Il Burmese: un gatto raffinato, socievole, intraprendente e curioso

Secondo un’antica leggenda il Burmese, aggraziato ed elegante, proviene dai monasteri della Birmania, dove vegliava sulla vita dei monaci e poteva addirittura dialogare con gli dei.

Le sue nobili origini sembrano trasparire dal raffinato mantello – corto, fine e lucido come seta – dallo sguardo dolce ed espressivo, dal portamento e dai modi estremamente garbati.

La genetica ha comunque dimostrato senza ombra di dubbio la sua stretta parentela con il Siamese rivelata, del resto, anche dall’aspetto, dalla struttura fisica atletica e muscolosa, dalle zampe sottili con piccoli piedi ovali, dalla forte personalità, a cui si associano un’intelligenza particolarmente vivace e spesso anche una buona dose di testardaggine.

Il segreto del fascino particolare del Burmese è nel mantello raffinato, corto, fine e lucido come seta, di un caldo colore marrone scuro, e negli occhi dolci, molto espressivi, di un intenso colore giallo ambra.

1. ELEGANTE E AGGRAZIATO

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Come il Siamese, anche il Burmese e elegante, agile, svelto e aggraziato.

Come lui ama moltissimo la compagnia delle persone e la vita casalinga.

È, però, meno appiccicoso e ha una voce decisamente più dolce e gentile, elemento da non sottovalutare quando si ha a che fare con un gran chiacchierone, durante il calore, però, si abbandona volentieri a gorgheggi e vocalizzi, non sempre apprezzati da familiari e vicini di casa: dopotutto nessuno e perfetto!

Sebbene gatti di questo tipo fossero conosciuti in Oriente già da secoli - raffigurati anche in un antico manoscritto, conservato tuttora nella biblioteca di Bangkok - le prime tracce del Burmese in epoca moderna si ritrovano solo a partire dal 1930, quando il dottor Joseph Thompson, medico della Marina Americana, importò negli Stati Uniti una femmina trovata nella città di Rangoon, capitale della Birmania: Wong Mau, considerata la capostipite della razza.

Dagli accoppiamenti con Siamesi seal point si capi che la particolarissima tonalità della pelliccia - una calda sfumatura marrone - era legata al suo patrimonio genetico che presentava caratteristiche intermedie tra quelle del Siamese e quelle del gatto che oggi conosciamo come Burmese.

In Gran Bretagna i primi Burmesi arrivarono nel 1947 e cinque anni più tardi, nel 1952, la razza venne registrata ufficialmente.

Nel 1956 fu riconosciuta anche dal Cat fanciers association - Cfa nel suo colore originale, cioè il marrone scuro, definito zibellino. Solo nel 1984 sono stati ammessi a concorrere come Burmesi anche soggetti di colore blu, champagne (o chocolate) e lilac (o platinum).

2. L’EUROPEO È PIÙ PICCOLO E AGGRAZIATO

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Gli allevatori americani si sono sempre impegnati a selezionare soggetti caratterizzati da una struttura corporea più raccolta e massiccia, testa tondeggiante, con guance pronunciate, muso breve e largo, mento arrotondato.

Gli europei si sono, invece, dedicati alla nascita di un gatto più piccolo. longilineo e aggraziato, dalle forme un po’ orientaleggianti e spigolose, con testa moderatamente cuneiforme e occhi leggermente obliqui.

Gli esemplari d’oltreoceano vengono allevati solo nelle varietà zibellino, sable, champagne, blu e platino (una tonalità calda di lilla o lavanda), mentre quelli del vecchio continente sfoggiano un ricco guardaroba, in tutte le possibili varietà e sfumature dei colori di base o diluiti, dei rossi, dei crema e dei tortie.

Amabile, ubbidiente e giudizioso, il Burmese riesce subito a conquistare l’affetto di chi lo accoglie nella propria casa. Lui per primo manifesta un forte attaccamento ai suoi familiari umani dei quali ricerca costantemente la compagnia.

Per la sua indole socievole e affettuosa è adatto a chi cerca un vero animale da compagnia, non solo giocherellone, ma sempre desideroso di coccole e contatto fisico, che ama essere preso in braccio e accarezzato.

Particolarmente dolce, mai aggressivo, è un perfetto compagno di vita per i bambini: ama stare con loro e farli divertire, anzi, a volte sembra proprio che voglia intrattenerli con i suoi giochi e le sue acrobazie.

Assai vivace, perfino un po’ turbolento da piccolo, rimane infatti un gran giocherellone anche in età adulta ed è capace di ricorrere ai più svariati stratagemmi per attirare l’attenzione.

Ama comunque la vita casalinga e riesce a trovare anche in un appartamento cittadino continue occasioni di svago, come arrampicarsi sui mobili, per controllare dall’alto le attività della famiglia, oppure aprire porte e armadi, per ispezionarne accuratamente gli angoli più reconditi.

È anche il gatto ideale per chi deve affrontare spesso viaggi o spostamenti, perché in auto, in treno o in aereo si comporta benissimo. Chi, invece, dei felini apprezza soprattutto le capacità di autonomia e indipendenza farà meglio a scegliere un’altra razza.

3. BURMESE AMERICANO E BURMESE EUROPEO

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Il primo esemplare della razza arrivò negli Stati Uniti nel 1930. Essendo all'epoca l'unico Birmano, venne incrociato con Siamesi e con i loro discendenti di colore solido.

Due standard diversi- oggi esistono due standard un po' diversi tra loro, perché il cosiddetto Burmese americano si è progressivamente differenziato dal tipo europeo, selezionato a partire dagli esemplari importati nel Regno Unito alla fine degli anni '40.

L’americano (foto sotto) è più pesante - il Burmese americano si differenzia innanzitutto per la corporatura pesante e muscolosa. L’europeo è più snello - quello europeo, di taglia media, ha una figura più snella e compatta, dalle linee eleganti e raffinate.

Il muso del Burmese americano è più corto e largo, con contorni tondeggianti e guance piene. Quello del tipo europeo ha la forma di un cuneo corto, con zigomi e mascelle larghi, mento forte. Nel complesso, l’espressione del muso è più orientale e misteriosa.

Occhi grandi il primo, più orientali il secondo - una netta differenza si rileva poi nella forma degli occhi: il Burmese americano ha grandi occhi di forma tondeggiante, che gli danno un'espressione infantile, leggermente sorpresa.

Anche gli occhi dell'europeo (foto sotto) sono grandi, ma di taglio più orientaleggiante, con una linea superiore diritta, leggermente inclinata verso il naso. Lo sguardo diventa cosi più severo e accigliato.

Orecchie larghe l’americano, più piccole e vicine l’europeo - le orecchie del Burmese americano sono di medie dimensioni, piuttosto larghe ma, rispetto a quelle dell'europeo (generalmente un po’ più piccole), sono più vicine l'una all'altra e con un profilo leggermente inclinato in avanti.

L’europeo è più variopinto - un’ulteriore distinzione riguarda i colori registrati e riconosciuti. Lo standard americano ne prevede quattro: nero (corrispondente al marrone), blu, champagne (corrispondente al cioccolato) e platino (corrispondente al lilla).

Quello europeo ne ammette invece dieci: marrone, blu, cioccolato, lilla, rosso, crema, tartaruga marrone, tartaruga blu, tartaruga cioccolato e tartaruga lilla.

Ci sono, infine, Burmesi di aspetto intermedio, che possono assomigliare più agli americani o, viceversa, agli europei, avendo nel proprio albero genealogico rappresentanti di entrambe le tipologie.

4. QUESTA RAZZA FA PER TE O NO, CARATTERISTICHE E COLORAZIONI INSOLITE E RAFFINATE

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- QUESTA RAZZA FA PER TE...
• se desideri la compagnia di un felino divertente, giocherellone e super intelligente;
• se vorresti un animale capace di dare amore e di portare tanta allegria in famiglia;
• se cerchi un gatto che ami la compagnia, impari velocemente, e si adatti senza problemi alle abitudini della casa;
• se i tuoi bambini vorrebbero tanto avere un ottimo e paziente compagno di giochi.
- QUESTA RAZZA NON FA PER TE...
• se in famiglia ci sono cani o altri gatti, di solito il Burmese preferisce essere l'unico quattro zampe della casa e la convivenza potrebbe rivelarsi complicata;
• se pensi a un felino placido e pigro, oppure molto autonomo e indipendente;
• se hai difficoltà ad accettare un animale molto determinato, che vuole averla sempre vinta;
• se non puoi dedicargli tempo e attenzioni costanti.

 

- CARATTERISTICHE
• IMPEGNO
Non sopporta la solitudine e ha molto bisogno di compagnia.
• CURE MEDICHE
È un gatto tendenzialmente sano e robusto, ma teme i colpi di freddo e il clima umido, perciò nella brutta stagione è meglio non lasciarlo uscire di casa.
• SOCIALITÀ
Estroverso, dolcissimo, molto affettuoso e legato alla persona che si prende cura di lui.
• PELO
Molto corto e setoso non richiede cure particolari; per rimuovere tutto il pelo morto, basta passarlo una volta alla settimana con l'apposito guanto a denti di gomma o con una pelle
di daino leggermente inumidita.

 

- COLORAZIONI INSOLITE E RAFFINATE
La tonalità più diffusa della pelliccia, serica e morbidissima, ricorda molto lo zibellino, un piccolo mustelide originario della Siberia.
I puristi ritengono che il colore tipico del vero Burmese sia proprio quello che viene definito zibellino o sable (marrone scuro, intenso e caldo, con riflessi brillanti), ma in realtà lo standard, in particolare quello del tipo europeo, ammette molte altre nuances.
La tonalità del mantello non è mai uniforme e diventa più chiara sul collo, sul ventre e all'interno delle zampe. Una sfumatura scura, leggermente più intensa su orecchie, muso e piedi, piuttosto evidente nei cuccioli, diventa poi appena visibile nei soggetti adulti.





5. LA SCHEDA

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Mantello raffinato, corto, fine e lucido come seta, sguardo dolce ed espressivo.

RAZZA: Burmese.

ORIGINE: Stati Uniti, 1930.

ASCENDENZA: Gatti dei templi in Birmania (Myanmar), ibridi di Siamese.

PESO: 5/6,5 kg il maschio, 3/5 kg la femmina (l'americano è un po' più pesante).

IBRIDAZIONI: Nessuna.

TEMPERAMENTO: Socievole, affettuosissimo, intraprendente e curioso.

ORECCHIE: piccole e ben distanziate, larghe alla base, leggermente arrotondate e inclinate in avanti (nell'americano sono più grandi rispetto all’europeo).

TESTA: non spigolosa, nello standard americano addirittura tondeggiante; muso breve e largo, con mento arrotondato, guance piene e leggero stop a livello del naso; collo corto e ben sviluppato.

OCCHI: grandi, ben distanziati ed espressivi, di un bel colore giallo dorato, rotondi nel tipo americano e leggermente obliqui in quello europeo.

MARTELLO: molto corto e brillante, appoggiato sul corpo, fine, lucido, con tessitura setosa, quasi del tutto privo di sottopelo.

ZAMPE: piuttosto sottili, ma muscolose, con piccoli piedi ovali.

CORPO: di taglia media, atletico, muscoloso e compatto, con petto arrotondato e dorso dritto (l’americano ha una struttura corporea più raccolta e massiccia rispetto all’europeo).

CODA: di lunghezza media, non grossa alla base, si assottiglia di più verso la punta arrotondata.

PATOLOGIE, CURE MEDICHE E ALIMENTAZIONE: Il Burmese gode genericamente di buona salute, ma può in qualche caso soffrire di policisti renale. Alcuni soggetti sono anche inclini allo sviluppo di calcoli di ossilato di calcio nel tratto urinario.
Avendo una corporatura piuttosto massiccia, è più predisposto di altri a problemi di sovrappeso o addirittura di obesità (che potrebbero compromettere la sua salute), perciò ha bisogno di allenamento fisico e di un'alimentazione povera di carboidrati. Deve mangiare prevalentemente carne o pesce.








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