Avrete sicurametne sentito parlare della sverminazione dei cuccioli di cane. Ma che cosa e' di preciso?
E' durante il periodo che va dalla nascita allo svezzamento che si decide l'avvenire di un cucciolo. Occorre, quindi, vegliare particolarmente su di lui durante le prima settimane (e non solo!).
Ciò significa effettuare quelle prassi sanitarie diventate ormai obbligatorie per mantenere la buona salute del proprio cucciolo. Oltre ai vaccini, una delle prassi che possano garantire una sana crescita del cucciolo è la sverminazione.
Ma perché la sverminazione è così importante per la salute del nostro amico a quattro zampe (e anche per tutta la nostra famiglia)? Quali sono i vermi intestinali che infestano il cucciolo? C'è un rischio reale di contagio per l'uomo che vive a contatto con un cane infestato? Come e con che cosa scacciare i vermi?
Scopriamo insieme tutto questo e molto altro ancora. Buona lettura.
1. Perché la sverminazione?
La sverminazione è un'operazione semplice ma che spesso viene condotta senza particolari precauzioni. Eppure, durante la sua esistenza e in relazione al modo in cui viene allevato, ogni cane è esposto a fenomeni parassitari, che richiedono trattamenti da adottare con attenta valutazione per ottenere validi risultati. I vermifughi non hanno tutti il medesimo campo di attività; è necessario, pertanto, identificare il parassita per poterlo combattere efficacemente.
L'assunzione di vermifughi è oggigiorno praticamente senza pericolo, grazie agli antiparassitari moderni. Si può prevederla per l'età di 3 settimane perché non si deve dimenticare che il cucciolo, anche se non è mai uscito di casa, può essere portatore di parassiti, i quali possono essergli stati trasmessi dalla madre, nel corso della gestazione, attraverso la placenta. A parte i casi in cui le larve sono visibili a occhio nudo, l’unico metodo per avere una diagnosi sicura è l’esame microscopico di un campione di feci. Importante è sapere che le uova non vengono espulse giornalmente, per cui, nei casi sospetti, è importante effettuare analisi ripetute o analizzare le feci di tre giorni differenti.
I vermi intestinali possono creare grossi problemi all’animale contaminato ma sono anche facilmente curabili se si impedisce che si riproducano a dismisura. Con una prevenzione regolare, le parassitosi intestinali non presentano pericoli né per gli animali né per l’uomo. Proprio perché sia il padrone che l’animale possano essere sicuri della propria salute l’uno affianco all’altro, si consiglia di non tralasciare mai la profilassi della sverminazione se non si vuole rischiare di contrarre patologie piuttosto rare. Quindi quando si decide di prendere con sé un cane e non si vuole rischiare di contrarre zoonosi parassitarie, bisogna seguire un giusto programma di sverminazione cuccioli non solo per garantire la salute del proprio amico a quattro zampe ma anche la propria e di tutta la famiglia.
L’arrivo di un cucciolo nella sua nuova casa è un evento importante. Tuttavia, l’integrazione di un animale nell’ambiente familiare non è sempre priva di difficoltà e se si desidera avere un legame ideale con il proprio cucciolo ci sono alcune cose molto importanti da ricordare. Le prime settimane di convivenza porranno le basi del futuro comportamento del cane e getteranno le fondamenta del suo legame con la nuova famiglia.
Bisogna tener presento che un cane può ospitare varie specie differenti di vermi. Tutti gli organi possono esserne interessati, ma più frequentemente i parassiti si annidano nel tubo digerente. Essi vanno trattati regolarmente con un'apposita terapia. I vermi (detti anche elminti) si dividono in 2 grandi famiglie: da un lato i cestodi, comunemente chiamati tenie, che sono vermi piatti e segmentati, simili a un nastro più o meno lungo, e dall'altro i nematodi o vermi cilindrici.
Questi 2 gruppi non hanno la stessa importanza a livello patologico: i primi, contratti quando il cane ingerisce un ospite dei parassiti, sono generalmente più tollerati; gli altri (o almeno le specie principali) non hanno, invece, ospiti intermedi, talvolta sono trasmessi dalla madre al figlio e possono dare origini a gravi disturbi.
Perché la sverminazione? Le ragioni sono svariate e riguardano ovviamente il cane stesso, ma anche gli altri animali e talvolta perfino l'uomo. Alcuni parassiti del tubo digerente possono essere all'origine di gravi disturbi, che mettono a repentaglio la vita dell'animale. Gli ascaridi, per esempio, quando sono presenti in grandi quantità, possono formare dei "gomitoli" che rischiano di portare all'occlusione intestinale. Gli anchilostomi sono talvolta responsabili di una forma di anemia che può condurre il cucciolo alla morte. Anche altri parassiti, quali gli spirocerchi dell'esofago e le linguatule, possono essere fatali.
2. Sverminazione - Gli agenti parassiti dell'apparato digestivo del cane
Gli agenti parassiti dell'apparato digestivo del cane sono: gli ascaridi, gli anchilostomi, le linguatule serrate, i tricuridi o tricocefali, l'echinococco, il dipylidium e la tenia.
Gli ascaridi sono senza dubbio i più comuni e sono caratterizzati dalla classica forma a spaghetto degli adulti che possono raggiungere anche i 20 centimetri di lunghezza e vivono nell’intestino tenue di cani e gatti; tali forme sono facilmente riconoscibili nelle feci anche se è abbastanza raro il loro riscontro salvo casi di infestione massiva. Le uova di tali parassiti sono invece invisibili ad occhio budo e molto resistenti nell'ambiente esterno. Inoltre, nel cucciolo le forme larvali possono raggiungere bronchi e polmoni causando problemi respiratori oppure enteriti od occlusioni intestinali anche gravi. Sicuramente più gravi sono le infestazioni da ancilostomi e trichiuridi, in quanto possono essere causa di enteriti emorragiche e gravi forme di anemia. Le uova di ascaridi ingerite dall’uomo (soprattutto dai bambini) possono causare gravi malattie conseguenti alla migrazione delle larve negli organi interni (Larva migrans di ascaride).
Gli anchilostomi sono parassiti intestinali del cane. Bianco-rossastri, di pochi cm e filiformi. Le uova vengono eliminate all’esterno con le feci, mentre le larve che ne derivano possono penetrare nell’organismo animale oltre che per via orale anche attraverso la cute. La madre infetta può trasmettere gli anchilostomi ai propri cuccioli. A livello intestinale sono in grado di svolgere un’azione ematofaga (si nutrono di sangue) determinando spesso anemia. Gli animali appaiono debilitati, svogliati, con vomito, diarrea nerastra (presenza di sangue) e coliche. Si consiglia la sverminazione tempestiva dei cuccioli.
Il Dipylidium caninum è il verme piatto più comune sia nel cane sia nel gatto. Può essere lungo fino a 80 cm. I segmenti di verme che contengono le uova vengono eliminati con le feci del cane. Questi segmenti sono mobili e sono simili a piccoli chicchi di riso. Si possono notare nelle feci fresche del cane oppure sui peli della zona perianale del cucciolo, dove causano irritazione e sfregamento della parte sul terreno. La presenza di questi parassiti è strettamente associata all’infestazione da pulci. Il cane si infesta ingerendo pulci portatrici delle larve di Dipylidium in via di sviluppo. Le pulci fungono quindi da ospite intermedio (o “portatore”) di questo verme piatto. Per essere efficace, il trattamento antiparassitario deve essere combinato a un trattamento specifico contro le pulci.
I tricocefali o tricuridi (Thricuris vulpis) sono parassiti del grosso intestino del cane. Si attaccano alla parete intestinale e misura- no da due a quattro centimetri. Si nutrono del sangue del loro ospite. Le infestazioni gravi possono condurre ad anemia e diarrea emorragica (colite emorragica). L’infestazione può avvenire nei cani di qualsiasi età in seguito all’ingestione di uova del parassita. Le uova di tricuridi sono molto resistenti e possono sopravvivere nell’ambiente esterno per alcuni anni. Questi vermi possono essere resistenti ad alcuni vermifughi. Il veterinario consiglierà il trattamento efficace.
La linguatula serrata vive allo stadio adulto nelle cavità nasali e nei seni frontali del cane e occasionalmente può infestare anche l'uomo. Ha corpo linguiforme e 4 appendici corte ed uncinate poste in prossimità della bocca. Nella sede di localizzazione la femmina depone le uova larvate che raggiungono il mondo esterno con il muco nasale o attraverso le feci se deglutite. Le larve e le ninfe si sviluppano in numerose specie di erbivori ed onnivori. I cani e gli altri ospiti definitivi si infestano ingerendo le larve terziarie.
La tenia (nella foto sopra) è invece caratterizzata da una forma piatta e può misurare da 15 a 70 centimetri. La struttura della tenia è tipica ed è costituita da una testa, un collo ed un numero variabile di “proglottidi”, cioè quei pezzi che contengono le uova e che sono ben visibili ad occhio nudo nelle feci. Caratteristica importante delle teniasi di cane e gatto è la necessità di un ospite intermedio, la pulce, che ingerisce le uova di tenia ed a sua volta viene ingerita dall’animale ricominciando così il ciclo vitale.
In Sardegna è molto diffuso l’echinococco, un particolare tipo di tenia. Si può proteggere il cane somministrando soltanto carni cotte e, al ritorno dal soggiorno, è meglio effettuare una visita di controllo e l’esame delle feci.
Di fatto, nella maggioranza dei cani, il parassitismo ha manifestazioni decisamente insidiose: il rachitismo o lo sviluppo difettoso, quando l'animale sta crescendo; condizioni generali non buone, se invece si tratta di un individuo adulto.
3. Rischio di contagio per l'uomo e per altri cani e modi di trasmissione
Il cane infestato col tempo elimina mediante le feci migliaia di uova parassiti. Questo sono spesso molto resistenti e possono conservarsi nel terreno per anni e anni. Nel caso di vermi cilindrici (ascaridi, anchilostomi, tricocefali) sono le larve, provenienti dalle uova che rischiano di contaminare altri cani e che possono portare l'animale precedentemente infestato a contaminarsi di nuovo, qualora viva in un ambiente ristretto. Per quanto riguarda i vermi piatti (cestodi), essi non possono svilupparsi se non in un altro animale: l'ospite intermedio che a sua volta li trasmetterà al cane che lo inghiottirà.
Un altro modo di trasmissione molto importante, anche se poco conosciuto dal grande pubblico, è il passaggio dalla madre ai cuccioli, sia in utero, vale a dire durante la gestazione (ed è il caso dei Toxocara canis), sia attraverso il latte (come accade sia con i Toxocara canis, sia con gli anchilostomi e le linguatule). In questo modo oltre il 90% dei cuccioli presenta già parassiti al momento della nascita. I cani affetti da alcuni tipi di vermi dell'apparato digerente rappresentano un pericolo per l'ambiente che li circonda (le malattie che gli animali trasmettono all'uomo sono dette zoonosi).
Per questo, i padroni dovrebbero periodicamente far controllare i loro beniamini. Le larve degli anchilostomi sparse sul terreno, possono insinuarsi nella pelle e sono responsabili di patologie di larva migrans nei climi caldi e umidi. Le uova di ascaridi possono essere inavvertitamente ingerite: i bambini che giocano coi cani o semplicemente con la terra, sono i più esposti e i più colpiti. Disperdendosi nel loro organismo i parassiti danno origine a una patologia da larva migrans con febbre, sintomi polmonari e, a volte, disturbi oculari. I rischi sono particolarmente alti per i bambini che giocano nelle aree sabbiose dei giardini pubblici, le quali possono essere state inquinate da feci di cani. Questo motivo è, quindi, più che sufficiente a vietare ai cani l'accesso in quelle zone.
Anche le uova della tenia echinococco possono essere assorbite sia attraverso il contatto con un cane infetto, sia tramite alimenti (per esempio legumi non lavati a sufficienza). Le larve si sviluppano nel fegato e sono responsabili della pericolosa cisti idatidea. Senza voler drammatizzare l'importanza di queste zoonosi in Italia, bisogna comunque segnalarle per indurre chiunque possegga un cane ad adottare le misure necessarie.
Alcuni suggerimenti per difendere il vostro cane dai vermi:
- Sverminare regolarmente i cani adulti almeno due volte l’anno.
- Sverminare inoltre le femmine prima della gravidanza e prima della nascita dei cuccioli. Per i cuccioli le infestazioni di vermi sono particolarmente pericolose, pertanto occorre assolutamente sverminarli più volte a partire dalla seconda settimana di vita e a distanza di due settimane e quindi 6 settimane.
- -Lavare regolarmente la ciotola dell’acqua e del cibo.
- -Prima di aggiungere la carne al suo pasto, cuocerla bene.
- -Evitare che il cane mangi resti di animali morti.
- -Dopo un’infestazione di pulci, sverminare assolutamente contro la tenia.
- -Assicurare l’igiene nell’ambiente dove vive il cane, non dategli baci né fatevi leccare sul viso.
- Lavatevi bene le mani, soprattutto prima di mangiare e dopo avere svolto lavori in giardino.
Se seguirete queste norme igieniche, lo stretto contatto con il vostro amato quattrozampe non potrà costituire alcun pericolo!
4. Sverminazione: come e con che cosa eliminare i vermi?
Per scacciare i vermi, esistono sul mercato numerosi antielmintici destinati al trattamento dei parassiti digestivi del cane. Non sono tutti equivalenti, possedendo ciascuna molecola il suo proprio spettro di attività.
a) Antielmintici attivi sui cestodi
La maggioranza di questi antielmintici ha un'azione soddisfacente sui cestodi del genere Taenia. La posologia varia secondo la specie del parassita. Numerosi vermifughi in vendita libera sono dosati in modo tale da poter permettere una disinfestazione completa.
b) Antielmintici attivi sui vermi tondi o nematodi
La maggior parte di questi vermifughi è molto efficace contro i parassiti adulti, fatta eccezione per i Tricocefali, particolarmente difficili da eliminare. Viceversa, l'effetto sulle forme larvali è spesso mediocre.
c) Antielmintici polivalenti
Queste molecole hanno un largo spettro e agiscono sui vermi piatti e sui vermi tondi. Di grande interesse per una disinfestazione di routine, sono generalmente meno attive rispetto ai prodotti specifici per un determinato parassita.
Da qui l'importanza di ricorrere a medicinali veterinari la cui efficacia è stata testata.
Come scacciare esattamente i vermi? Dopo aver effettuato un'analisi coprologica, che ha lo scopo di identificare i parassiti da eliminare, si potrà scegliere di debellare i vermi o di praticare un trattamento sistematico di routine contro i parassiti ai quali il cane, a seconda del suo modo di vita, è più esposto. Per ogni prodotto, occorre rispettare la dose efficace e le modalità d'impiego.
1) Contro i nematodi (nella foto sopra)
Il programma di sverminazione riconosce 3 categorie di malati: il cucciolo, la cagna in gestazione o in allattamento e l'adulto. Il cucciolo è spesso fortemente affetto dai parassiti fin dalla nascita, poiché la madre lo ha contaminato durante la gestazione. La coprofagia e una debole immunità aumentano i rischi. La sverminazione deve essere praticata alla quarta, all'ottava e alla dodicesima settimana, poi ogni 3 mesi fino all'età di un anno. La cagna in gestazione o in allattamento è responsabile della contaminazione della cucciolata. Durante la gestazione è molto ricettiva e può reinfestarsi al contatto con i piccoli che porta. Siamo, dunque, di fronte a un autentico circolo vizioso!. Sulla cagna la sverminazione deve essere praticata 2 settimane prima del parto, quindi 2, 4 e 6 settimane dopo.
2) Contro i cestodi
Sono raccomandate 2 sverminazioni annuali, ma la loro giustificazione dipende dal modo di vita dell'animale.
5. Principali vermi del cane e loro importanza
1) VERMI TONDI O NEMATODI
Parassita | Localizzazione | Modi di infestazione del cane | Rischi per l'uomo |
Ascaridi: | |||
a) Toxoscaris leonina | Intestino tenue | Ingestione di uova di parassiti contenenti delle larve | No |
b) Toxoscaris canis | Intestino tenue | Ingestione di uova di parassiti contenenti delle larve. Ingestione del latte materno. Ingestione di piccoli animali (topolini) che hanno inghiottito le uova larvate | + + Rischio accresciuto per i bambini per ingestione di uova larvate. L'infestazione si trasmette attraverso una larva migrans. |
Ancilostomi - Ancilostoma caninum | Intestino tenue | Penetrazione delle larve nella pelle. Ingestione del latte materno. | + Larva migrans cutanea |
Strongili - Strongyloides stercoralis | Intestino tenue | Penetrazione delle larve nella pelle. Ingestione del latte materno. | + Parassitismo intestinale. L'uomo è in realtà la sorgente per il cane. Raro. |
Tricocefali - Trichuris vulpis | Intestino crasso | Ingestione di uova di parassiti contenenti delle larve. | No |
2)VERMI PIATTI SEGMENTATI O CESTODI, TENIE
Dipylidium caninum | Intestino tenue (ben tollerate) | Ingestione di pulci contenenti delle larve microscopiche. | + Verme adulto nell'intestino. Benigno. Raro |
Taenia sp. (tenie vere) | Intestino tenue (ben tollerate) | Ingestione di visceri (secondo il caso, fegato, polmoni, cervella ...) infestati da parassiti | - (salvo casi di cenurosi) |
Echinococco - Echinococcus granulosus | Intestino tenue (ben tollerate) | Ingestione di fegato o di polmone di pecora infestati (larva vescivolare) | + + + "Cisti idatidea". |
Se io oggi sverminassi i miei cuccioli dopo quanto tempo questi espelleranno i vermi?