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Le 5 cose da non perdere a Istanbul

Istanbul (anticamente conosciuta come Costantinopoli) è una metropoli con 26 secoli di storia alle spalle e con una popolazione di 12.700.000 abitanti. E' una delle città più belle al mondo, piena di storia, fascino e magia. Porta d’ingresso per l’Asia, Istanbul non può non affascinare il turista europeo, per l'aria esotica che si respira. Passeggiando per le sue vie si viene catapultati nelle atmosfere da mille e una notte piene di odori, colori di altri tempi.

I Bizantini la chiamavano "la città delle città" , in greco "εἰς τάν Πόλιν" (pron. "istamˈbolin") e da questa frase deriva il suo nome attuale. Fu fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330 d.C. ed è stata fino alla conquista ottomana, avvenuta nel 1453, una tra le più grandi città della cristianità, conosciuta anche con l'appellativo di "seconda Roma". Dopo la sua conquista  e la caduta dell'impero bizantino, è diventata la capitale di uno dei più grandi imperi dell'Europa, l'impero Ottomano.

Ex-capitale di tre imperi (romano, bizantino e ottomano), Istanbul è la città più viva culturalmente e più cosmopolita della Turchia. Le sue aree storiche sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. C’è molto da scoprire ad Istanbul passeggiando tra le sue strade, mescolandosi alla folla, visitandone i luoghi più caratteristici. Noi vi proponiamo 5 "must" di questa magica ed affascinante città, che vi regaleranno forti emozioni e resteranno scolpiti nel vostro ricordo per sempre.

1. La Basilica di Santa Sofia

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La costruzione di questo magnifico edificio, miracolo di ingegneria per dimensione e bellezza, fu decisa per volere dell'imperatore bizantino Giustiniano. I lavori ebbero inizio nel 532 d.c. e terminarono nel 537.

Santa Sofia in greco significa  Divina Sapienza. Gli architetti della chiesa furono Antemio di Tralles e Isidoro di Mileto. Lo storico Teofane ha scritto che l'inaugurazione della Chiesa ha avuto luogo il 27 dicembre 537. Purtroppo, 20 anni dopo la sua inaugurazione, una parte della chiesa (cupola compresa) fu distrutta, da un terribile terremoto. Successiavamente, è stato incaricato il nipote di Isidoro di Mileto, Isidoro il Giovane, a dirigere i lavori per la costruzione della nuova cupola e del restauro della chiesa. La seconda inaugurazione ha avuto luogo  il 24 dicembre 563, alla presenza dell'Imperatore e degli abitanti di Costantinopoli. Tra i mosaici più conosciuti sono da ricordare quello della Porta Imperiale, che rappresenta la Vergine Maria con il Bambino, accanto all'imperatore Costantino e Giustiniano e quello dell'abside che raffigura la Vergine con il bambino. Altrettanto famoso è anche il Cristo in trono davanti al quale si prostra un imperatore Bisantino. La chiesa per tutto il periodo dell'Impero Bizantino, è stata la sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli e la chiesa più importante per i cristiani ortodossi.

Durante l'impero Ottomano la Basilica di Santa Sofia subì ingenti danni, sopratutto negli affreschi della chiesa,  facendoli scomparire con la calce, perche' la rappresentazione del corpo umano veniva considerato blasfema dall'Islam, eliminando l'altare e aggiungendo i minareti. Nel 1930 Mustafa Kemal, padre della nuova Repubblica Turca, nel quadro della modernizzazione del paese, ha trasformato la chiesa in un museo. Notevoli sono gli sforzi fatti dal Ministesro dei Beni Culturali Turco per salvare i mosaici della chiesa.

Il carattere unico del progetto di Santa Sofia rende questa struttura uno dei monumenti più avanzati e ambiziosi realizzati nella tarda antichità.

2. La Moschea di Solimano

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La moschea di Solimano il Magnifico è un maestoso complesso architettonico. E' stata costruita tra il 1550 e il 1557 ed è opera di Mimar Sinan, famoso architetto del XVI secolo. Il complesso architettonico doveva essere monumentale e doveva occupare un'area molto vasta formata da molti edifici: bagni pubblici, un ospizio der i viaggiatori, una scuola di teologia, biblioteca, hammam e mensa per i poveri. Il Sultano ha fatto erigere accanto alla moschea un intero quartiere del quale attualmente si possono ancora visitare circa 450 case in legno.

E' la più grande e la più alta moschea di Istanbul e può ospitare fino a cinquemila persone. E' ornata da 4 minaretti e 10 gallerie. L'interno dell'edificio è quasi quadrato (57m x 60m) e la sua cupola è alta 53m. Il cortile interno è circondato da magnifiche arcate, le cui colonne erano originarie dalla loggia dell'ex imperatore bizantino, ubigata sull'Ippodromo. L'acustica al suo interno è sensazionale: ogni rumore, anche il piu piccolo, può essere percepito in ogni angolo dell'edificio.

La visita a questa Moschea è assolutamente imperdibile se si visita Istanbul, non soltanto per l'imponenza architettonica dell'opera, ma sopratutto per l'intensa misticità religiosa che riesce a regalare e trasmettere.

3. La Moschea Blu

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La Moschea Blu, fu costruita dal sultano Ahmet I all’inizio del XII secolo. La sua costruzione iniziò esattamente nel 1609 e la cerimonia di apertura avvenne nel 1617, dopo otto anni di lavori. L’intento del Sultano era quello di competere con Santa Sofia, la chiesa di Giustiniano e farla divenire il luogo di culto più importante dell'Impero. Si narra che il Sultano aveva una loggia privata a piano superiore, che poteva essere raggiunta direttamente a cavallo.

La moschea è, infatti, un capolavoro di eleganza e armonia delle proporzioni. Il suo nome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese, con toni che vanno dal blu al verde, inserite nelle pareti e nella cupola. Il colore dominante della mosche è, infatti, il turchese che conferisce alla grande sala, grazie alla luce filtrata da 260 finestre, un'atmosfera suggestiva e mistica.

Questo edificio è la più grande moschea utilizata tuttora per pregare in città. Uno dei momenti migliori per godere la sua bellezza è poco prima del tramonto, dopo la preghiera serale. Il dolce sole del tramonto trasforma il suo colore turchese in oro... Spettacolo irripetibile ed unico.

4. Il Topkapi

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Il Palazzo di Topkapi è stato costruito nel 1453 da Maometto il Conquistatore, che vi ha abitato fino alla sua morte. Qua abitarono 26 dei 36 sultani dell’Impero ed è il palazzo più bello della Turchia, simbolo del potere e della magnificenza dell’Impero Ottomano. Dopo l’abolizione della monarchia ottomana, Topkapi Saray  è stato convertito in museo nel 1924.

Il Topkapi è un labirinto di costruzioni (un insieme di chioschi, harem, cortili, corridoi e belvedere), raccolte intorno a quattro grandi cortili ed è frutto di continue modifiche e ampliamenti introdotti dai diversi Sultani nei secoli. Ci sono ampi cortili abbelliti da giardini rigogliosi e fontane, tutto circondato da circa 1400 m. di mura che lo separano dal resto della città. Il primo ampio spazio è dedicato ai Giannizzeri, il feroce corpo di soldati cristiani convertiti all’Islam. Nella fontana della chiesa di Sant'Irene, si narra che i Giammizzeri pulissero le spade dal sangue delle esecuzioni avvenutesi in questo cortile.

Successivamente si accede alla Corte delle Cerimonie dove si tenevano le Assemblee di Stato, posto che costituiva il centro della vita pubblica del palazzo. Qua si trova la sala del Consiglio Imperiale, le famose cucine, dove lavoravano oltre 1000 persone, che apparecchiavano ogni giorno per 5000 coperti, la Sala del Tesoro con una preziosissima e incredibile collezione di gioielli imperiali (il pezzo piu importante della collezione è il diamante del mercante di cucchiai, di ben 86 carati e circondato da 49 brillanti), e al famoso Harem dell'Imperatore.
Nel terzo cortile da vedere la Biblioteca di Ahmet III, la sala delle miniature e dei ritratti, la Scuola del palazzo e il Padiglione del Sacro Mantello.  Il quarto, ed ultimo, cortile, invece, era il giardino privato del sultano, posto privilegiato per godere di una bellissima vista sulla città.



5. Il Grand Bazar

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Il Grande Bazar è uno dei più grandi (misura 300.700 m², con 4.000 botteghe e negozi), ed antichi bazar del mondo. E' uno dei posti più caratteristici di Istanbul. E' stato costruito nel 1461 ed è stato il primo “grande magazzino” della storia. Offre oggetti di tutti i tipi: dalle spezie alle stoffe, dagli oggetti in rame ed ottone ai tappeti. Gioielli, prodotti in pelle, lampade, maioliche, oro e argento.

Una città labirintica, tutta di pietra, che vi stupirà per la sua bellezza unica. Un vortice di colori, di negozi e di odori caratteristici. Il Grand Bazaar è una meta imperdibile, sia per chi ama lo shopping, sia per chi ama immergersi completamente nelle atmosfere magiche di questa citta'.






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