Alla decisione di prendere un cane vi deve portare non solo la convinzione che la sua compagnia può arricchire la vostra vita, ma anche la consapevolezza che un cane non è un elemento d'arredo né un giocattolo.
Non potrete cioè, né dovrete, metterlo da parte come un vecchio mobile che non vi piace più né liberarvene a cuor leggero senza dover pagare lo scotto di scomodi pentimenti o di fastidiosi rimorsi o, peggio, di compromessi immorali.
La storia evolutiva del cane, il lungo percorso di domesticazione e la zoostoria canica che ne è derivata, ci dicono che abbiamo fatto in modo che il cane dipenda da noi in tutto, di conseguenza ne abbiamo assunto la completa responsabilità.
Dobbiamo dare anche per scontato che dall'obbligo di questa responsabilità non potremo mai sottrarci perché, per usare le parole di Konrad Lorenz, "la fedeltà di un cane è un dono prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con una creatura umana".
Per questo motivo bisogna sempre ponderare assai bene la decisione di prendere un cane e oggi cercheremo di vedere su quali basi.
A tal proposito, un prezioso aiuto potrebbe essere la lettura del libro "Amico cane" di Vito Buono e Angela Delle Foglie. Noi ve lo consigliamo vivamente.
1. Come scegliere un cane
"Chi ben comincia è a metà dell'opera", dice il proverbio. Questo vale anche per chi ha deciso di percorrere un tratto della sua vita in compagnia di un cane.
Il tratto sarà lungo, in media 10 anni, e occorre quindi scegliere bene per evitare di accorgersi di aver preso una strada sbagliata quando è troppo tardi per tornare indietro o quando rimediare comporta decisioni difficili e spesso traumatiche.
Per prima cosa non fatevi mancare l'approvazione di tutti i componenti della famiglia. La loro collaborazione sarà preziosa e nessuno, nei momenti di necessità (le passeggiate quotidiane, le visite dal veterinario, le incombenze dell'igiene e della toeletta, e via dicendo), dovrà poi sottrarsi agli impegni che si era inizialmente assunti.
Da recenti stime risulta che circa il 75% di coloro che possiedono un cane lo ha scelto solo per compagnia, a fronte di un minimo 10% che lo avrebbe fatto per motivi di utilità. In generale si calcola che in Italia su circa 20 milioni di famiglie almeno 9 milioni possiedono un gatto o un cane per un totale di oltre 44 milioni di animali domestici con una netta prevalenza di gatti, cani, pesci da acquario e canarini.
I più diffusi però sono i pesci e gli uccelli con 15,8 e 12,1 milioni di esemplari, seguono i gatti con 7,4 e i cani con 6,9 milioni. Ma sarebbero proprio questi ultimi i primi candidati al randagismo, specie considerando che oltre l'80% dei cani che vive in Italia è costituito da meticci che vengono abbandonati, purtroppo, più a cuor leggero.
Ogni anno sono quasi 300.000 i cani abbandonati da padroni che non se la sentono più di prendersene cura. E' l'ingiusto prezzo in termini di sradicamento e alienazione che i cani pagano per aver seguito l'uomo accettandolo come compagno e come punto di riferimento privilegiato.
2. La struttura abitativa e il tempo da dedicare al cane
Passo successivo a quello della scelta del cane, sarà quello di valutare i requisiti abitativi della vostra casa.
Anche se è vero che per ogni cane ciò che conta ci più è la presenza del suo padrone, è pur vero che un monolocale o un piccolo appartamento sono poco adatti a un cane di grande mole.
Provate a pensare con quanta poca disinvoltura potrebbe muoversi un cane di Terranova o un Alano Tedesco oppure un cane da Pastore Maremmano in pochi metri quadrati ingombri di mobili; provate a immaginare quanto spazio occupa un cane di queste razze quando se ne sta sdraiato.
E se poi si mette a scodinzolare quando ci vede arrivare, com'è giusto che faccia per dirvi che è felice di vedervi? Vi accorgerete subito che la sua coda, dura e lunga come un bastone, è all'altezza di tutti i vostri ninnoli del tavolino del salotto.
Se quindi non avete una casa comoda, senza un giardino o un terrazzo, date pa preferenza a cani di taglia media o piccola, vi riempiranno la casa di allegria quando, per darvi il benvenuto, potranno scodinzolare a piacere o farsi anche una corsetta di gioia correndo fra gli spazi vuoti senza il rischio di travolgere tutto quello che c'è sul loro cammino e passare sotto tavoli e sedie senza farli rovesciare.
Stabilita la taglia che meglio si adatta alla vostra abitazione, fate un rapido esame di quanto tempo, coi e la vostra famiglia, potete dedicare al cane. Anche questo non è un fattore di poco conto.
Se a tutti i cani si deve assicurare quel minimo di moto essenziale per tenerli in forma e per soddisfare le loro esigenze fisiologiche, alcune razze hanno qualche esigenza in più per quanto riguarda il tempo che va loro dedicato.
Pensate per esempio a un Levriero Afgano: la sua abbondanza di pelo e la facilità con cui il pelo può infeltrirsi, richiedono tempi di toeletta di gran lunga superiori a quelli di cui hanno bisogno un Dalmata, un Bracco Tedesco oppure un Beagle.
Lo stesso può dirsi di un Bobtail, di un Briard o di un Collie, ma anche dei più piccoli Cocker, Maltese, Yorkshire, Shit-tzu, razze che impongono una cura del pelo più frequente, quasi giornaliera, e quindi più impegnativa.
Per non parlare poi di certe razze come gli Schnauzer o di altre a pelo ruvido oppure dei Kerry-blu o dei Barboni Grande Mole che, per essere "presentabili" hanno bisogno addirittura di un ricco armamentario da toelettatura e dell'intervento di esperti toelettatori.
3. L'esperienza
C'è poi un'altra cosa importante a cui dovete badare: la vostra competenza cinofila.
Un rapido esame di coscienza vi dirà quanto siete esperti, qual è la vostra dimestichezza con il mondo canino, quanta capacità avente di saper gestire un rapporto con il cane in relazione alla sua mole e alla sua forza.
Se un cane crea problemi perché avete sbagliato in qualche modo a educarlo (e questa è quasi sempre l'unica ragione che può farvi trovare di fronte a situazioni difficili da gestire), un conto è se ciò avviene con un cane esile o di piccola e media taglia, un altro è se sei tratta di un cane grande e forte.
Insomma, se vi scappa di mano un Barboncino non è un gran danno, ma il danno si fa serio se a scapparvi di mano è un muscoloso Molosso selezionato per scopi di difesa o un coraggioso Pastore che ha una storia antica di confronti con lupi.
E' chiaro, ci vuole un po' di buon senso. Il sentimento di amicizia che si prova per i cani non deve tenere conto di taglie né tanto meno di razze, tant'è che anche il rapporto con un meticcio può riservare le stesse piacevoli esperienze e la stessa ricchezza di sentimenti di un cane di gran razza.
Né bisogna lasciarsi influenzare dalle mode o farsi sedurre da quelle piacevolissime immagini che i mass media ci propongono nei telefilm o negli spot televisivi.
Nella quasi totalità dei casi si tratta di montaggi fuorvianti, buoni solo a indurre bisogni inesistenti, preferenze immotivate o disastrosi malintesi che nulla aggiungono a un sano e corretto rapporto con il cane, ma che anzi sono spesso la causa di amare delusioni.
Non bisogna lasciarsi coinvolgere dall'accattivante verve di un divo a quattro zampe né da quella sua grande intelligenza e da quella sua fine perspicacia esaltate sugli schermi. Sono soltanto un millantato credito che purtroppo trova terreno fertile nella maggior parte di quegli spettatori, e sono tantissimi, che non sanno vedere al di là della finzione.
Occorre, invece, prendersi qualche giorno o mese di tempo e decidere se imbarcarsi in questa splendida avventura. Oppure rinunciare perché una attenta riflessione su quanto s'è detto vi avrà suggerito di aspettare tempi migliori.
4. La corretta informazione
Sarà necessario muoversi con cautela anche se queste riflessioni, l'aiuto e i consigli di chi ha fatto esperienza prima e meglio di voi vi spingeranno a mettervi alla ricerca di un cucciolo da inserire nel vostro nucleo familiare.
Se non siete esperti e non volete sbagliare, cercate aiuto in persone di sicura esperienza. Lasciate perdere cioè i consigli di chi non è "professionalmente" abilitato a darli: per esempio quelli del vicino di casa che s'è guadagnato la firma di esperto solo perché da qualche parte ha un cane.
Così pure prendete con le pinze i suggerimenti di chi può avere un qualsiasi interesse a guidare le vostre scelte.
Cominciate, invece, con una buona lettura. Un po' di teoria appresa ai libri e alle riviste specializzate vi introdurrà assai bene nel mondo della cinofilia. Solitamente le maggiori testate si avvalgono di consulenti ed esperti di chiara fama che curano rubriche fisse su vari argomenti, pubblicano approfondimenti o monografie si questa o quella razza utilissimi per avere veloci e panoramici ragguagli sulle razze più o meno diffuse.
Passate poi a un buon libro. Preferite quelli che parlano delle generalità della convivenza con il cane: basterà scorrere l'indice per capire se gli argomenti che tratta sono alla vostra portata, se, cioè, potrete trovarvi le risposte ai vostri dubbi.
Passate, quindi, dalla teoria alla pratica. Un buon modo per farlo è quello di frequentare per un po' i posti dove si concentrano maggiormente cinofili e cani. Le esposizioni canine sono posti ideali per vedere e sapere molto in poco tempo.
Qui c'è un'ampia concentrazione di esperti di medio, buono ed elevato livello: moltissimi i cinofili dai quali potrete ottenere preziose informazioni, molti gli allevatori che portano con sé un enorme bagaglio di esperienze, molti i toelettatori che potranno farvi vedere dal vivo i particolari impegni che richiedono talune razze, molti i giudici ufficiali che non si sottrarranno alle vostre domande e dai quali potrete attingere a piene mani.
Non trascurate nemmeno di frequentare qualche campo di addestramento per guardare da vicino un'altra faccia della cinofilia e incontrare esperti di settori diversi da quelli delle Expo. Utili anche i Gruppi Cinofili, quei sodalizi che riuniscono le persone che allevano, addestrano, commerciano o semplicemente hanno un cane.
Un ulteriore aiuto può venirvi dai siti e dai portali di Internet, qui però abbiate l'accortezza, prima di leggere ciò che c'è scritto, di darvi una sbirciatina al "Chi siamo", l'area in cui solitamente sono indicati i nomi e le qualifiche professionali delle persone che curano i testi che vi vengono proposti.
Una o più chiacchierate con i medici veterinari vi consentiranno infine di guardare ad altri aspetti della convivenza col cane, preziosi anche questi orientare consapevolmente le vostre scelte.
Non è difficile sapere dove e quando andare a cercare questi contatti: i recapiti dei medici veterinari sono sulle Pagine Gialle, il calendario delle Expo (se ne tengono moltissime e continuamente) e i recapiti di campi di addestramento li troverete facilmente nelle sedi dei Gruppi Cinofili presenti in tutti i capoluoghi di provincia e anche in molte altre città piccole e grandi.
5. L'affidabilità dell'allevatore
Al termine di questo "praticantato", che sarà certamente piacevole e ricco di sorprese, sarete pronti a prendere un cucciolo e saprete anche dove andarlo a cercare. Sì, dovete andare voi a prenderlo.
Mai farvelo mandare come se fosse un pacco postale. Chi va di persona presso un allevamento potrà avere un rapporto più ravvicinato con l'allevatore per accertarne la professionalità e soprattutto per vedere come tiene i suoi cani, come li alleva e, in più, potrà verificare se la sua voglia di darvi un cane è pari alla sua voglia di dare un suo cane nelle mani giuste.
Lasciatevi, quindi, analizzare a vostra volta perché un allevatore serio, quello cioè che ha a cuore il destino dei suoi cuccioli, vi farà mille domande per capire e consigliarvi nel migliore dei modi. Sarà poi la vostra intelligenza e soprattutto ciò che avrete imparato durante il "praticantato" a dirvi se potete fidarvi.
Ciò che andrà fatto al momento della scelta dipenderà in parte dalla volontà dell'allevatore, in parte dalla vostra e in parte da quella del cucciolo.
Dalla volontà dell'allevatore dipenderà il ventaglio di possibilità che vi offrirà (in base a quanto avrà dedotto dalla chiacchierata con voi); dalla vostra volontà la decisione di acquistare da quell'allevatore il vostro cucciolo (decisione che prenderete quando avrete accertato che i suoi cuccioli sono robusti, vivaci, puliti e ben tenuti, quando, se possibile, avete visto i genitori nella cucciolata).
Talvolta la scelta dipende anche dalla volontà del cucciolo: non trascurate, infatti, di prendere in seria considerazione la possibilità di portarvi a casa il cucciolo che per primo avrà mostrato interesse per voi, quello, cioè, che prima degli altri avrà scodinzolato ai vostri piedi e che non avrà rifiutato le vostre carezze.
Spesso infatti accade che un cucciolo si fa preferire anche perché è simpatico o perché è amore a prima vista e, come negli innamoramenti improvvisi, non c'è ragione; è più spesso il sentimento a condurre.