Il Terrier Boemo (Cesky Terrier), l’ultimo nato della numerosa tribù dei Terrier (che non conta meno di una trentina di razze), è stato riconosciuto dalla Federazione Cinologica Internazionale solo il 24 maggio 1963.
Possiede in primo luogo un potente temperamento di cacciatore ed esercita i suoi talenti sottoterra come in superficie.
Si riavvicina così ad antiche tradizioni, perché da moltissimo tempo i Terrier, che per la maggior parte furono in passato grandi cacciatori, oggigiorno disertano le gallerie delle puzzole e frequentano solo il ring delle esposizioni e gli appartamenti confortevoli.
Equilibrato, non aggressivo, compagno piacevole e allegro, facile da addestrare; un po’ riservato con gli estranei; di carattere calmo e gentile.
Questo cane non è esageratamente aggressivo, specialmente verso i suoi simili, e la sua educazione e il suo addestramento si portano avanti senza difficoltà, perché è dotato di un carattere flessibile e docile.
Una parte del fascino del Terrier Boemo viene da ciò che sembra associare questa vocazione di cacciatore instancabile con notevoli attitudini alla compagnia.
Appare, in effetti, come un animale estremamente adattabile, molto equilibrato e socievole, suscettibile di convenire a un grande numero di padroni e ad ambienti assai diversi.
Ma scopriamo meglio questa straordinaria razza canina, ottenuta attraverso una serie di scrupolosi incroci da parte del Dott. Horàk Frantisek nel 1950, e precisamente quando riuscì ad ottenere un maschio di nome Balda Lovu Zdar, che fu il primo di partenza della linea che doveva condurre al Terrier Boemo.
1. Origine
Il Terrier Boemo (Cesky Terrier), l'ultimo nato della numerosa tribù dei Terrier (che non conta meno di una trentina di razze), è stato riconosciuto dalla Federazione Cinologica Internazionale solo il 24 maggio 1963.
La sua storia, pur essendo recente, non è certo meno appassionante.
Quale amatore di cani non ha un giorno accarezzato il sogno di creare la sua razza canina?
Frantizek Horak ha realizzato il suo sogno: il "padre" del Terrier Boemo ha avuto l'immensa soddisfazione di vedere il suo cane riconosciuto dalle autorità ufficiali del suo paese, puoi dalla FCI, apprezzato e subito adottato dagli amatori di tutta l'Europa.
La sua avventura cominciò negli anni Trenta. Frantizek Horak, entrato nell'amministrazione forestale nel 1926, desiderava prendere come "socio" un Terrier, per cacciare il tasso e la volpe (ma anche la lepre!).
Avendo ammirato nel 1928 una magnifica coppia di Scottish Terrier sulla copertina di una rivista cinologica ceca, decise di acquistarne degli esemplari, cosa che riuscì a fare nel 1932.
Da allora, egli addestro i suoi cani alla caccia e ne intraprese l'allevamento. Ma, pur riconoscendo loro delle grandi qualità dei cacciatori, li trovava testardi e aggressivi.
Così si mese, a partire dal 1939, ad allevare un'altra razza, il Sealyham-Terrier, che, secondo il suo giudizio, era più facile da condurre e che aveva un naso finissimo.
Sedotto dalle qualità delle due razze, Frantizek Horak tentò di unirle in una sola - e nuova - razza che, tenuto conto del suo istinto ereditario molto saldo per la caccia, avrebbe dovuto manifestare molta energia e resistenza, lasciandosi educare assai facilmente.
Quanto al mantello, Horak desiderava che non richiedesse troppe cure; lo voleva con un colore dominante e meno facile a sporcarsi del mantello bianco del Sealyham.
Augurio d'altra parte più che comprensibile - essendo chiare le preoccupazioni utilitarie dell'allevatore - perché, a quell'epoca, i Terrier britannici erano sempre meno impiegati per la caccia ed evolvevano verso un tipo votato alle esposizioni e sempre più sofisticato, quanto all'estetica e alla toeletta.
Horak voleva anche che il suo Terrier avesse le orecchie cadenti, più pratiche, secondo lui, per un cane che doveva penetrare nelle gallerie sotterranee dei predatori.
2. Storia
Frantizek Horak poté realizzare il suo sogno solo dopo la seconda guerra mondiale.
Sfortunatamente, però, il maschio derivato da un primo incrocio Scottish-Sealyham, abbastanza vicino a ciò che egli cercava, morì in seguito a un incidente di caccia.
Riprendendo le sue prove di incrocio, ottenne nel 1950 un altro maschio, Balda Lovu Zdar, che fu il primo di partenza della linea che doveva condurre al Terrier Boemo.
Questo cane era derivato da un maschio Sealyham di origine inglese, descritto come di buona qualità, e da una femmina Scottish, proveniente dall'allevamento di Horak, di qualità media secondo i criteri della razza.
Considerando sempre come indispensabili temperamento di cacciatore, orecchie cadenti, buona pigmentazione e chiazze bianche il più discrete possibile, Horak giunse al suo scopo alla sesta generazione.
Essendo riuscito a evitare le insidie della consanguineità, a eliminare i difetti che apparivano a mano a mano, alternando gli accoppiamenti padre-figlia, madre-figlio e fratello-sorella, ottenne dei cani e forti, vigorosi e attivi, più prolifici di quelli delle generazioni precedenti.
Questi caratteri, conformi a ciò che Horak ricercava, erano fissati: una nuova razza era nata.
Alcuni autori inglesi affermavano che il Cesky Terrier proviene da altri incroci rispetto a quelli che sono stati praticati fra Scottish e Sealyham: Tom Horner, grande esperto di Terrier, cita l'impiego del Dandie Dinmont Terrier e del Bassotto a pelo duro; Ronald Delaney, nella sua opera "Hounds et Terriers" ricorda unicamente l'apporto del Bassotto a pelo duro.
Tuttavia, Frantisek Horak ha saputo mostrarsi convincente nell'intervista rilasciata, nel 1987, alla rivista tedesca Hunde Haltung Zucht Sport. Parlando dei suoi lavori, ha precisato che si trattava all'inizio di un tentativo e non di un programma ragionato.
Ha dichiarato anche di aver utilizzato i cani che aveva a sua disposizione, perché il ricorso a più di due razze avrebbe richiesto mezzi finanziari ben più importanti dei suoi (a casa del mantenimento di un numero considerevole di esemplari); quanto all'assegnazione, è stata più lunga.
Il Terrier Boemo è stato rapidamente considerato in Cecoslovacchia come un cane "nazionale", che partecipava alle disposizioni, grandi e piccole, persino come una celebrità.
Addirittura è stato stampato un francobollo con la sua effigie, ma solo nel 1965, alla prima esposizione mondiale della FCI, è stato presentato ai cinologi e ai cacciatori degli altri paesi.
I resoconti segnalarono che, nel corso di queste manifestazioni, le reticenze degli specialisti sono state vinte e che questo cane ha riportato un vivo successo presso i cinofili.
Al giorno d'oggi, tuttavia, il suo allevamento fuori della natale Cecoslovacchia non è che all'inizio: un allevatrice belga ha importato un primo esemplare nel 1984; alcuni allevatori francesi dapprima ne hanno acquistati due, nel 1986, poi parecchi altri, dopo averli potuti ammirare all'esposizione internazionale del Lussemburgo.
Sembra che la sua introduzione in Germania sia stata di poco precedente e che la sua diffusione sia più consistente, il che è senza dubbio è dovuto ai legami secolari che uniscono la Germania e la Boemia. Nel nostro paese la razza conta un numero limitatissimo di soggetti.
3. Comportamento
Occorre evidentemente chi è il Terrier Boemo presenti grandi qualità per imporsi, visto che numerose grazie vicine sono già molto in voga.
L'attrattiva della novità non è sufficiente, in effetti, ad assicurare il successo di una razza e le qualità di quest'ultima, persino le più solide, spesso hanno fatto fatica a essere riconosciute.
A dispetto di queste difficoltà, il Cesky sembra promesso a un bell'avvenire.
Di qualità non manca, come potremmo giudicare. Possiede in primo luogo un potente temperamento di cacciatore ed esercita i suoi talenti sottoterra come in superficie.
Si riavvicina così ad antiche tradizioni, perché da moltissimo tempo i Terrier, che per la maggior parte furono in passato grandi cacciatori, oggigiorno disertano le gallerie delle puzzole e frequentano solo il ring delle esposizioni e gli appartamenti confortevoli.
Il Cesky, come i suoi e robusti antenati, mostra molta tenacia, grande resistenza, docilità e un eccellente fiuto. Notiamo, tuttavia, che nella maggior parte dei paesi europei non è "sottomesso al lavoro" (cioè il raggiungimento di un titolo di campione di bellezza non è subordinato a una ricompensa per una prova di lavoro).
Nello stesso tempo, questo cane non è esageratamente aggressivo, specialmente verso i suoi simili, e la sua educazione e il suo addestramento si portano avanti senza difficoltà, perché è dotato di un carattere flessibile e docile.
Una parte del fascino del Terrier Boemo viene da ciò che sembra associare questa vocazione di cacciatore instancabile con notevoli attitudini alla compagnia. Appare, in effetti, come un animale estremamente adattabile, molto equilibrato e socievole, suscettibile di convenire a un grande numero di padroni e ad ambienti assai diversi.
Nelle descrizioni del suo temperamento sono i termini di lealtà, di stupefacente vivacità, di gentilezza e di dolcezza che compaiono più spesso. Adora i bambini, dando prova di pazienza e di buona volontà.
Sa essere saggio e obbediente, quando lo si accompagna a fare una passeggiata; le sue uscite possono essere abbastanza lunghe, perché, a dispetto dei suoi arti corti, è capace di seguire per ore un padrone sportivo. Se galoppa a velocità moderata, può mantenere questa andatura per parecchio tempo.
Un altro dei vantaggi di questo cane sta nel fatto che il mantenimento del suo mantello non presenta esigenze particolari.
Come tutti i Terrier, certamente, ha bisogno di cure regolari, ma se cura ci deve essere, non è affatto complicata: il proprietario di un Terrier Boemo passerà meno tempo per conferire al suo cane un'apparenza curata e conforme ai canoni dello standard di quanto ne perderebbe se possedesse un altro Terrier da depilare e da "scolpire".
La toelettatura del Terrier Cesky è rapida come quella di un Barbone il cui pelo vada tosato; la macchinetta tosatrice è, in effetti, il principale strumento per "farlo bello". Il suo mantello, dai riflessi sericei, nei toni pastello, è ancora un asso nella manica da mettere al suo attivo.
4. La toelettatura del Terrier Boemo e razze affini
All'occorrenza, il Terrier Boemo può essere frequentemente lavato, poiché il suo pelo non è duro. Come il Barbone, deve essere curato tutti i mesi.
Sul dorso e sopra il collo i peli dovrebbero essere tagliati con la macchinetta tosatrice, in maniera che la loro lunghezza si collochi tra 1 e 2 centimetri; i fianchi, le cosce e la coda, la gola, le spalle e le orecchie devono essere rasate.
Le frange abbondanti delle membra, della pettorina e del ventre devono essere lasciate tali e quali (certamente vanno spazzolate e pettinate, ma non accorciate o rese uguali).
Anche le sopracciglia, la barba e i baffi sono sottoposti a una piccola cardatura, come nel suo antenato, il Sealyham. Tuttavia, e al fine di dargli un'espressione un poco più severa, il sotto dell'occhio è scolpito.
Questa toeletta ha per scopo quello di proteggere il cane dal freddo e dall'umidità, facilitando la sua avanzata nelle tane e, soprattutto, ha il vantaggio di non essere complessa e di poter essere realizzata ugualmente bene sia dall'amatore sia dall'esperto.
Vediamo adesso le razze affini. Il fatto di cugini il Terrier Boemo a due antenati diretti: lo Scottish Terrier e il Sealyham Terrier.
Quest'ultimo (Sealyham Terrier), originario del Galles (Sealyham è un villaggio di questa regione), è stato creato dal capitano John Owen Tucker Edwards a partire dal 1851.
Questo sportsman, cacciatore accanito, voleva ottenere dei cani capaci di cacciare la lontra e altri predatori; gli servivano dunque cani abbastanza piccoli per insinuarsi ovunque, ma nondimeno capaci di seguire i suoi cani da corsa (degli Otterhound o Cani da lontra).
Non ha voluto, sembrerebbe, creare una razza particolare, ma i sui princìpi di selezione erano tanto semplici quanto spietati: sopprimeva tutti i giovani esemplari che non manifestavano un coraggio assoluto fin dal loro primo incontro con un avversario.
Alla sua morte, nel 1891, non sapeva che i suoi cani sarebbero stati all'origine di una razza nuova e molto stimata di Terrier. Ci sarebbe senza dubbio molto meravigliato, se qualcuno gli avesse detto che il Sealyham sarebbe stato un giorno un cane chic, molto elegante e dal carattere equilibrato.
Misurando circa 28 centimetri al garrese, per un peso che deve essere al massimo di 8/9 kg (a seconda del sesso), questo cane possiede un pelo lungo e duro (che deve essere accuratamente pulito), di colore bianco, talvolta con delle chiazze giallo limone, brune o pelo di tasso sulla testa e sulle orecchie che sono cadenti. Il Sealyham è sconosciuto in Italia e poco diffuso in Gran Bretagna, dove i suoi effettivi sono circa un migliaio. La sua diffusione è grosso modo la stessa negli Stati Uniti.
Lo Scottish Terrier è più popolare. Contrariamente a quel che si crede generalmente, questo cane non esclusivamente nero: i mantelli a fondo rosso con strisce scure, in particolare, ma anche quelli color frumento sono ugualmente apprezzati.
Una testa lunga, delle orecchie ben diritte, un pelo duro e rugoso "scolpito" dalla toeletta, una morfologia molto vigorosa, delle zampe corte: queste sono le principali caratteristiche morfologiche. La sua personalità non è meno originale della sua singolare silhouette.
È un animale molto deciso e molto testardo, che tiene il broncio se lo si contraria e dà prova di diffidenza nei confronti degli estranei, persino se gli manifestano la loro amicizia. Ma, quando ne ha voglia, è giocoso e scaltro e ricambia molto bene l'affetto che i suoi padroni nutrono per lui.
5. Lo Standard del Terrier Boemo
FCI Standard N° 246/ 20,01,1998
TERRIER BOEMO
ORIGINE: Repubblica Ceca
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 11.03.1997
UTILIZZAZIONE: originariamente questa razza era impiegata per cacciare volpi e tassi, oggi è più un cane da casa e da compagnia
CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 3 Terrier
Sezione 2 Terrier di piccola taglia (gamba corta)
Senza prova di lavoro
ASPETTO GENERALE:
Terrier a gambe corte, dal lungo pelo, ben fatto e molto muscoloso, con piccoli orecchi pendenti, costruito nel rettangolo.
MISURE IDEALI:
Altezza al garrese. M. 29 cm F. 27
Lunghezza del cranio M. 21 cm F. 20
Larghezza del cranio M. 10 cm F. 9
Circonf. toracica (dietro il gomito) M. 45 cm F. 44
Lunghezza tronco M. 43 cm F. 40
TESTA:
a forma di un cuneo lungo, spuntato, non troppo ampio, col piano della fronte che forma una ben distinta separazione da quello della canna nasale
REGIONE DEL CRANIO
Cranio: non troppo ampio tra gli orecchi, si restringe gradatamente verso le arcate sopra orbitali. La cresta occipitale si tocca facilmente. Le ossa delle guance sono moderatamente prominenti. La sutura metopica solo leggermente accennata
Stop: non accentuato, ma visibile.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo: scuro e ben sviluppato. Deve essere nero nei Terrier col mantello grigio-blu, e color fegato nei Terriers marrone caffelatte.
Canna nasale: diritta
Mascelle/Denti: mascelle forti. Chiusura a forbice o tenaglia. Dentatura completa (l’assenza dei 2 M3 nella mascella inferiore non va penalizzata). Denti forti, regolarmente allineati e impiantati perpendicolarmente alle mascelle.
Labbra: relativamente spesse, ben aderenti.
Guance: le ossa delle guance non troppo sporgenti.
Occhi: di media grandezza, leggermente infossati, con espressione amichevole; ben ricoperti da sopracciglia sporgenti. Marrone o marrone scuro nei soggetti blu-grigi, marrone chiaro nei caffelatte. Rime palpebrali nere nei blu-grigi, color fegato nei caffelatte.
Orecchi: di media grandezza, ricadenti in modo tale da ricoprire bene l’orifizio. Inseriti abbastanza alti, e ricadenti piatti lungo le guance. Di forma triangolare, col lato più corto del triangolo alla piega dell’orecchio.
COLLO:
di media lunghezza, forte, portato obliquamente. Pelle della gola un po’ lassa, ma senza formare giogaia.
CORPO: Oblungo.
Linea superiore: non diritta perché rene e posteriore sono moderatamente arcuati.
Garrese: non troppo marcato; il collo è inserito piuttosto alto.
Dorso: forte, di media lunghezza
Rene: relativamente lungo, muscoloso ampio e un po’ arrotondato.
Groppa: fortemente sviluppata, muscolosa, bacino moderatamente obliquo. Punte iliache spesso leggermente più alte del garrese.
Torace: più cilindrico che profondo. Costole ben cerchiate.
Ventre: ampio e leggermente rilevato. Fianchi ben pieni
CODA: la lunghezza ideale è 18 – 20 cm. relativamente forte e inserita bassa. A riposo pendente o con leggera piega alla punta; in attenzione è portata a sciabola orizzontalmente o più in alto.
ARTI
ANTERIORI: devono essere diritti, con buona ossatura e paralleli.
Spalle: muscolose
Gomiti: un po’ sciolti, ma non deviati in fuori né in dentro.
Piedi: anteriori larghi; dita ben arcuate e unghie forti. Cuscinetti ben sviluppati e spessi
POSTERIORI: forti, paralleli, ben angolati e muscolosi.
Gamba: corta
Garretto: relativamente alto, fortemente sviluppato
Piedi posteriori: più piccoli di quelli anteriori
MOVIMENTO:
libero, resistente, vigoroso, con spinta del posteriore. Galoppo piuttosto lento ma resistente. Gli anteriori si allungano in avanti in linea retta.
PELLE: ferma, spessa, senza rughe o giogaia, pigmentata.
MANTELLO
PELO: pelo lungo, fine ma fermo, leggermente ondulato con una lucentezza serica; non troppo esagerato. Il Terrier Boemo viene toelettato a forbici. Sulla parte anteriore della testa il pelo non va tagliato in modo che formi sopracciglia e barba. Anche nella parte inferiore degli arti, sotto il torace e ventre, non va tagliato. Nelle esposizioni, il pelo della parte superiore del collo, sulle spalle e sul dorso, non deve superare 1 – 1,5 cm.; dovrebbe essere più corto ai lati del corpo e sulla coda, e del tutto corto sugli orecchi, guance, la parte più bassa del collo, ai gomiti, cosce e attorno all’ano. Il passaggio tra pelo tagliato e pelo non tagliato dovrebbe essere piacevole a vedersi, e mai brusco.
COLORE: due varietà di colore:
● Grigio-blu ( i cuccioli nascono neri)
● Marrone caffèlatte (i cuccioli nascono color cioccolato scuro)
In ambedue le varietà di colore, sono permesse sfumature gialle, grigie o bianche sulla testa (barba, guance), collo, torace, ventre, arti e attorno all’ano. Talvolta c’è pure un collare bianco o la punta bianca alla coda. Il colore di base deve tuttavia essere sempre dominante.
TAGLIA E PESO
Altezza al garrese: 25 – 32 cm.
Altezza ideale per un maschio = 29 cm.
Altezza ideale per una femmina = 27 cm
Il peso non deve essere inferiore ai 6 kg. e superiore ai 10 kg
DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra deve essere considerato come difetto e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità.
• Costruzione debole
• Temporanea depigmentazione (naso da neve).
• Muso debole, corto o appuntito, con denti poco sviluppati
• Assenza di un incisivo.
• Occhi troppo grandi o sporgenti.
• Orecchi troppo grandi o troppo piccoli, o di forma o portamento diversi da quelli richiesti dallo standard
• Dorso troppo lungo o troppo corto.
• Anteriori storti, non corretti
• Pelo troppo fine o troppo ruvido
DIFETTI ELIMINATORI:
• Assenza di più di 4 denti assieme; assenza di 2 o più incisivi
• Canino deviato in fuori verso il labbro
• Entropion o Ectropion
• Circonferenza toracica maggiore di 50 cm.
• Coda arrotolata o portata sopra il dorso
• Lungo pelo bringé in cani che hanno più di 2 anni.
• Pelo grossolano, riccio o troppo lanoso.
• Bianco che supera il 20% della superficie del corpo. Macchia bianca sulla testa.
• Movimenti sconnessi, trepidazione e crampi (Crampi dello Scottish)
• Peso: più di 10 kg o meno di 6 kg.
• Timidezza, comportamento squilibrato o aggressivo.
N:B: I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.