Con il calo della temperatura esterna e l’accensione dei riscaldamenti domestici che disseccano l’aria delle case, a novembre si riapre un periodo difficile per il sistema respiratorio e a farne le spese sono soprattutto le sue stazioni d’ingresso: il naso e la gola.
Anche perché il recente passaggio da una stagione all’altra indebolisce il sistema immunitario, rendendoci più sensibili ai paravirus e agli agenti irritanti presenti nell’aria.
Aria secca in casa, umida e fresca fuori: il mix ideale per fare arrivare i primi raffreddori. E in autunno ti aspettano anche bronchiti, faringiti, sinusiti…
Non manca niente? Sì, i rimedi naturali più efficaci! Scopriamo quali.
CURIOSITA’: UNA LETTURA PSICOSOMATICA
Tramite il sistema respiratorio le informazioni aeree presenti nel mondo esterno entrano in intimo contatto con il nostro sangue, fluido vitale che racchiude la nostra stessa identità.
Dal punto di vista psicosomatico i disturbi dell’apparato respiratorio esprimono quindi un momento di difficoltà o un blocco nella relazione tra noi e l’ambiente in cui viviamo.
Un tema che appare evidente nelle sintomatologie più frequenti. Tosse, laringiti, tracheiti e tonsilliti esprimono ad esempio, con varie sfumature, lo stesso risvolto psicosomatico: il rifiuto di “mandar giù” ulteriormente qualcosa di disturbante per la persona.
In questo senso il colpo di tosse esprime chiaramente, col suo suono abbaiante, la rabbia inespressa e il rifiuto, oltre al bisogno di riaffermare sonoramente la propria presenza.
Ciò è particolarmente vero nelle affezioni alle tonsille, che in quanto organi ausiliari del sistema immunitario si gonfiano e si chiudono per sbarrare la strada ai “rospi velenosi” che siamo stati costretti a ingoiare.
1. Raffreddore, sinusite: come difendersi dai primi fastidi
- IL RAFFREDDORE
Tra le più comuni affezioni delle vie aeree c’è il raffreddore, che porta con sé un corteo di sintomi fastidiosi: naso e occhi brucianti, continui starnuti, malessere generale e senso di spossatezza.
Se il disturbo si ripete spesso, siamo in presenza non solo di un abbassamento delle difese immunitarie, ma anche di un eccesso di influenzabilità alle condizioni esterne che richiede pause d’isolamento frequenti.
Dal punto di vista psicosomatico, infatti, un naso raffreddato presenta un doppio tema: da un lato permette di non registrare le informazioni olfattive provenienti dall'ambiente, dall'altro la violenza dello starnuto tiene gli altri alla larga.
ECCO I RIMEDI
• il miglior rimedio contro il raffreddore è il ribes nero: antibatterico, antiallergico, antinfiammatorio, è efficace in tutte le sindromi respiratorie, sia virali che allergiche, come il raffreddore da fieno e le pollinosi in genere.
Potente ma delicato, può essere somministrato anche ai bambini. Si usa in macerato glicemico: 50 gocce una o due volte al giorno diluite in poca acqua negli adulti, 25 gocce nei bambini.
• tra i rimedi omeopatici è ottimo Allium cepa 9 CH, particolarmente indicato nelle riniti acquose, con il naso collante e occhi brucianti e lacrimosi. Se ne assumono tre granuli tre volte al giorno o più, durante la fase acuta, fino a miglioramento.
In caso di raffreddore recidivante l'omeopatico indicato è Natrum muriaticum 9 CH, cinque granuli due volte al giorno per due settimane. - LA SINUSITE
Olio di eucalipto calma l’irritazione delle mucose.
Naso chiuso con scarsa o nulla emissione di muco, testa pesante, dolore frontale, occhi brucianti e gonfiori al volto sono i sintomi della sinusite: un’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali che può, se non curata, dare luogo a complicazioni batteriche.
COME AFFRONTARLA
• Per calmare l’irritazione, sfiammare le mucose congestionate e prevenire le infezioni batteriche possiamo ricorrere all'olio essenziale di eucaliptus, dotato di una potente azione antisettica, antiputrida e antinfiammatoria. Per goderne i benefici, versare in mezzo litro d’acqua calda 10 gocce di olio essenziale di eucalipto, coprire la testa con un asciugamano e inalare i vapori a fondo.
• Tra gli omeopatici il rimedio d’elezione è Hepar sulfur 7 CH, nella dose di 3 granuli tre volte al giorno per due settimane.
Nelle sinusiti infantili invece il rimedio risolutore è Silicea 200 CH in monodose (globuli): una sola dosa tutta assieme, diluita in poca acqua.
2. Tosse secca o grassa?
Tosse secca o grassa? I rimedi che vanno dritti allo scopo.
La tosse non è una patologia ma un sintomo, una risposta fisiologica a un’irritazione delle mucose locali o a qualcosa che ostruisce le vie respiratorie - come un corpuscolo estraneo, un eccesso di muco o le tonsille infiammate - allo scopo di eliminare tutto ciò che ostacola il respiro.
Per curare la tosse occorre quindi innanzitutto capirne l’origine e la tipologia.
- TOSSE SECCA: ALTEA, PAPAVERO E BRYONIA
La tosse secca può essere legata a fattori di irritazione delle terminazioni nervose locali (da fumo, aria troppo fredda o secca, solventi o altre sostanze volatili), ma può presentarsi anche come risposta inconscia ad un disagio psicologico; in questo caso il “fattore irritativo” non è una sostanza ma una situazione.
• Un ottimo rimedio per calmarla sono le tisane a base di altea, emolliente, e semi di papavero, antispasmodico e sedativo: fai preparare in erboristeria una miscela composta da 4 parti di foglie di altea e 1 parte di semi di papavero; due volte al giorno, versa in una tazza di acqua bollente un cucchiaino della miscela, lascia riposare 10 minuti, filtra e bevi.
• L’omeopatia consiglia Bryonia 9 CH, 5 granuli 3 o più volte al dì (anche ogni 2 ore nella fase acuta); Pulsatilla 9 CH è invece indicata se la tosse è secca di notte e grassa di giorno: se ne assumono 5 granuli 3 volte al giorno, fino a miglioramento. - TOSSE GRASSA: TIMO E LIQUERIZIA
• La tosse grassa serve a espellere il muco in eccesso, carico di polveri, allergeni e microbi, presente nelle vie respiratorie, in particolare quando è poco fluido.
Per fluidificarlo possiamo preparare una tisana a base di fiori di timo serpillo, disinfettante e antibatterico, e radici di liquerizia, fortemente mucolitiche: porre un cucchiaio della miscela in una tazza d’acqua bollente, lasciar riposare15 minuti, filtrare e bere due o tre volte al giorno.
3. Tracheiti, faringiti e laringiti
Echinacea e Phytolacca spengono l’incendio.
Una tosse secca e stizzosa, spesso accompagnata da un pizzicore in gola, difficoltà o dolore a deglutire, rivela la presenza di una faringo-tracheite, che può essere di origine irritativa (da sforzo, colpo d’aria ecc.) o infettiva in caso di tosse catarrosa, febbre, senso di oppressione al petto.
La perdita della voce rivela che l’infiammazione coinvolge anche la laringe.
LE RAPIDE SOLUZIONI
• In tutti i casi il primo rimedio a cui ricorrere è il Rame oligoelemento, da assumere nella dose di due fialette sublinguali al giorno (mattino e sera) fino a miglioramento dei sintomi.
• L’erba indicata è invece l’echinacea, efficace antibatterico e antinfiammatorio che costituisce il miglior rimedio naturale per le infezioni respiratorie. Si usa in tintura madre: 30 gocce due volte al giorno diluite in poca acqua.
In caso di laringite all’echinacea si associa la tintura madre di erisimo, 30 gocce due volte al giorno per sfiammare e decongestionare rapidamente le corde vocali.
• Phytolacca decandra 7 CH è il rimedio principe delle infezioni che colpiscono gola e annessi, con gola infiammata e dolore deglutendo, talvolta irradiato all’orecchio; laringo-tracheiti e faringiti da sforzo e da freddo e umidità, con senso di indolenzimento e stanchezza, dolori muscolari.
Se ne assumono 3 granuli tre o più volte al giorno, fino a miglioramento.
In caso di tosse secca e spasmodica è utile l’omeopatico Drosera 9 CH, 3 granuli 3 volte al giorno fino a miglioramento.
4. La bronchite e la pianta speciale
- LA BRONCHITE
La bronchite è un’infiammazione della mucosa dell’albero bronchiale, causata da allergie o da infezioni virali o batteriche delle vie respiratorie.
I sintomi comprendono tosse insistente con senso di oppressione o dolore al petto e alla schiena, mal di gola, febbre, talvolta linfonodi ingrossati.
Il rigonfiamento della mucosa bronchiale, più o meno accompagnato da produzione di muco, riduce la capacità respiratoria, come a proteggere i polmoni dall’“invasione” di un’atmosfera dannosa.
Dal punto di vista psicosomatico, infatti, l’infiammazione bronchiale esprime il tentativo di isolarsi da un ambiente conflittuale che non si vuole o non si può affrontare.
• In caso di bronchite la fitoterapia raccomanda la tintura madre di timo: ricco di fenoli antisettici come il timolo e il carvacrolo, esercita una potente azione antibatterica senza danneggiare le mucose gastroenteriche. Inoltre aumenta la secrezione bronchiale e ne facilita l’espulsione.
Se ne assumono 30 gocce in poca acqua due o tre volte al giorno. - LA PIANTA SPECIALE
L’abete bianco è la miglior cura per la tonsillite
Particolarmente frequente nell’età dello sviluppo, dall’infanzia alla piena adolescenza, la tonsillite è un disturbo che può manifestarsi con o senza placche, talvolta con febbre anche alta.
• Un valido sostituto delle terapie antibiotiche solitamente prescritte è il macerato glicerico di Abies pectinata 1 DH, nella dose di 30 gocce tre volte al giorno in poca acqua, lontano dai pasti.
Si può associare ad alcuni omeopatici che ne completano l’effetto: Hepar sulphur, rimedio delle tonsilliti acute virali o batteriche, con o senza placche, con dolore acuto, sensazione di avere una scheggia in gola, tosse; Pyrogenium, considerato l’antibiotico dell’omeopatia, utile in tutti gli stati infettivi acuti o cronici debilitanti, accompagnati da astenia, senso di prostrazione, spossatezza e febbre; infine Mercurius solubilis in caso di placche.
Tutti i rimedi si usano alla diluizione 9 CH, 5 granuli di ognuno 3 o più volte al giorno nei casi acuti, diradando in base al miglioramento.
5. I due alleati di novembre e tutti i rimedi naturali
- I DUE ALLEATI DI NOVEMBRE
Per proteggere le prime vie respiratorie dai virus e dalle sostanze irritanti possiamo ricorrere a due validi presidi naturali: l’olio essenziale di pino mugo e l'estratto di acerola, da usare in via preventiva per tutto il mese per tonificare le difese naturali e prevenire le infezioni. Ecco come fare:
• OLIO DI PINO MUGO NEL DIFFUSORE DI ESSENZE
Antisettico, mucolitico, germicida, stimolante delle difese immunitarie, l’olio di pino mugo aiuta a mantenere pulita l’aria di casa e a proteggere le vie respiratorie da virus e batteri causa di laringiti, faringiti, tracheiti e tonsilliti.
Per purificare l’aria basta versarne 4 gocce in un diffusore d’essenze o nell’umidificatore, ma può essere utilizzato anche come battericida domestico aggiungendone qualche goccia all’acqua usata per lavare i pavimenti.
• ESTRATTO DI ACEROLA DUE VOLTE AL GIORNO
Ricchissimo di vitamine C, del gruppo B e di betacarotene, oltre a contenere ferro, calcio e fosforo, l’estratto dei frutti di acerola è l’ideale per sostenere dolcemente la risposta immunitaria alle infezioni batteriche e virali.
Inoltre promuove la sintesi della noradrenalina (l’ormone dello stress), l’assorbimento del ferro e la produzione del collagene. Si assume in compresse, nella dose di due al giorno per un mese. - TUTTI I RIMEDI NATURALI
Raffreddore: Ribes nero - Allium cepa - Natrum muriaticum
Sinusite: Eucaliptus - Hepar sulfur - Silicea
Tosse secca: Altea - Papavero - Bryonia - Pulsatilla
Tosse grassa: Timo - Liquerizia
Tracheite, faringite, laringite: Echinacea - Rame oligoelemento - Phytolacca decandra - Drosera
Tonsillite: Abies pectinata - Hepar sulphur - Pyrogenium - Hepar sulphur - Mercurius solubilis
Bronchite: Timo