Non dobbiamo farci impressionare dalla possibilità infinita di scambi comunicativi che la tecnologia ci mette a disposizione.
Comunicare bene è ancora oggi una competenza che sfugge alla maggior parte delle persone e anzi, quello che accade nel dialogo è la prima causa di difficoltà, crisi e problemi.
Primi fra tutti i problemi di coppia e di amicizia, che sorgono da una mancanza di chiarezza, da omissioni, da equivoci, da toni inadeguati e da incomprensioni.
Tutta questa possibilità di comunicare, sia verbale sia scritta, ha creato una superficialità di approccio, anche quando si parla di cose profonde e ha inquinato anche la comunicazione diretta, vis- a-vis.
Uno vuole dire una cosa e ne esce un’altra e l’interlocutore ne capisce un’altra ancora, oppure uno non sa bene cosa dire, ma lo dice ugualmente e inizia la confusione.
Avere uno smartphone in tasca non fa di noi degli abili comunicatori. Anzi, la maggior parte dei problemi che intasano la mente e danneggiano le relazioni nasce ancora oggi da errori comunicativi. Ecco come evitarli.
1. Troppe informazioni (il segreto è sottrarre)
Se dovessimo cercare il problema principale delle relazioni odierne, non potremmo che indicare l’eccesso di comunicazione.
Le sedute di psicoterapia sono sempre validi indicatori di un fenomeno.
Al primo incontro il paziente, dopo aver fatto molta fatica a spegnere lo smartphone che trilla in continuazione, espone il proprio problema raccontando mille dettagli, accavallando le frasi, aprendo parentesi senza chiuderle, rendendo il suo racconto inefficace.
Ma mentre il terapeuta è lì apposta per sbrogliare matasse, nella vita l’interlocutore non ha tempo né voglia di individuare, nella confusione, il concetto che conta, e la comunicazione fallisce.
Si pensa cioè che dire tanto, spiegare tanto, sia il modo migliore per farsi capire. Invece, al contrario, è il peggiore. Da sempre il segreto del comunicare bene risiede infatti nel sottrarre.
Si vuole dire una cosa importante? Ecco che vengono in mente tante cose a essa collegate e allora si fanno premesse, si fa un exursus e nel frattempo l’attenzione dell’altro si riduce insieme all’interesse, il nucleo del discorso si sfrangia e il messaggio non giunge a destinazione.
Ad arrivare è un surrogato, un ibrido che può essere interpretato in chissà quanti modi. Ecco perché bisogna sottrarre: fare come gli scultori, che tolgono tutto il marmo che non serve e lasciano, con abilità, quello necessario nella forma desiderata.
Del resto un terapeuta, per riuscire ad aiutare i pazienti, deve scegliere le parole giuste e queste devono essere poche; lo stesso vale per un pubblicitario, un conferenziere, ma anche un giornalista, un rappresentante e via dicendo.
E così in coppia, nelle amicizie, nella vita sociale: per trasmettere le cose importanti dobbiamo togliere, sfoltire.
2. Vai all’essenza e i benefici del comunicare bene
L’arte di comunicare assomiglia molto al lavoro dell’antico alchimista che cerca di estrarre l’essenza dai metalli.
Egli lavorava per sottrazione della materia pesante, così da lasciar emergere la materia sottile, che chiamava oro o pietra filosofale e che considerava dotata di grandi poteri.
Ognuno di noi può estrarre le parole essenziali e farne un “oro comunicativo”, capace di arrivare al cuore dell’interlocutore, o, secondo i casi, di convincerlo, di informarlo, di avvertirlo, di destarlo.
È questione di lucidità e di esercizio: imparare a non dire tutto quello che passa per la mente, a selezionare i concetti importanti che vogliamo davvero trasmettere e a rinunciare ad altri che, in quel momento, non fanno che inquinare lo scambio.
Per alcuni, all’inizio, è una rinuncia sofferta - la logorrea è uno dei mali più diffusi dei nostri tempi - ma dopo un po’, vedendo l’effetto positivo della “comunicazione ripulita”, si proverà piacere nel dire molto con poche parole.
I BENEFICI DEL COMUNICARE BENE
- Risulti chiaro e preservi le relazioni da equivoci anche molto dannosi.
- Velocizzi sensibilmente la soluzione di problemi e le decisioni da prendere.
- Migliori la tua capacità di pensiero, sia in senso riflessivo che intuitivo.
- Ti metti al sicuro da eventuali accuse di mancanza di trasparenza.
- Riduci la possibilità di manipolare e di essere manipolato.
- Se mantieni questa capacità nel tempo, verrai considerato serio ed affidabile
3. Le tecniche utili: impariamo a dire nel modo giusto le cose davvero importanti.
- Attento alle premesse
Spesso chi è solito non farsi capire fa un errore: inizia con lunghe premesse e spiegazioni preliminari, per arrivare al punto quando ormai l’interlocutore si è distratto o spazientito.
Cosa vuoi davvero dire? Fai una sintesi dell’informazione principale ed esponila all’interlocutore nei primi 20 secondi, poi fai pure un passo indietro a raccontare le premesse: a quel punto avrai agganciato la sua attenzione. - Chiarezza e neutralità
Quando racconti è bello “colorare” il linguaggio con note e giudizi personali.
Quando invece discuti, ad esempio in coppia, ricorrere troppo a questi aspetti del linguaggio può provocare facilmente un blocco comunicativo: l’altro si concentra su un giudizio che magari hai dato di passaggio su un aspetto secondario della questione, considerandolo magari aggressivo, e perde di vista il tuo messaggio principale.
Bada all’essenziale, sii diretto, non usare i “fronzoli” o le note di colore per mandare messaggi obliqui. - Meglio il vis-a-vis
Se tieni davvero a comunicare un problema o un’idea, privilegia l’incontro reale. Se è impossibile, scegli il telefono ma valuta bene il momento.
Non affidarti alle forme di messaggio scritto come sms e simili: in questi tipi di linguaggio è assente l’aspetto espressivo (intonazione, espressione del viso, gesti ecc.) e facilmente una battuta divertita può essere scambiata per un giudizio severo e così via.
E non sempre gli smile (le faccine) bastano a colmare il vuoto di comunicazione.
4. Elimina le parentesi e otterrai "l'oro"
Il dialogo è come un sentiero, se lo segui arrivate entrambi alla meta.
A volte è più forte di noi: aprire di continuo parentesi in un discorso (le cosiddette frasi incidentali), con l’intento di essere più esplicativi ma ottenendo il risultato opposto, quello di non far passare il messaggio con la giusta forza.
A volte, addirittura, non si riesce a tornare al discorso principale: lo si dimentica e ci si perde in qualche argomento secondario. È un problema assolutamente da risolvere, ancor di più se si ha qualcosa di fondamentale da comunicare.
Tenere il filo del discorso ha enorme importanza: è come scoprire un filone d’oro e riuscire a seguirlo per sfruttare tutta la ricchezza che esso può dare.
Perché in effetti ciò che si ottiene è simile all’oro: un risultato prezioso, perché ci teniamo, e luminoso, perché rende chiare le cose e ne permette la soluzione.
È questione di volontà e di esercizio: dobbiamo restare nel “sentiero principale”, tenere a mente l’obiettivo della nostra argomentazione.
Ciò non significa che non possiamo “mai” aprire parentesi nel discorso, ma devono essere pochissime e, soprattutto, di vero supporto a quel che stiamo dicendo.
Ricordiamoci sempre che, di fronte a noi, c’è una persona che non sa quel che abbiamo in mente, che magari ha in mente altro e va aiutata a darci la giusta attenzione.
5. La guida pratica
Non fare un minestrone di parole ma esalta quelle che contano.
- Scegli il momento migliore
Il momento in cui comunicare una cosa importante è fondamentale per la riuscita. Ti garantisci che l’interlocutore sia attento e che non ci siano interruzioni o altri elementi di disturbo.
In particolare non scegliere momenti nei quali uno o entrambi state facendo “anche” qualcos’altro. Succede spesso in coppia, ed è deleterio. - Metti bene a fuoco
Non trattare ogni cosa che hai da dire nello stesso modo.
Ci sono cose ordinarie, che possono essere comunicate con una modalità di routine, e cose extra-ordinarie, che hanno invece bisogno di maggior attenzione nei modi, nei toni, nella scelta delle parole.
Prova quindi sempre a discernere tra messaggi importanti e messaggi di routine. - Non lasciare sottintesi
Non aspettarti che l’altro colga anche quel che non dici o che non riesci a dire e non dare per scontato che sappia leggere tra le righe qualche tuo messaggio subliminale.
I sottintesi possono lasciarsi andare a mille interpretazioni anche opposte al loro significato reale e risultare quindi molto pericolosi. Concludi quindi tutte le frasi, senza aspettarti cenni di approvazione.