Da Perugia a Perugia, alla scoperta della Valle Umbra 1-800x400

Da Perugia a Perugia, alla scoperta della Valle Umbra

Un giro nella campagna umbra è quel che ci vuole ora che le giornate si sono allungate e la temperatura è tornata a scaldare membra e cuori.

Tanti gli itinerari possibili in questa piccola regione del centro Italia, il cui territorio rappresenta poco meno del 3% di quello del Bel Paese. Circondata da Toscana, Lazio e Marche, l'Umbria non sfigura certo al confronto con le regioni attigue, presentando un paesaggio dominato da monti e colline, dove spuntano come funghi autentici gioielli d'architettura e arte.

Tra i numerosi e vari rilievi, si dischiudono bacini, che un tempo lontano furono laghi e in seguito vennero riempiti dai lasciti di alluvioni. Fra quest'ultimi spicca per bellezza la Valle Umbra, che offre mete e itinerari da non perdere ai turisti desiderosi di una vacanza a metà tra cultura e natura. Il percorso più classico parte da e arriva a Perugia, passando per Assisi, Spello, Foligno, Spoleto e Montefalco.

Il programma può variare a seconda delle proprie esigenze: si può decidere di pernottare lungo la strada, cammin facendo, oppure di affittare una casa in un punto strategico e muoversi di volta in volta verso le destinazioni desiderate. Ovviamente, se non si hanno particolari preferenze, ci si può affidare alla convenienza delle offerte incontrate sui siti di viaggio più famosi, da HouseTrip a Expedia.

L'alloggio conta però fino a un certo punto, data la bellezza che accoglierà il visitatore lungo tutto il tragitto, a cominciare da Perugia. Il capoluogo della regione è abbarbicata su un colle e può essere visitata a zone: il nucleo più antico, cinto dalle mura etrusche, e i quartieri meridionali e settentrionali, protetti dalle mura trecentesche.

La maggior parte del patrimonio monumentale cittadino si concentra tra le mura etrusche e comprende: il simbolo di Perugia, la Fontana Maggiore, eseguita sul disegno di Giovanni e Nicola Pisano; la gotica e mai compiuta Cattedrale, al cui interno si può ammirare una Deposizione del Barocci; il Palazzo dei Priori, anch'esso in stile gotico, impressionante nella sua grandiosità; il Collegio del Cambio, dove sono custoditi preziosi affreschi del Perugino.

Il capoluogo umbro è, però, solo l'inizio di un viaggio emozionante che vi condurrà tra i luoghi e i simboli francescani ad Assisi, le atmosfere medievali di Spello, le incantevoli piazze di Foligno, la suggestiva Spoleto, che appare grigia sul suo colle dominato da una fortezza, e Montefalco, "la ringhiera dell'Umbria", dove spicca la chiesa-museo di San Francesco, risalente al XIV secolo.

Ma vediamo un po' meglio questi posti unici, magnifici ed incantevoli.

1. Assisi

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Assisi è una cittadina in provincia di Perugia, famosa, soprattutto, per aver dato i natali a San Francesco, patrono d’Italia e a Santa Chiara. La leggenda vuole che sia stata edificata da Asio, fratello della regina di Troia. Tuttavia gran parte degli studiosi credono che la parola derivi da “acu”, che vuol dire “levante”, poiché la città si trova ad est di Perugia.

Assisi è un luogo di pace, dove recuperare la quiete della coscienza, uno spazio sacro in cui sostare per sentire rinascere in sé quello che il logorio della vita quotidiana sottrae. Abbiamo scelto per voi i seguenti posti da visitare immancabilmente: 

Basilica di San Francesco
La basilica fu iniziata nel 1228, due anni dopo la morte di S. Francesco, ed è costituita dalla sovrapposizione di due chiese, la basilica superiore e la basilica inferiore. All’interno sono custodite le spoglie del Santo. Nella basilica si trovano opere di importanti artisti come Giotto, Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini.

Basilica di Santa Chiara
La basilica è stata costruita pochi anni dopo la morte della S. Chiara, discepola di S. Francesco e fondatrice dell’Ordine delle Clarisse. Realizzata in stile gotico, la basilica ospita le spoglie della Santa. Al suo interno è conservato il Crocefisso di S. Damiano che nel 1205 davanti a S. Francesco pronunciò la famosa frase: “Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va’ dunque e restauramela”.

Piazza del Comune
Nella piazza si affacciano: il palazzo dei Priori, il duecentesco palazzo del Capitano del Popolo affiancato dalla torre Civica, e il tempio di Minerva, tempio romano risalente al I secolo a.C..

Cattedrale di San Rufino
Il Duomo, dedicato a S. Rufino in onore del suo primo vescovo, fu eretta nel XII. Ha una facciata divisa in tre piani orizzontali e verticali e portali ricchi di bassorilievi. La parte mediana ospita tre rosoni, di cui due piccoli alle estremità e uno grandioso nel mezzo. L'interno, rinnovato nel 1571 da Galeazzo Alessi, è a tre navate divise da pilastri. La cattedrale presenta una bellissima facciata in stile romanico. Nel fonte battesimale furono battezzati S.Francesco, S. Chiara e Federico II di Svevia. La sottostante cripta conserva il sarcofago romano, in cui fu deposto il corpo di San Rufino. Il complesso ospita anche l'interessante Museo Capitolare che conserva opere di Puccio Capanna e Niccolò Autunno. Inoltre raccoglie opere anche di altre chiese della zona.

Museo diocesano e la cripta di San Rufino
All’interno sono conservati affreschi, dipinti, paramenti sacri e oggetti di uso liturgico. In particolare vi sono opere di Puccio Capanna, Niccolò di Liberatore detto l’Alunno e Matteo da Gualdo.

Eremo delle Carceri - 4 km da Assisi
Situato alle pendici del Subasio, fu il luogo di ritiro di San Francesco e dei suoi seguaci. A partire dal 1378 questi luoghi furono affidati a frate Paoluccio Trinci che costruì le prime celle in forma di dormitorio. Successivamente, nel 1400, S. Bernardino da Siena edificò un monastero. Oggi l’eremo ospita la comunità dell’Ordine dei Frati Minori (francescani), e delle Clarisse Missionarie del Santissimo Sacramento. 

Basilica di Santa Maria degli Angeli - 4 km da Assisi
La Basilica fu edificata tra il 1569 e il 1679 per volere di Papa Pio V al fine di custodire i luoghi legati alla vita di S. Francesco: le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto. In particolare la cappella della Porziuncola è il luogo dove S. Francesco fondò l’Ordine dei Frati Minori ed ebbe la visione in cui Gesù gli concesse l'Indulgenza ("Indulgenza della Porziuncola"). Da oltre 700 anni, milioni di pellegrini e fedeli si recano lì e, oltrepassando la “porta della vita eterna”, cercano e trovano quella pace interna dell’anima, grazie all’indulgenza della Porziuncola, preceduta o accompagnata dal  pentimento dei propri peccati, dalla promessa di allontanarsi dal male ed essere più presente alla vita ecclesiale, con l’offerta di preghiere e penitenze come veri testimoni della fede di Cristo. 

Convento e Chiesa di San Damiano - 1.5 km da Assisi
San Francesco si trovava nella Chiesa di San Damiano quando udì il Crocefisso che gli chiedeva di “restaurare” la sua chiesa. A San Damiano S. Francesco compose il “Cantico delle Creature” e Santa Chiara fondò il suo ordine e visse fino alla sua morte. 

2. Perugia

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Perugia è una città d'arte, ricca di storia e monumenti, fondata dagli Etruschi, e ancora oggi  polo culturale ed economico della regione, meta turistica e sede universitaria. Tra i suoi innumerevoli monumenti, noi vi segnaliamo i seguenti da non perdere assolutamente:

La Fontana Maggiore
Si trova in piazza IV novembre, ovvero nel cuore di Perugia, ed è una delle più famose di tutta la Penisola. Fu realizzata tra il 1278 e il 1280 da Nicola e Giovanni Pisano su progetto di Fra Bevignate, con l’ausilio per la parte idraulica di Boninsegna da Venezia, per celebrare il compimento del nuovo acquedotto. È composta di due vasche poligonali concentriche, sormontate da una tazza bronzea a sua volta coronata da un gruppo di tre figure femminili. La vasca inferiore reca, a bassorilievo, raffigurazioni dei dodici mesi, accompagnate dai segni zodiacali e da altri soggetti allegorici. Quella superiore si compone di ventiquattro lastre, separate da figure allegoriche sacre e storiche.

Palazzo dei Priori
Sede del libero Comune, fu edificato in più fasi: la prima (1293-97), corrispondente alla Sala dei Notari, opera di Giacomo di Servadio e di Giovannello di Benvenuto. La seconda (1335-53) fin sopra l’arco di via dei Priori e via della Gabbia. La terza (1443) e le altre (fino al XVIII sec.) lungo il corso. Inglobò diversi edifici preesistenti tra cui due torri, visibili lungo via della Gabbia e corso Vannucci (civico 21).

Collegio del Cambio
Tra il 1452 e il 1457 l’Arte dei Cambiavalute s’insediò in quest’ala del Palazzo dei Priori. Qui, intorno al 1500, Pietro Vannucci detto il Perugino affrescava la Sala dell’Udienza, tra i più insigni monumenti rinascimentali della città. Il ciclo, dettato dall’umanista Francesco Maturanzio, celebra l’armonia tra cultura classica e fede cristiana.

Cattedrale di San Lorenzo
Progettata intorno al 1300 in sostituzione della preesistente cattedrale romanica, la costruzione si protrasse fino al secolo successivo. La facciata, incompiuta, su piazza Danti è contraddistinta dal portale barocco realizzato da Pietro Carattoli nel 1729. Il fianco verso la fontana, anch’esso incompiuto, reca un portale del 1568, opera di Galeazzo Alessi, un pregevole pulpito quattrocentesco e un crocifisso ligneo, opera di Polidoro Ciburri, qui posto durante la guerra del sale (1540). L’interno, con la caratteristica struttura a sala, fu totalmente rifatto e decorato nel ’700. Conserva, nella cappella di San Bernardino, la Deposizione di Federico Barocci (1569).

Il Pozzo Etrusco
Vicino alla Fontana Maggiore, in piazza Dante 18, si trova il Pozzo Etrusco, incredibile opera idraulica che scende sottoterra per 37 metri di profondità che riforniva la città d’acqua. Questa è sicuramente una delle cose che non potete perdere: è stata costruita addirittura 300 anni prima della nascita di Cristo ed è pazzesco pensare che sia giunta integra fino ai giorni nostri.

La Rocca Paolina
Vera e propria fortezza citata anche da Carducci, fatta erigere da Papa Paolo III dopo il sacco di Roma, la Rocca Paolina si trova in Piazza Italia 11. La sua costruzione comportò la demolizione di sette chiese, una basilica, due conventi, sette torri e i palazzi dei Baglioni con circa trecento case.E’ stata il simbolo dell’autorità e del potere del Papa fino al 1860, anno dell’annessione al Regno d’Italia.

Convento di San Domenico
Edificato a partire dal 1233, si articola in vari edifici costruiti fino al 1700 (ex biblioteca, capitolo, dormitori), distribuiti intorno ai due chiostri, il maggiore dei quali (1455-1579) mostra resti della prima chiesa domenicana e al centro un pozzo proveniente dal palazzo dei Priori. Fu espropriato e demanializzato dopo il 1861. Ospita ora l’Archivio di Stato e il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, con le sezioni preistorica, etrusco-romana e le collezioni locali.

3. Spello

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Spello, ritenuta il “gioiello dell’Umbria” fu fondata dagli antichi Umbri, e nel I secolo Spello divenne colonia Romana con il nome di Hispellum. Dista 4 Km. da Foligno, e 35 da Perugia. I posti di maggior interesse sono:

Santa Maria Maggiore
Ultimata nel 1285 e considerata il più importante fra i monumenti di Spello, la chiesa custodisce  una  cappella  interamente affrescata da Pintoricchio, su commissione Ldi Troilo Baglioni, tra la fine dell’estate del 1500 e la primavera del 1501. Nella cappella si trova l’Autoritratto dell’artista, una sorta di provocatoria risposta all’autoritratto di un altro grande artista della  pittura  perugina  Pietro  Vannucci  detto  il Perugino:  Bernardino figura con il volto  di  tre quarti, i lineamenti scavati e quasi sofferenti ma fieri. Non mancate di ammirarne il pregevole pavimento in maioliche di Deruta. 

Resti Romani 
La parte Romana della città si trova ai piedi del centro storico medievale; vi si può ammirare l’anfiteatro sito nei pressi della Chiesa di San Claudio, sulla strada per Foligno, che si ritiene sia stato costruito nel I secolo D.C. La passeggiata dell’acquedotto Romano inizia appena fuori Porta Montanara, in direzione del Parco Nazionale del Monte Subasio. Appena dopo la fontana pubblica, una mappa in rilievo illustra il sentiero che, snodandosi attraverso le colline sovrastanti la cittadina medievale, raggiunge il minuscolo paese di Collepino. 

Botteghe
Nelle tante botteghe disseminate nel centro storico di Spello si può davvero trovare l'eccellenza della tradizione italiana, nei più diversi settori, da quello artiginale a quello alimentare. È possibile infatti curiosare tra negozietti di antiquariato e di artigianato tessile e ceramico.

Chiesa di San Lorenzo
Non sono ancora del tutto chiarite la data e le circostanze della fondazione della chiesa: secondo alcune fonti la costruzione venne avviata nel 1127, secondo altre nel 1120, quando gli abitanti di Spello vollero mettersi sotto la
protezione di San Lorenzo martire, dedicandogli un luogo di culto sopra la preesistente chiesa di S. Ercolano, che Alessandro III eresse a basilica con un priore e sei canonici. Presenta una facciata veramente suggestiva, con
loggia del XII secolo, rosoni del XVI ed elementi decorativi del VIII. Una visita al suo interno è davvero consigliata. Vi si respira un fascino medievale. 

Chiesa di Santa Maria Maddalena
Il monastero femminile sorge, con regola agostiniana, intorno al 1314 per iniziativa di Amadeo di Spello, molto probabilmente un penitente; le monache che lo occupavano, infatti, in età tardo - medievale venivano chiamate anche de Amadio. Pare che, nel 1497, il vescovo di Spoleto unì il monastero con quello di S. Lucia di Bevagna: unione che durò poco tempo, per l’opposizione degli stessi cittadini di Bevagna.  La quasi completa perdita dell’archivio non consente, però, di avere notizie dettagliate in merito alla sua fondazione e al suo successivo sviluppo, almeno fino agli inizi del secolo XVIII. Subì una prima soppressione, con l’applicazione delle leggi napoleoniche, negli anni 1810-1815 ed una seconda, quando già vi erano confluite le consorelle del locale monastero di S. Giovanni Battista, nel 1860, con relativa confisca dell’edificio e dei beni.

4. Spoleto

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Una leggenda locale narra che il paese di Spoleto sia stato fondato nell’Ottocento dai Franchi che erano scesi al seguito di Carlo Magno per contrastare il potere del potente gastaldato longobardo di Ponte. 

Antica capitale dei duchi longobardi Spoleto vi lascerà senza fiato grazie alla ricchezza del patrimonio storico-artistico cittadino, testimonianza delle più diverse epoche storiche che la videro protagonista. Non è facile tra le tante bellezze, decidere cosa vedere a Spoleto. Noi vi consigliamo i seguenti:

Rocca Albornoziana
La possente struttura medievale, simbolo di Spoleto, sorge sul monte di Sant'Elia che domina la città. La Rocca fu fatta costruire dal Card. Egidio Albornoz, su incarico di papa Innocenzo VI, e riuscì una delle più grandiose e più importanti fortezze della penisola. I lavori iniziarono nel 1359 e nel 1362 Matteo Gattaponi venne nominato sovrastante della fabbrica. L’opera fu compiuta dopo il 1370. Oltre a svolgere funzioni militari, l’edificio divenne subito la residenza dei rettori del Ducato e dei governatori della città. Fu teatro degli avvenimenti più rilevanti di Spoleto, ed ospitò i maggiori personaggi del tempo, specialmente i papi. Oggi ospita il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

Ponte delle Torri
Il bellissimo e scenografico Ponte delle Torri collega il colle di Sant’Elia al Monteluco, ed è uno dei simboli di Spoleto. Il manufatto si innalza su dieci possenti arcate, che attraversano la Valle del Tessino, per una lunghezza di 236 metri e un’altezza di 76. Il ponte è stato probabilmente costruito verso la fine del XII secolo, dopo il saccheggio di Spoleto (1155) da parte del Barbarossa. E’ possibile però che la costruzione risalga al XIV secolo, e che rientri nelle opere promosse dal cardinale Albornoz.

Duomo di Spoleto
Il Duomo attuale, dedicato all'Assunta (la precedente cattedrale spoletina, come tutta la città, fu distrutta dal Barbarossa nel 1155), fu costruito in stile romanico-lombardo verso la fine del XII secolo e consacrato da papa Innocenzo III nel 1198. Esso sorge sulle rovine di un’antica chiesa dedicata a S. Elia. Il Duomo conserva importanti opere d'arte, fra cui spiccano: sul portale mediano, il busto bronzeo di Urbano VIII, eseguito dal Bernini; gli affreschi del Pinturicchio nella Cappella del Sacro Cuore; quelli, importantissimi, di fra' Filippo Lippi che decorano l'abside del presbiterio; altri affreschi e sculture, una tela del Carracci, ed infine il Monumento sepolcrale a Francesco Orsini, opera di mastro Ambrogio da Milano, e l’Arca di Fra’ Filippo Lippi. 

Basilica di San Salvatore
La Basilica sorge su di un colle e si trova all’interno del cimitero cittadino, fuori dalle mura medievali. E’ la più antica chiesa di Spoleto, e rappresenta un notevole monumento paleocristiano, costruito nel IV-V secolo. Secondo alcuni studiosi, questa basilica è il maggior monumento spoletino dell’antichità. L’interno, a pianta basilicale, è a tre navate, divise da colonne corinzie con trabeazione dorica, forse appartenenti ad un preesistente tempio romano. Il presbiterio, inquadrato da un arco trionfale e delimitato da colonne corinzie, è sovrastato da una cupola ad otto spicchi che poggia su quattro alte colonne angolari. L’absidiola della navata destra è impreziosita da affreschi del Quattrocento, probabilmente di un allievo di Benozzo Gozzoli, da una croce monogrammata e gemmata del IX secolo e da una cinquecentesca Crocifissione di scuola dello Spagna.

Anfiteatro Romano
Il possente edificio risale al II secolo e fu il primo ad essere edificato fuori le mura cittadine. A forma di ellisse e con gli assi rispettivamente di 119 e 90 metri, l’edificio era uno dei più grandi anfiteatri dell’impero romano. Nell’anno 545 Totila lo trasformò in fortezza; nel Trecento, il cardinale Albornoz cominciò a smantellarlo per utilizzarne le pietre nella costruzione della Rocca. Sopra la cavea, all’inizio del XII secolo fu eretta – forse sul luogo in cui Gregorio subì il martirio – la chiesa dedicata appunto a San Gregorio Minore. 



5. Foligno

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Secondo la tradizione, la città di Foligno vanta la nomea di centro del mondo: si trova infatti al centro della penisola italiana, che a sua volta è al centro dell'Europa e del mediterraneo che in antichità era considerato il centro del mondo.

Il nome Foligno si deve collegare alla dea Fulgura, così chiamata dagli Umbri e poi trasformata in Fulginea dai Romani, che denominarono così questo luogo. Tanti i luoghi da non perdere. Noi vi consigliamo i seguenti:

Duomo di Foligno
La costruzione della Cattedrale di San Feliciano, ossia del Duomo di Foligno, risale alla prima metà del XII secolo. L’edificio sorge in Piazza della Repubblica, sul luogo in cui fu sepolto il Santo patrono ed è opera del Maestro Atto, come documenta un’iscrizione posta sulla facciata principale. Nel 1201 il Duomo fu ampliato con la costruzione di una facciata secondaria e nei secoli XVI e XVII fu oggetto di numerosi restauri e aggiunte. Al suo interno, il Duomo custodisce una statua del XIX secolo e la cappella del Sacramento, opera del 1527 di Antonio da Sangallo il Giovane, con affreschi di Vespasiano Strada e Baldassare Croce. Contiene inoltre importanti opere affrescate del Corraduccio e del Mannini. Stupendi sono i busti dei coniugi Roscioli, conservati nella sacrestia: si tratta di opere realizzate dal Canova.

Palazzo Trinci 
Palazzo Trinci è una delle dimore signorili più importanti di tutta Italia: si tratta di un edificio tardo gotico, nella seconda metà del 1300 e all'inizio del secolo successivo, realizzato per volere del vicario pontificio Ugolino Trinci. Bellissimi sono gli affreschi che decorano le pareti di questo palazzo, la cappella con i dipinti murali di Ottaviano Nelli e la Pinacoteca, ospitata dentro Palazzo Trinci che propone opere d'arte del periodo compreso tra il '300 e il '500. Al piano terra, al mezzanino, al primo piano si trova il Museo Archeologico, che conserva oggetti in bronzo, ceramiche, lapidi funerarie, solo per citarne alcuni. 

Oratorio della Nunziatella
L'Oratorio è situato nel luogo in cui - nel 1489 - avvenne un evento prodigioso, in corrispondenza di un affresco raffigurante un'Annunciazione. Il Comune volle erigere il santuario per ricevere in cambio una particolare protezione da parte della Vergine Maria per la città di Foligno. L'edificio fu costruito nel 1494 su commissione appunto del Comune, probabilmente su disegno dell'architetto Francesco di Bartolomeo da Pietrasanta. Intitolato alla Vergine Annunziata, considerata a quei tempi patrona della città, fu restaurato nell'Ottocento.Tra le decorazioni pittoriche, emerge il famoso affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, pregevole opera dipinta tra il 1497 e il 1507 da Pietro Vannucci detto il Perugino. All’interno dell’Oratorio si conserva anche l’immagine della Vergine Annunziata, realizzata da Lattanzio, figlio di Niccolò Alunno.

Oratorio del Crocefisso
Tra Palazzo Scafati Candiotti e l’Auditorium, troviamo l’Oratorio del Crocefisso costruito in tre periodi diversi (1587-1643-1702) dalla omonima Confraternita. Delle decorazioni del primo periodo ci rimane il soffitto ligneo intagliato, realizzato dagli artisti folignati Francesco Costantini e Cristoforo Lacchi, e un affresco con Sant’Elena e l’invenzione della Croce dietro l’altare con lo stesso titolo.

Abbazia di Sassovivo
Immerso in uno stupendo contesto naturale, il vasto complesso abbaziale fu fondato dai monaci benedettini nella seconda metà dell'XI secolo sui resti di una costruzione preesistente: la residenza dei Monaldi. Il primo edificio del complesso fu edificato nel 1082 dall'eremita Mainardo e ingrandito - agli inizi del Duecento - dall'abate Niccolò. Cuore del complesso è, infatti, il prezioso chiostro romanico, opera della bottega romana di Pietro de Maria (1229). Il chiostro è tutto di finissimo marmo. Gli archi del chiostro sono 56 e le colonne 112; sopra una delle due porticine d’accesso alla chiesa, si legge in versi il nome del committente: Angelo dell'illustre casato dei conti d'Oppello, diciassettesimo abate di questo celebre monastero dal 1222 al 1260. 






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