Se il tennis attuale ha un viso è quello di Jannik Sinner, diventato uno degli sportivi più noti di sempre.
Dopo i suoi clamorosi successi in Coppa Davis e Australia Open è scoppiata nel nostro Paese la “Sinner-mania”, che ha conquistato non solo tutti gli appassionati di tennis, ma anche quanti non se ne erano mai interessati prima.
Il giovane campione di San Candido è giunto ormai all’altezza degli altri “maghi della racchetta” che hanno fatto la storia di questa disciplina: gente del calibro di Federer, Nadal, Panatta e Borg.
Che sia sull’erba di Wimbledon o sulla terra rossa del Roland Garros, questi campioni hanno dominato i tornei ATP – Association of Tennis Professionals e primeggiato nel ranking mondiale dei migliori tennisti professionisti.
Oggi il mondo si inchina davanti a Sinner, la “volpe” rossa altoatesina, ma non vanno dimenticati tanti altri gloriosi atleti che hanno fatto la storia di questo sport: dal numero uno del ranking mondiale Djokovic al “maestro svizzero” Federer, dal nostro Adriano Panatta a Bjorn Borg!
1. JANNIK SINNER E NOVAK DJOKOVIC
- JANNIK SINNER: LO CHIAMANO THE FOX, CIOÈ “LA VOLPE”
Jannik Sinner, il campione nato a San Candido (Bolzano) il 16 agosto 2001, è la faccia più bella e vincente del tennis italiano.
Dai tempi della scuola, il suo soprannome è The Fox, la volpe: è la sua folta chioma rossa ad aver ispirato gli amici nell’assegnargli questo soprannome, che Sinner mantiene anche sui campi da gioco.
Abile e intelligente nello studiare gli avversari, non sbaglia un colpo e si è già portato a casa 11 tornei ATP. Un crescendo di successi e vittorie che l’hanno collocato al quarto posto del ranking mondiale.
Resteranno indimenticabili i suoi dritti e rovesci in Coppa Davis, che hanno messo ko il numero 1 Atp, Novak Djokovic, annullando ben tre match point: un’impresa epica che ha spianato la strada alla conquista della Coppa Davis da parte del team azzurro.
Era dal 1976 che la squadra italiana non si aggiudicava l’ambita “insalatiera” (come è scherzosamente chiamata la coppa): ci ha pensato Sinner, assieme alle eccellenti prove dei suoi compagni Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Simone Bolelli, a riportare l’Italia al vertice del mondo.
- NOVAK DJOKOVIC: IL NUMERO 1 AL MONDO
Il campione serbo, nato a Belgrado il 22 maggio 1987, è il leader della classifica mondiale dell’ATP, l’associazione che raggruppa i giocatori di tennis professionisti di tutto il mondo.
Un regno incontrastato da anni per lui, che è capace di primeggiare su tutti i tipi di terreni e si è aggiudicato ben 24 successi in 36 finali dei tornei del Grande Slam.
Uno dei suoi soprannomi è “Djoker”, che combina il suo cognome e joker, il jolly, soprannome dovuto al suo carattere guascone, sempre in vena di scherzi e anche alla sua capacità di “presidiare” ovunque il campo da gioco.
Djoker ha fatto parlare di sé anche per le sue posizioni sul vaccino anti COVID e la sua scelta di non vaccinarsi gli ha impedito di partecipare agli Open di Australia nel 2020.
Ciò non gli ha comunque tolto dalle mani lo scettro di re del tennis.
2. ADRIANO PANATTA E JOHN MCENROE
- ADRIANO PANATTA, IL FUORICLASSE CHE FACEVA INNAMORARE TUTTE LE DONNE
La maestria sui campi da gioco di Adriano Panatta, nato a Roma il 9 luglio 1950, è fuori discussione, così come come il suo fascino.
Soprattutto negli anni Settanta, ha rinnovato il tennis grazie alle sue capacità tecniche, diventando un punto di riferimento per tutti gli appassionati.
Sono i risultati a dirlo: numero 1 tra gli italiani per otto anni (dal 1972 al 1977 e poi nel 1979 e nel 1982), numero 4 della classifica mondiale.
Tra le sue tante vittorie, resta indimenticabile quella in Coppa Davis nel 1976 con Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, e Nicola Pietrangeli, capitano non giocatore.
In quell’epoca il suo nome alimentava anche il gossip: il suo famoso “ciuffo alla Panatta” ha fatto innamorare molte donne, da Loredana Bertè a Serena Grandi, facendogli conquistare una fama di playboy.
Ci ha pensato Anna Bonamico, da lui conosciuta nel 2013 e sposata nel 2020, a fargli appendere questo chiodo.
- JOHN MCENROE, IL “SUPERMOCCIOSO” GENIALE
Di lui è stato detto di tutto: irriverente, teatrale, talentuoso, moccioso, maleducato, sbruffone, genio. Ma sicuramente vincente.
Il riccioluto statunitense John McEnroe, nato in Germania il 16 febbraio 1959 (suo padre era un militare USA), arrivò a New York a un anno.
Non sarebbe diventato una persona facile: sui campi da gioco uno dei suoi soprannomi era Super Brat, cioè “super moccioso”.
Un altro nomignolo era The Genius, il genio, perché il suo gioco era fuori del comune, unico.
Smisurato nel talento e impetuoso nel carattere, McEnroe ha nel suo palmarès ben 77 titoli ATP.
È stato anche un ottimo giocatore di doppio, anzi uno dei più forti sempre, con 72 titoli ATP vinti, quasi tutti in coppia con Peter Fleming, che disse: «In doppio, la miglior coppia del mondo è quella composta da John McEnroe e... un altro».
3. BJÖRN BORG E BORIS BECKER
- BJÖRN BORG, “L’UOMO DI GHIACCIO”
Non è solo perché veniva dalla fredda Svezia: Björn Borg, nato a Stoccolma il 6 giugno 1956, era soprannominato The Ice Man, cioè “l’uomo di ghiaccio” perché era freddo, distaccato e non tradiva emozioni in campo.
È stato un modo di affrontare il tennis che gli ha dato molte soddisfazioni: grazie al suo colpo migliore, il famoso rovescio a due mani, Borg ha infatti portato a casa ben 5 vittorie consecutive a Wimbledon, oltre a 6 Roland Garros.
Il suo nome è stato scritto proprio in cima al ranking per 109 settimane. Ma anche gli uomini di ghiaccio hanno un cuore e il suo è stato conquistato dalla nostra cantante Loredana Bertè, che doveva avere un debole per i tennisti, vista la sua storia con Adriano Panatta prima di Borg!
La loro storia d’amore ha riempito i giornali e il 4 settembre 1989 i due sono convolati a nozze: lui in abito rosso, lei con il velo dello stesso colore.
Il matrimonio, tra alti e bassi, è finito nel 1993, quando Loredana Bertè ha chiesto il divorzio.
- BORIS BECKER, AVEVA IL VIZIO DI EVADERE IL FISCO...
Lo chiamavano Bum Bum per la sua esplosività sul campo: Boris Becker, tennista tedesco nato a Leimen il 22 novembre 1967, ha scritto il suo nome nella storia del tennis quando non era ancora maggiorenne!
Tutti ricordano la sua vittoria a Wimbledon nel 1985 a 17 anni. Numero 1 del ranking mondiale per 12 settimane, da allora al 1996 si è portato a casa 49 titoli in 11 anni.
Appesa la racchetta al chiodo, il suo nome è comparso nelle cronache giudiziarie per la condanna inflittagli da un tribunale inglese nel 2022: due anni e mezzo per aver nascosto al fisco beni per un valore di 2,5 milioni di sterline, circa 2,85 milioni di euro al fine di evitare di pagare dei debiti.
Becker aveva avuto problemi con la giustizia già in passato (nel 2002 era stato condannato per evasione fiscale) e più volte ha fatto parlare di sé per amori fuori dal matrimonio.
Dall’ottobre dello scorso anno è l’allenatore del giovane Holger Rune, che nell’agosto 2023 ha raggiunto la 4a posizione nel ranking mondiale.
4. ANDRÉ AGASSI E PETE SAMPRAS
- ANDRÉ AGASSI DA GIOVANE PORTAVA LA PARRUCCA
Dalla chioma leonina alla pelata: la carriera di André Agassi, statunitense di Las Vegas, dove è nato il 29 aprile 1970, si può leggere anche attraverso il suo cambio di look.
Quando calcava i campi da gioco, infatti, era impossibile non notare i suoi lunghi capelli. Ma erano finti! Ha infatti confessato che indossava un toupet mentre macinava vittorie su vittorie.
Nel ricco palmarès, infatti, conta ben 60 titoli e 8 tornei del Grande Slam oltre ad avere guidato la classifica mondiale dei tennisti per 101 settimane.
I suoi problemi iniziavano però fuori dal campo e culminarono in una dipendenza da metanfetamina e in quel matrimonio da favola con l’attrice Brooke Shields che finì dopo due anni burrascosi.
Questi e molti altri retroscena della sua vita sono stati raccontati nel suo libro autobiografico Open. La mia storia (Einaudi), un successo editoriale mondiale per lui, che ha riposto nell’armadio la racchetta e ha saputo reinventarsi come scrittore.
- PETE SAMPRAS ERA DETTO “PISTOL PETE”: I SUOI SERVIZI FULMINAVANO COME COLPI DI PISTOLA
Pistol Pete: con questo soprannome Peter Sampras, detto Pete, nato a Potomac (Maryland, Usa) il 12 agosto 1971, è passato alla storia del tennis.
I suoi servizi erano micidiali e non lasciavano scampo all’avversario, proprio come una pallottola sparata da una pistola. E gli ace fioccavano uno dietro l’altro.
Il suo stile in campo e fuori era elegante, attento, mai una sbavatura, una chiacchiera fuori posto o un gossip indiscreto sulla sua vita privata.
Un’eleganza che ben presto ha dato i suoi frutti: Sampras vanta 64 titoli vinti ed è stato in vetta alla classifica mondiale per ben 286 settimane. Ciò significa che ha chiuso l’anno come numero 1 del mondo dal 1993 al 1998 consecutivamente.
Re di Wimbledon, che ha vinto ben sette volte, Pete Sampras è stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 2007 a suggello di una carriera sempre ai vertici.
5. ROGER FEDERER E RAFAEL NADAL
- ROGER FEDERER, IL MAESTRO SVIZZERO DI STILE ED ELEGANZA
Preciso ed elegante, in campo e fuori: lo stile tennistico e di vita di Roger Federer è rinchiuso in queste due parole.
Nato a Basilea (Svizzera) l’8 agosto 1981, sul campo da gioco ha sempre mostrato un innegabile stile e una spiccata intelligenza.
Non per niente uno dei suoi soprannomi è stato Swiss Maestro, il maestro svizzero! Qualcuno l’ha anche chiamato Dark Federer (gioco di parole tra il suo cognome e Dart Fener, il cattivo della saga Guerre stellari): «Era a causa del mio outfit, non per il carattere» ha precisato il tennista.
Ritiratosi dal professionismo nel 2022, Swiss Maestro è stato il numero 1 del mondo dal 2 febbraio 2004 al 17 agosto 2008, un record assoluto. Ha vinto 8 Wimbledon, 6 Open d’Australia, 1 Roland Garros e 5 Us Open.
Nel 2009 ha sposato l’ex tennista Mirka Vavrinec, con la quale ha avuto due coppie di gemelli: Myla Rose e Charlene Riva nel 2009 e Leo e Lennart nel 2014.
- RAFAEL NADAL, HA PAURA DEI RAGNI
Lui è “the king”, il re della terra rossa, dove è praticamente impossibile batterlo.
Rafael Nadal, nato a Manacor (nell’isola di Maiorca, Spagna) il 3 giugno 1986, è un campione potente e completo che non si arrende mai. Lo si è visto anche nel ranking mondiale: dopo aver raggiunto il primo posto nell’agosto 2008, l’ha mantenuto fino all’anno successivo.
Per sette volte lo ha perso ma lo ha ripreso. Il suo apporto è stato determinante anche per la nazionale spagnola, che ha guidato alla vittoria in Coppa Davis per 5 volte.
Non solo: in coppia con il tennista Marc Lòpez ha trionfato anche nel doppio alle Olimpiadi di Rio del 2016. In totale ha vinto 110 titoli.
Debolezze ne ha? Sì, almeno una: soffre infatti di aracnofobia, cioè ha paura dei ragni. E da piccolo dormiva con la luce accesa perché temeva il buio.