“Gli astrologi? Sono come le piante di tarassaco, quelle che tutti chiamano soffioni: vagano seducenti nell’aria, ma basta un soffio a staccarne i peli e i frutti dal capolino”.
Margherita Hack, astrofisica, non ha avuto dubbi: l’astrologia si basa su enormi balordaggini.
Una posizione, in realtà, condivisa da tutto il mondo scientifico, e ribadita diverse volte da astronomi e matematici, fisici e biologi. Eppure continua a riscuotere incredibili consensi. Ma che cosa ne pensano gli scienziati?
L’astrologia è nata circa quattromila anni fa, quando i sacerdoti caldei, in Mesopotamia, iniziarono a studiare il cielo e a immaginare la sua influenza nella vita degli uomini.
Dal VII al IV secolo prima di Cristo questa pratica si diffuse nel bacino del Mediterraneo e in Grecia, dove si cominciarono a eseguire i primi oroscopi individuali.
Nel II secolo prima di Cristo l’astronomo Ipparco di Nicea, inventore dell’astrolabio (lo strumento per misurare l’altezza degli astri sull’orizzonte), stabilì i rapporti fra i vari settori dello zodiaco e le parti del corpo umano: nasceva così l’astrologia zodiacale.
Nel Medioevo poi i teologi discussero a lungo sull’ accettabilità dell’astrologia. Secondo Tommaso d’Aquino si trattava di una materia di studio, complementare alla dottrina della Chiesa, per comprendere la nascita dell’ universo.
Nel Quattrocento l’astrologia prese a comparire negli almanacchi popolari, e ottenne molto credito anche da alcuni papi come Leone X.
Un attimo di cedimento sembrò invece esserci alla metà del Cinquecento, quando la rivoluzione copernicana mise improvvisamente il Sole al centro del creato.
Ma la Chiesa condannò senza esitazioni Copernico e riconfermò la centralità della Terra, tesi peraltro condivisa dagli astrologi.
Nel 1611 l’astronomo Keplero definì l’astrologia “sciocca figlia dell’ astronomia”, pur essendone affascinato ed elaborando egli stesso oroscopi personalizzati. Nel Settecento, con l’Illuminismo tutta la materia venne liquidata.
Ma davvero il nostro destino è stabilito dallo zodiaco? Ecco, uno per uno, i punti cardine dell’astrologia messi in discussione da astronomi e fisici.
1. L’effetto dei pianeti
E’ la base dell’astrologia: le attitudini e la personalità dell’uomo sono determinate dalla posizioni dei pianeti al momento della nascita.
In che modo? "Tutti i corpi celesti emettono onde elettromagnetiche, di intensità diversa a seconda della posizione dei pianeti, e della loro distanza dalla Terra", sostengono molti astrologi.
"Quando queste onde raggiungono l’uomo, e in particolare la corteccia cerebrale, sollecitano i neuroni alterandone le caratteristiche.
Certo, la personalità di un individuo dipende soprattutto dall’ambiente nel quale vive, dai rapporti familiari e dalle sue esperienze. Ma le attitudini verso studi umanistici o scientifici, verso la precisione o il disordine, sono causati dalla posizione dei pianeti".
A sostegno di questa teoria non esistono prove scientifiche. «E’ vero, i pianeti emettono onde elettromagnetiche. Ma lo fanno tutti i corpi: armadi, automobili...», affermò diversi anni fa Adalberto Piazzoli, fisico di Pavia e Presidente Emerito del Cicap dal 2012.
«Vediamo allora che cosa succede in sala operatoria quando nasce un bambino che dovrebbe venire “influenzato” da un pianeta. Ci sono la madre, il lettino, le attrezzature, le infermiere, il medico.
Tutti emettono onde elettromagnetiche, che sono naturalmente più vicine al neonato, e quindi anche più efficaci di quelle emesse dai pianeti.
Per quanto riguarda gli influssi gravitazionali, basti dire che quello del corpo di un medico che pesa 70 chili, supera quello di Marte, in base a leggi fisiche note già alle scuole medie».
2. La nascita
"La nostra personalità" dunque, secondo gli astrologi, "è frutto dell’influsso dei corpi celesti nell’esatto momento della nascita".
"Per essere precisi, noi (astrologi) consideriamo “nascita” l’istante in cui il medico taglia il cordone ombelicale, e il neonato inizia a respirare in modo autonomo.
Solo a quel punto infatti il bambino è a contatto con la luce, l’aria, la temperatura esterna. Elementi che variano a seconda del clima locale e delle stagioni, e che sono legati strettamente alla posizione del Sole, della Luna e di tutti gli altri corpi celesti".
Si tratta naturalmente di un’ipotesi. «Però è un’ipotesi senza fondamento scientifico, ed è soprattutto contradditoria», commenta Piazzoli.
«Consideriamo per esempio due bambini che nascono nello stesso luogo, stesso giorno e stessa ora. Uno di loro però viene al mondo in un bunker antiatomico, l’altro in aperta campagna.
Ecco, gli astrologi sostengono che, visto che vengono al mondo in identiche condizioni astrali, i due bambini avranno una personalità simile.
Ma allora, se accettiamo le loro teorie sugli effetti dei pianeti, come è possibile che questi influssi (elettromagnetici o gravitazionali che siano) arrivino allo stesso modo in campagna, e sotto una schermatura antiatomica?».
E poi: «Gli astrologi non tengono conto degli stessi influssi cui il bambino era sottoposto prima della nascita. Vogliono forse dire che, se dopo il parto avvolgessimo il neonato in un “involucro” di carne, e ce lo tenessimo un mese, potremmo forse cambiargli segno, visto che le influenze non passano i pochi centimetri del ventre materno?».
3. La luna, il sole e macchie solari
- La luna
Anche la Luna, secondo gli astrologi, produce sensibili alterazioni nel temperamento e nelle azioni dell’uomo. La spiegazione?
E’ semplice: l’astro, soprattutto durante il plenilunio, esercita una fortissima attrazione gravitazionale su tutte le sostanze liquide. E’ proprio in questo modo che avvengono le maree.
Dunque, visto che il 90 per cento dell’organismo umano è formato da acqua, è evidente che anch’esso subisce gli influssi lunari.
Lo dimostra una ricerca condotta a Firenze dal chimico Emanuele Piccardi: per trent’anni ha eseguito alcune ricerche sui colloidi (cioè sostanze come l’albumina o la gomma, che non si cristallizzano). E ha notato che, in identiche condizioni di laboratorio, i risultati variavano a seconda delle fasi lunari.
Una teoria apparentemente suggestiva. «Per i fisici quella della "fortissima attrazione su tutte le sostanze liquide" è solo una scempiaggine, detta da chi non ha la minima idea del fenomeno delle maree», prosegue Piazzoli.
«Quanto agli esperimenti di Piccardi sono celebri nella comunità scientifica per non avere dimostrato assolutamente nulla. Eppure gli astrologi continuano a sostenere la teoria degli influssi lunari. Dicono addirittura che, quando c’è la Luna piena, nascono più bambini.
Bene: ho analizzato personalmente tremila gravidanze portate a termine negli ospedali di Pavia: erano equamente distribuite in tutto l’arco dell’anno e delle fasi lunari». - Sole e macchie solari
Il Sole non emette solo luce e calore, ma anche elettroni, neutroni, protoni. Una piccola parte di queste particelle arriva sulla Terra, e con notevole potenza.
«E’ tanto vero che, in situazioni particolari (per esempio in presenza di macchie solari), queste radiazioni disturbano perfino le onde radiotelevisive. Ovviamente l’uomo non può assolutamente sottrarsi agli effetti delle radiazioni solari, e quindi subisce alterazioni nella personalità a seconda della loro frequenza», sostengono molti astrologi.
Che cosa ne pensano gli astronomi? E’ una follia. E’ vero che le radiazioni solari ci attraversano di continuo.
Ma è anche vero che ci sono altre radiazioni di origine cosmica con le quali siamo a contatto tutti i giorni, e delle quali spesso non conosciamo neppure l’origine.
Senza contare poi quelle terrestri: basta passare ogni giorno davanti a un ambulatorio dove si effettuano radiografie, oppure passeggiare in alcune parti della campagna intorno a Roma, dove il terreno è molto radioattivo, per esserne investiti.
Insomma, se fosse vero che queste particelle possono condizionarci, bisognerebbe considerare tutte le fonti. Comprese le galassie sconosciute.
Vanno ricordati solo due studi sull’effetto delle radiazioni solari sull’organismo umano.
In particolare, negli anni Quaranta alcuni medici indiani e il gruppo del chimico Piccardi hanno tentato di trovare una relazione tra macchie solari e aumento del rischio di infarto. Nessuna delle due équipe ha mai concluso le ricerche.
4. I segni zodiacali
Nell’arco di un anno, ognuna delle dodici costellazioni sembra periodicamente attraversata dal Sole, che compie un moto apparente intorno alla Terra.
Per gli astrologi questa è l’origine dei segni zodiacali, con tutte le loro caratteristiche.
«In pratica, si dice che una persona è nata sotto il segno del leone perché il Sole in quel periodo “si trovava” nella costellazione del leone», spiegano gli astrologi.
«E il suo temperamento è dunque determinato dalla posizione del Sole, della Luna e dei pianeti rispetto alla Terra nell'esatto momento della nascita».
Ammettiamo per un attimo che gli astri possano in qualche modo influenzare la nostra vita, e analizziamo la teoria dei segni zodiacali in modo scientifico, cioè osservando l’esatta posizione del Sole rispetto alle costellazioni durante il suo moto apparente.
Che cosa succede? Un fatto curioso. I segni zodiacali non corrispondono affatto alla reale posizione del Sole nelle costellazioni.
Gli astrologi si riferiscono al cielo di due milioni e mezzo di anni fa, prima che l’asse terrestre si inclinasse di trenta “precessione degli equinozi”, in seguito alla quale si è modificato anche il moto apparente del Sole.
Tanto che, quando oggi gli astrologi sostengono che “ci troviamo nel segno del leone”, il sole in realtà sta ancora attraversando la costellazione del cancro.
In conclusione. Gli astrologi si avvalgono dunque di diversi tipi di ragionamento per spiegare i fondamenti della propria disciplina.
In alcuni casi, li riconducono all’effetto dei pianeti, del Sole e della Luna, altre volte si avventurano in argomentazioni scientifiche, tirando in causa le radiazioni celesti, i neuroni, l’effetto gravitazionale.
Altre volte ancora accennano a cause metereologiche e stagionali, specie quando si tratta di spiegare perché le posizioni dei corpi celesti agiscono sulla nostra personalità proprio al momento della nascita.
Su queste basi risulta impossibile qualsiasi tipo di dialogo concreto con gli scienziati.
5. Ma chi ci crede?
La metà degli italiani consulta, più o meno regolarmente, gli oroscopi. Per gioco, ma anche per trovare conforto alle incertezze del mondo.
Quanti credono al potere delle stelle? Secondo diverse indagini, il 50 per cento degli italiani dai quindici anni in su consulta ogni tanto un oroscopo.
Una cifra enorme, cresciuta vertiginosamente negli ultimi trent'anni, e che stupisce in una società moderna e tecnologicamente avanzata come la nostra.
Ma si tratta di una contraddizione solo apparente: in genere chi crede all’astrologia lo fa solo a metà, in una specie di gioco che gli esperti chiamano “credenza a intermittenza”.
In pratica, si accolgono le previsioni astrologiche e la presunta influenza degli astri sulla propria personalità, ma contemporaneamente si è consapevoli del fatto che queste teorie non hanno validità scientifica. E si è pronti ad affermare che gli oroscopi sono solo un divertimento.
E’ un gioco sofisticato, dunque, e non a caso coinvolge soprattutto le persone con una discreta istruzione: tra gli appassionati dell’astrologia, il 35 per cento ha il diploma di scuola media inferiore, il 31 per cento ha terminato il liceo o l’università, e solo il 28 per cento ha un titolo di studio inferiore.
In realtà, dopo l’entusiasmo del dopoguerra e la fede nello sviluppo tecnologico, oggi si crede sempre meno nella scienza. Certo, assistiamo con emozione ai successi della chirurgia o alla fecondazione artificiale.
Però intimamente sappiamo che questo non ci aiuterà a risolvere le nostre angosce esistenziali. L’astrologia dunque si presenta come un’ancora di salvezza proprio perché non ha limiti nel suo “intervento”.
I suoi operatori promettono infatti di predire le malattie con anni di anticipo, e quindi di curarle in tempo. Attenzione però, questo non significa che oggi si ha più fiducia negli astrologi che nei medici, negli scienziati o negli psicologi.
Chi si rivolge all’astrologo per un problema sentimentale, per esempio, chiede spesso consiglio anche a uno psicologo o a un sacerdote.
Allo stesso modo, le persone che vanno dal mago per un disturbo fisico sono già state dal dottore e vogliono solo avere una conferma sulla diagnosi e sulla cura prescritta.
Come mai? Perché la gente, per comprendere la realtà, oggi preferisce affidarsi a più chiavi di lettura.