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Lo zenzero: 5 virtù terapeutiche

Lo zenzero è una pianta medicinale e culinaria conosciuta e utilizzata da almeno 3.000 anni.

Quantunque la sua origine sia incerta, i botanici ritengono che la pianta sia originaria dell’India.

I testi antichi provenienti dalla Cina, così come quelli indiani scritti in sanscrito, menzionano già questa spezia (in sanscrito il suo nome significa “forma di corno di cervo”).

I cinesi conoscono particolarmente bene lo zenzero e fin dalla notte dei tempi ne apprezzano le virtù. Lo avevano trasformato in una merce di scambio, vendendolo a prezzi elevatissimi.

Anche i giapponesi apprezzano da molto tempo le proprietà dello zenzero, il cui nome nella loro lingua significa “la meraviglia dell’Universo“.

In seguito, la pianta dalla celebre radice ha viaggiato e attraversato il mar Mediterraneo per la prima volta probabilmente con i Fenici.

Sappiamo che lo zenzero era noto agli Egizi, perché veniva impiegato come ingrediente nel processo d’imbalsamazione. Lo zenzero ha costituito sicuramente una delle prime spezie ad arrivare in Europa.

Nell’antichità era conosciuto da Greci e Romani, che lo impiegavano per preparare carne, verdura e dolci. In Asia lo zenzero fa parte dell’arsenale terapeutico da millenni.  In Occidente, invece, il suo uso è assai più recente e limitato.

Dal 1998 l’interesse verso lo zenzero si è notevolmente sviluppato e gli studi sulle sue virtù si moltiplicano, aggiungendo così fondamento scientifico a proprietà riconosciute sino a oggi solo in maniera empirica.

Lo zenzero è noto per essere in grado di contrastare la stanchezza, la nausea, gli stati infiammatori, quelli influenzali, stimolare le difese immunitarie, combattere efficacemente i radicali liberi.

Da qualche anno gli scienziati si concentrano anche sulla capacità di contrastare una delle malattie più temute, cioèil cancro. Lo zenzero fa parte degli elementi citati da David Servan-Schreiber nel suo libro “Anticancro” e descritti come capaci di ostacolare la formazione delle cellule tumorali.

Gli studi in materia proseguono e le speranze aumentano. Ma vediamo più dettagliatamente le numerose virtù terapeutiche di questa magica spezie.

E per chi è interessato all’argomento, consigliamo la lettura del libro di Alessandra Moro Buronzo “Zenzero: La spezia che rivitalizza e ringiovanisce – Storia, proprietà, usi e ricette”. Buona lettura.

 

1. Proprietà digestive

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Numerose sono le spezie apprezzate per le proprietà digestive e aperitive; tra queste, lo zenzero.

La medicina indiana sa da secoli che lo zenzero è in grado di contribuire al buono svolgimento della digestione.

All'origine della stimolazione del processo digestivo vi sono le oleoresine e l'olio essenziale contenuti nel rizoma.

Queste sostanze permettono all'organismo di accrescere la secrezione di succhi gastrici, stimolare la produzione di bile e favorire il funzionamento meccanico dell'intestino (la peristalsi). Lo zenzero infatti agisce sul sistema gastrointestinale per aumentare la mobilità gastrica.

L'esperienza dimostra che, per essere efficace, lo zenzero va consumato per un lungo periodo, in modo da permettere l'aumento della produzione e dell'attività enzimatiche (lipasi, maltasi e tripsina).

Tale aumento è stato comprovato negli esperimenti sugli animali, i quali hanno evidenziato il fatto che lo zenzero permette di accrescere la secrezione degli acidi biliari, elementi importanti per la digestione dei corpi grassi.

Il consumo di zenzero viene pertanto consigliato in caso d'inappetenza o dispepsia. Di fatto l'azione dello zenzero, come quella di quasi tutte le spezie digestive, è duplice.

Lo zenzero stimola simultaneamente il lavoro del fegato, che produce più bile, e quello degli altri organi coinvolti nel processo digestivo, i quali secernono altri enzimi.

Inoltre, lo zenzero sembra esercitare un'efficace protezione sulle mucose dello stomaco, permettendo così di ridurre i problemi di acidità gastrica. Un'azione antiulcera è stata evidenziata negli esperimenti sui topi in Giappone.

Varie sostanze, tra le quali il 6-gingerolo, il 6-shogaolo e lo zingiberene, sono in grado di proteggere le pareti dello stomaco dall'ulcerazione causata dalla soluzione di acido cloridrico, etanolo e altre componenti.

A livello intestinale, lo zenzero riduce il gonfiore, favorisce l'eliminazione dei gas ed esercita un'azione lenitiva in caso di spasmi. Sarebbe altresì in grado di ridurre la diarrea.

2. Proprietà antinfiammatorie

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Queste proprietà nella tradizione delle medicine asiatiche (cinese, indiana e tibetana) sono note da secoli, ma soltanto negli ultimi decenni gli scienziati sono riusciti a provarle in laboratorio.

Negli anni Settanta, i ricercatori hanno scoperto che lo zenzero poteva inibire la biosintesi delle prostaglandine. Ciò permette di affermare che esso possiede le stesse proprietà farmacologiche degli antinfiammatori non steroidei.

Oggigiorno sappiamo che varie molecole, quali i gingeroli, gli shogaoli e i paradoli, entrano in gioco nel processo antinfiammatorio dello zenzero.

Nel 2005 uno studio condotto a Taiwan sugli animali ha analizzato e dimostrato gli effetti analgesici e antinfiammatori del 6-gingerolo, la sostanza che conferisce allo zenzero il sapore piccante.

Altri studi si sono concentrati sull'esame delle restanti componenti.

Un recentissimo studio in vitro, svolto in India nel 2010 da Dugasani (Dipartimento di Farmacognosia e Fitochimica, College of Pharmaceutical Sciences, Andhra University) ha altresì dimostrato l'importante ruolo del 6-shogaolo nel processo antinfiammatorio.

I ricercatori hanno inoltre provato che la lunghezza della catena di carbonio svolge un ruolo rilevante e che il 10-gingerolo sarebbe il più potente di tutti i gingeroli. Questo studio giustifica l'impiego dello zenzero essiccato nei sistemi tradizionali di medicina.

Essendo già stati provati gli effetti antinfiammatori sugli animali, di recente è stato svolto uno studio sugli esseri umani.

Nel 2010 il Dipartimento di Chinesiologia della Georgia College and State University in Georgia (Stati Uniti) ha testato gli effetti dello zenzero (crudo e termicamente trattato) sui dolori muscolari.

Sono stati formati due gruppi di volontari. Il primo ha consumato 2 g di zenzero, mentre il secondo 2 g di placebo.

L'esperimento è durato undici giorni consecutivi, nel corso dei quali i partecipanti hanno dovuto svolgere una serie di azioni utilizzando la muscolatura.

I risultati hanno dimostrato che lo zenzero permetteva di ridurre il dolore persino dopo un'unica giornata di assunzione. Il consumo di zenzero crudo o termicamente trattato riduce in maniera variabile l'intensità del dolore muscolare.

3. Proprietà antitumorali

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I composti nutrizionali utilizzati nel corso degli anni per la prevenzione e/o il trattamento del cancro sono assai numerosi.

Oggigiorno molti scienziati si interessano a quest'ambito della ricerca e siamo in possesso di numerosi studi i quali suggeriscono che il rischio di cancro diminuisce consumando una quantità elevata di frutta e verdura.

Un gran numero di alimenti è in grado di combattere questa malattia. Tra questi troviamo in particolare le crucifere come cavoli e broccoli, l'aglio, la cipolla, il tè verde, la curcuma, gli agrumi, la soia, i pomodori, i frutti di bosco e lo zenzero.

Secondo numerosi studi, il nostro prezioso rizoma fa infatti parte degli alimenti che hanno la capacità di lottare contro la cancerogenesi, cioè la formazione e lo sviluppo di cellule tumorali.

I ricercatori hanno studiato in particolare una delle molecole dello zenzero, il 6-gingerolo. Pare che questa sostanza sia in grado di prevenire e apportare beneficio in vari tipi di tumore, più precisamente alla prostata, al colon, allo stomaco e alle ovaie.

Eserciterebbe inoltre un'azione contro la formazione di metastasi in caso di tumore al seno.

Quando compaiono le cellule tumorali, si formano nuovi vasi sanguigni che permettono al cancro di nutrirsi, svilupparsi e ingrandirsi, con la possibilità di propagarsi in altri punti dell'organismo.

E' ciò che chiamiamo angiogenesi. Gli scienziati sono riusciti a dimostrare che le molecole dello zenzero contribuiscono alla riduzione di questi vasi sanguigni.

Uno studio svolto nel 2010 dal Dipartimento di Farmacia dell'Università nazionale di Singapore ha esaminato il potenziale degli shogaoli contenuti nello zenzero.

Tali molecole potrebbero contrastare l'invasività delle cellule del tumore al seno e i meccanismi soggiacenti. Lo studio ha concluso che il 6-shogaolo è un potente inibitore e che tale molecola può essere utilizzata nei trattamenti antimetastatici.

Un altro recente studio del Dipartimento di Scienze Alimentari e Biotecnologia di Taiwan ha lavorato sul 6-shogaolo e sul gingerolo presenti nello zenzero, osservandone l'effetto sul carcinoma epatocellulare, la forma più diffusa di tumore al fegato, la quale è assai metastatica.

Lo studio ipotizzava che queste due componenti dello zenzero fossero in grado di frenare le cellule cancerose del fegato. L'ipotesi è stata confermata dai risultati.

4. Proprietà antiemetiche

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Lo zenzero è noto da molto tempo per la capacità di trattare i numerosi tipi di nausea e vomito.

Già utilizzato dai navigatori del passato, si dimostra oggigiorno ancora efficacissimo per prevenire e combattere nausee e vomito dovuti al mal di viaggio.

Del resto, è questo lo scopo per il quale in Francia è stata concessa una delle prime autorizzazioni all'uso dello zenzero terapeutico.

Con tale indicazione lo zenzero si dimostra infatti efficace tanto quanto i farmaci, ma presenta il vantaggio di non provocare sonnolenza.

Si sa inoltre che il rizoma viene impiegato durante la gravidanza accompagnata da nausea. Alcuni scienziati iraniani che si sono dedicati all'argomento sono riusciti a verificare l'efficacia dello zenzero sulla suddetta patologia.

Nell'esperimento, 67 donne in gravidanza sono state suddivise in due gruppi, uno sperimentale e l'altro di controllo. I risultati ottenuti nel gruppo che aveva assunto lo zenzero si sono dimostrati nettamente superiori a quelli del gruppo che aveva assunto un placebo.

Altri studi hanno sottolineato che l'assunzione di zenzero è efficace in caso di nausee causate dai trattamenti chemioterapici.

Scrive David Servan-Schreiber nel suo libro "Anticancro": "L'infuso di zenzero si può utilizzare per ridurre la nausea che accompagna la chemioterapia o la radioterapia". Tutti gli studi condotti in quest'ambito hanno evidenziato l'efficacia dello zenzero nella suddetta indicazione.

Uno studio americano del 2007 ha inteso esaminare l'efficacia dello zenzero associato a proteine per il trattamento dell'emesi ritardata provocata dalla chemioterapia.

Un gran numero di pazienti si lamenta infatti di soffrire di nausea che sopraggiunge nelle 24 ore seguenti la somministrazione della chemioterapia.

La combinazione di zenzero e proteine trova spiegazione nella constatazione che sia lo zenzero sia i pasti ricchi di proteine riducono la nausea provocata dal mal di viaggio e dalla gravidanza.

Il summenzionato studio ha trattato pazienti che soffrivano di nausea post-chemioterapica, dimostrando che i fastidi erano significativamente meno frequenti in quei pazienti trattati con zenzero associato a proteine.

Tale associazione riduce le nausee legate alla chemioterapia e permette altresì di diminuire il ricorso a farmaci antiemetici.

BUONO A SAPERSI
- Per placare la nausea, lo zenzero si utilizza in varie forme. Alcuni amano succhiare zenzero candito, altri preferiscono usare l'olio essenziale nel diffusore, bere un infuso preparato con pezzetti di rizoma fresco oppure assumere capsule di polvere già pronte e reperibili in commercio o addirittura granuli proposti dai laboratori omeopatici.
- Sebbene lo zenzero venga utilizzato nell'ambito di studi sulla nausea in gravidanza, la maggior parte degli autori sconsiglia alle donne incinte il consumo massiccio o eccessivo della spezia.



5. Altre e diverse proprietà

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Proprietà antireumatiche
Come corollario alle proprietà antinfiammatorie, lo zenzero è efficace contro i reumatismi di natura infiammatoria. La quotidiana assunzione di capsule può permettere una riduzione del dolore e dell'infiammazione. Grazie a questa proprietà , lo zenzero rientra nella composizione di numerose creme antireumatiche.

Proprietà antiartritiche e antiartrosiche
In Cina lo zenzero è utilizzato da millenni esternamente per alleviare i problemi legati all'artrite e all'artrosi. Uno studio svolto in Nuova Zelanda nel 2010 ha evidenziato l'utilità delle compresse di zenzero per alleviare i dolori di chi soffre di artrosi. E' stato scientificamente stabilito che lo zenzero fa parte degli alimenti efficaci contro i problemi di artrosi e di artrite.

Proprietà antiossidanti
Lo zenzero contiene un gran numero di componenti attive, in particolare antiossidanti (ne annovera all'incirca una quarantina). Questo significa che è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, principali responsabili dell'invecchiamento cellulare. Gli studi hanno dimostrato che alcuni di questi fattori risultano attivi persino se sottoposti al calore. Lo zenzero può così conservare le sue virtù anche cotto.
BUONO A SAPERSI: il suo potere antiossidante aumenterebbe attraverso la sinergia che entra in gioco con altri due vegetali onnipresenti nella cucina cinese: l'aglio e la cipolla. Un regolare consumo di zenzero nell'alimentazione quotidiana aiuterebbe così l'organismo a contenere le conseguenze nefaste della moltiplicazione dei radicali liberi.

Proprietà toniche
Ildegarda di Bingen già lodava il potere stimolante, riscaldante e fortificante dello zenzero. La pianta esercita una potente azione tonica sull'organismo umano, aiutandolo a combattere lo stress e la stanchezza. In farmacia rientra spesso nella composizione di integratori alimentari di origine naturale in grado di ripristinare l'energia. Lo si trova per esempio associato a guaranà, ginseng o vitamina C.

Lo zenzero e la stagione fredda
Grazie al suo potere febbrifugo, lo zenzero si rivela un alleato efficace durante la stagione fredda. Permette di prevenire e guarire l'influenza, la febbre, la tosse, la bronchite e i mal di gola dell'inverno. E' sufficiente mettere in infusione dello zenzero in acqua bollente e berne varie tazze al giorno, assumerlo in capsule oppure utilizzare l'olio essenziale.

Proprietà antiemicrania
Nella medicina popolare lo zenzero è noto per la sua efficacia nel combattere il mal di testa.






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