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La coda del cane: un mondo di emozioni e comunicazione

“È contento quando scodinzola, ha paura quando ha la coda tra le zampe!”.

Molti proprietari pensano, erroneamente, che il significato della coda del cane e del suo movimento finisca qui mentre, invece, quello che i cani possono dirci attraverso questa importantissima parte del corpo, è molto di più.

La coda è uno strumento di comunicazione, e il suo uso si evolve con l’evolvere del quadrupede. Il professore americano Stanley Coren ha definito la coda “una bandiera che segnaLa al mondo lo stato d’animo del cane”.

La coda è per il cane un indicatore di emozione, può essere considerata una vera e propria misura dell’emozione.

Scodinzolare significa provo qualcosa, ma solo con l’osservazione del movimento e della posizione della coda è possibile comprendere di che emozione di tratti.

Il linguaggio del cane è affascinante e complesso, forse ancora non del tutto definito.

Saperlo riconoscere è un ottimo modo per comprendere meglio il cane e soprattutto per accogliere e rispettare i suoi stati d’animo.

 

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1. PERCHÉ I CANI HANNO LA CODA E A COSA SERVE REALMENTE?

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  • PERCHÉ I CANI HANNO LA CODA E A COSA SERVE REALMENTE?
    Lo scopo originale della coda del cane è in relazione all’equilibrio.
    Spostandola il cane riesce a non cadere quando corre o quando cambia direzione improvvisamente e rapidamente.
    La coda lo aiuta a mantenersi in equilibrio anche quando cammina in spazi stretti, quando sale o salta. Nel corso del tempo, la coda si è adattata a svolgere un ruolo vitale nella comunicazione.

 

  • MEZZO DI COMUNICAZIONE
    Che la coda permetta ai cani di comunicare è indubbio e infatti i cani scodinzolano solo quando sono in compagnia.
    Il loro scodinzolio è quindi diretto al cane, al gatto o alla persona che hanno davanti.
    I cuccioli non scodinzolano immediatamente alla nascita ma, anzi, lo scodinzolio compare intorno ai trenta giorni di vita in una forma rudimentale e si perfeziona progressivamente durante la crescita.

 

  • I CUCCIOLI NON LA USANO...
    In fondo prima non serve, i cuccioli appena nati dormono e mangiano per la maggior parte del tempo ma è nella terza settimana di vita, quello che viene definito il periodo di transizione, che compaiono i primi moduli sociali e allora il movimento della coda inizia ad assumere importanza.
    I cuccioli, infatti, in questo periodo, cominciano a interagire tra loro e, attraverso il gioco con i fratelli, apprendono i comportamenti sociali che poi utilizzeranno quando saranno grandi.
    Attraverso il gioco il cucciolo mette in atto, senza serietà, dei moduli comportamentali che assumeranno importanza quando verranno manifestati con il loro fine biologico.

 

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2. QUANDO COMINCIA LO SCONDINZOLIO E LA POSIZIONE DELLA CODA

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  • GIOCO E INTENSITÀ DEL MORSO
    Attraverso il gioco i cuccioli imparano a moderare l’intensità del morso.
    Se nel gioco un cucciolo nuoce a un fratello ci sarà l’emissione di un guaito da parte del piccolo leso e l’interruzione del gioco nonché l’intervento della madre che agisce punendo l’aggressore.
    Il cucciolo comincia ad apprendere il comportamento sociale. Non è chiaro in che misura il comportamento sociale del cane sia innato, ma sicuramente viene modificato e perfezionato sulla base dell’esperienza.

 

  • QUANDO COMINCIA LO SCONDINZOLIO
    I cuccioli imparano ad associare il loro comportamento, quello dei fratelli e quello della madre a specifiche conseguenze e imparano anche che possono usare alcuni segnali comunicativi per esprimere le loro emozioni e intenzioni e per pacificare gli altri individui.
    Qui comincia lo scodinzolio. Anch’esso è sia innato che appreso.
    Se il cane impara che alcune posizioni della coda, ad esempio, la posizione bassa, gli permettono di proteggersi da una minaccia sociale è facile che possa utilizzare quei segnali in contesti simili anche in futuro.

 

  • POSIZIONE DELLA CODA E STIMOLI SOCIALI
    La posizione della coda è correlata agli stimoli sociali e può cambiare in maniera estremamente rapida già nei cuccioli a cinquanta giorni di età, rendendo evidente un controllo volontario del comportamento da parte del cane.

 

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3. ALLATTAMENTO, CONFLITTI, EMOZIONI E SAPER LEGGERE LA CODA

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  • ALLATTAMENTO E CONFLITTI
    Il primo contesto in cui facilmente possono verificarsi dei conflitti è l’allattamento.
    Quando i cuccioli vengono allattati sono vicini gli uni agli altri nella ricerca del capezzolo, scodinzolare permette ai cuccioli di evitare liti e permette loro di gestire, in modo pacifico, il “sovraffollamento” sulla mammella.
    Successivamente i cuccioli cominceranno a scodinzolare quando chiedono cibo alla mamma o agli altri adulti del gruppo.
    Insomma, l’utilizzo della coda è fortemente in relazione con lo sviluppo del comportamento sociale del cane e la necessità di evitare conflitti ed esprimere intenzioni benevole.

 

  • ANCHE EMOZIONI NEGATIVE
    Attenzione, però, il movimento della coda non è necessariamente associato a emozioni positive: “mi ha morso ma stava scodinzolando” ripetono continuamente i proprietari dei cani con problemi di aggressività.
    La non conoscenza dei diversi significati associati al movimento della coda (nonché alla mimica facciale e alla postura del corpo) è una delle principali cause di morsicature, soprattutto quelle dirette ai bambini.

 

  • SAPER LEGGERE LA CODA
    La coda è per il cane un indicatore di emozione, può essere considerata una vera e propria misura dell’emozione.
    Scodinzolare significa provo qualcosa, ma solo con l’osservazione del movimento e della posizione della coda è possibile comprendere di che emozione di tratti.

 

  • CAMBIA CON L’ALTEZZA
    La posizione della coda, nello specifico l’altezza in cui viene tenuta, può essere considerata una misura emotiva: una posizione lievemente abbassata indica “rilassamento”, una posizione orizzontale indica “attenzione”.

 

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4. SE LA CODA SALE E L'AMPIEZZA DELLO SCONDINZOLIO

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  • SE LA CODA SALE, IL CANE È MINACCIOSO
    Se la coda si sposta in su è indice che il cane sta diventando più minaccioso, quando invece è bassa o tra le zampe indica che il cane è spaventato.
    Ovviamente la posizione della coda è influenzata dalla razza, passando dalla coda verticale e alta dei Beagle a quella bassa dei Levrieri.
    Il significato della coda è arricchito dal movimento e dalla velocità dello stesso, tanto maggiore quanto più eccitato è il cane.

 

  • AMPIEZZA DELLO SCONDINZOLIO
    In fine è necessario tenere in considerazione l’ampiezza dello scodinzolio che ci permette di comprendere se lo stato emotivo del cane è positivo o negativo.
    Possono quindi emergere molte combinazioni:
    - Coda parallela al suolo, portata lungo la linea del dorso e mossa lateralmente: indica uno stato di attenzione dettato dalla curiosità.
    - Coda alta, perpendicolare al suolo, rigida, mossa rapidamente in senso laterale: indica tensione
    - Coda alta o parallela al suolo, mossa lateralmente in modo morbido e ampio: indica uno stato emotivo positivo.
    - Coda bassa tra le zampe, ferma o scodinzolante: la tensione emotiva è molto intensa e al momento del contatto il cane potrebbe ringhiare o tentare di mordere.

 

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5. SACCHI ANALI E STUDI SCIENTIFICI

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  • SACCHI ANALI
    I cani scodinzolano anche per disperdere nell’aria l’odore prodotto dai sacchi anali.
    Si tratta di piccoli sacchi nella mucosa anale contenenti sostanze in cui sono presenti dei feromoni strettamente individuali e alcuni feromoni di allarme emessi in condizione di forte stress.

 

  • STUDI SCIENTIFICI E AREA CEREBRALE
    Oggi disponiamo di molte nuove informazioni circa l’utilizzo della coda da parte del cane.
    Uno studio pubblicato su Current Biology dai professori Vallortigara e Quaranta ha analizzato il lato dello scodinzolio e come questo possa essere in relazione con lo stimolo che lo determina e con l’area cerebrale attivata.
    Stimoli positivi (per esempio, la vista del proprietario), in seguito all’attivazione dell’emisfero cerebrale sinistro, provocano un movimento della coda dal centro verso destra e ritorno.
    Stimoli nuovi e potenzialmente stressanti, viceversa (come un cane sconosciuto in arrivo con atteggiamento aggressivo) sono elaborati dall’emisfero destro e il cane muove, di conseguenza, la coda verso sinistra.

 

  • I CANI VALUTANO IL MOVIMENTO DELLE ALTRE CODE
    Ancora più sorprendente è la successiva scoperta del gruppo di scienziati: i cani sono in grado di valutare il lato in cui la coda di un altro cane viene mossa e comportarsi di conseguenza.
    Così un cane può capire se un suo conspecifico che gli sta venendo incontro ha intenzioni pacifiche o ostili.
    Reagirà, quindi, al movimento della coda dell’altro prevalentemente verso destra con ansia e nervosismo, ma si dimostrerà rilassato e amichevole se lo scodinzolio dell’altro è, invece, più accentuato verso sinistra.

 

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