Si sente spesso parlare di rimedi e diete che possiedono un’azione drenante, utili se si vuole dimagrire.
Ma cosa vuol dire davvero? Drenare significa, innanzitutto, ripulire.
In particolare liberare i tessuti da un eccesso di tossine che sono arrivate a rendere estremamente difficile la perdita di peso, se non a impedire completamente il dimagrimento, poiché bloccano il metabolismo.
Si tratta dunque di un intervento indicato per quando non si stanno ottenendo i risultati sperati dalla propria dieta, oppure nel caso in cui si vorrebbe dare un’ulteriore accelerata alla propria remise en forme (magari in vista di un’imminente prova costume).
Si tratta anche di una soluzione particolarmente adatta al periodo estivo. Le alte temperature possono infatti rallentare l’efficienza dei sistemi di drenaggio di cui siamo naturalmente dotati, ovvero il sistema linfatico e quello venoso.
È sufficiente, per verificarlo, far caso a quella pesantezza che si avverte quando il caldo diventa intenso: questa è il segno che liquidi e tossine cominciano a ristagnare.
Questo periodo dell’anno inoltre ci offre una straordinaria scelta di alimenti e rimedi utili per eliminare scorie metaboliche e liquidi in modo da perdere peso durante l’estate.
Ingrassi su pancia in gambe? Le diete non danno risultati? Per perdere peso devi attivare un drenaggio profondo grazie ai rimedi naturali più potenti che stimolano il sistema linfatico e quello venoso. Scopriamo come!
1. Il drenaggio spazza via le tossine prima che diventino grasso
Il drenaggio spazza via le tossine prima che diventino grasso.
È il modo migliore per liberarti da quelle sostanze che accrescono i cuscinetti adiposi e ti fanno aumentare di peso anche se consumi poche calorie. Così ritorni a bruciare e ti rimodelli in fretta.
Un efficace drenaggio dei tessuti, grazie all’utilizzo di rimedi su misura e di alimenti specifici, è necessario, come si diceva, per agire sul sistema linfatico e su quello venoso.
Entrambi sono costituiti da una fitta rete di vasi che diventano via via più piccoli, perché devono arrivare a ripulire quel particolare tessuto, denominato matrice, che si trova tra una cellula e l’altra.
È proprio qui che si raccolgono le sostanze di scarto del metabolismo che, quando aumentano, possono creare le condizioni per un rallentamento metabolico generale, favorendo gli accumuli adiposi e il ristagno di liquidi.
Se è vero che la depurazione è il primo passo per perdere peso, allora seguire periodicamente un programma di drenaggio è lo strumento migliore che si ha a disposizione se si vuole dimagrire ed evitare che il grasso continui a riformarsi.
Ma quali sono i vantaggi che ottieni? Si snelliscono le gambe e la pancia torna piatta!
Sottoporsi a un programma di drenaggio della durata di una settimana ti permette di ottenere risultati subito evidenti, facendoti perdere peso fin da subito e creando le condizioni per continuare a dimagrire anche nelle settimane successive.
Inoltre...
• le gambe e le cosce si assottigliano, i ristagni si riassorbono e anche la pelle risulta più compatta, con la cellulite meno evidente;
• il grasso dell’addome viene attaccato e la “pancetta” si riduce sensibilmente;
• diminuisce la fame e in particolare la voglia di alimenti calorici e zuccherini;
• ti senti meno stanca e hai molta più energia, segno che il metabolismo, liberato dalle scorie, è tornato attivo.
Così gli scarti metabolici che non elimini si trasformano in adipe:
- Le tossine “intasano” i condotti di drenaggio
Il vasi linfatici e quelli venosi “assorbono” tossine e sostanze di scarto che derivano dal metabolismo cellulare e provvedono al loro smaltimento. Se però le tossine sono troppe, a causa di una dieta scorretta e della sedentarietà, esse cominciano ad accumularsi e rimangono intrappolate in quella zona di scambio che è presente tra una cellula e l’altra, detta matrice.
- Le cellule adipose aumentano di volume
Il permanere di scorie nei tessuti rallenta gli scambi metabolici e causa un aumento di volume degli adipociti che “trattengono” gli acidi grassi che contengono. Il grasso, quindi, non solo si accumula, ma resta imprigionato nelle cellule, non riuscendo così a essere bruciato e quindi smaltito.
- Il tessuto adiposo si inspessisce
L’ingrossamento degli adipociti e il continuo aumento delle sostanze di scarto impedisce il corretto nutrimento e l’ossigenazione delle cellule. Il pannicolo adiposo si inspessisce, con la formazione di edemi e di noduli di cellulite.
2. Il programma che elimina gli accumuli ostinati
La tua strategia per iniziare a dimagrire è molto semplice: per sette giorni segui una dieta in cui i protagonisti sono alcuni alimenti capaci di ripulire i tessuti in profondità.
Correggere la dieta è senz’altro il primo passo per favorire l’autodepurazione del corpo, ma risultati ancora maggiori li puoi ottenere associando al cibo giusto anche alcuni rimedi naturali che, ciascuno con un compito specifico, consentiranno al tuo corpo di tornare a bruciare i grassi, smaltendo l’eccesso di liquidi e tossine.
Una settimana è sufficiente per arrivare a perdere fino a due chili, ma il dimagrimento continuerà anche nei giorni successivi, perché avrai finalmente rimosso tutti gli ostacoli che lo rendevano difficile.
Se poi seguirai un programma dietetico equilibrato, affiancato alla giusta attività fisica, potrai arrivare a perdere fino a 4 chili di grasso.
Cosa fare in breve:
• Al mattino a digiuno assumi una fiala di minerali riattivanti (Manganese-Rame-Cobalto).
• A metà mattina prendi una capsula di estratto di vite rossa.
• Durante i pasti sia a pranzo che a cena devono essere presenti vegetali ricchi di clorofilla e (come spuntino) i frutti reidratanti.
• Nel pomeriggio bevi una tazza di infuso di galium.
• Prima di andare a dormire fai il massaggio linfodrenante di pino silvestre.
Per 7 giorni devi evitare:
Durante questi 7 giorni vanno evitati:
• i carboidrati raffinati, come pasta e riso non integrali e ovviamente anche lo zucchero bianco, i dolci, così come i prodotti da forno confezionati;
• il sale: non consumare quei cibi nei quali è maggiormente presente, come bresaola, prosciutto crudo e affettati, salmone affumicato, formaggio tipo grana o feta, tutti molto presenti nelle diete.
Attenzione anche al pane: 100 g apportano 500 mg di sodio! Preferisci gallette di riso, ne contengono solo 0,08 g;
• i formaggi stagionati, sono quelli più ricchi di grassi saturi: ammessa soltanto la ricotta;
• gli alcolici, che rallentano la funzionalità dei sistemi di drenaggio.
Indispensabili: 2 litri d’acqua
Durante il programma è importante, per favorire l’azione di dieta e rimedi naturali, bere in modo regolare e costante durante tutta la giornata.
È necessario garantirsi almeno due litri di acqua al giorno (tra bevande e cibo), ricordandoti di aumentare anche a due litri e mezzo se fa molto caldo o pratichi attività sportiva.
L’acqua espelle le sostanze nocive e detossifica il corpo, ma agevola anche il rifornimento di nuovo nutrimento alle cellule.
IL CONSIGLIO: Così contrasti la stasi linfatica
Durante questa settimana cammina almeno 20 minuti al giorno. L’atto della camminata è esso stesso drenante. Per la risalita dagli arti inferiori, sia la linfa che il sangue venoso, contano molto sulla contrazione dei muscoli e sull’azione di pompaggio che viene dal piede quando si cammina.
L’ideale sarebbe camminare a piedi nudi, magari su un prato o nella sabbia, in modo da ottenere benefici ancora maggiori.
Se non sei in vacanza, ma ancora in ufficio, cerca di camminare in pausa pranzo e alzati ogni tanto: la sedentarietà favorisce la stasi linfatica e venosa, perché alcuni vasi importanti, presenti a livello dell’inguine, vengono costantemente “compressi” e ridotti di calibro, quando si resta seduti e ancor di più se si accavallano le gambe.
3. La clorofilla
La clorofilla: depura a fondo i tessuti e ti aiuta a bruciare i grassi
La prima cosa da fare per favorire il drenaggio dei tessuti è scegliere di portare in tavola ogni giorno, sia a pranzo che a cena, vegetali che siano molto ricchi di clorofilla.
Riconoscere i cibi che la contengono è facile: sono verdi.
Questo pigmento è un mix di nutrienti in grado di farti rimuovere dai tessuti interstiziali quelle tossine che ti impediscono di bruciare i grassi.
La clorofilla è un potente disintossicante, che aiuta a eliminare le scorie e riattiva il metabolismo.
Lo fa anche agendo sul fegato, l’organo dell’energia, e la ghiandola alla quale arriveranno gli scarti che il drenaggio consente di mobilitare e che quindi, in questa settimana, lavorando di più, apprezzerà la presenza di un aiuto naturale che ne migliora la funzionalità.
Ci vuole l’erba d’orzo: aggiungila a succhi e insalata
Un modo incredibilmente efficace per far scorta di clorofilla è ricorrere all’erba d’orzo. È ottenuta dal primo germoglio verde della pianta, che per questo è maggiormente ricco di questa sostanza, che viene poi ridotto in polvere.
Può essere aggiunta alle insalate, ai succhi o semplicemente sciolta in acqua. Ne basta un cucchiaino al giorno per un’azione che è al tempo stesso depurativa ed energizzante.
A pranzo e a cena associa i vegetali verdi a cereali e proteine magre
La clorofilla la trovi in abbondanza in broccoli, spinaci, verza, rucola, cicorino, fagiolini e taccole. A pranzo consuma i vegetali ricchi di clorofilla insieme a 60 g di cereali integrali in chicchi come grano saraceno, riso integrale, quinoa, che non contengono glutine.
Così facendo ridurrai l’infiammazione che questa proteina può causare e riuscirai a smaltire prima il grasso accumulato.
Ricorda: se scegli di accompagnare ai cereali verdura cruda, mangiala prima, se preferisci le verdure cotte, consumale come seconda portata.
A cena la clorofilla possono garantirtela delle verdure frullate e trasformate in un passato freddo, fatto, di volta in volta, con verdure verdi diverse: puoi lessare e frullare 50 g di bieta con una zucchina, 50 g di fagiolini, mezzo gambo di sedano o fare un passato di spinaci; continua con un filetto di pesce (meglio di mare, come merluzzo o nasello) e una fetta di pane integrale.
Se non vuoi il passato, mangia 100 g di tofu, 100 g di carne bianca o una frittata, con un abbondante contorno verde.
A merenda mangia frutti reidratanti
Il periodo estivo mette a disposizione anche una serie di frutti che, idratando l’organismo, aiutano a ripulirlo, velocizzando la perdita di peso.
Tra i più efficaci vi è senz’altro l’ananas, drenante e anticellulite e dalla potente azione bruciagrassi.
Altri frutti indicati per ricaricarti d’acqua e smaltire i ristagni e l’adipe sono la pesca, il melone e l’albicocca e poi, ancora, i lamponi e i mirtilli, che aiutano a snellire le gambe.
L’ideale è consumare la frutta come spuntino, fresca o come frullato (usa nei frullati anche dei vegetali verdi: ridurrai il contenuto di zuccheri e avrai una dose extra di clorofilla).
Il trucco furbo: per rendere il tuo frullato più saziante e ancor più dimagrante aggiungi due o tre mandorle oppure delle noci: eviteranno che gli zuccheri della frutta vengano trasformati subito in grasso.
4. L’infuso di galium e i minerali riattivanti
- L’infuso di galium: rende più pulita la linfa e ti snellisce
Uno straordinario rimedio da utilizzare è il galium (Galium aparine), pianta conosciuta anche come caglio asprello.
È probabilmente uno dei migliori drenanti naturali, in grado di fluidificare la linfa, contrastando i ristagni e l’insufficienza linfatica.
Ma, contrariamente a molti altri rimedi che possiedono lo stesso effetto e a differenza di piante che hanno un semplice effetto diuretico, il galium ha anche un’azione tonificante di cui beneficiano certamente i vasi linfatici ma anche l’intero organismo: combatte quindi la stanchezza che deriva dall’avere accumulato un eccesso di sostanze di scarto e dà energia, pur essendo un depurativo.
Questa pianta ha anche un’azione antinfiammatoria, utile poiché consente di riparare anche alle conseguenze meno visibili dell’aumento di tossine organiche.
Non va utilizzato in gravidanza o durante l’allattamento.
Ecco come prepararlo:
Puoi acquistare il galium essiccato in erboristeria. Te ne basta un cucchiaio da porre in 200 ml di acqua portata a ebollizione. Lascia in infusione per 10 minuti, mescolando ogni tanto. Filtra, fai raffreddare e bevi una tazza di infuso lontano dai pasti, preferibilmente di pomeriggio. - I minerali riattivanti: servono Manganese-Rame-Cobalto
Dal momento che le tossine accumulate hanno determinato un rallentamento del metabolismo, sono necessari alcuni minerali che siano in grado di riattivarlo.
Un tris utile, da assumere in forma di oligoelementi, è costituito da Manganese, Rame e Cobalto.
Nello specifico, il Manganese è coinvolto nella sintesi della tiroxina, uno degli ormoni prodotti dalla tiroide, la ghiandola che governa i processi di produzione dell’energia, il Rame favorisce la riossigenazione dei tessuti, mentre il Cobalto attiva le vitamine del gruppo B, quelle di cui il corpo ha maggiormente bisogno alla ripartenza del metabolismo.
Una fiala dà sprint al metabolismo In farmacia trovi Manganese-Rame-Cobalto in forma di oligoelementi già associati tra loro, sotto forma di fiale da bere.
Assumi una fiala al mattino a digiuno per tutta la settimana (puoi continuare la terapia per altri 7 giorni, in modo da continuare a dare sostegno al tuo organismo).
5. L’estratto di vite rossa e in più... l'olio di pino
- L’estratto di vite rossa: rinforza i capillari ed elimina i liquidi
Grazie all’estratto di foglie di vite rossa darai un sostegno al sistema venoso e ai capillari, che in estate sono in particolare sofferenza.
I polifenoli presenti in questo rimedio hanno un’azione vasoprotettrice e riducono l’accumulo di liquidi, con vantaggi anche sul fronte della cellulite.
I benefici derivanti dall’assunzione di vite rossa si renderanno evidenti in particolare sulle gambe, che risulteranno più snelle e leggere.
La dose consigliata è di circa 300 mg di estratto di vite rossa al giorno che corrisponde a una compressa (talvolta a due, a seconda dei prodotti), da assumere lontano dai pasti. - E in più... l’olio di pino: per un massaggio linfodrenante
Per completare questo percorso non poteva mancare un massaggio, da eseguire la sera, per favorire il lavoro del sistema linfatico, usando l’olio essenziale di pino silvestre.
Il punto di partenza è la zona inguinale, che va massaggiata con movimenti circolari, in modo da “aprire” i linfonodi.
Massaggia con la mano piatta le gambe, come “accompagnando” la risalita della linfa dal basso verso l’alto, prima dalle cosce all’inguine, poi dalla caviglia al ginocchio.
Alterna questo massaggio con un’altra tecnica: stringi le mani a cerchio attorno alla coscia e poi attorno alla gamba, facendole scorrere dal basso verso l’alto.
Prepara così l’unguento da usare: Per questo massaggio, metti 7 gocce di olio essenziale di pino in 20 ml di olio vegetale (mandorle o jojoba) e utilizza la miscela per fare il massaggio