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I 7 nemici della tua salute tra le mura domestiche

La casa è il nostro luogo di rifugio e di riposo.

È un “guscio”, un nido, che ci accoglie e ci protegge, che può dar vita a sensazioni di benessere e grande intimità, ma anche trasformarsi, talvolta anche a nostra insaputa, in una fonte di disturbi e disagi, fisici o psicologici.

La casa rispecchia, in chiave simbolica, chi vi dimora, è come un’estensione del corpo dei suoi abitanti. I locali della casa hanno una geografia che richiama la struttura dell’organismo.

La cucina, dove regna il fuoco, rimanda a bocca e stomaco, luogo fisico in cui gli alimenti vengono preparati per l’assimilazione, l’intestino è rappresentato invece dal bagno, luogo dell’acqua, dove si eliminano le scorie.

La camera da letto, dove dominano il buio e l’oscurità ma che è anche luogo della rinascita quotidiana che si compie con il risveglio, rinvia all’inconscio e all’intimità sessuale.

La similitudine con il corpo può spingerci a prenderci cura della casa con la stessa attenzione con la quale ci preoccupiamo del nostro fisico.

Sono molti gli inquinanti che minacciano la nostra casa e, con essa, la nostra salute. Prenditi cura della tua casa in modo naturale e proteggi così il tuo benessere, mettendoti al riparo da allergie e malattie.

Ecco i sette nemici della tua salute tra le mura domestiche.

 

1. Detergenti chimici

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Alcuni tra i nemici più aggressivi che ospitiamo tra le mura domestiche sono proprio quei prodotti che acquistiamo nel desiderio di pulire, igienizzare e addirittura disinfettare la nostra abitazione.

Questo desiderio di eliminare ogni microrganismo (tentativo, per quanto accanito, comunque destinato al fallimento) può rivelarsi non semplicemente inutile, ma addirittura dannoso.

I prodotti chimici cui quotidianamente facciamo ricorso per la pulizia di piatti, superfici e tessuti possono essere causa di allergie, difficoltà respiratorie e irritazioni. Molte delle dermatiti che paiono comparire senza ragione sono riconducibili a detergenti e prodotti chimici usati per le pulizie.

Tra i loro componenti vi sono infatti sostanze chimiche tossiche e irritanti, come il benzene, presente in molti prodotti per la pulizia del bagno. Sgrassatori, sbiancanti, anticalcare, spray deodoranti hanno una potenziale nocività che aumenta se miscelati.

Infatti, non bisognerebbe mai, nel tentativo di potenziare l’efficacia pulente di un prodotto, unirlo con altri che potrebbero contenere, nel loro elenco, ingredienti spesso difficilmente decifrabile, sostanze che, se miscelate, potrebbero generare vapori tossici, come accade ad esempio, se si mescolano ammoniaca e candeggina.

Non si tratta di creare allarmismi e neppure di indurre a una scarsa cura dell'igiene domestica, quanto di invitare a un più razionale approccio al problema dello sporco.

Meglio cercare di sostituire i prodotti chimici con alternative naturali che, pur garantendo risultati soddisfacenti in termini di pulizia, non mettano a rischio la nostra salute e siano meglio tollerati dalla pelle e dai polmoni.

Da trattare con particolare cautela sono i cosiddetti biocidi, ovvero quei prodotti (disinfettanti, igienizzanti e disinfestanti) che, proprio perché sono in grado di uccidere batteri, parassiti o insetti, rappresentano un reale pericolo anche per la salute umana.

Ma cosa rischiamo se l’ambiente domestico non è sicuro? Sono molti i problemi di salute che potrebbero derivare da una casa non sana. Le sostanze nocive penetrano in noi attraverso tre vie: per inalazione, ovvero con l’aria che respiriamo, per contatto, attraverso i pori della pelle o per ingestione.

Ecco alcuni degli effetti degli inquinanti domestici sulla nostra salute.
■ Irritazioni a occhi, naso e gola per i vapori tossici.
■ Mal di testa, capogiri e affaticamento.
■ Nausea e vomito nei casi più seri.
■ Dermatiti e allergie cutanee.
■ Asma e infiammazioni a livello bronchiale dovute agli inquinanti dell’aria che respiriamo.
■ Indebolimento della risposta immunitaria.

Gli effetti a lungo termine sono i più pericolosi poiché emergono dopo un lungo periodo di esposizione, o dopo alcuni anni rispetto a quando l’esposizione è avvenuta. Tra questi patologie respiratorie, malattie cardiache e anche cancro.

2. Batteri, allergeni e rumore

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- Batteri e allergeni

Che si trovino per terra o nell’acqua oppure che siano trasportati da uomini o animali, i batteri sono una delle cause dell’insalubrità degli ambienti domestici.
Sono, così come le muffe, favoriti nella loro diffusione dall’umidità presente negli ambienti. I sistemi di condizionamento, con filtri che accumulano le polveri, possono diventare luoghi di proliferazione massiccia.
Anche una temperatura eccessivamente alta ne favorisce la moltiplicazione.
Tra le prime misure per contrastare la loro diffusione vi è il semplice gesto di aprire le finestre in modo da favorire il ricambio d’aria, ma soprattutto di evitare che l’umidità si accumuli creando condensa.
Le muffe possono essere sia veicolo di trasmissione di sostanze allergizzanti, sia causa di disturbi dovuti al fatto che producono micotossine, sostanze irritanti e volatili che possono causare difficoltà respiratorie.
Reazioni allergiche possono derivare anche dalla presenza in casa di alcune piante o dalla presenza di animali. Ma i batteri non sono soltanto presenti nell’aria.
Si trovano anche negli alimenti e spesso ne favoriamo la diffusione non conservandoli oppure non preparandoli nel modo corretto.
Alte temperature in casa sono sconsigliate sia perché favoriscono la proliferazione di batteri, sia perché il caldo causa stanchezza, emicrania ed espone ai mali di stagione e a quelli legati agli sbalzi climatici: la temperatura in casa, in inverno dovrebbe essere di 20°C, con uno o due gradi di tolleranza in più.
In estate non dovrebbe essere più di due gradi inferiore rispetto all’esterno.

 

 

- Rumore

Siamo costantemente immersi nel rumore. Chi vive in città quasi non se ne accorge: il continuo fluire del traffico, il passaggio degli aerei, creano un sottofondo che accompagna durante l’intera giornata.
Mezzi pesanti, motorini o la vicinanza di attività produttive possono causare un innalzamento sensibile dei decibel. Gli effetti del rumore sull’organismo umano sono molti e vanno ben oltre il possibile danno uditivo.
Il rumore interferisce ad esempio con le attività mentali che richiedono molta attenzione e le strategie di adattamento richiedono uno sforzo associato ad aumento della pressione arteriosa e innalzamento nel sangue dei livelli degli ormoni legati allo stress.
L’inquinamento acustico può disturbare l’alternanza del ritmo sonno-veglia, impedendo il sonno profondo, può causare ansia e affaticamento.
Altri effetti sono a carico dell’apparato digerente, con un eccesso di acidità nello stomaco o spasmi della muscolatura liscia.
Misure antirumore prevedono l’utilizzo di strutture fonoassorbenti che isolino gli ambienti o proteggano le camere, oppure doppi vetri e infissi che “chiudono fuori” l’inquinamento acustico derivante dal traffico.
Si può parlare di inquinamento acustico ambientale già in presenza di immissioni di livelli superiori a 40 decibel durante la notte e 50 decibel durante il giorno: lo squillo del telefono può sviluppare 70 decibel, così come il rumore del traffico intenso.

3. Elettrosmog e radon

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- Elettrosmog

Trasformatori, elettrodomestici, televisione, hi-fi e telefonini: le fonti domestiche di onde elettromagnetiche si sono moltiplicate con il progresso della tecnologia.
Anche il Wi-Fi, la trasmissione dati che ci ha liberato dai cavi, è fonte di elettrosmog.
Se la scienza non si è ancora pronunciata in modo univoco sugli effetti a lungo termine dell’esposizione a onde elettromagnetiche, ci sono comunque studi che hanno associato l’esposizione a campi elettromagnetici a disturbi a livello di metabolismo e funzionalità del sistema endocrino, indebolimento del sistema immunitario, mal di testa, insonnia e anche tumori.
Vale dunque il principio di precauzione che impone di limitare il più possibile l’esposizione a queste onde e, poiché queste perdono di intensità in funzione della distanza, una prima forma di cautela è di stare lontani dalle fonti di trasmissione (tv, telefoni ecc). Ecco alcune semplici misure da adottare.
■ Per quanto riguarda gli elettrodomestici andrebbero utilizzati uno alla volta e tenuti accesi per il solo tempo dell'uso effettivo.
■ È consigliabile utilizzare ciabatte elettriche con tasto di spegnimento che consente di “chiudere” il passaggio dell’elettricità quando non si utilizzano.
■ Stare lontano dallo schermo, quando si guarda la tv è utile, oltre che per ripararsi dalle onde elettromagnetiche anche per proteggere la vista.
■ Per quanto riguarda il Wi-Fi fai ricorri al cavo quando è possibile, spegni il modem quando non serve e non tenere il computer portatile sulle gambe, evitando così di essere praticamente a contatto con l'antenna Wi-Fi che riceve e trasmette.
■ Quanto ai cellulari, non tenerli addosso, user il solo per brevi chiamate e non tenerli accesi sul comodino, durante la notte (la camera da letto è uno dei luoghi da proteggere maggiormente).
■ In particolare gli uomini non dovrebbero tenere il portatile sulle ginocchia: ricercatori argentini e statunitensi hanno calcolato che il 25% degli spermatozoi di campioni posti vicino a un pc collegato con Wi-Fi ha perso la sua vitalità dopo circa 4 ore.

 

 

- Radon

Molti sono arrivati a chiamarlo il “killer invisibile”.
Il radon, un gas radioattivo naturale che proviene dalle viscere della terra, rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo della sigaretta. E' privo di odore, colore, sapore ed estremamente volatile: non lo avvertiamo, ma c'è.
Il rischio si verifica quando questo gas si concentra in un locale nel quale viviamo o lavoriamo per lungo tempo.
Un primo, immediato, accorgimento è quello di evitare le stagnazioni in ambienti chiusi grazie ha un'areazione continua, misura ancora più necessaria se parliamo di locali, come le taverne le cantine, interrati o a diretto contatto con il suolo.
Il radon, proprio in virtù della sua natura gassosa, penetra nelle porosità del terreno e attraversa crepe e fessure, fluendo attraverso le strutture edilizie.
È possibile, grazie a economici rilevatori detti dosimetri, effettuare un monitoraggio sulla propria casa ed eventualmente programmare un intervento di bonifica che limita o arriva a eliminare i punti di infiltrazione del gas Radon.
Se arieggiare i locali nei quali abitiamo è un sistema che ci protegge da diversi pericoli, è vero che, proprio attraverso l’aria che viene dall’esterno, possono penetrare in casa smog e polveri sottili.
Si tratta di piccole particelle dal diametro inferiore ai 30 micron (alcune indicate con il famoso pm10) che penetrano nei polmoni e causano raffreddori ricorrenti, sinusiti, bronchiti e asma.
In realtà possiamo “produrle” anche in casa ad esempio con le fritture: l’uso di olio o il contatto diretto degli alimenti sulla piastra aumenta le concentrazioni di particolato.
Esistono piante che possono catturare ed eliminare queste polveri, come lo spatifilio; è necessario poi mantenere puliti i filtri dei condizionatori e ci si può difendere anche con la dieta, aumentando il consumo di cibi antiossidanti come pomodori, carote, arance, mandarini e verdure a foglia verde.

4. Acari e insetti

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Gli acari sono minuscoli animali che possono essere ritenuti responsabili della metà delle allergie respiratorie e cutanee negli adulti e di ben il 70% dei casi di asma in età pediatrica (tra le cause la maggior quantità di tempo che bambini trascorrono al chiuso).

Vivono nella polvere e sono loro (e non la polvere in sé) a causare starnuti, naso che cola, congiuntiviti, dermatiti e difficoltà respiratorie. Il loro habitat ideale è il letto,

Dove trovano cibo in quantità, poiché si nutrono di scaglie di pelle. Le particelle allergizzanti sono i loro escrementi che, liberatisi nell'aria, vengono inalati. Ad essere colpiti dall'allergia sono più facilmente i bambini.

È l'inverno la stagione in cui gli acari si riproducono maggiormente per cui le allergie peggiorano da ottobre a marzo e spesso si finisce per confondere i sintomi da allergia agli acari con quelli di raffreddore e influenza.

Diminuire la concentrazione degli acari, soprattutto nelle camere da letto è il primo passo per migliorare i disturbi legati a questa patologia. I loro nemici peggiori? Il sole e il freddo.

Da qualche anno le autorità sanitarie sono in allarme per il ritorno della cimice dei letti, ribattezzata "parassita globetrotter" poiché gira il mondo nelle valigie di turisti per poi trovare fissa dimora nei materassi.

Lascia sulla pelle piccole punture. La disinfestazione deve essere seguita da un professionista. In caso di “presenze sgradite” proteggiti con repellenti naturali. Alcuni insetti e ragni sono semplicemente fastidiosi o sgraditi alla vista, ma totalmente innocui.

Altri invece possono essere portatori di malattie perché vivono in ambienti malsani o a contatto con gli escrementi (e il caso di mosche o scarafaggi), altri perché causa di irritazioni o punture (zanzare) altri ancora perché veri e propri parassiti anche degli uomini (come i finocchi).

Anche in questo caso pulire e utilizzare repellenti naturali a base di essenze permette di liberarsi dal problema, senza ricorrere ad agenti chimici.





5. Formaldeide & Co.

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I materiali che sono utilizzati per la fabbricazione dei mobili e degli oggetti o che sono serviti per la realizzazione della struttura dell’edificio, possono rappresentare fonte di rischio per la salute.

Molti materiali usati in edilizia, ma anche adesivi, sigillanti e colle utilizzati per realizzare i mobili possono emettere i cosiddetti Voc, ovvero composti organici volatili.

Si tratta di sostanze chimiche (idrocarburi aromatici come il benzene, idrocarburi idrogenati come il cloroformio, alcoli e aldeidi), che evaporano facilmente a temperatura ambiente e si trovano praticamente ovunque.

Uno dei più noti è la formaldeide, largamente utilizzata dall’industria (la si trova anche come additivo alimentare con la sigla E240), presente in colle, resine e vernici usate nella realizzazione dei mobili ma anche nella schiuma isolante per edifici.

Anche in questo caso calore e umidità aumentano la presenza di questi composti. Una prima misura di difesa la si mette in campo al momento della scelta di mobili e suppellettili.

Sono molte le ricadute negative che i composti organici volatili e soprattutto la formaldeide hanno sull’organismo. Si va da irritazioni a occhi e vie respiratorie, con forme di iperattività bronchiale e asma, fino a danni ai reni, al fegato e al sistema nervoso.

Molti degli elementi che rientrano nei Voc sono inoltre riconosciuti come cancerogeni. I maggiormente esposti sono bambini e anziani, che hanno un sistema immunitario ancora non completamente formato o indebolito.

Anche dalle stufe e dai camini, oltre che dal fumo delle sigarette si sprigionano questi composti volatili: non fumare in casa e arieggia i locali quando accendi fiamme per riscaldare.

Dalle vernici e dalle pitture per i muri possono essere emesse sostanze nocive e irritanti. Anche in questo caso esistono alternative naturali, consigliate soprattutto se si sceglie il fai da te per ritinteggiare casa.

Queste ecovernici sono particolarmente indicate per soggetti sensibili ad agenti chimici o soggetti allergici, asmatici poiché favoriscono la naturale traspirazione del muro, evitando la formazione di muffe.

Nuove vernici dette fotocatalitiche o ecoattive contengono composti metallici che, irradiati dalla luce, provocano una reazione chimica, detta fotocatalisi che assorbe e decompone le sostanze nocive presenti nell’aria.

Si possono usare sia per esterni (antismog), sia per interni dove abbattono la presenza di inquinanti.








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