Il genere Photinia appartiene alla famiglia delle Rosaceae e annovera, tra sinonimie e riclassificazioni, un numero oscillante tra le 40 e le 60 specie mentre, secondo recenti verifiche, il numero più accreditato è di 50 specie.
Sono piante arbustive e arboree originarie dell’estremo Oriente e dell’America centrosettentrionale.
Vengono utilizzate in giardino sia per creare siepi che come esemplari isolati o in gruppo.
Si tratta di una pianta poco esigente. In linea generale ama il pieno sole. Solo dove le temperature estive si fanno molto alte è consigliabile una esposizione più ombreggiata.
In linea generale però possiamo dire che l’unica cosa da evitare assolutamente è una posizione troppo ombreggiata che potrebbe favorire l’insorgere di problematiche quali parassiti come la cocciniglia o la metcalfa.
AMBIENTE: rustici e resistenti al freddo; i sempreverdi vanno protetti dai venti forti e freddi.
ESPOSIZIONE: pieno sole o mezz’ombra.
TERRENO: possono svilupparsi anche nella comune terra da giardino, preferendo i terreni sciolti e soffici, ricchi in materia organica. Temono i ristagni idrici è quindi bene coltivare le photinie in terreno molto ben drenato, oppure aggiungere alla terra del giardino della sabbia di fiume, in modo da migliorare il deflusso dell’acqua.
La più nota e più diffusa in Europa, attualmente, è Photinia xfraseri “Red Robin”, una cultivar ottenuta in Nuova Zelanda, caratterizzata da foglie giovani di colore rosso. È caratterizzata da un discreta rusticità, non ha specifiche esigenze in fatto di terreno e pH ma non tollera i ristagni idrici.
La specie Photinia xfraseri, da cui deriva la ‘Red Robin’ fu ottenuta, dal vivaio Fraser di Birmingham, nello Stato di Alabama, intorno al 1940, incrociando Photinia glabra con P. serrulata e fu messa in commercio, nel 1955, col nome di Photina xfraseri ‘Birmingham’, dal luogo di origine.
Tra le varietà coltivate si ricorda Photina xfraseri ‘ Pink Marble’ (o ‘Cassini’) caratterizzata da foglie variegate.
Curiosità e notizie utili:
– I fiori, color bianco crema e fragranti, sono molto graditi alle api. Le siepi potate regolarmente, però, non producono fiori.
– Per ottenere un secondo arrossamento durante la stagione, è bene potare la pianta nel mese di giugno.
– La più amata è la varietà “Red Robin”, dalla spettacolare produzione di nuove foglie rosso intenso.
Oggi scopriremo le specie più utilizzate e vendute. Vediamole insieme.
1. Photinia beauverdiana
L’epiteto specifico (beauverdiana) è stato assegnato in onore del botanico svizzero Gustave Beauverd (1867-1942).
Si tratta di un piccolo albero o di un arbusto (raggiunge un’altezza compresa tra i 3 e i 10 m) a foglia caduca originario della Cina occidentale, del Vietnam del Nord e del Bhutan.
I fiori, di colore bianco, compaiono tra aprile e maggio mentre i piccoli frutti, di colore rosso e di forma ovoidale o subglobosa, si formano tra luglio e agosto e permangono sulla pianta in inverno, sin dopo Natale, tanto che il nome comune della pianta, in inglese, è Bacca di Natale (Christmas berry).
In autunno le foglie assumono una vistosa colorazione rosso-arancio.
Mediamente esigente d’acqua, prospera nei terreni acidi, richiede un’esposizione in pieno sole o mezz’ombra anche se tollera la piena ombra ma, in quest’ultimo caso, la fioritura è scarsa.
Da segnalare, inoltre, la varietà notabilis (P. beauverdiana var. notabilis, sinonimo P. beauverdiana var. beauverdiana) caratterizzata da foglie giovani, che compaiono in primavera, aventi un colore leggermente rosato, raggiunge un’altezza intorno ai 2-3 m.
2. Photinia davidiana e Photinia niitakayamensis
Photinia davidiana - sinonimo Stranvaesia davidiana (nella foto accanto)
L'epiteto specifico (davidiana) è stato assegnato in onore del padre lazzarista Armand David (1826-1900), missionario in Cina, che la scoprì nel 1869.
Si tratta di un arbusto originario della Cina, Vietnam e Malesia, caratterizzato da foglie ellittiche, persistenti, alcune delle quali diventano rosse in autunno per poi cadere in inverno.
Fiorisce tra fine maggio e giugno e forma piccoli frutti di colore rosso in autunno che permangono sulla pianta in inverno.
Prospera nei suoli acidi ma sembra tollerianchequelli leggermente alcalini (sub alcalini). Raggiunge un'altezza di 7-9 m.
Qualche botanico considera, oltre alla specie, anche le varietà . davidiana e undulata ma su ciò non vi è concordanza d’opinione.
- Photinia niitakayamensis
Piccolo arbusto originario dell'isola di Taiwan, fu classificato per la prima volta nel 1911. Raggiunge i 2,5- 3m di altezza in circa io anni. Le foglie, semipersistenti, assumono una colorazione tra l’arancione e il rosso brillante in autunno; i fiori, bianchi, sbocciano intorno al mese di maggio, ad essi seguono piccoli frutti di colore rosso-arancione.
3. Photinia glabra e Photinia nussia
- Photinia glabra - sinonimo Crataegus glabra (nella foto accanto)
Arbusto sempreverde originario del Giappone centrale e meridionale e della Cina orientale che raggiunge un'altezza massima di 6 m.
I nuovi germogli e foglie si presentano, inizialmente, di colore rosso; la fioritura, bianca, avviene intorno a maggio, i fiori, ermafroditi, riuniti in piccole infiorescenze, odorano lievemente ricordando il profumo di quelli del biancospino; l'impollinazione è entomofilia.
I piccoli frutti compaiono tra settembre e ottobre e sono eduli. Non ha particolari necessità in fatto di terreno e può crescere anche in suoli molto alcalini.
Richiede un’esposizione al sole o mezz’ombra ma può crescere anche in ombra, riducendo, però, la fioritura.
La cultivar ‘Rubens’ raggiunge un'altezza di circa 4 m, è caratterizzata da foglie larghe di colore verde scuro e nuovi germogli di colore rosso. - Photinia nussia
Originaria delI’Hymalaia e dell'Asia sudorientale, raggiunge un'altezza compresa tra i 4 e i 6 m. Arbusto sempreverde, ha fiori bianchi che sbocciano intorno al mese di luglio a cui fa seguito la formazione di piccoli frutti di colore arancione. Cresce in pieno sole o mezz’ombra.
4. Photinia villosa e Photinia parvifolia
- Photinia villosa
Piccolo albero o arbusto a foglia caduca, originario del Giappone, Corea e Cina.
I germogli, in primavera, hanno una tinta color bronzo per poi assumere una colorazione verde; in autunno le foglie, prima di cadere, assumono tonalità gialle, arancioni e rosse.
I fiori, bianchi, sbocciano tra aprile e maggio, ad essi seguono i piccoli frutti che si formano in autunno e persistono sulla pianta in inverno, assumendo un colore rosso. Richiede un terreno acido o sub acido, cresce al sole o in mezz’ombra e raggiunge un’altezza di circa 5 m. - Photinia parvifolia
Arbusto a foglia caduca originario della Cina orientale e Asia orientale.
Raggiunge un'altezza massima di 3 m ; per quanto riguarda il terreno richiede pH acido o neutro, e suoli freschi, non ama i terreni calcarei e, per quanto riguarda l'esposizione, preferisce la mezz’ombra e tollera l’ombra.
La fioritura avviene in aprile-maggio e la fruttificazione avviene tra agosto e settembre, i frutti sono eduli.
5. Photinia serratifolia
Si tratta di un piccolo albero o un arbusto che raggiunge un'altezza di 4-6 m ma può arrivare, in alcuni casi, anche a 12 m.
E’ originario del Giappone, Cina, Indonesia, Filippine e Taiwan.
Il fogliame è persistente e i germogli giovani hanno un colore inizialmente rosato-bronzeo per poi diventare verdi.
I fiori sono bianchi, non hanno un odore gradevole e la fioritura avviene intorno al mese di aprile.
A seguire si formano i piccoli frutti che assumono dapprima una colorazione verde poi rossa e infine porpora scuro e rimangono sulla pianta nel corso dell’inverno.
Le foglie sono considerate tossiche per gli animali e per l’uomo. Cresce al sole o in mezz’ombra.