«Il metodo Pilates è la completa coordinazione di corpo, mente e spirito» affermava Joseph Hubertus Pilates, ideatore dell’omonimo metodo di allenamento e di cura del corpo.
Ma correre non è un po’ la stessa cosa?
In effetti le due discipline possono andare a braccetto e tanti luoghi comuni che le riguardano hanno i giorni contati.
Tanto più che, come spiegava sempre Pilates: «Con 10 sedute sentirete la differenza, con 20 vedrete la differenza, con 30 avrete un corpo nuovo». Perché non provare?
1. I muscoli posteriori delle gambe e la stabilità del ginocchio
- 1) NON ALLUNGO I MUSCOLI POSTERIORI DELLE GAMBE PERCHÉ NON NE AVVERTO IL BISOGNO
Il bello della tecnica pilates è che con la sequenza di esercizi Hamstring Series riesci ad allungare i muscoli della catena posteriore delle gambe senza creare stress nelle fibre muscolari .
Allo stesso tempo si possono rendere i muscoli degli arti inferiori più resistenti agli impatti della corsa, con beneficio anche per la schiena.
- 2) CORRERE È SUFFICIENTE PER LA STABILITÀ DEL GINOCCHIO
J.H. Pilates dedicò molto del suo lavoro non solo al recupero dei militari traumatizzati durante la Prima Guerra Mondiale, ma anche ai ballerini, la più famosa dei quali fu Martha Graham, che si rivolse a lui per un infortunio al ginocchio.
Flessione, estensione, spostamenti laterali, rotazione, propriocezione sono fondamentali nel runner (come nel ballerino) per afrontare al meglio le irregolarità e le diversità dei terreni sui quali si corre e per contrastare le sollecitazioni negative alle quali è sottoposto il ginocchio durante la corsa.
2. Cento addominali e gli esercizi per i piedi
- 3) MI BASTA FARE CENTO ADDOMINALI TUTTI I GIORNI PER AVERLI FORTI
The Hundred (Cento) è uno degli esercizi canonici del pilates, il primo della sequenza originale Matwork, e coinvolge la forza del nucleo centrale del corpo (core) e la respirazione.
Il rinforzo del core non dipende soltanto dalla forza dei muscoli addominali, ma anche dalla mobilità del bacino sui vari piani nello spazio.
Quindi non conta il numero delle ripetizioni di un esercizio, ma la qualità e l’organizzazione del movimento per rinforzare al meglio i muscoli del core.
- 4) NON HO BISOGNO DI FARE ESERCIZI PER I PIEDI PERCHÉ HO SCARPE DA TOP RUNNER
In realtà con la serie degli esercizi Footworks del pilates, utilizzando alcuni grandi attrezzi come Reformer, Cadillac e Chair si migliora la mobilità articolare del piede, si rinforzano i muscoli intrinseci e si svolge un lavoro propriocettivo. Il tutto per dare alla falcata davvero qualcosa in più.
3. Le tecniche di respirazione ed allenare le braccia
- 5) LE TECNICHE DI RESPIRAZIONE SONO INUTILI
Uno dei principi fondamentali del pilates è proprio la respirazione.
Con la conoscenza delle tecniche di respirazione puoi migliorare l’elasticità del diaframma e diminuire l’utilizzo dei muscoli accessori alla respirazione, ma anche eliminare tensioni al collo, aumentare l’ossigenazione in tutti i tessuti, stimolare la circolazione periferica, facilitare il recupero attivo dell’organismo e migliorare la capacità di controllare le emozioni, soprattutto in gara.
Pilates considerava la respirazione come una ”doccia interna”.
- 6) NON MI SERVE ALLENARE LE BRACCIA
Il coinvolgimento degli arti superiori permette di migliorare la fase di spinta nella corsa, perché consente una maggior integrazione di tutto il corpo.
Nella serie per le braccia The Arms Series del pilates si utilizzano molle (Springs) oppure Magic Circle e Foam Roller per gli esercizi Matwork a corpo libero.
In questo modo puoi allenare le braccia senza appesantirle e sfoggiare consapevolmente una migliore postura in corsa.
4. L'equilibrio e la corsa fluida
- 7) SOLLEVANDOMI SULLE PUNTE DEI PIEDI PER QUALCHE RIPETIZIONE MIGLIORO L’EQUILIBRIO
L’equilibrio è il risultato di tutti i punti che sono stati citati precedentemente.
Alla sua base, come scriveva J.H. Pilates, c’è «una buona postura che può essere acquisita soltanto quando l’intero meccanismo del corpo si trova sotto controllo».
Durante la corsa, l’equilibrio è fondamentale per vincere la forza di gravità, rispondere alle variazioni del terreno e del percorso, avere uno stile di corsa più pulito.
- 8) CORRERE MI ALLENA AD AVERE UNA CORSA FLUIDA
Verissimo! Ma a volte il nostro organismo subisce dei cambiamenti dovuti a quello che facciamo nel quotidiano, nel lavoro, nello stile di vita che conduciamo, oppure alle sollecitazioni che arrivano dall’esterno.
Tutto questo può condizionare il nostro gesto tecnico.
L’integrazione di un esercizio specifico come il pilates (oppure lo yoga o altre tecniche posturali) può aiutare ad “alleggerire” il peso che a volte sentiamo in corsa in alcune zone del nostro corpo, conferendo fluidità al movimento, un altro degli obiettivi e benefici di questo metodo.
5. I programmi distinti e farsi riprendere col telefonino
- 9) PER GLI UOMINI SONO PIÙ INDICATI GLI ESERCIZI DI FORZA, PER LE DONNE QUELLI DI SCIOLTEZZA
Pilates non ha creato programmi distinti per il genere maschile o femminile, ma ha insegnato ad avere un rispetto consapevole del proprio corpo.
«Attraverso un’appropriata ripetizione degli esercizi potrai acquisire ritmo e coordinazione necessari a svolgere tutte le tue funzioni mentali e inconsce», scriveva nel 1945.
- 10) PER CONTROLLARE L’AZIONE MI BASTA FARMI RIPRENDERE COL TELEFONINO MENTRE CORRO
Ottimo! È utilissimo l’impiego di nuove tecniche che possono farci da specchio.
Ma è importante anche sentire “dentro” ogni parte del nostro corpo che si muove in sincronia e in funzione della corsa, che sia di resistenza o di velocità.
Attraverso gli esercizi di pilates posso immaginare il mio corpo che corre come se avesse “le ali ai piedi”.
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