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Testimoni di Geova: storia, credenze e differenze con la fede cattolica

Sono 8.579.909, predicano in 240 nazioni e possono contare su 119.954 congregazioni.

In Italia ce n’è 1 ogni 240 abitanti, sono organizzati in 2.921 congregazioni e dispongono di 251.502 ministri.

Secondo le stime del CESNUR (Center for Studies on New Religions), considerando i soli cittadini italiani, senza immigrati regolari e irregolari, la loro è tra le prime tre religioni nazionali, con una comunità di riferimento di circa 411.600 persone.

Stiamo parlando dei Testimoni di Geova, il movimento religioso più noto dopo la Chiesa cattolica, ma anche tra i più colpiti dal pregiudizio.

Per i Testimoni di Geova il battesimo non elimina il peccato. È una delle differenze con i cattolici, ma non l’unica. Non venerano la Croce, non credono nell’immortalità dell’anima, non celebrano il Natale né i compleanni.

Oggi scopriremo da vicino questo movimento religioso ed in particolare impareremo la sua storia, che cosa ha in comune e le differenze con la fede cattolica, i fondamenti del loro credo e tante altre curiosità. Buona lettura.

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1. La storia

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Sono 8.579.909, predicano in 240 nazioni e possono contare su 119.954 congregazioni.

In Italia ce n’è 1 ogni 240 abitanti, sono organizzati in 2.921 congregazioni e dispongono di 251.502 ministri.

Secondo le stime del CESNUR (Center for Studies on New Religions), considerando i soli cittadini italiani, senza immigrati regolari e irregolari, la loro è tra le prime tre religioni nazionali, con una comunità di riferimento di circa 411.600 persone.

Stiamo parlando dei Testimoni di Geova, il movimento religioso più noto dopo la Chiesa cattolica, ma anche tra i più colpiti dal pregiudizio.

La loro storia comincia con Charles Taze Russell (1852-1916), predicatore cristiano avventista, che fondò il gruppo degli Studenti Biblici, ispirati a tematiche profetiche ed eterodosse. Russell, che proveniva da una famiglia di commercianti, presentò curiosamente la sua attività come un ente commerciale.

Le sue prediche erano pubblicate a pagamento sui giornali e ancora oggi sono celebri i treni che affittava per girare gli USA e diffondere il suo credo. In vecchiaia, Russell credette che la fine del mondo sarebbe avvenuta nel 1914 e lo scoppio della Prima Guerra mondiale glielo confermò.

A conferire agli Studenti il nome di “Testimoni di Geova” fu però, nel 1931, Joseph F. Rutherford (1869-1942), presidente dal 1917 della Watch Tower Bible and Tract Society, ente fondato da Russell nel 1884.

Fu Rutherford ad avviare i Testimoni verso posizioni simili a quelle odierne, professando un pacifismo radicale (l’obiezione di coscienza nacque proprio con i Testimoni di Geova).

Fu sempre Rutherford a riorganizzare i Testimoni sulla base di uno straordinario fervore missionario caratterizzato da una attività a porta a porta e visite ripetute alle case della gente.

Rutherford modificò anche la dottrina: nel 1928 proibì il festeggiamento del Natale, degli anniversari e della festa della mamma. Nel 1935 vietò il saluto alla bandiera.

La posizione anti-militare e anti-patriottica valse ai Testimoni pesanti persecuzioni in vari Paesi, compresa la Germania di Hitler. Si calcola che quasi diecimila Testimoni di Geova finirono nelle prigioni o nei campi di concentramento nazisti, e che duemila di essi persero la vita.

Rutherford è ricordato anche per aver lanciato la “campagna del 1925” con la quale venne annunciata la fine del mondo per questa data: molti Testimoni abbandonarono averi e posti di lavoro per ricevere poi una cocente delusione quando nessun evento catastrofico ebbe luogo.

A Rutherford, morto nel 1942, successe Nathan Homer Knorr (1905-1977), di cui si ricordano le notevoli capacità organizzative.

Creò la Scuola di ministero teocratico per addestrare i Testimoni a dialogare con le persone ed essere convincenti oltre a una serie di attività, come le “adunanze pubbliche” e le “adunanze di servizio”, che resero sempre più impegnativa la vita dei membri del movimento.

Knorr annunciò la fine del mondo per il 1975 e anche in questo caso molti Testimoni lasciarono il lavoro e vendettero le case. Negli anni Settanta del XX secolo nacque anche il Corpo Direttivo, composto da membri di lunga esperienza, che ancora oggi è la massima autorità e istituzione dei Testimoni di Geova.

A Knorr successe nel 1977 Frederick W. Franz (1893- 1992), seguito da Milton G. Henschel (1920-2003). Oggi il principale ente giuridico e guida spirituale dei Testimoni è il Corpo Direttivo, definito il Canale di Dio o lo “schiavo fedele e discreto” di cui si parla nel Vangelo di Matteo (Mt 24,45).

Nella foto sotto, Charles Taze Russell (1852-1916), predicatore cristiano avventista, che fondò il gruppo degli Studenti Biblici, ispirati a tematiche profetiche ed eterodosse.

 

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2. In Italia tutto partì da Torino e il ruolo degli anziani

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Il primo gruppo italiano di Studenti Biblici si riunì nel 1903 nei pressi di Pinerolo, in provincia di Torino, e nel 1908 qui si costituì la prima congregazione.

Il movimento in Italia trasse forza anche dall’azione di immigrati di ritorno dagli USA.

Uno dei convertiti più famosi fu Remigio Cuminetti (1890-1939), che durante la Prima Guerra Mondiale fu arrestato e internato in manicomio per essersi rifiutato di combattere.

A Pinerolo, nel 1925, si ebbe anche la prima assemblea italiana, ma da quell’anno i Testimoni di Geova furono perseguitati dal fascismo; persecuzione che si intensificò con l’occupazione tedesca.

Secondo una stima dello storico Giorgio Rochat, su 142 persone condannate dai tribunali fascisti o inviati al confino o internati per la loro attività religiosa, 83 (60 per cento) erano Testimoni di Geova.

Dopo la caduta del fascismo, l’Italia divenne il Paese europeo con il maggior numero di Testimoni di Geova, mentre la loro religione divenne la seconda formalmente organizzata del Paese.

Nel 1986 la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova ottenne il riconoscimento giuridico, mentre il 18 novembre 1999 fu stipulata una bozza di intesa con la Repubblica Italiana che, però, a tutt’oggi non è stata ancora ratificata dal Parlamento.

Ma qual'è il ruolo degli anziani? Il Corpo Direttivo è composto da 8 Testimoni anziani e svolge le proprie attività presso la sede mondiale dei Testimoni di Geova, ubicata a Warwick, nello stato di New York.

Soprintende all’istruzione biblica tramite pubblicazioni, adunanze e scuole; supervisiona l’opera mondiale dei fedeli; fornisce istruzioni e linee guida alle congregazioni.

Altra importante istituzione è la Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania, un ente non lucrativo istituito nel 1884 che promuove le attività dei Testimoni attraverso la produzione di Bibbie e altre pubblicazioni.

I Testimoni si avvalgono di numerosi altri enti giuridici in vari Paesi. In Italia operano come ente morale con il nome di Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, che ha sede a Roma.

Elemento centrale per loro è la congregazione. Ogni congregazione è affidata alla supervisione di un corpo di anziani.

Una ventina di congregazioni compone una circoscrizione. Periodicamente le congregazioni sono visitate da anziani itineranti, detti sorveglianti di circoscrizione. I luoghi di culto sono chiamati “Sale del Regno”.

Qui non si trovano gli emblemi e gli arredi religiosi delle chiese della cristianità: non ci sono altari né icone, considerate segno di idolatria.

Le attività sono finanziate da contributi volontari. Niente collette né versamenti di decime, ma solo cassette lasciate al buon cuore dei fedeli.

Nella foto sotto, elemento distintivo dei Testimoni di Geova nei campi di concentramento.

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3. Che cosa hanno in comune con i cattolici e perché i Testimoni di Geova non festeggiano il compleanno?

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Che cosa hanno in comune con i cattolici?

- DIO
Testimoni di Geova e cattolici adorano un solo Dio, ritenuto Iddio di Abramo e di Mosè, che desidera il meglio per i propri figli.
- GESÙ
Come i cattolici, i Testimoni credono che sia “la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6). Credono che Gesù venne sulla terra per offrire la sua vita umana come sacrificio di riscatto (Matteo 20:28) e che, grazie alla sua morte e risurrezione, chi ha fede in lui possa ottenere la vita eterna (Giovanni 3:16).
- BIBBIA
È il testo sacro di riferimento e contiene la Parola di Dio completa. I Testimoni basano le loro credenze su tutti i libri che compongono la Bibbia, includendo sia l’Antico Testamento sia il Nuovo Testamento.
- PRINCIPI MORALI
Cattolici e Testimoni condividono molti principi morali: altruismo, onestà e operosità. Sono contrari alla droga e all’abuso di alcol. I genitori, poiché hanno dato ai figli la vita, hanno l’obbligo e il diritto di educarli; perciò spetta primariamente a loro curarne l’educazione religiosa secondo la dottrina insegnata dalla Chiesa.
- ANGELI E DIAVOLO
Cattolici e Testimoni credono negli angeli e nel diavolo. I demoni sono creature spirituali che si ribellarono a Dio. Ingannano le persone quando cercano di entrare in contatto con il soprannaturale, sia in modo diretto sia tramite qualcun altro (stregoni, medium, sensitivi).

 

 

Perché i Testimoni di Geova non festeggiano il compleanno?

Per 4 motivi.
1) Innanzitutto, perché le feste di compleanno avrebbero origini pagane: nei tempi antichi, ad esempio, la data di nascita era essenziale per fare l’oroscopo in base alla “scienza mistica dell’astrologia”.
2) In secondo luogo, perché i primi cristiani non festeggiavano i compleanni.
3) In terzo luogo, per i Testimoni, l’unica ricorrenza che i cristiani sono tenuti a osservare non riguarda una nascita, ma una morte, quella di Gesù.
4) Infine, la Bibbia non dice mai che un “servitore di Dio” abbia festeggiato un compleanno. Questo divieto non significa, però, che i genitori non possano fare regali ai figli in qualsiasi momento.

Nella foto sotto, il quartier generale dei Testimoni di Geova, ubicato a Warwick, nello stato di New York (USA).

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4. I fondamenti del loro credo (Il nome di Dio, nascita di Gesù, la croce, verginità di Maria, anima e Adamo ed Eva)

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Ecco alcuni fondamenti del loro credo e differenze con la fede cattolica:

- Il nome di Dio
I Testimoni di Geova sono noti soprattutto perché credono che Dio abbia un nome, Geova, e che l’uso di questo nome sia necessario per la salvezza.
Per essi Dio è unico e non suddivisibile in tre persone come vuole il dogma cristiano della Trinità secondo cui Dio ha un’unica natura o essenza, che però sussiste in tre persone divine, Padre, Figlio e Spirito Santo.
Dio abita nei cieli ed è la grande mente che ha creato l’universo. È dotato sia di un corpo spirituale, invisibile, sia di tutti i sensi.

- Gesù nacque per primo
Diversa anche l’idea che i Testimoni di Geova hanno di Gesù. Le Scritture affermano che Gesù è il Figlio unigenito e primogenito del Padre.
Per i Testimoni, questo significa che Gesù è stato semplicemente creato prima di tutte le altre creature del Padre.
Gesù, quindi, avrebbe avuto un’esistenza precedente alla sua nascita da Maria, ma non è Dio. Più esattamente Gesù è l’unica creatura creata direttamente da Dio. Contemporaneamente, i Testimoni lo identificano con l’arcangelo Michele.

- Non venerano la croce
Gesù non sarebbe morto sulla croce, ma su un palo di tortura, particolare non di poco conto visto che la croce, per i Testimoni, è un simbolo precristiano e dunque pagano.
Per questo motivo, a differenza dei cattolici, essi non venerano la croce perché sarebbe come onorare uno strumento di morte. Credono comunque che Gesù sia il Redentore e che sia bene avere fede in lui.

- La verginità di Maria
Per i Testimoni di Geova la Madonna sarebbe rimasta vergine solo fino alla nascita di Gesù.
In seguito avrebbe avuto altri figli da una normale relazione con il suo sposo, come sarebbe attestato dai riferimenti scritturali ai “fratelli” e alle “sorelle” di Gesù che i Testimoni rifiutano di riferire a “cugini”, come fa la maggioranza degli interpreti cattolici.
Per essi, la venerazione di Maria era assente nei primi cristiani ed è del tutto ingiustificata, anzi, si tratta di una contaminazione pagana e di una versione cristianizzata del culto delle dee madri pagane.

- Anima
Per quanto riguarda l’uomo, i Testimoni di Geova ritengono che non abbia un’anima, ma sia un’anima, nel senso di “essere animato”.
L’anima muore e la nozione di immortalità dell’anima è vista come un prestito pagano, mutuato dai cristiani e avallato dalla tradizione. Ne consegue che, morendo, dell’anima non resta nulla.

- Adamo ed Eva
Presente nella Genesi, la storia non è intesa dai Testimoni in senso allegorico o simbolico, ma letterale. Adamo è un uomo perfetto, ma dotato di libero arbitrio.
Egli è indotto al peccato da Satana, concepito come un angelo caduto, che si serve del serpente nell’Eden come farebbe un ventriloquo. Il peccato ha conseguenze rilevanti per gli uomini.
Per i Testimoni, prima del peccato, non appena fossero nati un numero adeguato di uomini, la fecondità sarebbe cessata e tutti sarebbero vissuti per sempre su una Terra paradisiaca.
Dopo il peccato originale, il programma di Dio sarebbe mutato. È sempre prevista una Terra paradisiaca popolata da uomini che vivranno per sempre, mentre i malvagi saranno tutti distrutti.
Per i Testimoni per il peccato che ha commesso (non preordinato da Dio) Adamo è stato punito, come pure Eva, con l’annientamento definitivo, cioè senza possibilità di resurrezione.

 

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5. I fondamenti del loro credo (Comportamento, feste religiose, partecipazione sociale, il sangue, sacramenti e 144.000 unti)

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Ecco altri fondamenti del loro credo e differenze con la fede cattolica:

- Comportamento
I Testimoni di Geova condannano l’omosessualità, i rapporti prematrimoniali, l’adulterio e l’aborto.
Credono nell’autorità dell’uomo sulla donna per cui le donne possono essere predicatrici e svolgere attività evangelizzatrice, ma solo gli uomini possono dirigere le adunanze di congregazione.
Quando pregano, le donne devono coprirsi il capo. L’uso di cosmetici e gioielli è tollerato se è moderato. Sono contrari alla droga e al tabacco in quanto indice di scarso rispetto per il dono della vita visti i pericoli che comporta per la salute.

- Feste religiose
Molte pratiche sono rigettate perché considerate non bibliche o addirittura pagane.
Tra queste figurano l’uso di immagini e di rappresentazioni religiose nonché la celebrazione della Pasqua e del Natale (entrambe ritenute di origine pagana), del Capodanno, del giorno dei morti, della Festa della mamma (ritenuta affine alle celebrazioni della dea madre) e di San Valentino (che deriverebbe dalla festa romana dei Lupercali).
Sono rifiutati gli alberi di Natale, le uova di Pasqua, i falò e i brindisi di Capodanno, pratiche che, se celebrate, sostengono i Testimoni, recherebbero dispiacere a Dio.

- Partecipazione sociale
In ossequio alla frase di Gesù “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”, i Testimoni di Geova sono contrari all’obbligo di votare e di prestare servizio militare, alla partecipazione a cerimonie patriottiche, al saluto della bandiera e al canto degli inni nazionali.
È consentito, invece, pagare le tasse. Alcuni di questi divieti, come quello di prestare il servizio militare, hanno spesso causato pesanti conseguenze, come l’essere messi in prigione, anche nel nostro Paese.

- Il sangue
Una delle dottrine più controverse dei Testimoni di Geova riguarda la sacralità del sangue. Per loro profanare il sangue mangiandolo equivale all’idolatria e alla fornicazione.
Qualsiasi animale destinato a essere mangiato deve essere dunque meticolosamente dissanguato. Se è strangolato o è trovato morto, non può essere mangiato.
Il problema principale riguarda le trasfusioni di sangue che sono rifiutate. I Testimoni giustificano tale rifiuto sostenendo che, sia nell’Antico sia nel Nuovo Testamento, viene chiaramente proibito di astenersi dal sangue in quanto sostanza sacra.

- Sacramenti
I Testimoni di Geova non hanno sacramenti nel senso comune del termine e non riconoscono la necessità di onorare un giorno della settimana dedicato a Dio.
Ritengono che i Dieci Comandamenti siano stati soppressi dopo la venuta di Cristo.
Il battesimo in acqua non ha un significato sacramentale e non toglie il peccato che è eliminato solo dalla fede in Gesù Cristo.
Può essere somministrato solo a chi ha una conoscenza adeguata della dottrina, quindi non ai bambini.

- 144.000 unti
Un punto centrale nella dottrina dei Testimoni è la differenza tra i 144.000 “unti” e le “altre pecore”.
In sostanza i Testimoni di Geova credono, in base a un’interpretazione di alcuni passi dell’Apocalisse, che esista una “congregazione dei primogeniti che sono stati scritti nei cieli”: essa sarà condotta dalla Terra al Monte Sion per regnare in Cielo direttamente con Gesù. Nessuno sa chi siano questi 144.000.
Ci sono poi le “altre pecore” che andranno a vivere nella Terra paradisiaca e a cui sono rivolte, in sostanza, le attività di proselitismo.

 

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