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Telecamere di sicurezza: 10 cose da sapere

Quando fuori fa freddo e il cielo è grigio e scuro, è ora di montare pneumatici invernali e di indossare vestiti pesanti, ma queste condizioni di tempo si rivelano ideali anche per i delinquenti che vogliono entrare in azione.

Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2015 in Italia sono stati commessi ben 234.726 furti nelle abitazioni e la maggior parte è stata perpetrata nei mesi invernali.

Naturalmente, porte e finestre blindate offrono la protezione migliore contro gli scassinatori.

Per potersi sentire sicuri in casa propria o per cercare di riuscire ad arrestare gli autori dei furti, le telecamere di sicurezza potrebbero rivelarsi d’aiuto.

Ecco 10 cose da sapere sulle telecamere di sicurezza.

 

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1. COME FUNZIONANO LE TELECAMERE E COSA POSSO FARE CON LE RIPRESE?

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  • 1) COME FUNZIONANO LE TELECAMERE?
    Le telecamere che consigliamo devono essere IP (Internet Protocol), che utilizzano il protocollo di servizio Internet, per collegarsi via WLAN al router domestico o consentire anche il collegamento attraverso il cavo Ethernet (LAN).
    È quindi possibile gestire le telecamere via smartphone o tablet attraverso un’App specifica del produttore.
    Ecco le principali caratteristiche della telecamera:
    Sensori: le telecamere sono dotate di sensori per la rilevazione dei movimenti e dei rumori. Non appena qualcosa si muove davanti all’obiettivo o il dispositivo rileva dei rumori, la telecamera avvia la registrazione video.
    Riprese: la maggior parte delle telecamere esegue riprese video costantemente e non appena vengono rilevati movimenti o rumori, i dispositivi provvedono a memorizzare le riprese in modo continuativo per un determinato periodo di tempo, in cui è possibile regolare l’inizio e la fine delle registrazioni.
    Segnalazioni: in caso di emergenza, le telecamere provvedono ad inviare un avviso via E-Mail o una segnalazione allo smartphone abbinato.
    Da qualsiasi parte del mondo l’utente, in “diretta video”, avrà quindi la possibilità di vedere sul display del proprio smartphone cosa sta succedendo nella sua abitazione.
    ■ Citofono: grazie a microfoni e speaker integrati, quasi tutte le telecamere possono funzionare anche come citofono.
    Alcuni delinquenti, udendo la voce del padrone di casa, potrebbero essere messi in fuga, oppure, attraverso il dispositivo, si potrebbe cercare di tranquillizzare un animale domestico presente nella casa.
    ■ Privacy: affinché voi e i vostri ospiti non abbiate l’impressione di essere sempre osservati, potete interrompere la ripresa manualmente o tramite Geo-Fencing.
    L’App collegata alla telecamera provvederci quindi a stoppare la registrazione, non appena l’utente, in possesso dello smartphone abbinato al dispositivo di sorveglianza, rientra a casa.

 

  • 2) COSA POSSO FARE CON LE RIPRESE?
    Con quasi tutte le telecamere, attraverso le App, oltre a visualizzare le riprese, è possibile anche archiviarle e trasferirle su un PC.
    I dispositivi utilizzano formati video molto diffusi, in grado di essere riprodotti da qualsiasi media player su un ampio monitor per PC.

 

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2. SEMPLICITA' DI MONTAGGIO, CONFIGURAZIONE E SICUREZZA DELLE TELECAMERE

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  • 3) SEMPLICITA' DI MONTAGGIO E CONFIGURAZIONE
    Esistono le telecamere di sicurezza che si rivelano idonee solo per un utilizzo all’interno di un appartamento o di una casa, poiché il loro case e le porte di connessione non sono resistenti alle intemperie.
    Ma esistono naturalmente anche modelli per un uso outdoor, in grado di resistere al vento ed altri agenti atmosferici.
    All’interno dell’appartamento, potrete collocare la vostra telecamera su una scansia o su una credenza.
    Questa sistemazione non si rivela però molto funzionale, perché, specie in presenza di bimbi piccoli che non stanno mai fermi e che potrebbero spostare la telecamera, è molto probabile che il loro papà in viaggio per lavoro veda sul display dello smartphone solo la carta da parati.
    Per questo motivo, optate per quelle che includono nella confezione i supporti per fissaggio a parete che consentono di posizionare le telecamere sul soffitto in modo sicuro.
    L’utente non potrà però collocare la telecamera in un punto qualsiasi dell’appartamento, poiché il dispositivo necessita di essere sistemato in prossimità di una presa di corrente per l’alimentazione e naturalmente dovrà essere posizionato nel campo di portata del router.
    Per configurare la telecamera dovrete registrarvi presso il suo produttore, fornendo il vostro nome e indirizzo E-Mail.
    Alcune telecamere consentono la registrazione non solo attraverso l’App dello smartphone o del tablet, ma anche tramite computer e browser, anche se con quest’ultimo sistema l’operazione si è però rivelata decisamente più complicata.
    Grazie ad un codice QR, alcune telecamere (come ad esempio quelle di Netgear Arlo Q Plus e Smartfrog) si sono rivelate estremamente semplici da configurare.
    Non appena l’App visualizza il codice QR, l’utente dovrà semplicemente avvicinare il display dello smartphone all’obiettivo della telecamera.
    Attraverso il codice QR, la telecamera rileverà tutte le informazioni necessarie, come sigla della WLAN e password. In un attimo, il dispositivo sarà pronto per essere utilizzato.
    Altri modelli potranno invece essere configurati attraverso un collegamento Bluetooth o WLAN tra telecamera e smartphone.
    Questo metodo si rivela un po’ più macchinoso, ma tutta l’operazione viene illustrata attraverso le App.

 

  • 4) SICUREZZA DELLE TELECAMERE
    Quasi tutte le telecamere consentono l’accesso remoto via Internet alle riprese live.
    Il trasferimento dei dati, analogamente al banking online, avviene in modo criptato (“https”) e viene protetto con una password extra.
    Alcuni modelli consentono l’accesso ai dati anche su invito da parte del possessore della telecamera.
    Relativamente alla sicurezza dei dati, alcune telecamere testate hanno mostrato delle carenze: la Motorola MBP 88, nelle impostazioni della fotocamera, non offre alcuna protezione per il trasferimento dei dati e il produttore ha impostato per il dispositivo una semplice password standard, che dovrà essere prontamente modificata dall’utente.
    Nelle prove, con la Gigaset Elements è stato possibile scaricare spezzoni di video live senza alcuna password. È bastato indicare l’ID della telecamera, recuperabile teoricamente con vari tentativi.

 

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3. USABILITA' QUOTIDIANA E LE TELECAMERE POSSONO FILMARE TUTTO?

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  • 5) USABILITA' QUOTIDIANA
    Ultimata la fase di configurazione della telecamera di sorveglianza, potrete dedicarvi alle impostazioni per le riprese, che consentiranno al dispositivo di girare video o scattare foto.
    La Motorola MBP 88, ad esempio, consente l’avvio manuale delle riprese, tappando semplicemente la relativa icona presente sull’App.
    Sarà quindi poi possibile visionare successivamente le riprese effettuate costantemente, per vedere cosa è successo.
    Queste riprese continuative necessitano però di molto spazio di memoria e rendono più complicata l’eventuale ricerca di inquadrature rilevanti.
    Tutte le telecamere dispongono di un sistema di riconoscimento dei movimenti e dei rumori, la cui sensibilità potrà essere regolata attraverso le App.
    A seconda della rumorosità dell’ambiente e di altre condizioni influenti, l’utente dovrà sperimentare quali impostazioni si rivelano più idonee, affinché la telecamera possa riprendere tutto quanto viene considerato importante e non esegua riprese superflue.
    La Netgear Arlo Q Plus consente addirittura di impostare, in quale area del campo di visuale, la telecamera dovrà avviarsi, se rileva movimenti in quel punto e, attraverso l’App, sarà possibile selezionare la zona interessata.
    Grazie ad un sistema di riconoscimento biometrico facciale, le telecamere di Nest CAM IQ e Netatmo Welcome si rivelano particolarmente intelligenti. Questi dispositivi avvieranno le riprese solo se rilevano visi conosciuti.
    Se la telecamera segnala un viso sconosciuto, l’utente ne potrà digitare il nome tramite App, nel caso si tratti di un ospite.
    Il dispositivo di Nest riconoscerà quindi subito le persone rilevate, mentre con la Netatmo Welcome l’utente dovrà invece riprendere più volte tutti i visi conosciuti per “memorizzarli” e questa procedura richiederà alla telecamera un tempo più lungo di apprendimento.
    Il riconoscimento facciale della Netatmo avviene direttamente dalla telecamera senza collegamento Internet, mentre la Nest deve elaborare i dati attraverso il servizio Cloud.
    Dopo che le telecamere avranno memorizzato i visi, il loro riconoscimento potrà avvenire con buona affidabilità, evitando così riprese superflue, ad esempio se di notte un bambino si alza per bere.
    Nel campo di visuale non devono però essere presenti dei televisori, altrimenti verranno inviate continue segnalazioni di visi sconosciuti.
    Attraverso le impostazioni dovrà anche essere stabilito, se e in che modo, la telecamera dovrà avvisare l’utente sull’avvio delle riprese.
    Tutte le App offrono la funzione di segnalazione Push, che in caso di emergenza fa apparire un breve avviso sul display dello smartphone, come fosse un SMS in arrivo o una notifica via WhatsApp.
    Alcune telecamere, se richiesto, possono inviare anche una E-Mail, che verrà indirizzata all’indirizzo indicato in fase di configurazione oppure i dispositivi possono consentire di indicare un indirizzo extra.
    Se richiesto, entrambe le telecamere dotate di riconoscimento facciale se rilevano una persona conosciuta, possono inviare un messaggio o una E-Mail corredati di foto e nome. La Netgear di Arlo invia tramite mail solo la foto, senza indicazione del nome.
    I video registrati potranno essere richiamati agevolmente tramite App e l’applicazione della Nest offre in una timeline una chiara e precisa visualizzazione dei filmati.
    Attraverso le App, è possibile anche visionare le immagini live delle telecamere e solitamente basta eseguire un tap nel menu dell’App per visualizzare l’anteprima dell’immagine. Le immagini arrivano però sullo smartphone con un certo ritardo.
    Alcune telecamere potranno essere gestite e consentire l’accesso ai filmati anche attraverso il browser di Firefox e Chrome, ad esempio da un Internet-Cafè: ciò è molto comodo se lo smartphone non è a portata di mano o quando all’estero manca la connessione Internet.

 

  • 6) LE TELECAMERE POSSONO FILMARE TUTTO?
    No, in qualità di gestore della telecamera non potete ledere i diritti personali di altre persone.
    I visitatori dovranno pertanto essere avvisati sulla presenza di un dispositivo di sorveglianza. È molto importante che le riprese non rendano visibile, né il viale che conduce all’abitazione, né i terreni attigui.
    Le App offrono inoltre la possibilità di condividere i video su Internet, ad esempio attraverso Facebook o YouTube.
    Fate però attenzione che, se nelle riprese sono visibili delle persone, dovrete rispettarne la privacy.

 

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4. COME FUNZIONA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE, COME VENGONO ARCHIVIATI I VIDEO E QUANTO COSTA UNA BUONA TELECAMERA?

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  • 7) COME FUNZIONA IL RICONOSCIMENTO FACCIALE E COME VENGONO ARCHIVIATI I VIDEO?
    - Come funziona il riconoscimento facciale? Alcune telecamere dovrebbero essere in grado di riconoscere i visi e di fare scattare l’allarme, se in casa entra uno sconosciuto. Ecco come funziona il sistema:
    Non appena la telecamera rileva la presenza di una persona, il dispositivo può segnalare all'utente via App, se si tratta di un componente della famiglia.
    Prima che il sistema sia in grado di identificare correttamente tutte le persone, occorrerà un paio di settimane di apprendimento.
    Ultimata questa fase, la telecamera si attiverà solo se rileva una persona non registrata. A questo punto, il dispositivo invierà una segnalazione di avvertimento via App o mail.
    Se la telecamera rileva invece una persona registrata, provvederà a interrompere le riprese, a salvaguardia della privacy.
    Nessun componente della famiglia dovrà quindi sentirsi osservato.
    Indipendentemente da tutto questo, la telecamera, se desiderato, potrà inviare una segnalazione anche nel caso di una persona registrata conosciuta, ad esempio quando il bambino ritorna a casa da scuola.
    - Come vengono archiviati i video? Le telecamere sono in grado di archiviare le riprese in tre modalità: sullo smartphone o tablet abbinato, su una SD o su un servizio Cloud del produttore.
    Alcuni modelli utilizzano solo una variante per la modalità d’archiviazione, mentre altre telecamere ne offrono più d’una, che presentano però vantaggi e svantaggi:
    ■ Dispositivo mobile: l’archiviazione su un dispositivo mobile richiede un adeguato spazio di storage sullo smartphone.
    Le riprese richiedono circa 15 Megabyte al minuto e basta un’ora per riempire lo spazio di 1 Gigabyte.
    Inoltre il trasferimento delle riprese via Internet incide sul volume dati offerto dal piano telefonico mobile.
    Il vantaggio principale di questa modalità è la protezione contro il furto della telecamera, che se anche venisse rubata, i filmati archiviati sullo smartphone non andrebbero persi.
    ■ Scheda di memoria: inserendo una scheda di memoria in una telecamera, ad esempio la Netatmo Welcome, lo spazio di storage non rappresenterà più alcun problema, poiché sono disponibili schede microSD da 16 Gigabyte, già a partire da 10 Euro.
    Va da sé comunque che, in caso di furto della telecamera, anche le riprese video andranno perse.
    ■ Cloud: l’archiviazione in un servizio Cloud annulla gli svantaggi degli altri due metodi: non occupa spazio sul dispositivo mobile e sarà possibile accedere ai video in qualsiasi momento e da qualsiasi parte.
    Inoltre i filmati archiviati nella Cloud rimangono al sicuro, anche nel caso in cui la telecamera dovesse finire nelle mani di un delinquente, poiché le riprese sono protette da password ed è quindi quasi impossibile un accesso non autorizzato.

 

  • 8) QUANTO COSTA UNA BUONA TELECAMERA?
    Una buona telecamera di sorveglianza non deve obbligatoriamente essere costosa.
    I normali dispositivi di sicurezza e videosorveglianza si possono trovare nei negozi di elettronica.
    Solitamente il kit comprende un televisore da 20 pollici, delle videocamere motorizzate, videoregistratore dei supporti per le videocamere in materiale plastico.
    Il costo per i dispositivi tradizionale è oggi accessibile a tutti.
    Nel caso in cui si possiedono delle aree da sorvegliare particolarmente estese, è consigliabile acquistare delle telecamere motorizzate.
    Un kit standard comprensivo di 4 videocamere e un videoregistratore, avrà un costo che si aggira intorno ai 300 euro circa. In rete, inoltre, è anche possibile acquistare i kit semplicissimi da installare e a costi anche ridotti.

 

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5. QUANTO E' BUONA LA QUALITA' DELL'IMMAGINE E LE TELECAMERE RIPRENDONO ANCHE DI NOTTE?

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  • 9) QUANTO E' BUONA LA QUALITA' DELL'IMMAGINE?
    Tutte le telecamere (o quasi) consentono di riconoscere con sicurezza se all’interno della casa sono state effettuate visite indesiderate.
    I dispositivi si differenziano però tra di loro in modo significativo, relativamente alla riproduzione dei dettagli.
    Quanto dovrebbe essere buona la qualità dell’immagine dipenderà dal rispettivo tipo d’impiego della telecamera. L’Edimax IC-3140W, ad esempio, ha fornito solo immagini sfocate e con colori dominanti, che rendono quasi impossibile un riconoscimento accurato dell’ignoto visitatore.
    Chi invece vuole tenere sotto sorveglianza un garage e spendere poco, troverà utile questo modello.
    Il modello di Netgear con risoluzione di 1920 x 1080 Pixel (Full HD) fornisce invece una qualità d’immagine decisamente migliore.
    L’angolo di visuale si rivela comunque molto più importante del numero di Pixel. Per ambienti di ampie dimensioni si rende necessaria una telecamera con ampio angolo di ripresa e nelle prove si è distinta la Netgear.
    I modelli di Motorola e TP-Link consentono addirittura di modificare l’angolo della visuale di ripresa (Pan&Tilt), eseguendo alcuni tap sull’App.

 

  • 10) LE TELECAMERE RIPRENDONO ANCHE DI NOTTE?
    Sì, quasi tutti i modelli offrono la modalità per le riprese notturne, poiché dotate di LED a infrarossi, in grado di rilasciare una luce invisibile all’occhio umano.
    Le telecamere riescono quindi a illuminare una stanza per eseguire riprese in bianco e nero.
    Questa modalità per le riprese notturne può essere attivata manualmente, ma le telecamere, a seconda della luminosità dell’ambiente, sono in grado di passare automaticamente dalla modalità di ripresa diurna a quella notturna.
    La qualità delle riprese notturne si differenzia però in base al modello di telecamera, sia relativamente alla portata dell’illuminazione a infrarossi, sia per l’accuratezza dei dettagli filmati.
    Nei video girati in notturna, la Netgear Arlo Q, ad esempio, ha consentito di riconoscere perfettamente anche visi ripresi dalla distanza di quattro metri, mentre decisamente più scadenti sono stati i risultati forniti dalla Edimax IC- 3140W, dove le riprese notturne di questa telecamera si sono rivelate molto nebbiose e, anche da distanza ravvicinata, le persone sono state visualizzate solo in modo sbiadito ed era quasi impossibile riconoscere i visi.

 

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