Piante sane senza prodotti chimici 4-800x400

Piante sane senza prodotti chimici

Chi di voi scopre con "piacere" la presenza di lumache nella sua aiuola di lattuga, di afidi sulle rose oppure che le mele sono coperte di ticchiolatura?

E' normale cercare di proteggere  il più possibile le proprie colture, che si sono seguite con estrema cura per diversi mesi, e che sono per noi motivo di orgoglio.

Tutti i coltivatori biologici l'hanno constatato: piante vigorose, nutrite in modo equilibrato in un suolo lavorato correttamente e coltivate in un ambiente salutare, hanno problemi di salute molto inferiori rispetto alle altre.

Tuttavia, pretendere che nessuna delle proprie colture si ammali o subisca l'attacco di parassiti è poco realistico. In molti casi, è inutile intervenire, semplicemente perché parassiti e malattie spesso non sono  fonte di veri e propri disastri.

Ma vediamo meglio alcuni principi e trucchi di base da rispettare per ottenere delle piante sane senza prodotti chimici.

Inoltre, per ulteriori approfondimenti vi consigliamo la lettura del bellissimo libro "Il giardino e l'orto biologico" di C. Aubert, R. Bacher, A. Bosse-Platière, B. Lapouge-Dejean, R. Mottin e A. Pontoppidan.

1. Lotta contro parassiti e malattie

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Innanzitutto, bisogna scegliere specie e varietà adatte al suolo e al clima del vostro giardino.

I rododendri, per esempio, sono piante acidofile, melanzane e pomodori necessitano di una quantità di calore difficile da soddisfare in un giardino di montagna, i giardini in località di mare richiedono piante resistenti all'aria salmastra; la scelta di un portainnesto adatto alla vostra terra vi permetterà di coltivare la varietà di mela o di pera che preferite.

Alcune varietà di piante sono più resistenti alle malattie rispetto ad altre; questo vale per legumi, alberi o fiori (roseti). Bisogna leggere attentamente i cataloghi e chiedere consiglio a un vivaista di fiducia.

Attenzione agli eccessi di azoto! In campagna, dove è possibile rifornirsi di letame in abbondanza, non è raro in primavera vedere i giardini coprirsi di un compost mal decomposto, quindi troppo ricco di azoto.

Nei giardini delle città, in cui il compost è più raro, in mancanza di materie prime si è spesso tentato di rimediare a tale carenza usando concimi azotati (organici o no). Certo, l'azoto fa crescere le piante ed è indispensabile alla loro crescita.

Tuttavia, se è presente in eccesso, rende più fragili le plantule e favorisce l'insorgere di malattie o gli attacchi di alcuni parassiti, in particolare di afidi.

Il sapere empirico dei contadini si è arricchito, con il passare delle generazioni, di molte astuzie pratiche. Tra le altre, i coltivatori si sono accorti che consociare alcuni tipi di piante permette di limitare l'incidenza di alcuni parassiti.

Allo stesso tempo, si possono mescolare i semi di aneto con quelli delle carote o coltivare il lino nei filari di patate (contro la dorifora). L'efficacia di associazioni di questo tipo è provata, anche se non può essere garantita al 100% in caso di forte pressione da parte dei parassiti.

2. Rotazione e consociazione: i capisaldi del giardinaggio biologico

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Gli elementi nutritivi del terreno sono una risorsa importantissima, che non va sprecata: uno dei modi per non impoverire troppo il terreno di una data sostanza consiste nel far ruotare le colture, cioè nel suddividere il terreno a vostra disposizione in alcune zone e nel non coltivare mai per 2 anni di seguito lo stesso ortaggio nello stesso punto.

Quando organizzate l'avvicendarsi delle colture, bisogna considerare il fatto che tutti gli ortaggi possono essere catalogati in base alla quantità di elementi nutritivi di cui necessitano per svilupparsi: vi sono piante molto esigenti, come carciofi, carote e cetrioli, e piante meno esigenti, come cavoli, patate e asparagi.

E' necessario cercare di alternarle, badando anche a scegliere piante con un diverso sviluppo vegetativo: per esempio spinaci (a foglia), poi patate (a tuberi) e infine pomodori (a frutto), in modo che il terreno abbia il tempo di ricreare le sostanze necessarie alla crescita di ciò che avete seminato.

L'intento di un buon giardiniere biologico consiste nel ricreare la varietà di specie esistente in natura, in cui le piante cresciute insieme spontaneamente costituiscono un aggregato armonico ed equilibrato di elementi che trovano il proprio spazio e che spesso, anziché lottare, si danno una mano a vicenda (è un fenomeno che in natura si verifica più spesso di quanto si creda, anche tra gli animali: quando 2 organismi di specie diverse traggono reciprocamente vantaggio dalla loro vicinanza, si parla infatti di mutualismo).

Le piante, grazie al continuo scambio, rilascio e assorbimento di sostanze nel terreno, influenzano la reciproca crescita; per esempio, i fagioli proteggono le patate dallo dorifora, aglio e cipolle proteggono le carote dalla mosca della cipolla.

E' necessario informarsi sempre sulle proprietà di ciò che viene piantato, e ricordate che anche molti fiori (come le tagete o la lavanda) hanno proprietà repellenti nei confronti dei parassiti: piantando insieme fiori e ortaggi avrete
un orto non solo più sano, ma anche più simile a un giardino fiorito.

In ogni caso, parte di queste conoscenze deriva dall'esperienza che si fa letteralmente ... sul campo, quindi sperimentate nel vostro orto consociazioni fino a quando avrete trovato le piante che, abbinate, producono di più.

3. Trattare senza esagerare

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In un giardino che rispetta l'equilibrio biologico, ci si accorge presto che il nebulizzatore rimane spesso inutilizzato, anche se in alcuni casi bisogna saper intervenire. Una regola fondamentale e spesso sottovalutata è questa: per poter intervenire con tempestività, è importante osservare regolarmente (preferibilmente ogni giorno) il vostro giardino, prima che i parassiti o le malattie abbiano fatto danni irreparabili.

Ecco alcuni consigli per intervenire senza usare sostanze chimiche:

  • Schiacciate subito le uova e le larve che vedete (per esempio delle dorifore) e i bruchi (per esempio della Pieris brassicae, nota anche come pieride del cavolo). In un giardino di piccole dimensioni, questa accortezza può essere sufficiente;
  • se è necessario, trattate con il prodotto adatto, rispettando le dosi, e sempre localmente;
  • più l'intervento è rapido, più risulta efficace: con l'esperienza, imparerete a distinguere il momento opportuno per agire. Sappiate per esempio, che è meglio decimare subito le altiche (la piccola pulce di terra che perfora le crucifere, come cavoli e broccoli), ma che qualche afide non danneggerà necessariamente il vostro roseto o la vostra produzione di pere.

 

Per quanto riguarda la malattie, si interviene con trattamenti regolari, nella maggior parte dei casi di tipo preventivo. In caso di attacco, generalmente è troppo tardi. Il giardiniere biologico dispone di qualche prodotto di efficacia riconosciuta, come la poltiglia bordolese, lo zolfo o l'infuso di equiseto.

PARASSITI CHE MANGIANO LE RADICI
Nome       Abitudini              Come eliminarli
Coleoptera elateridae, elateride adulto e larva (noto anche come verme fil di ferro) Mangiano soprattutto patate e carote, scavando piccoli tunnel negli ortaggi   -coltivate regolarmente il terreno (solo disturbati dal movimento del terreno)
- togliete gli ortaggi dalla terra il  prima possibile
Agrotis exclamationis, nottua adulta e larva  Provocano erosione del colletto della pianta, scavano all'interno dei fusti  e danneggiano i frutti -usate un telo antinsetti, in modo che le femmine non possano depositare le uova
Melolontha  vulgaris, maggiolino adulto e larva  (verme bianco)   Attaccano cavoli, rape e ravanelli, causando l'avvizzimento o la morte della pianta   -usate un telo antinsetti, ben ancorato al terreno, in modo che le femmine non possano depositare le uova intorno al colletto della pianta   

4. Principali prodotti antimicotici e antiparassitari contro i parassiti

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Non c'è bisogno di uno scaffale da farmacista per riporre i pochi prodotti utili nel giardinaggio biologico.

La maggior parte di questi prodotti si trova oggi sia nei vivai, sia nei cataloghi di vendite per corrispondenza.

Alcuni possono anche essere preparati da voi stessi, come l'infuso di equiseto o di tanaceto, o un antiparassitario a base di sapone di Marsiglia sciolto nell'acqua.

I teli antinsetti sono efficaci in alcuni casi (benché antiestetici). Vengono utilizzati essenzialmente sulle carote contro la mosca, sul cavolo contro la pieride e la mosca, e talvolta sulle insalate per proteggerle dai conigli.

  • Rotenone e piretro: 2 insetticidi vegetali, efficaci contro altiche, dorifore, afidi e così via. Il rotenone è l'antiparassitario più comune: la sua efficacia aumenta se viene associato con il piretro (raccomandato contro forti attacchi di afidi). Da usare preferibilmente la sera, dato che il rotenone si degrada molto facilmente se viene esposto alla luce, e sempre localmente, perché potrebbe nuocere anche agli insetti utili al giardino.
  • Sapone di Marsiglia: contro afidi, cocciniglie, mosca bianca. Diluite 300 grammi di sapone liquido in 10 litri di acqua. Utilizzate così com'è o, in caso di attacco massiccio, addizionato ad alcol denaturato (diluizione 5%).
  • Bacillus thuringiensis: insetticida microbico, utilizzato contro i bruchi, come le pieride. Attivo solamente sulle larve, non agisce su uova e adulti. Trattate appena vedete comparire i primi esemplari. Per aumentare l'efficacia aggiungete l'1% di zucchero.
  • Colaticcio di ortica: ha un effetto repellente sugli afidi, quando è giovane (12 ore di fermentazione, in ragione di 1 kg di pianta fresca ogni 10 litri d'acqua). Non è un insetticida.
  • Tanceto: contro mosche bianche e afidi, in decotto; fate bollire 30 minuti delle sommità fiorite in un volume equivalente di acqua, poi diluite al 10%.
  • Trappole per lumache (nella foto): posate a terra un recipiente colmo di birra, protetto da un coperchio di plastica; la birra infatti attira le lumache. Nella lotta biologica, sono efficaci i nematodi, parassiti delle lumache, benché un po' costosi.

 

Ma cosa si intende per lotta biologica? Dato che alla base della coltivazione biologica vi è l'eliminazione dei prodotti chimici somministrati alle colture, che sono sì dannosi per i parassiti, ma anche per l'uomo, si procede alla sostituzione di tali prodotti con antagonisti naturali dei parassiti e dei funghi.

Un classico esempio di animale allevato per la lotta biologica è la coccinella, che preda gli afidi, parassiti delle rose e di molte piante: allevando le coccinelle, quindi, otterrete l'eliminazione degli afidi. Anche per alcune malattie esistono dei micofagi, che debellano i funghi che attaccano la frutta e gli ortaggi.

Purtroppo la lotta biologica deve tenere conto delle necessità degli animali che vengono utilizzati come predatori dei parassiti: le coccinelle, per esempio, hanno bisogno di un certo tempo per trasformarsi da larva a insetto adulto, quindi bisogna introdurle nel vostro orto al momento giusto, prima che gli afidi abbiano invaso il giardino.

Tuttavia, la lotta biologica si sta rivelando più efficace della lotta chimica (dato che i prodotti chimici vanno somministrati più volte), quindi è auspicabile un aumento di questi metodi antiparassitari, che rispettano la salute delle piante, e in ultima analisi anche la nostra.



5. Principali prodotti antimicotici e antiparassitari contro le malattie

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  • Poltiglia bordolese: una vecchia conoscenza dei giardinieri. Molto utilizzata nella lotta contro il mildio; adatta a piante fragili (alberi da frutta o fiori); è poco tossica per gli insetti utili.
  • Zolfo: utile nella lotta preventiva e diretta contro l'oidio. Efficace a una temperatura superiore ai 16°C (sono i vapori, infatti, a combattere l'oidio). Tuttavia, c'è il rischio di bruciature a una temperatura superiore ai 28°C: fate quindi attenzione in estate.
  • Equiseto (nella foto): molto ricco di silicio, rinforza la resistenza delle piante alle malattie. Da usare sotto forma di decotto ogni 15 giorni, sulle colture sensibili. Si può anche trattare direttamente il suolo, in primavera e in autunno. Fate bollire 200 grammi di equiseto seccato in 10 litri d'acqua per 30 minuti; diluite 5 volte prima dell'uso.

 

Alcuni prodotti sono specifici per il frutteto (gli oli bianchi contro le cocciniglie, per esempio). Bisogna conservare sempre gli antiparassitari all'asciutto e al riparo dalla luce. Attenzione ai prodotti che associano insetticidi e fungicidi, con il pretesto di facilitare la vita del giardiniere.

Alcuni mescolano prodotti biologici e prodotti sintetici: leggete con attenzione le etichette.








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