La decisione se praticare un’attività fisica dipende, al di là della conoscenza di comportamenti che favoriscono la salute, da molteplici motivazioni e ostacoli.
Fondamentale per la salute e per il morale, lo sport permette di ritrovare più velocemente la vostra silhouette. I benefici dello sport sono moltissimi e chi fa sport vive di più perché protegge meglio la propria salute.
Un celebre studio dell’università di Harvard (poi ripreso in tutto il mondo e ormai universalmente accettato) su 17.000 allievi seguiti dal 1916 al 1950 ha mostrato come la curva di rischio cardiovascolare diminuisca all’aumentare dell’esercizio fisico praticato fino ad avere un minimo con 6-8 ore settimanali; all’aumentare dell’attività fisica il rischio di morte torna leggermente a salire.
Lo studio di Harvard dovrebbe aver convinto che non solo è consigliabile fare sport, ma è necessario.
Oggi vi esporremo 5 idee per iniziare a …muovere i primi passi e darsi al trekking o alla corsa, ma anche per cimentarsi con il golf oppure con il tennis.
E dopo aver fatto sport puoi rilassarti imparando a suonare la chitarra!
1. Trekking
Senti il richiamo della montagna? Devi sapere che il trekking non solo ti permette di immergerti nella natura ma è anche un’ottima attività per migliorare la respirazione e la circolazione (soprattutto il cuore), perché entrambi si abituano a un lavoro non troppo intenso ma prolungato.
Ecco alcuni consigli molto utili:
- REGOLA 1
La prima regola, la più importante, è che bisogna avere buon senso.
Certo, se non c’è quello non si può fare nulla nella vita, ma soprattutto su terreni poco conosciuti e impervi ce ne vuole tanto.
Bisogna assolutamente evitare di fare più delle proprie possibilità, oltrepassare i propri limiti può essere pericoloso. - REGOLA 2
Il secondo segreto è informarsi, soprattutto quando si è giunti sul luogo dell’escursione.
È sufficiente andare al bar e chiedere che tempo farà, oppure, se si incontra un pastore o un contadino, chiedere a loro: hanno un’esperienza del posto che è superiore a qualsiasi mezzo scientifico.
Anche se avete consultato venti siti meteorologici e pensate di avere una conoscenza precisa su tutti gli spostamenti delle nuvole nelle successive 24 ore, fermatevi a chiedere informazioni a chi ne sa sicuramente più di voi. - REGOLA 3
Il terzo segreto, è l’abbigliamento. L’ideale è avere tre strati, intimo sotto, lo strato termico a metà e quello impermeabile per ultimo.
La scelta dei materiali è basilare: evitate il più possibile di mescolarli tra loro. Insomma, se il primo strato è sintetico, devi avere tutti gli altri strati sintetici e non mischiare i materiali altrimenti si creano dei problemi a livello di scambio termico: può succedere di avere addosso dieci strati invece di tre e sentire comunque freddo. Importante è che abbiate sempre una borraccia, una torcia e un kit minimo di pronto soccorso con gli eventuali medicinali che assumete.
Segnatevi i numeri utili per eventuali richieste di aiuto e lasciate i vostri recapiti a qualcuno (spesso ci si lascia un biglietto in vista sul parabrezza della macchina con indicati il telefono, l’itinerario e quando è previsto il ritorno) e, se volete essere sicuri al 100%, affidatevi all’app del Cai “GeoResq“ che permette di preparare e tracciare l’itinerario ma, soprattutto, di inviare una richiesta d’aiuto al soccorso alpino in caso di necessità.
2. Golf
Pensavi che il golf fosse uno sport da vecchi ricconi annoiati? Il golf è come passeggiare in paradiso, l’unica regola è divertirsi più che si può.
- REGOLA 1
La prima cosa da imparare è che il golf fa bene alla salute, sia fisica che mentale: studi scientifici hanno infatti dimostrato che è un ottimo allenamento cardiocircolatorio e la camminata sostenuta che si fa tra le varie buche è un incredibile toccasana.
Benefico, come del resto lo è il movimento base, assolutamente non aggressivo né stressante.
E poi c’è la condivisione, stare assieme a un amico e giocare immersi in ambienti stupendi, sani e rilassanti. Infine alleni l’autocontrollo che devi avere per gestire il gioco, per decidere che colpo fare, capire quale sei in grado di fare e quale no.
È un mix impareggiabile al quale, una volta iniziato, è difficile rinunciare. - REGOLA 2
Il golf non è difficile.
Dopo poche lezioni il movimento da fare si impara facilmente e non si corre più il rischio di mancare la pallina. Imparare lo “swing”, il movimento base di ogni colpo di golf, è abbastanza semplice e per esercitarsi è bene dividerlo in 4 parti: il caricamento, quando si solleva la mazza, la discesa, quando imprimendole forza la si fa scendere verso la pallina, l’Impatto e il finale, quando si accompagna il movimento fino a fine corsa.
L’obiettivo, in apparenza, è semplice: colpire la pallina e mandarla in buca con meno colpi possibile.
La cosa bella è questa: si può giocare da subito senza problemi. - REGOLA 3
E soprattutto, non è uno sport per ricchi! I costi per iniziare sono relativamente bassi, simili a quello che si spende per 2/3 mesi di palestra.
Oltre all’iscrizione a un circolo o a un campo pratica o campi promozionali, si può scegliere anche il tesseramento libero che consente di giocare in una delle 413 strutture in Italia. In entrambi i casi si viene affidati a un maestro.
Solitamente sono sufficienti cinque lezioni per apprendere il movimento base che si può poi perfezionare anche autonomamente.
Anche il costo dell’attrezzatura non è salato. Una sacca completa, con 14 bastoni (divisi in legni, ferri e putter, ognuno formato da un’impugnatura, nota come grip, da una canna detta shaft, e da una testa), si può trovare da Decathlon per una cifra inferiore ai 400 euro.
Lo starting set, la sacca con l’occorrente per iniziare, si può prendere anche usata. Di ottima qualità e perfetta per chi inizia, costa poco e visti i materiali estremamente resistenti si può utilizzare per anni.
Da comprare rimangono le palline e le scarpe specifiche, dotate di chiodini, che spesso costano meno di quelle da ginnastica.
3. Corsa
Apparentemente correre è un movimento che viene naturale.
Ma una corretta impostazione può salvare da infortuni e, soprattutto, evitare che al primo ostacolo passi tutto l’entusiasmo.
- REGOLA 1
Essere motivati è importantissimo. Bisogna essere sinceri con se stessi: corro perché voglio stare bene, per cercare un equilibrio psicofisico, perché mi diverto, o perché al lavoro sono più reattivo.
L’importante è credere in quello che ci si appresta a fare, e cioè un lungo cammino che inizia con la camminata veloce e può terminare con il coprire lunghe distanze.
Di sicuro una cosa che motiva tantissimo è il raggiungimento degli obiettivi.
Che possono essere valutati con un semplice test. Uno dei classici, prima di iniziare a correre, è provare a salire sei piani di scale, due gradini alla volta.
A fine esercizio si valuta quanta fatica si è fatta in una scala da uno a dieci. Quindi inizia l’allenamento.
Dopo un mese bisogna rifare il test e fare un’altra valutazione: se c’è stato un miglioramento ci si può allenare più intensamente.
Chi è a digiuno di sport deve iniziare il suo allenamento... camminando. - REGOLA 2
Il primo obiettivo che puoi porti è arrivare a camminare per un’ora a passo veloce.
Raggiunto questo traguardo puoi iniziare a fare un minuto di camminata alternandolo a uno di corsa, quindi sali progressivamente: un minuto di camminata e due di corsa, uno di camminata e tre di corsa, fino ad arrivare a 40 minuti di corsa continua.
In alternativa, puoi iniziare subito una corsa leggera dopo aver fatto 15 minuti di camminata, partendo da 3, 5, 7, 9 minuti con riposo di 2 minuti, in progressione fino ad arrivare all’ora di corsa.
Continua a correre un’ora per uno-due mesi, fino a quando l’azione non ti viene naturale e provi sempre meno fatica. L’importante è mantenere una corsa blanda, altrimenti ci si spaventa e si smette.
E per quanto riguarda i percorsi? Scegliete itinerari pianeggianti se correte all’aria aperta, in palestra è bene tenere l’inclinazione del tapis roulant all’1%».
Quando riesci a correre per un’ora di seguito, puoi iniziare a forzare. - REGOLA 3
Anche l’abbigliamento deve essere appropriato.
Andando verso la primavera non servono grandi investimenti per “farsi il guardaroba”, basta una maglia tecnica a mezze maniche, un pantaloncino attillato per evitare gli sfregamenti, un giacchettino tecnico in caso di freddo eccessivo, vento o pioggia, e calze corte con rinforzo sul piede.
Discorso a parte meritano le scarpe. Qui vale la pena investire perché, soprattutto per i neofiti, è necessario proteggere al meglio il piede e le articolazioni.
In questi casi meglio una scarpa molto ammortizzata con un dislivello di 12/13 millimetri e comunque non inferiore ai 10 mm.
4. Tennis
Il tennis è uno di quegli sport senza tempo che attraversa mode e generazioni.
Negli ultimi anni questo sport ha avuto una grande impennata di popolarità (+150% dal 2001) e sta prendendo piede come valida alternativa ad altre “solite” discipline.
- REGOLA 1
Contrariamente a quanto si pensi, il tennis, praticato non a livelli agonistici, è uno degli sport più divertenti, completi e meno costosi che esistano.
Ti bastano una maglietta, un paio di pantaloncini e delle scarpe non necessariamente costose e tecniche.
Da sei anni le scuole tecniche di tennis italiane non sono più tutte uguali. La Fit (Federazione Italiana Tennis) le ha strutturate in 5 tipologie: Club, Basic, Standard, Super e Top School.
Un crescendo di eccellenze fino al gradino più alto dove, oltre ad avere come insegnante un tecnico nazionale, vieni seguito da un preparatore fisico, uno psicologo e un educatore alimentare.
Spesso, dal III livello fino al V, sono le stesse scuole a fornire le racchette per il gioco.
Secondo i tuoi interessi e aspettative scegli se “accontentarti” di una club school o vuoi accedere a quelle di più alto livello. - REGOLA 2
I 4 colpi fondamentali sono: il dritto, il rovescio, la battuta o servizio e il colpo al volo detto anche volée che al contrario degli altri, e come dice il nome stesso, viene eseguito senza attendere che la palla rimbalzi sul terreno di gioco.
Non presentatevi alla prima lezione con la racchetta. Va scelta in un secondo momento, e con l’aiuto del maestro, in funzione delle tue caratteristiche (altezza, potenza, corporatura...).
Prima di entrare in campo fai un riscaldamento fatto di una corsa blanda (10 min.) e da esercizi di allungamento delle gambe e della spalla. - REGOLA 3
Meglio, specie da adulto, scegliere una struttura tra la Standard e la Top School perché garantisce anche un ottimo training.
Il tennis ha bisogno di continuità e andrebbe praticato due volte a settimana.
5. Chitarra
Sai cosa hanno in comune Il cielo in una stanza di Gino Paoli, Ti amo di Umberto Tozzi, Grazie Roma di Antonello Venditti o Stand by Me di Ben E. King?
Sono tutte canzoni, ma ce ne sono centinaia, che usano il giro armonico di “Do”, una delle soluzioni più usate nella musica contemporanea.
Imparare questo giro armonico formato da 4 accordi: Do, La- (La Minore), Re- (Re Minore) e Sol, ti permetterà di iniziare almeno a strimpellare.
Per impararlo devi memorizzare le posizioni delle dita che bloccano le corde per realizzare le varie note e poi provare i vari cambi tra un accordo e l’altro.
Lo sappiamo detta così sembra difficile ma si può imparare anche da soli: basta osservare le posizioni precise delle dita sulla corda e sul manico della chitarra che puoi trovare su uno dei tanti siti web ma, se preferisci essere guidato, ti serviranno comunque poche lezioni per iniziare.
- REGOLA 1
Il consiglio più importante è quello di suonare, cantando, la tua canzone preferita, avendo ben chiare sia le parole che la melodia.
E non preoccuparti se all’inizio perdi il tempo per strada: è molto più importante farla propria. - REGOLA 2
Vale per lo strumento ma anche per la voce. Il piacere più bello che ne può derivare, non è nel replicare più o meno bene qualcosa, ma diventarne gli interpreti.
Suonare quattro accordi elementari su una chitarra è relativamente semplice, la differenza è come lo si fa, come si personalizzano.
Un esempio? Quegli stessi quattro accordi Neil Young li ha fatti in un modo per cui dopo qualche secondo che si ascoltano si capisce che non poteva essere che lui al mondo a suonarli.
Quindi è fondamentale, una volta acquisite alcune semplici nozioni, che tu proceda a tuo modo.
Così esprimerai anche la tua personalità, una delle cose più importanti, anche musicalmente parlando. - REGOLA 3
Infine ecco qualche consiglio sull’acquisto. Valuta prima di tutto lo scopo per cui vuoi comprare lo strumento e il budget che hai a disposizione.
Insomma vuoi imparare a suonarla sul serio e quindi spendere un po’ di più, oppure è un semplice passatempo a cui dedicare pochi euro?
Una volta chiarito questo aspetto confronta i prezzi tra i diversi rivenditori e, come regola generale, cerca sempre di acquistare modelli economici ma di case produttrici affidabili e rinomate (tra cui Fender, Epiphone, Yamaha o Ibanez).
Dopo che hai scelto il tuo strumento, prima di portartelo a casa e liberare il Jimi Hendrix che cova dentro di te, chiedi al commesso del negozio di accordartelo.
L’accordatura della chitarra va ripetuta ogni tanto e, per farla, oltre a quella “a orecchio” eseguita dai suonatori più esperti, puoi ricorrere a un accordatore per chitarre.
Ce ne sono per tutte le tasche ma, in alternativa, puoi installare delle app apposite sul tuo smartphone, disponibili sia per iOS sia per Android.