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Il giardino ornamentale

La diversità delle piante nel giardino ornamentale dona struttura e brillanti variazioni di colore allo spazio verde in ogni stagione.

Dai longevi alberi e arbusti alle erbacee annuali, dai prati perenni agli effimeri bulbi, la gamma di piante disponibili implica che c’è qualcosa per ogni angolo del vostro giardino, ma significa anche che esistono piante con esigenze e problemi molto diversi da affrontare.

Data l’incredibile varietà di ornamentali disponibili, dai bulbi ai rampicanti, alle annuali fino agli alberi, è importante capire fin dall’inizio le esigenze di ogni pianta.

In questo modo si possono creare le migliori condizioni di crescita per ottenere esemplari forti e resistenti agli attacchi di parassiti e malattie.

Oggi vi daremo tanti consigli utili per coltivare piante ornamentali sane e prevenire malattie e parassiti. Scopriamoli insieme!

1. Ogni pianta al posto giusto

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  • Ogni pianta al posto giusto
    Per quanto ovvia, prima o poi tutti ignorano questa indicazione, piantando in pieno sole un esemplare che ama l’ombra, oppure una pianta delicata in balia del vento.
    Sebbene spesso sopravvivano, non prosperano, e nel migliore dei casi fiori o foglie nuove sono rovinati dal maltempo, se non soccombono ai numerosi parassiti e malattie che attaccano gli esemplari indeboliti.
    Si possono evitare le delusioni osservando con attenzione il giardino e riconoscendo le condizioni di crescita disponibili.
    È facile per esempio nel caso dell’esposizione e del vento, mentre l’umidità del terreno può dover essere monitorata durante l’anno.
    Si consiglia inoltre di misurarne il pH, utilizzando gli appositi kit in vendita presso i centri di giardinaggio, e di studiare poi le piante più adatte.
    Considerate anche le zone infossate dove si raccoglie l’aria fredda e il gelo permane più a lungo. Di solito sono gli avvallamenti ai piedi dei pendii, dove solo le piante più rustiche sono in grado di sopravvivere.
    Esistono piante per tutte le condizioni, dai grandi alberi alle miscele di erbe per prati, perciò fate qualche ricerca prima degli acquisti.
    Optate per le varietà che si adattano al vostro giardino invece di cercare di cambiarne le condizioni, e sfruttatene invece al meglio le caratteristiche; per esempio, se il drenaggio è scarso create un rigoglioso giardino paludoso, se il terreno è acido, scegliete rododendri e camelie.
    Se non vi sentite sicuri, ispiratevi osservando cosa cresce bene nei giardini limitrofi. Acquistate le piante nei vivai locali, dove vengono coltivate in condizioni climatiche simili alle vostre e dove il personale può fornire indicazioni utili.
    Sperimentate le condizioni, acquistando e piantando un unico esemplare. Se non funziona, la perdita è minima, ma se la pianta prospera potete acquistarne altre, insieme a varietà imparentate che hanno le stesse esigenze.
  • La scelta di piante sane
    Un rapido controllo e un po’ di buon senso sono sufficienti per acquistare piante in buone condizioni.
    È importante non solo perché le piante sane crescono meglio, ma anche per evitare di introdurre in giardino parassiti e malattie.
    Per lo stesso motivo esaminate anche le piante ricevute in regalo.
    Scegliete esemplari dalla forma compatta e attraente, con foglie verde brillante e senza radici che fuoriescono dalla base o dalla superficie del vaso.
    Diffidate dei vasi pieni di erbacce, soprattutto nel caso di alberi e arbusti, perché la pianta potrebbe avere radici spiralizzate ed essere rimasta troppo tempo nel vaso.
    Attenzione ai danni sulle foglie causati da parassiti che possono essere ancora sulla pianta o nel terriccio. Verificate anche eventuali segni di marciume o muffe.
    Se acquistate alberi e arbusti decidui, erbacee perenni e rampicanti quando sono spogli e in riposo vegetativo, controllate la forma e l’integrità della corteccia e dei fusti delle piante legnose e i segni di numerose gemme sane su tutte.
    I bulbi che di solito si acquistano dormienti devono essere sodi, senza segni di muffa e con il rivestimento intatto.
    Anche se le condizioni sono perfette, non ripiantate una pianta imparentata a quella che avete eliminato perché malata. Molte malattie infatti vivono nel terreno per anni, in attesa di infettare una nuova pianta ospite.
    Le cultivar sono spesso selezionate per essere resistenti a determinate malattie comuni e vale la pena fare una ricerca per sfruttare quelle naturalmente sane.
  • A radice nuda o in vaso?
    Oltre alle piante in vaso diffuse nei centri di giardinaggio, sono disponibili anche alberi, arbusti e talvolta erbacee perenni a radice nuda, ovvero coltivati in terra ed estratti per la vendita.
    Le piante in vaso possono essere acquistate e piantate tutto l’anno, ma la gamma a radice nuda è più ampia sia nei vivai specializzati sia per corrispondenza, e sono meno costose.
    Sono disponibili per un breve periodo, che si prolunga nel caso delle perenni, poiché si possono trapiantare solo nella stagione di dormienza, dal tardo autunno a inizio primavera.
    Inoltre, le piante a radice nuda devono essere messe a dimora il prima possibile.

2. Il momento migliore per piantare, la messa a dimora e i supporti per le piante

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  • Il momento migliore per piantare
    Trattate con cura le piante, evitando situazioni estreme quando le introducete nel nuovo ambiente.
    Ogni pianta ha esigenze diverse, ma il buon senso suggerisce di non infilare le radici (o una vanga) nel terreno gelato o fradicio in inverno.
    Allo stesso modo, poche piante amano essere piantate nel terreno asciutto d’estate, quando sono piene di foglie ma le radici non sono ancora in grado di assorbire l’umidità necessaria.
    Di norma il terreno caldo, il clima mite e le piogge leggere in autunno e primavera sono ideali, anche perché in queste stagioni molte piante perdono le foglie o iniziano la fase vegetativa, perciò le radici possono stabilizzarsi prima di affrontare condizioni più impegnative.
    In giardino alberi e arbusti decidui sono un investimento importante. Per coltivarli con successo, piantateli a fine autunno o inizio primavera, quando sono senza foglie.
    Il suolo ancora caldo in autunno rende questa stagione ideale per l’impianto di quasi tutte le varietà. Piantate invece i sempreverdi in primavera, quando riprendono a vegetare.
    Primavera e autunno sono anche i periodi migliori per piantare rampicanti e perenni; preferite la primavera per i meno rustici, così sono ben stabilizzati prima dell’arrivo del freddo.
    Il momento giusto per mettere a dimora i bulbi dipende dalla fioritura: piantate in autunno quelli che fioriscono in primavera; sempre in autunno o inizio primavera quelli a fioritura estiva, mentre i bulbi che fioriscono in autunno si interrano a fine estate.
    I bulbi che prosperano se piantati quando hanno le foglie, come i bucaneve, vanno estratti dopo la fioritura. Nei cortili le composizioni di piante si creano due volte l’anno.
    Quelle che fioriscono in inverno e in primavera si piantano a inizio autunno, mentre le annuali semirustiche estive si collocano all’aperto a tarda primavera o inizio estate, passato il rischio di gelate tardive; all’inizio si possono far crescere al riparo, sotto vetro.
  • Prima di mettere a dimora le piante ornamentali
    Ogni pianta ha esigenze specifiche in fatto di terreno, perciò controllate l’etichetta.
    In ogni caso, rimuovete tutte le erbacce dalla zona d’impianto, in particolare le perenni dalle lunghe radici: sono difficili da estrarre quando la nuova pianta è a dimora e possono rigermogliare anche da una piccola sezione di radice.
    L’aggiunta di abbondante letame o compost maturo aiuta a migliorare la struttura e la fertilità del suolo. Potete lavorare il terreno dove pianterete le acidofile con terriccio privo di calcare per migliorarne la struttura, anche se ciò non lo renderà acido.
    Un buon drenaggio è essenziale per la maggior parte delle piante; dove è scarso, scavate per verificare eventuali strati compatti che dovranno essere frantumati.
    Il drenaggio dei pesanti terreni argillosi può essere migliorato anche incorporando molta ghiaia e compost.
    I bulbi in particolare tendono a marcire in condizioni di umidità e beneficeranno di uno strato di ghiaia sul fondo dei buchi di impianto.
  • Messa a dimora
    Probabilmente l’unico modo per avere subito piante sane e vigorose è piantarle in modo corretto.
    Un errore comune è collocarle alla profondità sbagliata: se è troppo in superficie, la pianta può seccare o rovesciarsi, se è troppo profonda aumenta il rischio di malattie fungine.
    Come regola generale, alberi, arbusti, rampicanti e perenni si collocano allo stesso livello del vaso originale.
    Quando mettete a dimora alberi e arbusti a radice nuda fate riferimento al segno della terra sul fusto. La profondità di impianto dei bulbi varia, ma in genere si interrano a circa 3 volte la loro altezza.
    Considerate sempre di lasciare abbastanza spazio alle piante per svilupparsi, in particolare ad alberi e arbusti che possono raggiungere dimensioni notevoli e devono potersi espandere per ottenere forme attraenti.
    Verificate su etichette e manuali le dimensioni a 10 anni e piantate di conseguenza. Potete riempire i vuoti con erbacee perenni o piante da giardino facili da rimuovere.
    I rampicanti di solito si coltivano come esemplari singoli, ma non circondateli da piante finché non si stabilizzano.
    Distanziate le erbacee perenni e le annuali in modo che, una volta adulte, sfiorino le foglie delle piante vicine. I bulbi si interrano di solito a una distanza l’uno dall’altro di 2 o 3 volte la loro larghezza.
    Prima della messa a dimora annaffiate bene tutte le piante, tranne i bulbi. Scavate un buco abbastanza grande da contenere le radici e aggiungetevi compost o ghiaia.
    Estendete le radici delle piante a radice nuda o sbrogliate le radici esterne di quelle coltivate in vaso e collocate la pianta nel buco.
    Controllate la profondità giusta, coprite le radici con la terra compattando con delicatezza con le mani e annaffiate bene.
    I bulbi si piantano singoli o in gruppo, in buchi più grandi: assicuratevi di collocarli nel verso giusto e coprite con terreno.

  • I supporti per le piante
    Molte piante ornamentali necessitano di tutori che possono essere permanenti o temporanei.
    Un paletto inserito nel terreno prima dell’impianto sostiene gli alberi in condizioni ventose, finché non si stabilizzano.
    Dopo 3 o 4 anni le radici sono sufficienti per ancorare l’albero e il tutore può essere rimosso. Le esigenze dei rampicanti variano secondo come si attaccano alle superfici.
    Alcuni hanno bisogno di sistemi solidi posizionati prima dell’impianto, ma anche le varietà come l’edera che si aggrappano in verticale alle pareti beneficiano di supporti finché non si stabilizzano.
    Le perenni e i bulbi dai fiori alti possono essere danneggiati dal maltempo.
    Reti metalliche e supporti ramificati collocati in primavera permettono alle piante di crescere, mantenendo un aspetto naturale pur essendo ben sostenute. Sostenete ogni stelo alto fiorito.

 

3. Coltivazione in vaso

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Tutte le piante ornamentali possono essere coltivate con successo in vaso e molti giardini meravigliosi sono progettati solo in questo modo.

Anche se le piante in vaso richiedono più attenzioni di quelle in terra, questo metodo offre la possibilità di sfruttare al massimo lo spazio e manipolare le condizioni di crescita.

Potete mescolare piante di gruppi diversi per creare composizioni di impatto e prolungare la stagione di interesse del giardino.

  • - La scelta del vaso
    Una volta scelte le piante, dovete trovare il contenitore adatto.
    Come sempre, sono essenziali i fori di drenaggio sul fondo.
    Grandi alberi e arbusti longevi necessitano di vasi che ospitano con facilità le radici, ma senza lasciare troppo spazio, perciò considerate un margine in larghezza di 10 cm.
    I rampicanti richiedono contenitori stabili e profondi in grado di sostenere, se necessario, anche i supporti.
    Per i bulbi scegliete vasi con un ottimo drenaggio e una profondità adeguata. Le perenni a crescita rapida prosperano in vasi capienti.
  • - Il terriccio
    Usate terriccio a base di terra per le piante longeve, come alberi, arbusti, rampicanti e alcune perenni.
    Un terriccio universale leggero è indicato per le piante da giardino, in particolare quelle nei cesti appesi, che si adatta anche ai bulbi, sebbene esistano composti specifici molto drenanti. Usate terriccio privo di calcare per le acidofile, come rododendri e camelie.
    Procedete come per la messa a dimora, aggiungendo uno strato di cocci o ghiaia sul fondo del vaso con fori di drenaggio.
    Compattate il terriccio con attenzione attorno alle piante, specie se sono tante in un vaso, e annaffiate.
  • - Il posto giusto
    Il vantaggio dei vasi è che si possono spostare nella posizione di crescita ideale ogni volta che è necessario.
    Molte piante prosperano in posizione riparata, in pieno sole, altre preferiscono l’ombra, o si adattano bene a balconi e terrazze.
    Le piante delicate posso essere ritirate in inverno e ricollocate all’aperto in primavera.
  • - Annaffiature e fertilizzazione
    Lo svantaggio della coltivazione in vaso è che le piante si affidano alle vostre cure per ricevere acqua e nutrienti.
    Controllate i vasi spesso e se necessario aggiungete acqua, anche 2 volte al giorno durante i periodi caldi, in estate.
    Per limitare la manutenzione e il rischio che le piante soffrano per la siccità, integrate nel terriccio cristalli per trattenere l’umidità al momento dell’impianto o installate un sistema di irrigazione automatico.
    Durante la fase vegetativa applicate un fertilizzante con regolarità, anche una volta la settimana alle piante più esigenti. Potete scegliere i fertilizzanti liquidi o a lento rilascio, da mescolare al terreno.
    Le perenni coltivate in vaso devono essere trapiantate ogni anno in un contenitore più grande, finché raggiungono le dimensioni desiderate. In seguito, sostituite lo strato superficiale di terriccio per 5 cm ogni primavera o applicate un pacciame di compost.

4. Cure di routine

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La gamma di piante ornamentali è enorme e i problemi sono molteplici. Molte varietà diverse sono soggette agli stessi problemi, che spesso si prevengono con cure regolari.

  • - Annaffiature
    Il terreno migliorato con materia organica trattiene l’umidità e riduce il bisogno di annaffiature.
    Tuttavia molti esemplari richiedono irrigazioni regolari durante la prima stagione.
    Una volta stabilizzate, le piante richiedono meno acqua, salvo quelle nei terreni asciutti, alla base di muri e recinzioni.
    Non annaffiate mai nelle ore calde e dirigete l’acqua al suolo e non sulle piante, facendola penetrare in profondità.
  • - Pacciamatura
    In primavera aggiungete materia organica al terreno, che aiuta a trattenere umidità e calore e limita la crescita di erbacce.
    Un strato generoso di corteccia compostata, compost da giardino o letame maturo sono molti utili.
  • - Fertilizzazione
    Se il terreno è stato migliorato, le ornamentali appena piantate non richiedono nutrienti.
    Tuttavia, il fertilizzante aiuta le piante a stabilizzarsi, in particolare se le foglie mostrano segni di carenza di nutrienti.
    Il momento migliore per fertilizzare è la ripresa della stagione vegetativa, in primavera.
    Il letame maturo o i fertilizzanti organici, come la farina d’ossa, rilasciano i nutrienti in modo lento; i prodotti liquidi e non organici sono ideali per intervenire in fretta.
    Nel caso delle acidofile usate i fertilizzanti specifici.
  • - Igiene del giardino
    Erbacce, foglie cadute e altri scarti vegetali favoriscono la diffusione di parassiti e malattie. Per avere un giardino ordinato e sano, mantenete pulito il terreno attorno alle piante.
  • - Potatura corretta
    Potate alberi e arbusti solo nella stagione giusta per evitare malattie, una perdita eccessiva di linfa e per non impedire la fioritura.
    I tagli inoltre devono essere eseguiti in modo corretto, poiché il legno danneggiato può morire o infettarsi.
  • - Controllare i legacci
    Man mano che alberi, arbusti e rampicanti legnosi crescono, i legacci possono incidere il fusto in espansione, causando danni antiestetici e un punto di ingresso per le malattie.
    Controllate i legacci ogni primavera e più spesso quelli su altre piante; se necessario, allentateli, sostituiteli o rimuoveteli.
  • - Lasciate crescere i bulbi
    Le foglie delle bulbose aiutano a ingrossare i bulbi per la fioritura dell’anno seguente e devono essere lasciate morire in modo naturale, senza legarle o tagliarle.
    Nei prati non falciate l’erba attorno ai bulbi finché le foglie non avvizziscono.





5. Il prato

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All’apparenza i prati sembrano tutti uguali, in realtà esistono numerose miscele di erbe per soddisfare condizioni di crescita e usi svariati.

La scelta giusta vi permetterà di mantenere sano con più facilità un tappeto erboso.

Esistono due metodi per realizzare un prato: la semina, più economico, o la posa di zolle, per un risultato immediato. Primavera e autunno sono le stagioni migliori per entrambi i sistemi. In ogni caso, la preparazione del terreno è essenziale.

Ripulite l’area dalle infestanti, in particolare le perenni e migliorate i terreni sabbiosi con compost.

Favorite il drenaggio dei terreni pesanti lavorandoli con sabbia grossolana o installate un sistema apposito. Vangate il terreno, rimuovete i sassi più grandi e livellatelo con l’aiuto di un rastrello.

Per evitare avvallamenti durante la sedimentazione del suolo compattatelo calpestandolo in modo uniforme; passate di nuovo la superficie con il rastrello finché la terra è ben sminuzzata, eliminando i sassi in previsione della semina, che avverrà preferibilmente in condizioni calde e umide, nelle dosi consigliate.

Dividete l’area in sezioni regolari con l’aiuto di picchetti e misurate la quantità giusta di semi da distribuire in modo uniforme. Passate il rastrello con delicatezza; se non piove irrigate a spruzzo e proteggete i semi dagli uccelli con una rete.

Le zolle vanno posate sul suolo umido subito dopo l’acquisto. Iniziate dal bordo del prato e procedete per linee rette, camminando su tavole di legno appoggiate sul prato già posato piuttosto che sul terreno preparato.

Al termine, tagliate i bordi nella forma desiderata. Battete le zolle con il dorso di un rastrello e irrigate con tempo asciutto, fino a quando l’erba non attecchisce.

Evitate di calpestare troppo l’erba finché non è stabilizzata: 3 mesi negli impianti a zolla e un anno in quelli a semina. Falciate l’erba nuova quando raggiunge 5 cm di altezza.

Il segreto per curare il prato è falciarlo poco e sovente. Tagliare un terzo della lunghezza dell’erba ogni settimana in estate è meno stressante che gestire l’erba più lunga.

Regolate spesso i bordi e tagliateli ogni anno per evitare che il prato si espanda. In autunno scarificare il prato stabilizzato è utile per rimuovere foglie morte e feltro.

Arieggiate il prato per smuovere il terreno compatto forandolo con una forca. Nutrire bene. Un prato sano e nutrito è più bello, resistente all’usura e meno a rischio di essere invaso dalle erbacce.

Applicate un fertilizzante apposito in primavera/inizio estate e uno a basso contenuto di azoto a inizio autunno, sempre nelle dosi consigliate. Un eccesso di fertilizzante può danneggiare i nuovi germogli.








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