Festività natalizie: gestiamole al meglio per i nostri animali

Esiste una forma di stress transitorio, che chiameremo “stress occasionale”, alla quale cani e gatti sono particolarmente soggetti per via della loro predisposizione all’ordinarietà e all’abitudinarietà.

Un sondaggio eseguito online alcuni mesi fa dalle aziende che producono anti stress famosi come Feliway e Adaptil, ha messo in evidenza quali sono le principali cause di questo tipo di stress nei cani e nei gatti. Colpisce un aspetto della ricerca: alcune delle condizioni che causano disagi e ansie sono piuttosto tipiche del periodo natalizio.

Secondo il sondaggio, infatti, la maggiore causa di stress nei cani (42,8% delle risposte di proprietari di cani rispetto al 35% dei proprietari di gatti) è costituita da rumori forti come temporali e botti; nei gatti, questa paura viene superata solo dal timore della visita veterinaria (53,5% contro li 28,5% nei cani).

Cani e gatti non amano particolarmente la presenza di ospiti e le feste in casa: in questo caso, il disagio è particolarmente diffuso tra i gatti (42,5%) ma si riscontra anche tra i cani (31%). Inoltre, dato non trascurabile in un periodo di vacanze, i viaggi e gli spostamenti rappresentano una fonte di stress per il 25% dei gatti e per il 21% dei cani.

La reazione tipica dei cani è guaire, abbaiare o ululare (47,1%), muoversi in maniera insolita e agitata (45,7%), mostrare aggressività (27%), nascondersi (14,3%). Nei gatti, invece, lo stress occasionale si manifesta solitamente nel nascondersi (70,4%), fare i bisogni fuori dalla cassetta (25,3%), essere più aggressivi (20,7%), graffiare vari oggetti per casa (9,4%).

Non c’è periodo dell’anno più atteso di quello natalizio e le campagne di marketing degli ultimi anni lo confermano: rispetto al passato, “l’atesa” e la “preparazione” delle festività natalizie iniziano già in autunno. Ma cani e gati, animali emotivi e abitudinari, come vivono le feste? E noi come possiamo rendere il Natale un’opportunità di gioia per tutti?

1. CRESCE IL MERCATO NATALIZIO

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Secondo diverse ricerche di mercato, in occasione delle feste invernali cresce la propensione dei proprietari a fare regali al proprio animale oppure da amici e parenti che, a loro volta, sono proprietari di cani e gatti.

L'abbigliamento è uno dei regali più diffusi e le ragioni sono diverse: il fenomeno crescente della parentification - l'umanizzazione degli animali domestici che vengono sempre più considerati come dei figli, con tutti gli eccessi che ne derivano - si unisce alla tematizzazione tipica del Natale e al clima freddo.

In pratica, nel mercato degli accessori per pet si registra una richiesta di abbigliamento a tema natalizio, da regalare e da far indossare proprio durante i momenti di festa e una crescente richiesta di abbigliamento invernale da esterno per cani (dai cappottini ai maglioncini ma, anche, di accessori utili per chi passa vacanze sulla neve come calze da neve e creme plantari per cani).

Nel retail ormai fioriscono veri e propri spazi dedicati al periodo natalizio. Come sottolineano vari addetti del settore, oltre agli accessori tematici più "futili", nela categoria si possono includere anche oggetti davvero utili ma declinati in chiave natalizia.

Non solo abbigliamento usa e getta, quindi, ma anche cucce morbide e calde con i colori natalizi; giochi rigorosamente a tema; guinzagli, collari (anche medagliette) di Natale; maglioncini caldi per la passeggiata; snack nelle forme e nei colori tipici del Natale; panettoni e pandori per cani e gatti.

Il mercato offre di tutto, unendo la "voglia di Natale" all'utilità!

2. DECORAZIONI A MISURA DI PET

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Evitiamo di abbandonare per casa nastrini, spaghi, carta da regalo, bigliettino con lustrini e porporina... tutti oggetti piuttosto insoliti ed invitanti per un animale domestico.

I pet - cuccioli soprattutto - sono molto curiosi verso gli oggetti che non conoscono e uno dei modi che hanno per esplorare e conoscere il mondo che li circonda è utilizzare la bocca: la tentazione è forte ma, anche, il rischio di strozzarsi o di procurarsi vere e proprie occlusioni intestinali.

Per le decorazioni, invece, cerchiamo di non usare le palline di vetro che, cadendo, feriranno gli animali; evitiamo la neve finta e tutti gli ornamenti in pasta di sale che potrebbero rappresentare una tentazione dalle conseguenze "tossiche".

Valutiamo con attenzione i fili con le lucine, che se mordicchiati possono fulminare, collocandoli possibilmente in posizioni elevate; sistemiamo strategicamente le candele perché, anche se cani e gatti non sempre sono attratti dalle fiamme libere, inavvertitamente possono bruciarsi il pelo delle code.

Albero di Natale: oltre ad evitare le palle di vetro e a posizionare in alto le lucine, non utilizziamo festoni in fili laminati perché spesso contengono piombo che, se ingerito, causa occlusioni intestinali.

L'albero deve essere molto stabile (a volte, i pet lo urtano anche senza intenzione): usiamo una base con un sistema di sicurezza per i bambini oppure, piuttosto, assicuriamolo alla parete legandolo con un filo.

3. PIANTE NATALIZIE DA EVITARE

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Cani e gatti sono attrati spesso anche da piante poco familiari, magari ricche di "invitanti" bacche come alcune tipiche piante natalizie.

Bisogna stare attenti perché le piante delle feste possono essere davvero pericolose: cerchiamo di valutare se il nostro amico mostra interesse e collochiamole in zone inaccessibili.

Lunga la lista delle "belle ma tossiche": la Stella di Natale dalla linfa bianca altamente urticante per le mucose del cavo orale - ma anche per esofago, stomaco, intestino - di cani e gatti; l'agrifoglio (le sue bacche rosse ricche di licina, tannini e saponine sono pericolosissime per l'apparato gastroenterico - bastano poche decine di bacche per causare la morte del cane); il vischio (una delle piante più pericolose perché l'ingestione di poche bacche può uccidere addirittura un bambino); il tasso, le cui bacche, usate spesso nelle ghirlande, provocano vari disturbi addominali; l'erica, se ingerita, causa a cani e gatti problemi digestivi, cardiaci e nervosi.

La ciliegia di Gerusalemme (apprezzata nelle decorazioni), ha bacche che contengono solanina, sostanza tossica per cani e gatti che causa di convulsioni e paralisi degli arti posteriori; l'Amaryllis, pianta ricca di alcaloidi licorina e fenantridina, sostanze che nei gatti e cani causano vari disturbi addominali, tremori, ipersalivazione.

L'abete, il classico albero di Natale, che contiene olii irritanti per lo stomaco e i cui aghi, se ingeriti, possono ostruire o perforare l'apparato digerente di cani e gatti.

4. BOCCONCINI DAI COMMENSALI?

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Le tavole imbandite per le festività non sono solamente una tentazione... sono una vera e propria insidia! Per noi, infatti, i problemi sono legati alla bilancia ma, per cani e gatti, potrebbero essere più seri.

Non dobbiamo fare l'errore comune di fare "strappi" alla regola" natalizi offrendo cibo al nostro amico per fargli vivere il clima della festa.

Non dimentichiamo, infatti, che sia il cane sia il gatto hanno una percezione completamente differente rispetto ala nostra sia del dolce sia del salato.

Se vogliamo concedergli degli extra, allora affidiamoci agli snack presenti sul mercato -in periodo natalizio solitamente aumentano in diffusione e varietà, e ce ne sono anche a tema - che rispettano completamente le caratteristiche nutrizionali di specie, tutt'al più, finiranno solo per rendere più sostanziosa la dieta natalizia.

Non dimentichiamoci di tenere sotto controllo amici e parenti, più inclini a fare "regalini" incontrollati dalla tavola: Pandoro e panettone - pieni di zucchero e glutine - possono far danni, fino a causare pancreatiti acute; uva passa e uva fresca possono originare insufficienze renali; il cioccolato contiene teobromina e può causare gravi stati neurologici con crisi convulsive; le noci di macadamia, anche se da noi sono poco diffuse, provocano gravi tossicità con ipotermia, tremori, zoppie; gli aromi della famiglia Allium (cipolla, aglio, scalogno, porro, erba cipollina), molto usati nele ricette natalizie, possono arrivare a provocare forme acute di anemia emolitica.





5. ANSIA DA CAPODANNO

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L'altro momento atteso delle feste invernali è Capodanno. Se, generalmente, valgono i medesimi accorgimenti da tenere a Natale, dobbiamo considerare l'aggravante dei botti: per gli animali domestici possono realmente costituire una fonte acuta di stress, talvolta serio.

Secondo i dati, in generale, i proprietari italiani di cani e gatti cercano di alleviare l'ansia occasionale dei propri amici rincuorandoli con coccole e parole dolci, giocando insieme oppure offrendo premi in cibo; i proprietari dei cani sollevano lo stato d'animo con una passeggiata - che nel caso specifico dei botti di mezzanotte però non ha alcun effetto positivo, anzi - e una parte dei proprietari dei gatti si affida ai feromoni felini.

Ma cosa dobbiamo fare per limitare la paura dei botti? È consigliabile tenere il nostro animale in casa con le finestre e le porte chiuse, magari predisponendo la cuccia in una zona particolarmente riparata, eventualmente anche sotto al letto.

Inoltre, non teniamolo mai legato in casa, poiché nella foga del momento potrebbe strozzarsi o farsi male, cerchiamo di distrarlo il più possibile con soluzioni come il gioco e, magari, alziamo il volume di televisione o radio per coprire in minima parte il frastuono dei botti.

Prendiamo in considerazione i prodotti calmanti specifici: dai collarini da far indossare ai diffusori ambientali a base di feromoni, alle gocce naturali di oli essenziali per ridurre l'ansia fino ai fiori di Bach (il rescue remedy)...

Infine, per mettere il più possibile al riparo il nostro pet dal potenziale stress delle feste, non trascuriamo neppure la preparazione di un piccolo rifugio: ottima idea acquistare una cuccia chiusa, calda, protettiva, che richiami l'idea di una vera e propria tana... magari, come già detto, da collocare ni una posizione tranquilla e riparata della casa per rafforzare ulteriormente questo richiamo protettivo e atavico che di sicuro sarà rimasto nella memoria dei nostri amici.








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