Tra i vari social network che dopo i primi approcci di carattere prettamente relazionale hanno sviluppato applicazioni difficilmente ipotizzabili all’inizio, è comparso sulla scena della rete globale Twitter.
Dopo le prime applicazioni da “classico” social network tutta la potenza dei 140 caratteri si è dispiegata nell’ambito del web marketing influenzando ulteriormente la sfera sociale e culturale.
Un eccezionale quanto semplice e veloce scambio di messaggi può trasformarsi in una catena travolgente di messaggi virali e mirati al business.
Twitter, in tutto questo, ha giocato e continua a giocare un ruolo fondamentale che tocca tre punti forti:
- gli utenti: in Italia ci sono oltre 1.000.000 di iscritti;
- i consulenti di marketing che hanno dovuto integrare nella loro strategia questo social network;
- i motori di ricerca che si sono ritrovati con dati troppo interessanti per i propri algoritmi al punto da non poterli ignorare.
Oggi Twitter consente di avere un rapporto diretto con il proprio network, gestendo immediatamente problemi, catalizzando feedback sui propri servizi e comunicando in modo istantaneo con migliaia di persone.
Come per ogni genere di conversazione, anche Twitter ha le proprie norme.
Sappiamo che non si interrompono gli altri mentre parlano, che non si dicono parolacce e che non si usa un tono di voce elevato. E sappiamo anche quando e come infrangere queste regole.
Lo stesso avviene su Twitter che ha già sviluppato un suo galateo. Alcune delle norme in essere sono intelligenti, e andrebbero sempre seguite. Altre invece non sono indispensabili ma sarebbe meglio rispettarle.
Così come è indispensabile conoscere le regole, è altrettanto importante sapere quando infrangerle e cosa succede in questo caso. Vediamole insieme.
1. L’arte del tweet
Nel momento in cui è stato chiaro a tutti che internet è un valido mezzo per fare soldi, è emersa un’unica semplice regola: i siti con un buon contenuto avrebbero avuto successo, gli altri sarebbero andati incontro al fallimento.
Questo non significa che in molti non ci abbiano provato, e provano tuttora a far soldi offrendo materiale di scarsa qualità. Continuano a farlo e continuano a fallire.
Sicuramente il proprietario di un sito può trovare uno scribacchino che componga un articolo per pochi soldi per avere materiale da pubblicare online e aggiungere inserzioni pubblicitarie, ma pur spendendo poco, andrebbe comunque in perdita.
Se il contenuto non è buono nessuno sprecherà il proprio tempo per consultarlo.
Anziché investire le proprie energie per scrivere buoni pezzi, chi pubblica un sito con queste prerogative deve faticare per attirare visitatori e non può mai smettere di farlo perché chi visita un sito misero difficilmente torna una seconda volta.
Questa regola vale anche per Twitter. Per costruire un audience e ottenere la sua fedeltà devi produrre un buon contenuto e se riuscirai a farlo, dipenderà solo dalla qualità delle tue proposte.
Poiché hai soltanto 140 caratteri a disposizione, non puoi scrivere i lunghi post che sono così popolari nei social media e nemmeno articoli dettagliati che diano informazioni approfondite o aiuto per risolvere problemi complessi.
Le conversazioni si riducono a brevi domande e a risposte di una o due parole. Nonostante questo limite, devi creare un contenuto divertente, ricco di informazioni e di qualità.
2. Non inviare spam
Non inviare spam: questa regola va sempre osservata.
Chi invia posta indesiderata non sopravvive a lungo su Twitter perché non riscuote successo.
I follower che trova non leggeranno i suoi tweet e il numero di conversazioni a cui dà vita sarà talmente esiguo che per farsi pubblicità sarebbe meglio che stampasse un migliaio di volantini, e dopo averne fatto aeroplani di carta, li lanciasse a caso dalla finestra.
Esistono numerosi modi per inviare spam su Twitter.
- Uno è seguire tantissime persone nella speranza che ricambino l’attenzione. Non solo è un metodo inefficace, ma osservando i tuoi dati sarà chiaro che usi questa strategia.
Chiunque visualizzi la tua biografia può capire che hai intenzione di inviare spam dalla differenza tra il numero di persone che segui e quelle che ti seguono. Gli utenti di Twitter di solito si tengono alla larga da persone del genere.
Lo spam è costituito da frequenti tweet in cui scrivi frasi come: “Ho appena scritto nel mio blog, vieni a vedere!” o “Sottoscrivi il mio RSS”. Puoi pubblicare frasi di questo tipo solo saltuariamente ma, come vedremo tra poco, devono essere amalgamate con post reali, altrimenti risultano fastidiose e, ancora peggio, non otterrai alcun risultato. - Un altro metodo usato spesso da chi invia spam è aggiungere hashtag (Ndr: parola chiave preceduta dal simbolo cancelletto #) o parole chiave associate ad argomenti molto in voga su Twitter, anche se il tweet inviato parla d’altro. Post di questo tipo provocano solo fastidio e inoltre, se li usi, il tuo account viene bloccato in breve tempo.
Inviare spam non solo è poco educato, ma non funziona nemmeno come strumento per farti pubblicità.
3. Accredita i tweet presi da altri
Una delle caratteristiche che rendono Twitter uno strumento così potente è che tutto ciò che viene pubblicato può diffondersi come una malattia.
Quando qualcuno individua un buon tweet, può farlo conoscere ai propri follower e diffonderlo nell’universo di Twitter e oltre, ritwittandolo.
Per un pubblicitario è come manna dal cielo.
Gli utenti del sito possono pubblicare i tweet degli altri premendo sul tasto Retweet, nella finestra del messaggio. In questo modo lo ritwittano ai loro follower contrassegnato da una freccia verde in alto a destra.
Se invece vuoi copiare il tweet di un altro e aggiungere un tuo commento, sarebbe bene aggiungere la dicitura “RT” o “Retweet” con il nome dell’autore originale quando lo inoltri.
Se vuoi aggiungere un tuo commento, puoi metterlo all’inizio del messaggio oppure alla fine tra parentesi:
“Non perdetevi questo: RT@joelcomm: Dal vivo su Twitter! Vieni a trovarmi ora, c’è un ospite speciale! http://tinyurl/jclive”.
“RT@joelcomm: Dal vivo su Twitter! Vieni a trovarmi ora, c’è un ospite speciale! http://tinyurl/jclive (Da non perdere!)”.
Questa regola è semplice ma cambia notevolmente le cose. Non tutti ricordano di aggiungere le parentesi o sanno dove inserire i propri commenti, così a volte risulta difficile distinguere il messaggio originale dalle aggiunte. Diffondendolo nella rete, si rischia di perdere il nome dell’autore.
Consiglio: è meglio non usare il tasto Retweet perché, anche se è bello scovare utenti originali e fuori dal comune, è preferibile avere la possibilità di aggiungere commenti per esprimere la propria opinione e farlo manualmente.
In ogni caso, si capisce facilmente quanto è importante condividere i tweet che si trovano nel sito. Anche se non sono opera tua, potrebbero comunque risultare interessanti per i tuoi follower, quindi perché non condividerli con loro?
La cosa difficile è riuscire a far inoltrare i tuoi tweet. Esistono diversi trucchi per aumentare le possibilità che accada ma conviene ricordare sempre che se i tuoi tweet sono abbastanza interessanti avverrà spontaneamente e altre persone visiteranno la tua pagina per scoprire chi sei.
4. Non superare i 140 caratteri e rispetta le regole di stile
Non puoi superare i 140 caratteri, giusto?
Non ti concedono altro e lo fanno per una buona ragione. Infatti, questo limite così severo ti impedisce di sproloquiare e stimola la tua creatività. Twitter è nato proprio per questo. Più o meno.
Twitter ti permette di usare tale numero di battute perché corrisponde a quello di un sms. Se le compagnie telefoniche riuscissero a gestire messaggi di duecento battute, i tweet probabilmente avrebbero questa lunghezza.
Anche se è un limite arbitrario, è sensato rispettarlo il più possibile.
Per superare questo ostacolo si possono scrivere messaggi incompleti con un link per trovare il resto, oppure spezzare la frase in più parti da pubblicare in diversi tweet.
A volte capita di trovare trucchi come questi su Twitter ma solitamente non sono piacevoli. Gli utenti si aspettano messaggi brevi quando entrano nel sito, un contenuto da leggere e assorbire in pochi secondi. Solo assaggi, non pasti di tre portate.
Scrivere un post più lungo del consentito spezzandolo in tre o quattro tweet significa dare più di quanto gli utenti si aspettino. Sembra che tu voglia occupare tutta la conversazione.
Quando parli con un amico rispetti i turni. Prendi la parola e poi stai zitto mentre il tuo amico risponde. Se invece chiacchieri ininterrottamente senza dare la possibilità di intervenire sembri poco educato. I tweet multipli hanno lo stesso effetto.
Anche in questo caso non significa che non si possa mai fare un’eccezione e nemmeno che tu non possa inviare più messaggi consecutivamente. Devi però essere consapevole di come viene percepito questo modus operandi da chi legge la tua timeline.
Anche se l’uso del cellulare era previsto sin dai primordi e anche se moltissimi utenti scrivono i propri messaggi dal telefono, bisogna ricordare che un tweet è molto diverso da un sms.
In particolare, le parole vanno scritte per esteso e non con le abbreviazioni tipiche degli sms.
Non è necessario usare i caratteri maiuscoli ma cerca di evitare di usare i numeri e altri simboli al posto delle parole. Per esempio, è meglio scrivere “Ci sei?” per esteso piuttosto che riassumerlo con “C6?”. Usi più battute ma almeno chi legge riesce a capire senza fatica. Ricorda sempre le buone maniere e le regole di marketing, e facilita la lettura a chi ti segue.
Esistono anche eccezioni, ovviamente. Se sei proprio a corto di spazio puoi fare uno strappo alla regola ma tieni in considerazione che potresti mettere in difficoltà i lettori.
I simboli concessi sono “@” e “=” e si possono anche derogare alcune regole grammaticali. Inoltre, anche se Twitter ti chiede “Che c’è di nuovo?”, non è indispensabile iniziare sempre le frasi con “Oggi sto…”. Frasi sintetiche come “Inizia la partita, a dopo” sono permesse
5. Segui le persone che ti seguono
Il numero ideale di persone da seguire è un nodo cruciale nella vita su Twitter.
Se segui migliaia di persone non hai tempo per leggere tutti i tweet e finisci per perderti qualcosa che vorresti invece sapere e sembrerai una persona che ha molte conoscenze ma nessuna vera amicizia.
Quando si inizia a usare Twitter si seguono quasi tutti i propri follower. Si potrebbe pensare che, dando a tutti il beneficio del dubbio, si ha l’occasione di incontrare molte persone e partecipare a discussioni che altrimenti si potrebbero perdere.
Anche così però, le persone che ci seguono sono più di quelle che seguiamo e non riusciamo a leggere tutto. Comunque è bello aprire la nostra pagina e vedere tutte quelle conversazioni.
E' come andare in giro in una sala conferenza durante la pausa: possiamo scegliere a quale gruppo unirci per fare una chiacchierata. Ciò è una grande risorsa, ma è impossibile concentrarsi su tutto ciò che avviene.
Qualora il nostro account vede crescere il numero di utenti che ci seguono, è necessario cambiare approccio. Avendo decine di migliaia di follower, alla fine non ci si riesce a usare Twitter senza che prendesse il sopravvento.
Poiché uno dei principi giusti e necessari nell’usare Twitter è che debba conciliarsi con la propria vita, bisogna necessariamente prendere una decisione radicale: cancellare tutti i nostri contatti e ricominciare da capo in modo da poter gestire il proprio account meglio (seguire persone con scambi più approfonditi e con maggiore frequenza).
All’inizio ti sentirai in dovere di seguire tutti coloro che diventano tuoi follower. Molti utenti famosi lo fanno. Oppure potresti scegliere di seguire solo i tuoi amici e le persone che conosci.
Con questo metodo sembrerai però antisociale e un po’ snob: non è una buona immagine per un pubblicitario, ma non è vietato.
In definitiva, in questo ambito si debba privilegiare la funzionalità più della cortesia. Quando i tuoi follower aumentano è necessario essere più selettivo nel momento in cui scegli chi seguire e gli altri devono comprendere che si tratta di una scelta indispensabile, non di maleducazione.
Se usi Twitter per un certo periodo, scoprirai moltissime altre regole. Alcuni puristi, per esempio, sostengono che nei tweet si debba descrivere solo ciò che si sta facendo, non le proprie opinioni o ciò che si ha intenzione di fare.
La maggior parte delle persone trovano questa opinione un criterio eccessivamente restrittivo e visto come si è evoluto Twitter, sembra che molti altri siano di questo parere: se un argomento riesce a dare vita a una discussione e a intrattenere, allora può essere considerato valido anche se non descrive l’attività che si sta svolgendo. Se non sembra interessante, i follower possono sempre trovare altro da leggere.
Questa è la prova cruciale del galateo di Twitter: la reazione tua e degli altri allo stesso genere di cose. Se le persone ti seguono e rispondono ai tuoi post, allora sei sulla strada giusta.