Oggi, facendo un tufo nel passato, parleremo di notizie curiose, a volte divertenti e a volte molto utili da conoscere che, anche se fanno parte della nostra quotidianità, spesso vengono ignorate dalla maggior parte di noi!
Le abbiamo raccolte in 5 punti e ci siamo molto divertiti nel farlo. Ci auguriamo che lo stesso capiti anche a voi.
1. La carta fu inventata dagli eunuchi
Quando l'eunuco di corte cinese Ts'ai Lun pensò di fare la carta nel 105 d.C., passò alla storia come l'inventore di una delle più grandi conquiste in assoluto.
Fino ad allora, come supporto per la scrittura, i cinesi avevano utilizzato la seta, che però era un materiale estremamente costoso e molto fragile. Con la carta Ts'ai Lun, composta da fibre vegetali finemente tagliate, amalgamate con acqua e poi fatte seccare in fogli piatti mediante un'apposita cornice in legno, i cinesi improvvisamente disponevano di un materiale sottile, durevole e a basso costo.
Si narra che Ts'ai Lun si era fermato sulle rive di uno stagno accanto ad una lavandaia che stava sciacquando nell’acqua alcuni panni. Le fibre dei panni di cottone sfilacciati che galleggiavano sull’acqua, formarono un velo che, una volta raccolto e seccato, presentava una certa consistenza morbida che diede a Ts’ai Lun la grande idea: quel foglio poteva ricevere la scrittura.
Poche decenni prima, sempre in Cina, c'erano già stati alcuni tentativi di produrre carta dalle fibre di canapa, ma Ts'ai Lun perfezionò la tecnica e fu il primo ad inventare un metodo di produzione di massa. Il nuovo materiale conquistò i cinesi che oltre che per la scrittura, lo utilizzarono per realizzare indumenti, insonorizzazione e coibentazioni.
2. Vettura gettata dentro il cratere del vulcano
Negli anni '70 del diciannovesimo secolo, il Vesuvio poteva essere visitato solamente a piedi, a cavallo, o accompagnati da guide locali. Ma il 10 giugno 1880 1880 fu completata la realizzazione della funicolare.
La Ditta Oblieght, ottenuta nel 1879 dalla Deputazione Provinciale di Napoli l’autorizzazione alla realizzazione del progetto, diede inizio ai lavori affidandoli all’appaltatore Alvino, lavori che vennero ultimati nel 1880 ed ebbero un costo di L. 435.000.
Il 6 giugno 1880 venne inaugurata la Funicolare del Vesuvio; i nomi dei due vagoncini in servizio erano l’Etna e il Vesuvio e ognuno di essi poteva trasportare solo 8 passeggeri più il conducente. Il tragitto di 750 metri tra Stazione Inferiore e Superiore veniva percorso in meno di 10 minuti.
Erano presenti due rotaie, una per la vettura in salita e una per quella in discesa. Presso la Stazione Inferiore della Funicolare fu costruito anche un ristorante, in stile vittoriano, luogo dove rifocillarsi dopo circa 4 ore di carrozza da Napoli.
Era l'unica nel suo genere, a quei tempi, su un vulcano attivo. La funicolare aveva due binari con al centro una potente monorotaia per la grande ruota posteriore delle carrozze della funicolare, che erano trainate da un cavo azionato da un motore a vapore da 33 kW.
Nel 1887 la funicolare du rilevata da John Mason Cook, che si rifiutò di continuare a pagare le guide, che infuriate distrussero la stazione e lanciarono una vettura nel cratere del vulcano. Cook e le guide alla fine raggiunsero un accordo, dopo il quale la funicolare fu ricostruita introducendo le monimentazioni elettriche.
Nel 1906, un'eruzione seppelì la funicolare e la stazione sotto 20-30 metri di cenere, ma la funicolare fu riparata e restò operativa fino al 1944, quando fu distrutta da una nuova eruzione.
3. Credere o no alle fate?
Cottingley, nel Nord dell'Inghilterra, è un sonnolento villaggio che normalmente non attrae su di sé molta attenzione. Tuttavia, il villaggio fu sulla bocca di tutti per 2 anni, nel biennio 1919-1921.
Due giovani ragazze, Frances Griffith ed Elsie Wright, dimostrarono che le fate non esistevano solo nelle favole. Cinque foto mostrarono chiaramente che c'erano fate a Cottingley e che le 2 ragazze avevano fatto amicizia tra loro.
Tutto ebbe inizio nel 1917, quando la sedicenne Elsie ricevette la visita dal Sud Africa della cugina Frances, di 10 anni. Nonostante la differenza di età, le 2 ragazze diventarono buone amiche e trascorsero insieme un sacco di tempo, giocando nei pressi di un ruscello.
Con grande disappunto del padre di Elsie, le ragazze sostennero di aver visto le fate nei pressi del ruscello. Per vincere l'incredulità del padre, Elsie gli chiese di prendere in prestito la sua macchina fotografica. Poco dopo, le ragazze tornarono con una foto che le raffigurava in compagnia di 4 fate danzanti e una che ritraeva un piccolo cappello da gnomo.
Il padre di Elsie, non era però ancora convinto. Ma la madre, che si interessava allo spiritismo, nel 1919 portà le foto ad una riunione teosofica a Bradford. Gli scatti attirarono molta attenzione e furono pubblicati sul giornale locale. Le ragazze furono incoraggiate a scattare altre foto, e ne portarono altre 3.
Le fate di Cottingley ebbero molti fan, che considerarono la prova dell'esistenza di fenomeni soprannaturali. Vari esperti affermarono che le foto non erano state manipolate, ma i critici sostennero di vedere chiari segni di falsificazione. Le ragazze continuarono a ripetere che la loro storia era vera.
Il mistero non venne risolto fino a quando, nel 1983, le cugine ammisero che le foto erano state manipolate. Le 2 avevano tagliato delle immagini di fate da un libro per bambini, per poi fissarle con spille e fili. Le foto erano state scattate poi lo più per il gusto di farlo, ma quando tutti credettero che fossero vere, non osarano ammettere la truffa.
4. Cosmonauta sopravvissuto al disastro
Il russo Boris Volynov è l'unico uomo ad essere sopravvissuto allo schianto di una capsula spaziale. Il 15 gennaio 1969, Volynov si avventurò per la sua prima missione nello spazio, dopo essere già stato rifiutato in precedenza perché sua madre era ebrea. Con il nomignolo di Bajkal, dall'omonimo lago in Siberia, fu comandante della Sojuz 5. La missione venne inoltre equipaggiata da Aleksej Stanislavovic Eliseev e da Evgenij Vasil'evic Chrunov.
Al suo ritorno sulla Terra, un difetto tecnico fece che il modulo di servizio fallisse il distacco da quello rientro. Di conseguenza, il sottilissimo schermo termico di rientro, posto ad un'estremità del modulo, si trovò rivolto in avanti: il modulo era quindi prossimo a bruciare come una stella cadente. All'ultimo minuto, il modulo si staccò (il calore mise fuori uso gli elementi di connessione fra i moduli), e la capsula rientò il suo schermo protettivo nella direzione giusta, la Terra.
Un ulteriore problema per Volynov fu il fatto che le corde del paracadute si erano parzialmente dispiegate e i retrorazzi, che dovevano ulteriormente frenare la velocità di atterraggio, non si accesero correttamente, provocando un atterraggio violento, oltretutto nel posto sbagliato. Volynov, comunque, non registrò questi problemi, perché nel frattempo era svenuto a causa dei gas tossici che avevano riempito l’abitacolo della capsula.
Ma il paracadute si dispiegò solo parzialmente. Dopo aver corso per più chilometri, trovò finalmente una fattoria e l'agricoltore - decisamente stupito - immediatamente alloggiò il cosmonauta e lo fece riscaldare. Quando i soccorritori arrivarono, trovarono Volynov in una fattoria nelle vicinanze, dove aveva trovato rifugio.
5. Lo sapevate che?
- Già nel Cinquecento, a Venezia, si producevano occhi di vetro? Ma la risoluzione industriale nel Regno Unito portò ad un notevole incremento della domanda di pretesi oculari. I cosiddetti ocularisti realizzavano occhi di vetro personalizzati al momento, viaggiando di città in città, in genere portando co sé - per venderla - una collezione completa di protesi in vetro, destinate ai clienti con lesioni agli occhi o privi del bulbo oculare;
- le bacchette che gil orientali usano per mangiare hanno almeno 3.200 anni? Le prima note sono in bronzo e vennero ritrovate a seguito di scavi nella città di Anyang, e sono databili al 1.200 a.C.;
- nel febbraio del 1900, Kodak presentò il primo apparecchio fotografico Brownie? Era realizzato in cartone, facile da usare, e costava solo 1 dollaro. L'intenzione era quella di rendere la fotografia alla portata di tutti, persino dei bambini. E funzionò: nel 1900 furono vendute più di 150.000 Brownie, vale a dire più di quante macchine fotografiche la Kodak avesse venduto durante i primi 12 anni della sua esistenza;
- Union Jack è il nome popolare della bandiera nazionale britannica? Unione si riferisce all'unione di Inghilterra, Scozia e Irlanda, mentre Jack si riferisce alla piccola bandiera che sventolava sulle navi ormeggiate o all'ancora.