Il microchip sui gatti: come stanno le cose in Italia?

Entro il 10 giugno 2024 tutti i gatti domestici inglesi di età superiore alle 20 settimane dovranno essere dotati di microchip con i dati di contatto del proprietario registrati in un database.

Se entro quella data il gatto non sarà microchippato il proprietario potrebbe incorrere in una multa fino a 500 sterline.

Nel nostro Paese sono ormai anni che si discute di una legge che, come nel Regno Unito, renda il microchip obbligatorio anche per i gatti così come lo è già per i cani.

L’obbligatorietà del microchip, infatti, ridurrebbe gli smarrimenti; chi trova un animale disperso potrebbe scoprire in pochi secondi a chi appartiene e restituirlo; al tempo stesso calerebbero gli abbandoni, perché non sarebbe possibile negare di essere il padrone di un gatto lasciato davanti al portone di un gattile o, peggio, abbandonato per strada. Ecco la ragione dell’utilità di una microchippatura di tutti i gatti domestici italiani.

Oggi, invece, salvo rari casi, il microchip con relativa iscrizione all’Anagrafe Felina è obbligatorio solo per chi vuole portare il suo gatto all’estero, oppure solo in due regioni: Lombardia e Puglia. Scopriamo come stanno le cose in Italia!

1. Qual'è il processo di microchippatura e qual è lo stato dell'anagrafe felina in Italia

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- Qual'è il processo di microchippatura negli animali domestici e la sua importanza?
La microchippatura è una procedura minimamente invasiva ma di fondamentale rilevanza. Si utilizza una siringa speciale per inserire un microchip, grande circa 1 x 2-3 mm, nel tessuto sottocutaneo dell'animale, solitamente nella zona sinistra del collo.
Questo chip contiene un numero unico che viene registrato in un database nazionale assieme ai dati del proprietario. L'importanza di questa pratica risiede nella sua capacità di offrire una soluzione affidabile per l'identificazione degli animali. In caso di smarrimento, il ritrovamento e il ricongiungimento con il proprietario diventano processi rapidi ed efficienti.
Questo non solo allevia l'ansia dei proprietari ma gioca un ruolo cruciale nella lotta contro il randagismo e nel controllo delle malattie zoonotiche, garantendo che ogni animale possa essere tracciato e gestito appropriatamente.

- Qual è lo stato dell'anagrafe felina in Italia e come si posiziona rispetto ad altri Paesi europei?
L'Italia sta compiendo passi significativi verso l'istituzione di un'anagrafe nazionale che includa non solo i cani, che tradizionalmente hanno ricevuto maggiore attenzione, ma anche i gatti e altre specie. Questo sistema unificato migliorerà notevolmente al gestione degli animali domestici a livello nazionale, facilitando le operazioni di ritrovamento in caso di smarrimento e contribuendo in modo significativo ala salute pubblica. Mentre ni Inghilterra al microchippatura dei gatti è diventata obbligatoria, in Italia stiamo lavorando per colmare il divario legislativo e culturale, spostandoci verso un approccio più inclusivo che riconosca l'importanza di tutti gli animali domestici nella nostra società.

Cos'è l'anagrafe? L'Anagrafe Nazionale Felina è una bancadati informatizzata che registra i parametri identificativi dei gatti dotati del dispositivo di identificazione elettronico (microchip).
Tutti i proprietari o detentori possono rivolgersi a un medico veterinario che aderisce all'Anagrafe per l'inserimento del microchip e la contestuale registrazione on line dell'animale di proprietà o in custodia.
Il servizio attualmente è attivo solo su base volontaria con la finalità di favorire il controllo della demografia felina, contrastare l'abbandono e agevolare il ricongiungimento del gatto con il suo proprietario in caso di smarrimento sia in Italia che all'estero.

2. L'obbligo di microchippatura e come sarà gestita la sanatoria per i gatti già microchippati ma non registrati

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- L'obbligo di microchippatura per i gatti in Inghilterra ha generato dibattiti. Prevede una reazione simile in Italia?
La reazione in Italia potrebbe variare ma si ritiene che la comunità dei proprietari di animali domestici sia in gran parte favorevole a misure che proteggano il benessere dei loro amici a quattro zampe.
La microchippatura è un piccolo passo per un proprietario ma un salto gigantesco nella direzione della responsabilità e della cura degli animali.
La resistenza iniziale potrebbe provenire da una mancanza di informazione o da preoccupazioni sul benessere animale durante al procedura.
Tuttavia, informando i proprietari sui benefici della microchippatura, sul suo impato minimo sull'animale e sulla sua efficacia nel promuovere la sicurezza e il recupero dei soggetti smarriti, si possono superare queste resistenze.

- Come sarà gestita la sanatoria per i gatti già microchippati ma non registrati?
Si tratta di un passaggio cruciale per assicurare che nessun animale rimanga indietro nella transizione verso un sistema anagrafico nazionale unificato.
Questo processo richiederà la collaborazione tra veterinari, proprietari di animali e autorità per garantire che i dati esistenti vengano integrati nel nuovo sistema in modo efficiente.
Sarà necessario un sistema di trasmigrazione dei dati flessibile ma robusto, che permetta di aggiornare facilmente le informazioni senza sovraccaricare i proprietari o i professionisti del settore con procedure onerose.
Il Ministero della Salute svolgerà un ruolo chiave nel facilitare questo processo, fornendo le linee guida e supportando la transizione.

3. Le difficoltà nell'implementazione dell'anagrafe felina e l'influenza sulla salute pubblica

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- Perché ci sono difficoltà nell'implementazione dell'anagrafe felina e come si possono superare?
Le difficoltà derivano da una serie di fattori, tra cui la mancanza di consapevolezza pubblica sull'importanza della microchippatura per i gatti, la resistenza culturale all'idea di regolamentare gli animali domestici in questo modo, e el sfide logistiche e burocratiche di istituire un sistema anagrafico unificato.
Superare le difficoltà richiede un approccio che includa campagne di sensibilizzazione pubblica, incentivi per iproprietari di animali domestici per microchippare e registrare i loro animali, e un impegno da parte del governo per semplificare e rendere accessibile il processo di registrazione.
L'educazione gioca un ruolo cruciale, così come il lavoro di organizzazioni come l'ANMVI nel promuovere le migliori pratiche e sostenere i proprietari di animali attraverso questo processo.

- La microchippatura e la registrazione influenzano la salute pubblica e il controllo delle zoonosi, e come?
Le buone pratiche hanno un impatto profondo sulla salute pubblica.
Avere un database completo e accessibile di animali domestici microchippati consente di tracciare rapidamente gli spostamenti degli animali e di identificarne i proprietari in caso di focolai di malattie.
Questo sistema facilita la gestione delle vaccinazioni e delle misure di quarantena quando necessario, riducendo il rischio di trasmissione di malattie dall'animale all'uomo.
In situazioni di emergenza sanitaria, avere accesso immediato alle informazioni sugli animali domestici può accelerare le risposte e minimizzare l'impatto sulla salute pubblica.

4. Le statistiche relative al miglioramento del tasso di recupero e il costo medio per microchippare un animale

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- Quali sono le statistiche relative al miglioramento del tasso di recupero degli animali smarriti grazie alla microchippatura?
Nonostante l'assenza di statistiche ufficiali aggregate, i dati raccolti da rifugi per animali, cliniche veterinarie e organizzazioni di soccorso dimostrano un miglioramento nel tasso di recupero degli animali smarriti che sono microchippati.
Gli animali con microchip hanno più probabilità di essere ricondotti ai loro proprietari rispetto a quelli senza.
Per i cani può tradursi in un tasso di successo quasi del 100% per il recupero, grazie alle procedure consolidate di scansione dei microchip dei cani ritrovati.
Anche per i gatti, vediamo miglioramenti, ma c'è ancora spazio per aumentare la consapevolezza e l'uso del microchip in questa specie.

- Qual è il costo medio per microchippare un animale e sono previste iniziative per promuovere questa pratica?
Il costo varia tra 25 e 50 euro, a seconda della necessità di sedazione e di altri fattori specifici.
Per promuovere la microchippatura, sono state avviate diverse iniziative, tra cui campagne di sensibilizzazione pubblica e giornate di microchippatura a prezzo ridotto.
Tali iniziative sono cruciali per aumentare la copertura del controllo, in particolare per ciò che riguarda le popolazioni di animali attualmente sottorappresentate nel sistema di registrazione.
Il sostegno del Governo e la collaborazione tra Enti locali e organizzazioni no profit sono fondamentali per incoraggiare i proprietari a partecipare attivamente alla sicurezza e al benessere dei loro amici.





5. Resistenze, prospettive e benefici

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- Come si possono affrontare le resistenze alla microchippatura?
Tali resistenze, soprattutto in aree meno sensibili, come le zone rurali, possono essere superate attraverso l'educazione e la sensibilizzazione.
È essenziale comunicare chiaramente i benefici della microchippatura non solo per gli animali e i loro proprietari ma, anche, per la comunità nel suo insieme.
Organizzare incontri informativi, distribuire materiale educativo e fornire testimonianze di successo può aiutare a cambiare la percezione della microchippatura.
Inoltre, collaborare con amministrazioni locali e comunità rurali per offrire servizi di microchippatura a basso costo può incentivare la partecipazione. In ultima analisi, mostrare empatia e comprendere le preoccupazioni specifiche di queste realtà è fondamentale per costruire fiducia e superare le resistenze.

- Quali prospettive ci sono per l'implementazione dell'anagrafe nazionale e quali benefici trarrà la professione veterinaria?
Rappresenta un passo avanti significativo anche per la professione veterinaria, offrendo l'opportunità di migliorare la qualità dei servizi offerti.
Questo sistema, infatti, non solo agevolerà il processo di identificazione e ricongiungimento degli animali smarriti, ma permetterà anche una gestione più efficace delle informazioni sanitarie, migliorando la prevenzione e il controllo delle malattie.
Per i veterinari, significa, inoltre, poter accedere rapidamente a dati cruciali per i trattamenti e le cure degli animali. Infine, l'anagrafe nazionale potrà fungere da strumento chiave nella ricerca epidemiologica, contribuendo così alla salute pubblica e al benessere animale su scala nazionale.








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