene chiamato "Dominazione Filippina" (Domínio Filipino), poiché i re spagnoli di questo periodo si chiamavano Filippo (Felipe).
Il 1 dicembre 1640 scoppiò la Guerra di Restaurazione portoghese, che cominciò con un colpo di stato organizzato dalla nobiltà e dalla borghesia di Lisbona e terminò con la restaurazione dell'indipendenza portoghese.
Il periodo tra il 1640 e il 1668 fu contraddistinto da periodiche schermaglie tra Portogallo e Spagna e anche da alcuni episodi bellici più seri, fino a quando nel 1688 si firmò il Trattato di Lisbona.
Nei primi anni del XVIII secolo, l'oro proveniente dal Brasile permise al re Giovanni V di finanziare la costruzione in città di molte chiese barocche e teatri.
Prima del XVIII secolo, a Lisbona c'erano già stati terremoti di una certa entità: otto nel XIV secolo, cinque nel XVI secolo (inclusi il terremoto del 1531 che distrusse 1500 case e il terremoto del 1597 che distrusse completamente tre strade) e tre nel XVII secolo.
Il 1 novembre 1755, la città fu colpita da un altro devastante terremoto, che uccise tra i 30mila e i 40mila abitanti, su una popolazione approssimativa che andava dai 200mila ai 275mila abitanti. Il terremoto distrusse l'85% delle strutture cittadine.
Nel 1755, Lisbona era una delle città più grandi d'Europa; l'evento catastrofico sconvolse tutto il continente e lasciò un profondo segno nella memoria collettiva.
Dopo il terremoto del 1755, la città fu riedificata principalmente in base ai progetti del Primo Ministro Sebastião José de Carvalho e Melo, primo Marchese di Pombal; la parte più bassa della città prese ad essere chiamata Baixa Pombalina (quartiere centrale pombalino).
Invece di ricostruire la città medievale, Pombal decise di demolire quello che rimaneva dopo il terremoto e di ricostruire il centro della città seguendo i moderni principi e design
urbanistici.
La città fu ricostruita su un ampio piano rettangolare con due grandi piazze: Praça do Rossio e Praça do Comércio:
- la prima, il distretto centrale e commerciale, è il punto di raduno abituale della città e la zona in cui si trovano i caffè, i teatri e i ristoranti più antichi;
- la seconda, adornata da un arco trionfale (1873) e da un monumento al re Giuseppe I, divenne la principale via d'accesso al Tago, e un punto di arrivo e partenza per i vascelli marittimi.
5. Tarda Età Moderna ed Età Contemporanea
Nei primi anni del XIX secolo, il Portogallo fu invaso dalle truppe di Napoleone Bonaparte e questo costrinse la regina Maria I e il Principe reggente Giovanni (futuro re Giovanni VI) a rifugiarsi temporaneamente in Brasile.
Quando il nuovo re tornò a Lisbona, molti degli edifici erano stati razziati, saccheggiati o distrutti dagli invasori.
Durante il XIX secolo, il Movimento Liberale introdusse nuovi cambiamenti nel panorama urbano. Le aree principalmente interessate furono la Baixa e il Chiado, dove proliferarono negozi, caffè, librerie, club e teatri.
Lo sviluppo di industria e commerci determinarono una crescita della città, che si estese a nord lungo Avenida da Liberdade (1879), allontanandosi così dal Tago.
A Lisbona, nel 1908, si verificò il regicidio di Carlos I di Portogallo, un evento che culminò, due anni più tardi, nella Prima Repubblica.
La città fondò nuovamente la sua università nel 1911 dopo secoli di inattività, incorporando ex collegi riformati e altri istituti d'istruzione superiore non universitari, come la Escola Politécnica, adesso Faculdade de Ciências.
Oggi ci sono due università pubbliche (Università di Lisbona e Nuova Università di Lisbona), un istituto universitario pubblico (ISCTE - Istituto universitario di Lisbona) e un politecnico (IPL - Istituto Politécnico de Lisboa).
Durante la Seconda guerra mondiale, Lisbona fu uno dei pochissimi porti atlantici neutrali d'Europa, una delle principali via di fuga per i profughi diretti negli Stati Uniti e una base per lo spionaggio. Più di 100mila rifugiati scapparono dalla Germani nazista attraverso Lisbona.
Durante il regime Estato Novo (1926 - 1974) Lisbona si espanse, agglomerando i distretti rurali, in un progetto nazionalista e monumentale.
Furono costruite nuove strutture pubbliche e residenziali; la zona di Belém fu modificata in vista dell'Esposizione del Mondo Portoghese del 1940, e lungo la periferia nacquero nuovi distretti per alloggiare la crescente popolazione. L'inaugurazione del ponte sopra il Tago permise un collegamento rapido tra le due sponde del fiume.
Durante il XX secolo, Lisbona vide tre rivoluzioni:
- La prima, il 5 ottobre 1910, portò alla fine della monarchia e instaurò la Prima Repubblica Portoghese, estremamente instabile e corrotta;
- il 6 giugno 1926 una rivoluzione determinò la fine della Prima Repubblica e la nascita del regime Estado Novo, o Seconda Repubblica Portoghese;
- l'ultima rivoluzione, la Rivoluzione dei Garofani, ebbe luogo il 25 aprile 1974 e pose fine al governo di destra Estado Novo, riformando il Paese e creando l'attuale Terza Repubblica Portoghese.
La "Lisbon Agenda" è stato un accordo dell'Unione Europea riguardante le misure da prendere per rivitalizzare l'economia europea, firmato nel marzo 2000.
Nell'ottobre 2007 Lisbona ospitò il Summit UE del 2007, in cui si presero degli accordi sulla politica comune europea. Da tale summit risultò il Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007 ed entrato in vigore il 1 dicembre 2009 (nella foto).
Lisbona ha ospitato molti eventi e programmi internazionali. Nel 1994, essa fu Capitale Europea della Cultura. Il 3 novembre 2005, ospitò l'MTV European Musica Awards.
Il 7 luglio 2007, nello Stadio da Luz, si tenne la cerimonia "New 7 Wonders Of The World", in diretta per milioni persone in tutto il mondo.
Ogni due anni, Lisbona ospita il Rock in Rio Lisboa Music Festival, uno dei più grandi al mondo.
Lisbona è stata sede del summit NATO del 19-20 novembre 2010, un incontro che è considerato come un'opportunità periodica per i Capi di Stato e di Governo dei paesi NATO per valutare e decidere le strategie direttive dell'alleanza.