Se la ragione che spinse Abraham-Louis Breguet alla fine del ’700 a studiare questo particolare meccanismo fu la volontà di porre rimedio alle variazioni di marcia riscontrate negli orologi da tasca durante il funzionamento in posizione verticale, oggi l’utilità del tourbillon non è più evidente come due secoli fa.
Standard qualitativi elevati, affinamento delle tecniche di equilibratura, sviluppo di nuovi materiali hanno migliorato enormemente la qualità dei bilancieri-spirale di odierna produzione.
Tuttavia, il progetto e la realizzazione di un tourbillon rappresentano ancora adesso una sfida tecnica per ogni Casa di orologeria.
Tanti gli interrogativi a proposito: “È giusto considerarlo una complicazione anche se non aggiunge funzioni all’orologio?”, “Contribuisce davvero a migliorare la precisione?”, “Deve essere il più leggero possibile o semplicemente ben equilibrato?”, “Meglio un tourbillon semplice oppure uno sferico?”, “La rotazione della gabbia deve necessariamente compiersi in 60 secondi?”.
A tutte, ogni orologiaio vi darà una risposta diversa, tanto è complesso comprendere questo dispositivo in ogni sua sfumatura.
Come il resto della meccanica orologiera, anche il tourbillon non manca di adeguarsi ai tempi: alcuni esemplari, infatti, non si limitano a rispettare rigorosamente l’eredità classica e le sue regole, ma la reinventano, combinandosi a nuove soluzioni tecniche e a rivisitazioni estetiche in fatto di finiture e materiali. In alcuni casi anche visionarie.
Se c’è chi, come Franck Muller, punta sull’esuberanza estetica di un’imponente gabbia ellittica sovradimensionata o chi, come Corum, su un intero sistema di ingranaggi volanti come la gabbia del tourbillon stesso, c’è chi sovverte la tradizione più pura, come Cyrus Watches con la maestosità di un tourbillon verticale. Fermo restando che le soluzioni più classiche rimangono un punto di riferimento per questa tipologia.
Per quanto alcuni possano considerarlo inutilmente complesso, anacronistico o uno splendido quanto superfluo esercizio di stile, il tourbillon rimane pur sempre una delle chicche orologiere più amate dagli appassionati! Ecco 10 modelli da sogno!
1. A. Lange & Söhne 1815 Tourbillon e Audemars Piguet Royal Oak flying tourbillon automatico
- A. Lange & Söhne 1815 Tourbillon
Precisione massima di settaggio per un orologio con dispositivo tourbillon, grazie all’adozione di due sistemi brevettati Lange: quello di stop dei secondi e il meccanismo Zero-Reset.
Consentendo l’arresto dei secondi esatto sullo zero e quindi una più agevole regolazione dell’ora.
Uno dei problemi legati ai modelli con tourbillon, infatti, per molto tempo è stata l’impossibilità di arrestare la gabbia del tourbillon, cui è solidale la lancetta dei secondi.
Perciò Lange ha messo a punto un sistema che arresta il tourbillon (e quindi la sfera dei secondi) all’estrazione della corona, pur mantenendo intatta l’energia potenziale della spirale del bilanciere nel momento dello stop, grazie a una leva che va a toccare direttamente e senza ritardi il bilanciere stesso, in oscillazione nella gabbia.
Nonostante la complessità, questo modello non tradisce la sobrietà e la massima leggibilità tipica della collezione 1815.
Prezzo: 156.700 euro
- Audemars Piguet - Royal Oak flying tourbillon automatico
Primo tourbillon volante nella collezione Royal Oak di serie che debutta associato a un movimento automatico (nel 2018 era stato presentato nella linea Royal Oak Concept, in versione a carica manuale).
Il movimento è il calibro 2950, già impiegato nella collezione Code 11.59.
Interamente decorato con le più sofisticate tecniche dell’alta orologeria, batte alla frequenza di 21.600 alternanze/ora e vanta una comoda riserva di carica di 65 ore.
La gabbia del tourbillon, visibile anche dal lato fondello, priva del suo ponte superiore, rivela parte della meccanica che ne orchestra la rotazione.
Molto moderna la versione in titanio con quadrante sabbiato grigio ardesia, che offre un’alternativa monocromatica al classico motivo “Tapisserie” che contraddistingue il Royal Oak.
Prezzo: su richiesta
2. Bulgari Octo finissimo tourbillon chronograph skeleton automatic e Corum Lab 02
- Bulgari - Octo finissimo tourbillon chronograph skeleton automatic
Bulgari riunisce in un solo orologio di appena 7,40 mm di spessore tutto il savoir-faire messo in campo nei vari record di sottigliezza raggiunti dal 2014 in poi.
Ed è di nuovo primato, grazie a un movimento automatico scheletrato ultrasottile (calibro BVL 388, 3,5 mm di spessore) con funzioni di cronografo monopulsante e tourbillon.
Il nuovo movimento condivide con quello del tourbillon automatico del 2018 il rotore periferico, ma non è più un tourbillon volante.
Anche il modulo cronografico è di nuova concezione rispetto a quello del crono GMT dello scorso anno, trovando nuove soluzioni salva-spazio: in particolare, la bascula di rinvio è imperniata coassialmente al tourbillon stesso.
Il tutto, conservando il family feeling della collezione Octo, con cassa e bracciale in titanio sabbiato. Edizione limitata a 50 esemplari.
Prezzo: 155.000 euro
- Corum Lab 02
Audace interpretazione fuori dagli schemi sia tecnica che stilistica, che al tourbillon volante aggiunge un intero sistema di ingranaggi volanti, imperniati su una platina in vetro zaffiro e su cuscinetti a sfere.
Una sfida tecnica vinta da Corum dopo due anni di ricerca e sviluppo. Il calibro CO 300 è costituito da 416 componenti scheletrati con ruote volanti (ossia prive di ponti).
L’intero movimento è montato su una platina costituita da una lastra di zaffiro (completamente trasparente) che permette una visibilità ottimale e dà l’impressione che gli elementi fluttuino in assenza di gravità.
Realizzato in soli 10 esemplari, ogni Lab 02 è personalizzabile: è possibile scegliere il colore dell’oro, la dimensione e anche l’eventuale sertissage di diamanti e pietre preziose.
Prezzo: a partire da 180.000 euro
3. Cyrus Watches Klepcys vertical tourbillon e Franck Muller Vanguard gravity
- Cyrus Watches - Klepcys vertical tourbillon
Firmato dal maestro orologiaio Jean-François Mojon, il regolatore a tourbillon, protagonista assoluto sul quadrante, si trova al centro montato in posizione verticale (ovvero su un asse orizzontale rispetto alla platina) e sostenuto da un monumentale ponte ad arco.
Rompendo le regole della tradizione che lo vuole generalmente orizzontale a ore 6.
L’inclinazione dell’asse a 90° permette al tourbillon, secondo gli studi tecnici condotti in manifattura, di restare in posizione verticale nella maggior parte delle posizioni assunte dal polso durante l’arco di una giornata.
Come risultato, la gabbia realizza quello che è l’obiettivo storico del tourbillon: compensare gli effetti negativi della gravità sul bilanciere in posizione verticale.
Un quadrante diviso in due dal monumentale dispositivo, dunque, ai cui lati si distribuiscono le indicazioni di ore e minuti di tipo retrogrado su due archi graduati. Con cassa in titanio DLC nero e movimento manuale.
Prezzo: 107.000 euro
- Franck Muller - Vanguard gravity
Una gabbia sovradimensionata, con un diametro di 21,2 millimetri e 7,7 di spessore: il tourbillon occupa più della metà dello spazio del quadrante.
La non convenzionalità è accentuata dalla presenza di un bilanciere eccentrico, rispetto all’asse della gabbia, di ben 14 mm di diametro, decisamente più largo di quello di un tourbillon convenzionale.
E qui nasce l’ennesimo interrogativo e conseguente discussione: è un tourbillon o un carrousel?
La gabbia è realizzata interamente in alluminio: essendo così grande, doveva necessariamente essere il meno pesante possibile per limitarne l’inerzia.
Inoltre, presenta un’inusuale foggia ellittica, dovuta proprio alla presenza del bilanciere eccentrico (nei tourbillon tradizionali gabbia e bilanciere sono posizionati sullo stesso asse). Questo complesso dispositivo è sormontato da un doppio ponte che forma una X, lasciando ampio spazio alla vista sullo spettacolo della rotazione del tourbillon ellittico.
Prezzo: 115.000 franchi svizzeri (103.500 euro circa)
4. Girard-Perregaux Quasar light e Jaeger-LeCoultre Master ultra thin tourbillon moon
- Girard-Perregaux - Quasar light
Lo storico Tourbillon su Tre Ponti, trasformato negli anni ’90 in un orologio da polso con i caratteristici tre ponti in oro dalla foggia a freccia, è reinterpretato oggi nello stile contemporaneo Neo-Bridges.
Spingendo al massimo l’acceleratore sull’innovazione, questo avveniristico allestimento totalmente trasparente rivela il movimento iconico: il tourbillon, con gli emblematici tre ponti realizzati in zaffiro, sembra fluttuare all’interno di una cassa invisibile, che prende forma da un unico disco di zaffiro.
Quando la luce attraversa il movimento e il bariletto in rutenio, l’orologio risplende di una lucentezza unica.
Con una brillantezza simile a quella del diamante, il rutenio forma cristalli abbaglianti che scintillano in tutte le direzioni.
La gabbia del tourbillon è composta da 79 elementi, con un peso di appena 0,250 grammi. Edizione limitata a 18 esemplari.
Prezzo: 302.000 euro
- Jaeger-LeCoultre - Master ultra thin tourbillon moon
Per la prima volta Jaeger abbina il tourbillon alle fasi lunari e al datario a lancetta saltante, una specialità, quest’ultima, della marca: ogni mese la lancetta della data compie uno scatto di 90°, muovendosi rapidamente dal giorno 15 al 16, per non oscurare il tourbillon.
L’aggiunta delle complicazioni ha portato alla nascita del nuovo calibro 983 sulla base dell’automatico 978 del 2009.
La complicazione astronomica mostra l’età della luna oltre alle fasi in entrambi gli emisferi e fa da contraltare alla gabbia del tourbillon al 6, realizzata in titanio (pesa appena 0,3 grammi).
Sul fondello, l’estensione del ponte del tourbillon traforato aumenta ulteriormente la trasparenza.
Il tutto in un quadrante dalla sobria eleganza formale, enfatizzata dalla cassa in oro Le Grand Rose, nuova lega di oro rosa caratterizzata da una straordinaria lucentezza e intensità di colore, resistente allo scolorimento nel tempo.
Prezzo: 89.500 euro
5. Omega De ville tourbillon master chronometer e Roger Dubuis Excalibur twofold
- Omega - De ville tourbillon master chronometer
Impiegato in seguito anche da altre marche, il tourbillon centrale rimane profondamente legato alla storia di Omega, che lo ha introdotto per la prima volta negli anni ’90.
Un layout identificativo del brand, al quale oggi unisce il suo attuale know-how tecnologico.
Nasce così il primo tourbillon centrale antimagnetico, grazie all’adozione di leghe insensibili agli effetti dei campi magnetici 15.000 Gauss (1,5 Tesla, pari a quelli generati dalle macchine per risonanza magnetica), qualità garantita dalla certificazione Master Chronometer. Il movimento è tutto nuovo, a carica manuale con platina e ponti in oro Sedna.
L’architettura centrale del tourbillon non permette di avere le tradizionali lancette imperniate al centro (a parte quella dei secondi, solidale al tourbillon).
Sono quindi fissate su dischi di vetro zaffiro sovrapposti, periferici rispetto alla gabbia del tourbillon.
Prezzo: 177.200 euro
- Roger Dubuis - Excalibur twofold
Nella tipologia dei tourbillon la Casa ha sviluppato un savoir-faire di tutto rispetto.
Innanzitutto, realizza solo tourbillon volanti, dall’impatto visivo suggestivo, a cui abbina spesso la fine arte della scheletratura, personalizzata con connotazioni stilistiche metaforiche.
L’adozione del doppio tourbillon, altra icona del marchio, prevede l’introduzione di un sistema differenziale, per trasmettere al movimento la media delle velocità di rotazione delle due gabbie, compensando eventuali ritardi o anticipi.
Il doppio tourbillon Roger Dubuis è qui interpretato in un avveniristico allestimento, in cui la cassa e i ponti sono realizzati con una nuova fibra minerale, un materiale composito color bianco ottico realizzato al 99,95% in silice e sviluppato appositamente da Roger Dubuis.
Una prima mondiale, così come gli angoli dei ponti e il cinturino arricchiti con materiale luminescente LumiSuperBiwiNova, con una durata del 60% superiore rispetto a quelli comunemente impiegati. Sono solo 8 gli esemplari prodotti.
Prezzo: su richiesta