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Come si “leggono” gli esami del sangue

zary 30 Gennaio 2018
Come si leggono gli esami del sangue1-800x400
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Anno nuovo, check-up nuovo.

Senza diventare ipocondriaci (basta un esame del sangue ogni 12-24 mesi per un individuo adulto in buona salute), sarà capitato a tutti, prima o poi, di avere in mano il referto degli esami da portare al medico curante.

Ed è comprensibile il desiderio di capire subito quale sia il responso.

Però, orientarsi tra le varie sigle e attribuire il giusto significato a eventuali alterazioni riguardanti uno o più valori è, per la maggior parte di noi, un’impresa non semplice.

Premesso che, comunque, spetta sempre al nostro medico interpretare i dati, confrontarli tra loro e, quindi, formulare la diagnosi, può essere utile sapere a che cosa corrispondono le singole voci riportate nei referti e che cosa potrebbero indicare le eventuali variazioni rispetto ai parametri considerati “normali”.

Ricordiamo che questo articolo ha solo uno scopo indicativo e di cultura generale, perché nessuno di noi può sostituirsi alla competenza e professionalità del medico.

Non solo: alcuni laboratori utilizzano parametri diversi da quelli indicati, per cui è possibile che quanto riportato qui non coincida con il “range” del referto che avete in mano!

Curiosità:
Lo sappiamo tutti: il prelievo di sangue per gli esami va fatto alla mattina, a digiuno. Ma è proprio vero?
Secondo uno studio pubblicato sullo European Heart Journal, si otterrebbero risultati affidabili per il colesterolo e i trigliceridi anche se il prelievo fosse effettuato dopo i pasti.
Addio, quindi, all’affollamento mattutino nei laboratori di analisi? Non ancora, perché solo la Danimarca ha finora deciso di introdurre la possibilità di eseguire gli esami a qualsiasi ora del giorno e indipendentemente dai pasti consumati.
Così la prevenzione è diventata più facile per chi deve conciliare le esigenze di lavoro, per anziani e diabetici, che possono evitare il disagio del digiuno.

1. LEUCOCITI (WBC) ED ERITROCITI (RBC)

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  • LEUCOCITI (WBC)
    - Cos’è
    Viene evidenziato il numero totale dei globuli bianchi in un mm cubo di sangue: nel conteggio sono calcolati tutti i tipi di globuli bianchi (neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti, monociti).
    Questo esame serve a escludere la presenza di infezioni e a stabilire se le difese naturali svolgono correttamente il loro compito.
    - VALORI NORMALI
    Da 4.500 a 10.000, per uomini e donne.
    • Un numero più basso può essere la spia di una minore capacità dell’organismo di difendersi dalle malattie, oppure di un generale indebolimento del corpo.
    • Un numero di leucociti più alto del normale indica un’infezione in corso, oppure è un dato che si può riscontare in seguito a un’intossicazione.

 

  • ERITROCITI (RBC)
    - Cos’è
    Viene evidenziato il numero di globuli rossi presenti in un millimetro di sangue.
    - VALORI NORMALI
    4,5-5 milioni per l’uomo, 4,2-4,6 milioni per la donna.
    • Un numero di globuli rossi inferiore al normale è il segnale di un’anemia, tanto più seria quanto più il numero di globuli è basso.
    • Se i globuli rossi sono più numerosi del normale, si è in presenza di un disturbo chiamato policitemia, ovvero il segnale di una disidratazione dell’organismo dovuta a malattie che portano diarrea e vomito.
    Può essere anche in relazione con l’uso di farmaci contenenti testosterone, oppure può essere dovuto a enfisema polmonare o a malattie cardiache.

 

2. EMOGLOBINA (HGB), PIASTRINE (PLTS) E GLUCOSIO (GLICEMIA)

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  • EMOGLOBINA (HGB)
    - Cos’è
    Indica la quantità della sostanza che dà colore al sangue e trasporta l’ossigeno.
    - VALORI NORMALI
    13,5-18 g per gli uomini, 11,5-16,5 g per le donne.
    • Un valore basso è quasi sempre associato a una diminuzione dei globuli rossi; quindi viene interpretato come segnale di anemia, dovuta a una malattia del sangue oppure a un’alterazione della funzionalità dei reni o del fegato.
    • Un valore più alto del normale si riscontra, invece, nella policitemia, ossia in presenza di un aumento dei globuli rossi.

 

  • PIASTRINE (PLTS)
    - Cos’è
    Evidenzia il numero delle piastrine (le cellule del sangue prodotte dal midollo osseo).
    - VALORI NORMALI
    150.000-500.000 per mm cubo, per uomini e donne.
    • La diminuzione del numero di piastrine, detta trombocitopenia, si riscontra a seguito a trasfusioni di sangue, oppure dopo una cura prolungata a base di particolari farmaci, quali antibiotici, diuretici, barbiturici.
    Può, inoltre, essere il segnale di varie malattie organiche, tra cui: anemia; carenza di vitamina B e acido folico; linfomi; ipertiroidismo.
    • L’aumento del numero di piastrine, definito trombocitosi, può essere conseguenza della prolungata assunzione di preparati a base di vitamina B12 e acido folico.
    Ma anche segno di: morbo di Crohn; anemia emolitica; tumore.

 

  • GLUCOSIO (GLICEMIA)
    - Cos’è
    Il glucosio è la quantità di zucchero presente nel sangue.
    I valori normali della glicemia dipendono dalla quantità di zucchero immessa nel sangue con gli alimenti e dalla capacità dell’organismo di smaltirla.
    - VALORI NORMALI
    60-110 mm per dl di sangue.
    • Una diminuzione del glucosio rispetto a valori normali si riscontra nel corso di diete povere di zuccheri o in seguito a un digiuno prolungato, oppure può essere conseguenza dello svolgimento di un’attività fisica intensa.
    Può, inoltre, dipendere dall’assunzione di particolari farmaci o può essere il segnale di alterazioni a carico del fegato o ipotiroidismo.
    • Un aumento del glucosio è sempre il segnale di diabete mellito, la malattia caratterizzata dallo scorretto utilizzo degli zucchero da parte dell’organismo.

 

3. COLESTEROLO TOTALE, COLESTEROLO HDL E COLESTEROLO LDL

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  • COLESTEROLO TOTALE
    - Cos’è
    Il colesterolo è un grasso presente nel sangue, sintetizzato (cioè prodotto) dal fegato, dalla corteccia surrenale, dalla cute, dall’intestino, dalle ovaie e dai testicoli e dall’aorta nella misura di un g al giorno, mentre nell’organismo ne vengono introdotti, attraverso la dieta, tra i 300 e i 600 g al giorno.
    Viene suddiviso in Hdl (“buono”) e Ldl (“cattivo”). Nel corso dell’esame viene valutata sia la quantità di quello totale sia le proporzioni di Hdl e Ldl.
    - VALORI NORMALI
    140-220 mg per dl di sangue.
    • Valori inferiori si riscontrano a seguito ad una dieta troppo povera e restrittiva oppure in caso di: ipertiroidismo; alterazioni epatiche; anemia; serie infezioni.
    • L’aumento del colesterolo totale può essere dovuto, invece, all’incapacità dell’organismo di eliminare le sostanze grasse attraverso l’alimentazione.
    Può , inoltre, essere causato da: alterazioni epatiche; diabete; pancreatite.

 

  • COLESTEROLO HDL
    - Cos’è
    Viene de nito colesterolo “buono”, poiché la sua presenza ostacola la comparsa di arteriosclerosi (formazione di placca nelle arterie).
    - VALORI NORMALI
    35-95 mg per dl di sangue.
    • Valori inferiori rappresentano in primo luogo un indice di rischio per l’arteriosclerosi. Possono, inoltre, essere il segnale di: cirrosi epatica; diabete; dieta scorretta e carente di nutrienti; infezioni serie.
    • Un aumento dell’Hdl è un ottimo segno: il colesterolo buono protegge dal rischio di arteriosclerosi e quindi di infarto (oltre il valore di 55 mg i rischi sono molto bassi).

 

  • COLESTEROLO LDL
    - Cos’è
    È il cosiddetto colesterolo “cattivo”, la cui presenza costituisce un indice di rischio per l’arteriosclerosi e, quindi, per l’infarto.
    - VALORI NORMALI
    70-180 mg per dl di sangue
    • Una diminuzione rispetto ai valori normali rappresenta un segno positivo, perché significa che il rischio di arteriosclerosi è molto basso.
    • Un aumento di Ldl esprime alto rischio di andare incontro ad arteriosclerosi.

 

4. TRIGLICERIDI, CREATININA E ACIDO FOLICO

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  • TRIGLICERIDI
    - Cos’è
    A differenza del colesterolo, possono essere introdotti solo attraverso gli alimenti, perché non vengono prodotti dall’organismo.
    - VALORI NORMALI
    40-172 mg per dl di sangue.
    • La diminuzione rispetto ai valori normali può essere dovuta a: malnutrizione; malassorbimento; alterazioni del fegato; ipertiroidismo.
    • L’aumento dei trigliceridi può essere messo in relazione con un eccessivo consumo di bevande alcoliche, oppure una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi.
    Può essere anche la conseguenza di una cura farmacologica a base di estrogeni, betabloccanti.
    Può, in ne, essere il segnale di varie malattie, tra cui: diabete; alterazione funzionalità renale; pancreatite; epatite virale; ipotiroidismo.

 

  • CREATININA
    - Cos’è
    La creatinina è una delle componenti dell’urina. Il suo dosaggio nel sangue rappresenta uno dei mezzi più attendibili per valutare la funzionalità dei reni.
    - VALORI NORMALI
    0,60-1,20 mg per dl di sangue.
    • La diminuzione si riscontra nelle seguenti eventualità: atro e muscolari; tumore della prostata; gravidanza.
    • L’aumento può essere il segnale di vari problemi tra cui: alterazioni renali; scompenso cardiocircolatorio; ipertiroidismo.

 

  • ACIDO FOLICO
    - Cos’è
    È la vitamina B9, nota anche come Folina, che serve alla produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo.
    - VALORI NORMALI
    3-20 mcg/l.
    • Valori superiori alla media possono essere determinati da una dieta molto ricca di verdure, poiché l’acido folico si assume attraverso verdure a foglia verde, legumi, cereali, fragole, arance, nocciole.
    • Valori inferiori possono essere causati da: anemia; patologie del fegato o dei reni; tumori.
    Possono influire anche l’assunzione della pillola anticoncezionale o lo stato di gravidanza.

 





5. ACIDO URICO (URICEMIA) E ORMONE TIREOSTIMOLANTE (TSH)

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  • ACIDO URICO (URICEMIA)
    - Cos’è
    È una sostanza di scarto del metabolismo, che viene eliminata in parte dalle urine e in parte per via intestinale.
    - VALORI NORMALI
    3,40-7 mg per dl di sangue.
    • Valori inferiori possono essere conseguenze di una cura a base di cortisone oppure segno di un’alterata funzionalità renale, epatica o anemia.
    • Valori più alti della norma si riscontrano dopo digiuni prolungati, o possono riferirsi a un’alimentazione troppo ricca di frattaglie e legumi.
    Possono essere il segnale di: gotta; linfomi; ascessi; psoriasi; gestosi (malattia che può colpire in gravidanza).

 

  • ORMONE TIREOSTIMOLANTE (TSH)
    - Cos’è
    Il Tsh è l’ormone prodotto dall’ipofisi, che è una ghiandola posta in prossimità dell’ipotalamo (una particolare zona del cervello).
    La sua funzione è controllare la produzione di ormoni tiroidei, detti T3 e T4, da parte della ghiandola.
    - VALORI NORMALI
    0,3- 3,8 microunità per ml di sangue.
    • La diminuzione rispetto ai valori normali si riscontra in casi di ipertiroidismo.
    • L’aumento significa che la nostra tiroide lavora poco ed è in ipotiroidismo.

 








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