Alimentazione dei gattini, quello che c’è da sapere

Se hai intenzione di adottare un gattino, è importante conoscere in anticipo come gestire la sua alimentazione, che deve essere adeguata alla sua età e al suo peso corporeo.

Non si dovrebbero fare scelte avventate e non ragionate, senza informarsi prima, altrimenti si rischia di danneggiare la salute del proprio animale domestico.

Per non commettere errori, bisogna ovviamente rivolgersi a un veterinario e seguire attentamente alcune semplici linee guida e consigli.

1. Il latte materno

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Per capire la quantità e il tipo di cibo da offrire ad un gattino, è essenziale dividere la sua vita da gattino in fasi.

La prima fase è quella in cui l’animale è considerato un neonato e comincia dal momento in cui nasce fino alle successive quattro settimane.

Durante questo periodo, si nutre esclusivamente di latte materno, che gli permette di rafforzare il suo sistema immunitario e gli fornisce gli anticorpi necessari.

2. I sostituti del latte materno

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Pur rimanendo vero quanto appena detto, vi sono casi in cui per varie ragioni il gattino non può assumere il latte materno: come comportarsi dunque?

In questi casi bisognerà munirsi di un sostituto del latte materno adatto al nostro gattino. è assolutamente da evitare il latte vaccino, in quanto potrebbe risultare dannoso per l’organismo del gattino e potrebbe causargli disturbi gastrointestinali.

I sostituti del latte materno devono includere proteine, grassi e carboidrati di qualità e facilmente digeribili per il gattino, ma anche vitamine e minerali, tra cui calcio, fosforo e vitamina D per sostenere le ossa. Inoltre, non devono mancare acidi grassi essenziali come gli Omega-3 e gli Omega-6, indispensabili per la salute della pelle e del pelo e, infine, i prebiotici e i probiotici, utili per sostenere la salute del sistema digestivo del gattino.

Per acquistare il prodotto giusto, è bene rivolgersi al Medico Veterinario di fiducia.

3. Lo svezzamento

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La seconda fase di crescita del gattino, è quella che va dal primo fino al secondo mese di vita. A questo punto, inizia lo svezzamento e quindi l'introduzione di cibo solido nell'alimentazione del gatto.

Il cibo deve essere di alta qualità e bilanciato dal punto di vista nutrizionale. Bisogna, infatti, tenere bene a mente che la salute del gatto passa dall'alimentazione.

Il gattino deve ricevere tutte le proprietà benefiche indispensabili per il suo organismo, tra cui proteine, carboidrati e grassi per sostenere la crescita.

Anche in questo caso, è importante che il cibo sia altamente digeribile, in quanto l'organismo dell'animale è ancora immaturo. 

4. La quantità di cibo

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Ma quanto deve mangiare un gattino che inizia a essere svezzato?

Si comincia con piccole porzioni di cibo circa 4 o 5 volte al giorno, cercando di notare le sue abitudini, ma considerando anche i quantitativi riportati sulla confezione del prodotto, riferite al peso dell'animale, evitando di superare la razione giornaliera consigliata.

Terminate le prime 8 settimane, si potrà passare a un cibo per gattini in crescita.

Si andrà a questo punto a ridurre gradualmente il numero di porzioni di cibo attenendosi alle quantità riportate nella tabella di razionamento dell’alimento prescelto tenendo conto del peso del gattino per favorire il mantenimento del peso forma.

Solo a partire dai 12 mesi, puoi gradualmente passare a una dieta per gatti adulti.




5. Cosa non deve mai mangiare un gattino

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Dopo aver analizzato ciò che deve includere l'alimentazione di un gattino e capito quanto deve mangiare, è importante menzionare anche gli alimenti che non dovrebbe mai ingerire.

Come già spiegato, la prima cosa da evitare è il latte vaccino, perché non contiene le proprietà nutritive adatte alla sua crescita e, soprattutto, non è digeribile dal suo organismo.

Oltre al latte vaccino, i gattini non devono mangiare in generale ciò che mangiamo noi.

La loro alimentazione deve rispettare   le loro esigenze, il nostro cibo infatti contiene un quantitativo di nutrienti, quali ad esempio grassi, proteine e carboidrati, non adatto al fabbisogno di un gatto.  Anche le ossa sono da escludere dalla loro dieta: sono davvero pericolose e potrebbero causare lesioni interne e ostruzioni intestinali.

Infine, non si deve integrare con cibo per gatti adulti, perché i gattini hanno esigenze nutrizionali differenti da quelle dei gatti che hanno già completato il loro sviluppo






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