Tempo di gite con il nostro cane: consigli per perfette uscite a sei zampe

Orizzonti liberi! In montagna, al mare oppure su un lago? In primavera le gite con il nostro cane sono il massimo, rispetto all’estate: meno gente in giro e temperature più gradevoli.

Le giornate tiepide, la brezza leggera carica di profumi, la vita che riparte con l’erba nuova color smeraldo, i fiori sui rami e sui prati… per i nostri cani questo è un momento magico perché il loro legame atavico con la natura che si risveglia li anima di nuove energie e accende una luce più viva nei loro occhi.

E anche noi, in qualche modo, “sentiamo” questo richiamo. La primavera è potente e il suo messaggio è lo stesso di sempre, irresistibile: “esci e rinasci a nuova vita”. Però, per godersele davvero bisogna pianificarle e partire attrezzati.

Farlo con i nostri amici accanto è il modo migliore ma per cogliere gli aspetti più belli della primavera è necessario viaggiare verso orizzonti liberi. Le montagne, in primo luogo, che in primavera sono un inno alla natura tra disgelo, ruscelli gelidi e fiori di campo.

Ma anche il mare, con le spiagge ancora vuote, e così i laghi. E persino una veloce gita in giornata nelle tante aree verdi che ancora resistono in questo nostro Paese, così bello e così variegato, è comunque un’occasione da cogliere.

Prima di salire in auto, però, facciamo mente locale e cerchiamo di organizzarci come si deve per evitare problemi e mettere i nostri amici a loro agio ovunque. Ecco qualche consiglio utile che viene dall’esperienza sul campo.

1. Il richiamo della foresta... E anche in noi si risvegliano antiche emozioni

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La montagna è un ambiente splendido sempre e ancora di più in primavera.

E, soprattutto, è uno dei luoghi più amati dalla maggior parte dei cani perché le loro antichissime origini sono legate a boschi, torrenti, aria fresca e prati verdi in quota: il mondo dei lupi loro progenitori.

Vedere il nostro amico che, ancora prima di arrivare a destinazione, inizia a eccitarsi e ad annusare gli odori della natura è contagioso e anche noi sentiamo scorrere un’energia diversa nel nostro corpo, come un richiamo dal passato.

L’escursione è saggio programmarla prima di partire, consultando i tanti siti dedicati ed evitando accuratamente sentieri con ferrate, ponti sospesi, passerelle anguste e altro che i nostri cani non potrebbero affrontare.

A volte, però, è intrigante anche lasciare spazio all’avventura, chiedendo consiglio agli abitanti del posto su quali passeggiate siano più belle e accessibili. Non è difficile, di solito, incontrare qualche “montanaro” a spasso con il suo cane: sarà un referente ideale per la nostra escursione.

Poi, breve visita a un negozio di alimentari per recuperare il necessario per il pic nic e via, verso la nostra avventura in quota.  Ah no, prima bisogna controllare di aver messo nello zaino tutto ciò che serve. Di cosa si tratta? Scopriamolo sotto (punto n. 2).

2. La lista giusta. Non è breve ma sono tutte cose essenziali

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Per andare a godersi la montagna primaverile con il nostro cane ci sono diversi accessori indispensabili da portare con noi. Ecco una lista sensata:

- una confortevole pettorina o un collare morbido e imbottito, che non sfreghino sulla pelle del nostro amico durante la marcia, e un guinzaglio robusto e intatto (se è sfilacciato, bisogna cambiarlo) per i passaggi difficili e gli altri momenti in cui dev’essere sotto controllo stretto;

- una borraccia capiente per il cane, con recipiente per bere incorporato o una ciotola collassabile (entra benissimo nella tasca superiore dello zaino), e un’altra borraccia di scorta, utile per entrambi;

- crema protettiva per i polpastrelli oppure scarpette da escursione/sleddog, ma queste ultime solo se il nostro amico è già abituato a calzarle, altrimenti non le accetterà;

- una coperta o un tappetino impermeabili da stendere sul prato, spesso bagnato, del tipo che si arrotola e si fissa allo zaino, abbastanza ampia per lui e per noi, quindi non un “francobollo”;

- una coperta termica ripiegata e infilata nello zaino può far comodo nel caso in cui la temperatura crolli di botto, cosa non rara in montagna;
- un asciugamano per il nostro amico, che facilmente non rinuncerà a immergersi in un ruscello o in laghetto, ovviamente gelidi, per rinfrescarsi durante l’escursione;

- un valido impermeabile in caso di pioggia, per noi e per il cane: sui monti capita spesso l’acquazzone imprevisto;

- un giocattolo per divertirci insieme su un bel prato di montagna, per esempio un frisbee o una pallina;

- bocconi per premiare il cane e qualche snack energetico per rinvigorirlo in caso di stanchezza;

- un piccolo kit di pronto soccorso veterinario e umano, consigliato dal medico del nostro cane: non servirà ma... non si sa mai.

Tutto quanto entra comodamente in uno zaino da montagna di capienza media. Scegliamo un modello di buona qualità, con cinghie larghe e morbide, intelaiatura robusta e con cappuccio antipioggia: durerà a lungo, sopporterà bene il carico e lo terrà asciutto, e non ci farà stancare troppo la schiena.

3. I punti da considerare. Forma fisica e altri fattori importanti

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Per noi, amanti della vita all’aria aperta insieme al nostro cane, l’entusiasmo per le prime uscite a sei zampe sui monti di primavera è sempre molto alto... però non dobbiamo perdere di vista sicurezza e senso di responsabilità.

La montagna è un ambiente magico ma non privo di rischi e, proprio per la sua unicità, esige il massimo rispetto e un buon uso dei nostri neuroni.

Perché trasformare una bella escursione montana in un’esperienza stressante e anche pericolosa è facile, se cediamo alla fretta e all’improvvisazione. Valutiamo quindi con cura alcuni fattori chiave.

- Se siamo fuori allenamento, noi, il cane o entrambi, non scegliamo come prima escursione un percorso con pendenze molto elevate, terreno ostico, passaggi impegnativi e lunghezza notevole.
Meglio ricominciare con un percorso adeguato allo stato di forma di tutti e ricordarsi che muscoli e polmoni hanno bisogno di tempo per riadattarsi a un ambiente diverso, dove a volte anche l’ossigeno può essere meno disponibile a causa della differenza di pressione in quota rispetto alla pianura.

- In molte località di montagna gli impianti di risalita adatti ai nostri amici, cioè funivie e cabinovie, spesso chiudono a fine aprile e riaprono a metà o fine giugno, quindi per le uscite di maggio e inizio giugno è meglio scegliere mete dove le escursioni siano possibili senza dover utilizzare questi mezzi di trasporto.

- Anche se meno numerose di un tempo, mandrie e greggi di montagna si spostano dalla valle ai primi pascoli in quota, dove la neve si è già sciolta del tutto, proprio nella tarda primavera: non intralciamo questi importanti trasferimenti e, se vediamo mucche o pecore in movimento, mettiamo subito il guinzaglio al nostro amico e teniamoci a debita distanza.
Tra l’altro, con il ritorno del lupo sono in aumento anche i cani da difesa del bestiame, che raramente tollerano cani estranei e turisti invadenti, quindi... alla larga!

4. Onda su onda...Un tuffo in primavera? Certo che sì!

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Anche se qualche sdraio con patiti dell’abbronzatura precoce la incontreremo di sicuro, le spiagge primaverili, sul mare o sui laghi, sono spesso semideserte e le... rotture di scatole dei cinofobi sono meno probabili (ricordiamoci che in Italia siamo ancora alla “preistoria”, da questo punto di vista).

Inoltre, anche se l’acqua non è abbastanza calda per noi, per la maggior parte dei cani va benone, quindi con una bella giornata di sole il piacere di tuffarsi, nuotare e giocare per loro è assicurato.

Però conviene sempre informarsi per tempo sulla presenza di spiagge aperte ai cani o su stabilimenti balneari dedicati a loro, ormai non più rari in Italia.

In questo modo ci metteremo al sicuro da qualsiasi contestazione diretta, sempre sgradevole, oppure dalle assurde ordinanze anti-cane che tanti sindaci di località balneari emettono regolarmente.

Anche la disponibilità di alloggi dove dormire insieme ai nostri amici è aumentata parecchio: hotel, B&B e campeggi pet-friendly sono numerosi, anche lungo le nostre coste oltre che in montagna, dove il problema è stato superato da anni.

Dopo avere raccolto le informazione necessarie per la nostra gita balneare a sei zampe, non resta che preparare l’occorrente e partire... senza dimenticare nulla a casa, però, perché il mare, più del lago, impone alcune scelte a favore dei nostri amici.





5. Cose da ricordare. Più spensierati in spiaggia? Fino a un certo punto

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Rispetto alla montagna, la spiaggia e le acque nascondono meno insidie? Non proprio. Si tratta di un ambiente molto diverso, ovviamente, ma con particolarità importanti da considerare per il benessere dei nostri cani.

Certo, sotto alcuni aspetti le cose sono meno impegnative, tuttavia non dovremmo mai sottovalutare la natura, qualunque aspetto abbia, perché non è stata fatta a misura di nessuno, in realtà: sono gli esseri viventi che si devono adattare a “lei”. Ecco qualche utile spunto “balneare”.

- Sabbia 1: è bella ma insidiosa perché si infila ovunque, come ben sappiamo, e nel pelo del cane trova “alloggio” facilmente, irritando la pelle, quindi è necessario lavare il nostro amico con abbondante acqua dolce, anche per rimuovere il sale marino, ancora più irritante. Niente sabbia ma spiaggia di sassi? Attenzione alle corse del nostro cane, allora, perché tagliarsi un polpastrello su una pietra aguzza è un attimo!

- Sabbia 2: scotta anche quando non è ancora estate. Un sole primaverile marittimo scalda eccome e i piedi del cane non sono fatti per camminare su superfici bollenti. Ecco perché le ore più calde non sono quelle adatte per farlo camminare sulla sabbia, a meno che non sia quella umida delle battigia.

- Onde: hanno una forza incredibile e non bisogna mai mettere a rischio la vita del nostro amico permettendogli di entrare in acqua se il mare è mosso, perché potrebbe essere facilmente trascinato via dalla risacca.

- Ombra: è essenziale per i cani, che soffrono molto il caldo e rischiano il colpo di calore, quindi affittiamo un ombrellone se siamo in uno stabilimento aperto ai cani, oppure portiamolo da casa se siamo su una spiaggia libera con accesso ai quattrozampe, e portiamo sempre acqua fresca per farli bere ogni volta che vogliono.

- Fondale: alghe e scogli sommersi sono elementi pericolosi da evitare accuratamente, perché il nostro amico potrebbe trovarsi in difficoltà o ferirsi. Esaminiamo bene il fondale prima di lasciarlo entrare in acqua e, nel dubbio, chiediamo informazioni o spostiamoci.








Note

Primavera uguale cuccioli: facciamo attenzione

Sui monti e anche in campagna, la stagione della rinascita è quella in cui tanti animali sono accompagnati dai loro piccoli: orsi e lupi, volpi e caprioli (foto sotto), cervi e marmotte. E tante altre creature ancora.

Ecco perché è doveroso, oltre che obbligatorio in molte zone, tenere i nostri cani al guinzaglio mentre attraversiamo un bosco o una campagna incolta.

In caso contrario, il rischio è che colgano l’odore dei cuccioli e li vadano a cercare, con conseguenze facili da immaginare: se la madre è nei dintorni potrebbe attaccare con grande violenza per difenderli e se non lo è i piccoli potrebbero morire, anche solo per lo spavento. La parola d’ordine, sacra, è una sola: rispetto.

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