Pipì in casa : ecco come educare il cucciolo a fare i bisogni fuori

L’arrivo di un cucciolo in casa è un momento emozionante, ma può anche portare alcuni piccoli inconvenienti, come il fatto che il cucciolo faccia pipì in casa.

Questo comportamento è comune nei cuccioli e può essere gestito con pazienza, costanza e l’approccio educativo giusto.

Oggi, esploreremo alcune strategie efficaci per educare il cucciolo a fare i bisogni fuori casa e creare un ambiente pulito e armonioso per tutta la famiglia.

1. CREARE UNA ROUTINE DI PASSEGGIATE

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L’arrivo di un cucciolo di cane in casa è un’esperienza entusiasmante, ma può portare con sé alcune sfide, tra cui quella della pipì fuori posto.

Molti proprietari si trovano a dover affrontare questa situazione, ma basta un po’ di pazienza, coerenza e comprensione per educare il cucciolo in modo efficace.

Imparare a fare i bisogni fuori di casa è un comportamento che, per ovvie ragioni, tutti vogliono dal proprio cane.

Ma come tutte le cose che desideriamo insegnare ai nostri amici, ci vuole tempo, pazienza e consapevolezza. Iniziamo dalla fisionomia del cane.

È importante, innanzitutto, ricordare che i cuccioli hanno un controllo limitato della vescica e devono essere guidati ad associare l’atto di fare pipì a un luogo specifico.

Capire tale comportamento può aiutare a prevenire incidenti. In particolare, Fido inizia a controllare la vescica a circa ventidue settimane di età (cinque mesi e mezzo). Certi esemplari prima e certi dopo.

Portare il cucciolo a fare passeggiate frequenti è fondamentale. Il movimento stimola l’evacuazione e contribuisce a prevenire gli incidenti in casa.

Una cosa è certa: ci sono tre momenti cruciali nella giornata del cucciolo quando sicuramente dovrà fare i suoi bisogni: quando si sveglia, dopo la pappa e dopo il gioco.

Sapendo ciò diventa molto più facile, soprattutto per i neo-proprietari, insegnare al cane a farla fuori di casa. Quando il cucciolo si sveglia o ha mangiato o giocato, portatelo subito fuori. Preparatevi prima in modo da non perdere tempo a uscire. Anche portarlo fuori prima di coricarsi può aiutare.

2. MAI RIMPROVERARLO, NON È COLPA SUA

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Evitate di punire il cucciolo se fa la pipì in casa. I cuccioli potrebbero non capire la connessione tra la punizione e l’atto in sé, rischiando di creare confusione e ansia.

Concentrarsi, invece, sulla positività e sul comportamento corretto.  Se, poi, il cane la fa in casa, è semplicemente perché voi non avete fatto in tempo a uscire, non è colpa sua!

Evitate, quindi, qualsiasi rimprovero verso il cucciolo, perché la colpa è vostra.  Purtroppo esistono ancora persone che danno uno scapaccione al cucciolo con il giornale arrotolato o addirittura gli mettono il muso dentro alle feci.

Pensate se facessimo così con i nostri bambini! Il cane non l’ha fatto apposta, non è un dispetto, ma semplicemente non è riuscito a trattenerla.

Tra l’altro, per il cane fare i bisogni dove o vicino a dove dorme (cioè in casa) è contro natura.

Quindi, quando gli succede, sia perché è troppo piccolo per trattenerla, sia perché sta male, gli crea un disagio.

Quando il cucciolo fa la pipì in casa, pulire accuratamente l’area con un detergente enzimatico, ossia in grado di neutralizzare le molecole che causano l’odore di urina che potrebbe attirare il cucciolo a fare nuovamente pipì nello stesso posto.

Quando uscite con il cucciolo portate sempre dei bocconcini appetitosi e morbidi. Non appena fa i bisogni, ditegli “bravo” e, quando finisce, dategli un bocconcino ma, attenzione, aspettate che finisca e non interrompetelo, altrimenti potrebbe dimenticare di finire e la farà, poi, in casa.

Con un rinforzo positivo, il cane assocerà il fare i bisogni con la passeggiata fuori.

3. IL TERRAZZO NON È UNA TOILETTE. COMPORTAMENTO “AUTOREMUNERANTE”

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Un avvertimento a tutti quelli che avendo una terrazza o un balcone pensano che, molto pigramente, sia giusto abusare di questi luoghi come se fossero delle toilette canine.

Se abituate il vostro cane a farla in terrazzo perché siete troppo pigri per portarlo fuori, non vi dovrete meravigliare se, andando a casa di amici con il vostro pelosone, gli dovesse scappare un “regalino” proprio in terrazzo! Sappiamo tutti che il rilascio dei bisogni è un comportamento che dà piacere: ciò vale anche per il cane.

Questo tipo di comportamento si chiama “autoremunerante” appunto perché mostrandolo, ci facciamo piacere da soli. Sapendo questo si può addirittura educare il cane a farlo al vostro comando. Cioè, il cane può imparare a fare la pipì al vostro segnale!

PUÒ FARE LA PIPÌ A COMANDO! A chi non piacerebbe avere un cane che fa la pipì là dove gli è stato detto? Vi assicuro che funziona e ora vi svelo il segreto di come si fa: essenzialmente usiamo, appunto, un comportamento autoremunerante e gli abbiniamo un segnale producendo, quindi, in futuro un riflesso condizionato.

Nel momento in cui il cane inizia a fare i bisogni, ditegli: “Fai pipì” o “fai popò” e nel giro di poche settimane i vostri segnali diventeranno “condizionati” e provocheranno il riflesso del rilascio.

Si può addirittura abbinare un movimento della mano verso il punto del rilascio: così avrete un cane al quale potrete indicare dove e quando fare pipì.

4. IL POTERE DEL TRASPORTINO E LE TRAVERSINE

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Abituare il cucciolo a dormire nel trasportino vi renderà la vita più facile in tante situazioni. In primis, appunto, per aiutarlo a farvi capire quando gli scappa.

Se abituate il cucciolo, sin dall’inizio, che il trasportino è un luogo confortevole, tutto suo, dove si sente protetto e si può ritirare, avrete un cane che amerà entrarci e dormirci dentro.

Mettete inizialmente il trasportino di fianco al vostro letto, il cucciolo vi sveglierà se gli scappa e voi potrete portarlo fuori. Questo succede perché, come già anticipato, il cane per istinto non rilascia dove dorme.

Per abituarlo al trasportino mettete dei bocconcini particolarmente succulenti all’interno e quando ci entra continuate a gettargli dei bocconcini dentro. Fate questo esercizio per un po’ con il trasportino aperto e poi chiudetelo, continuando, però, a introdurre bocconcini da fuori.

Dopo qualche minuto, e solo se il cane è tranquillo, riaprite la porta e fatelo uscire. Se il cane si ribella e non vuole stare chiuso dentro, siete stati troppo veloci. Ricominciate con più pazienza e tranquillità.

Non ho mai amato le traversine perché spesso sono solo una scusa per proprietari pigri. Riconosco, però, che all’inizio possono essere di grande aiuto. Molti allevatori, infatti, le usano per i cuccioli in modo che già siano abituati quando arrivano in casa.

L’importante è muoverle molto velocemente verso la porta di casa e, monitorando i movimenti del cucciolo, prenderlo prima che inizi il rilascio e uscire immediatamente da casa. Attenzione a non usarle troppo a lungo, appunto per pigrizia, perché si corre il rischio di educare il cane a farla solo sulle traversine.

Siate creativi! Nell’educazione del cane non deve mai mancare un pizzico di creatività. I cani sono molto intelligenti e hanno tanta voglia di imparare, soprattutto se conviene loro. Aiutateli e assecondateli in questo percorso educativo, sempre con gentilezza, consapevolezza e soprattutto pazienza.

Ricorda che ogni cucciolo è un individuo e potrebbe richiedere un approccio leggermente diverso, quindi sii flessibile e adatta le tue strategie di addestramento alle esigenze specifiche del tuo animale domestico.





5. CINQUE COSE DA SAPERE

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1. ROUTINE
Come per noi esseri umani, anche per gli animali è rassicurante e importante avere una certa routine. Ciò vale anche per le uscite per i bisogni.

2. LASCIATELO ANNUSARE
Per i cani annusare le pipì degli altri è un fondamentale comportamento sociale proprio come per noi leggere i post sui social dei nostri amici. I cani riescono con l’olfatto a distinguere se è passato un maschio o una femmina, in che stato di salute è, quando è passato, e se già lo conoscono.

3. MA E' MARCAGGIO O FA LA PIPI' A CASA?
Attenzione ai cani maschi di piccola taglia che spesso con la pubertà iniziano a marcare a casa, per esempio le gambe delle sedie o dei tavoli. Pulite bene il luogo del “delitto” e bloccategli l’accesso per qualche mese. Tutti i cani marcano il loro territorio, ma è ovvio che questo a noi non fa molto piacere.

4. LA NUOVA CASA
Può capitare che se si trasloca in una nuova casa si debba reinsegnare al cane a fare i bisogni all’esterno.

5. ALTRE PROBLEMATICHE
Esistono problemi che non derivano da una mancata educazione, tra questi la pipì per eccitazione, sottomissione (o paura), l’incontinenza dovuta all’età o a una sterilizzazione (nella femmina) o a un’infezione delle vie urinarie.
I primi due sono problemi che hanno bisogno di una soluzione comportamentale, il terzo fa parte degli incidenti che vanno accettati con l’invecchiamento del nostro amico, mentre per gli altri vi consigliamo di consultare il veterinario, oppure, quanto all’incontinenza dovuta all’età, bisogna semplicemente sopportare gli incidenti, fa parte dell’invecchiamento.








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