La morte è una parte normale della vita e viene vista come un fenomeno fisiologico e conclusivo di un ciclo vitale.
Ma mentre la morte, per la maggior parte delle persone, avviene in maniera scontata e prevedibile, per alcune di esse, invece, avviene in maniera tempestiva, cioè come se venisse dettata da circostanze e coincidenze alquanto misteriose, inesplicabili e molto enigmatiche. Come se l'intero universo avesse cospirato con i destini di tali persone, per aggiungere un tocco di ironia in più al mistero della morte.
Vediamo 5 di queste morti tempestive di persone famose e non, che, nonostante possano sembrare racconti estrapolati da un romanzo, costituisono episodi realmente accaduti e documentati.
1. George Story ( 1936 - 2000 ), giornalista statunitense
Nel 1936 uscì il primo numero di Life, sotto il titolo Life Begins ("La vita inizia", con un gioco di parole con il nome della rivista), con la foto di un neonato, il piccolo George Story.
Negli anni la rivista continuò ad informare periodicamente i lettori sulla vita del "bambino di Life", man mano che Story cresceva, si sposava, divorziava, si risposava, diventava papà, andava in pensione. Il 4 aprile 2000, alcuni giorni dopo l'annuncio di Life che avrebbe cessato le pubblicazioni, Story morì di colasso cardiaco.
L'ultimo numero di Life è uscito con un ultimo articolo su di lui, intitolato: Life ends ("La vita finisce")
2. James Fuller Fixx ( 1932 – Hardwick - 1984 ), scrittore statunitense
James Fuller Fixx meglio noto come James Fixx, nel 1977, ha pubblicato negli Stati Uniti il libro best-seller "The Complete Book of Running" (Il libro completo della corsa) che rese la pratica del jogging come sport adatto a tutti e ,in particolare, come strumento ideale per la prevenzione di malattie.
Questo libro ha venduto oltre un milione di copie ed è diventato, verso la fine degli anni ’70, la bibbia per chi si avvicinava a questo sport in maniera amatoriale.
Fixx ha cominciato a correre all'età di 35 anni. Si dice che il motivo principale che l'ha spinto al jogging fu quello di perdere peso, in quanto soffriva di obesità e consumava 2 pacchetti di sigarette al giorno. Dieci anni dopo, era riuscito a perdere 30 chili e aveva persino smesso di fumare.
Ma il paradosso di tutta questa storia, fu che, forse per uno scherzo del destino, Fixx è stato stroncato da un infarto nel 1984, a soli 52 anni, durante un allenamento di corsa nel Vermont.
3. Cesare Domiziano Augusto Germanico (51 - 96 d.C.), Imperatore Romano
Cesare Domiziano Augusto Germanico fu un Imperatore Romano, l'ultimo della dinastia flavia.
Lo scrittore Romano Svetonio scriveva di lui "Domiziano era di alta statura, con un'espressione modesta nel volto che spesso arrossiva, occhi grandi ma miopi. Era bello e ben proporzionato, specie da giovane".
Alcune predizioni astrologiche lo avevano messo in guardia. Secono tali presagi sarebbe morto assassinato all'ora quinta del 18 settembre del 96 d.C. All'approssimarsi di quella data, come misura precauzionale, Domiziano fece uccidere numerose persone del suo seguito di cui dubitava. Poco prima che la mezzanotte segnasse l'inizio del giorno fatidico, colto dal terrore, saltò giù dal letto.
Alcune ore dopo chiese l'ora ai suoi servi (coinvolti nella cospirazione contro di lui) e gli dissero che era ormai l'ora sesta. Sollevato, l'Imperatore uscì a fare un bagno. Per via fu informato che Stephanus, il factorum di suo nipote, lo attendeva in camera da letto con importanti notizie. Lui andò spinto dalla curiosità e Stephanus gli consegnò un elenco di presunti cospiratori, poi d'improvviso lo pugnalò al ventre. Domiziano lottò con tutte le sue forze, ma sopraggiunsero altri 4 cospiratori, e fu sopraffatto. Morì com'era stato predetto, all'ora quinta del 18 settembre del 96 d.C.
Curiosità: come Nerone, anche Domiziano è stato condannato alla cosiddetta "damnatio memoriae" (condanna della memoria), che comportava la distruzione di ogni sua immagine, iscrizione o dedica che lo potesse ricordare alle generazioni future.
4. Arnold Schoenberg ( 1874 - 1951), compositore Austriaco
Arnold Schoenberg è stato un compositore austriaco naturalizzato statunitense. Era ossessionato dalla numerologia, ed in particolare aveva un'ossessione morbosa per il numero 13.
Nato il 13 settembre 1874, era convinto che il numero 13 avrebbe avuto un ruolo anche nella sua morte. Dal momento che 7 + 6 fa 13, si convinse che il suo settantaseisimo anno gli sarebbe stato fatale. Dato uno sguardo al calendario del 1951, vide con orrore che il 13 luglio cadeva di venerdì.
Quel giorno non si alzò dal letto, nel tentativo di ridurre la probabilità di eventi nefasti. Poso prima di mezzanotte, sua moglie entrò nella stanza per dargli la buonanotte e rassicurarlo che i suoi timori erano infondati, ma proprio in quel momento Schoenberg mormorò la parola armonia e spirò.
Erano le 23 e 47, 13 minuti prima della mezzanotte di venerdì 13 luglio, e aveva 76 anni.
5. Charles Monroe Schulz ( 1922 - 2000 ), disegnatore fumettista statunitense
Charles Monroe Schulz è stato un fumettista statunitense, conosciuto in tutto il mondo come il "papà" di Snoopy, Charlie Brown e per aver creato le strisce dei Peanuts (un fumetto giornaliero scritto e illustrato da lui stesso).
Nel 1999 ha annunciato la sua decisione di ritirarsi per motivi di salute (ha avuto un ictus e un cancro). Morì il 12 febbraio 2000 a causa di un attacco cardiaco, la notte prima che l'ultima striscia originale dei Peanuts uscisse, come sempre, sui quotidiani domenicali.
A detta dell'amico e collega Lynn Johnston, una tempestività " che ha del magico: è stato lui a dettare l'ultima scadenza. C'è della poesia in questo". Schulz ha richiesto espressamente nel suo testamento che i suoi personaggi non venissero mai disegnati da altri fumettisti o per raccontarla come lo stesso disegnatore ripeteva sempre: "Quando non potrò più disegnare, non voglio che nessuno prenda il mio posto. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy e gli altri miei personaggi usciranno di scena con me".