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Animali domestici e freddo: ecco come prenderci cura

Quando le temperature iniziano ad abbassarsi, corriamo ai ripari iniziando a vestirci con abiti più pesanti per non incorrere nel tanto temuto colpo di freddo che comporta uno stato di malessere.

La stagione rigida colpisce anche i nostri amici pelosi.

La basse temperature, infatti, hanno un impatto abbastanza importante sui nostri amici, anche se tollerano maggiormente il freddo piuttosto che il caldo, in quanto le basse temperature, gli sbalzi termici e le correnti d’aria possono influire sul loro stato di salute causando stress organici, con abbassamento delle difese immunitarie o l’insorgenza di infezioni batteriche.

Grazie a qualche piccola attenzione, possono godersi il meglio questo periodo dell’anno, senza danni per la salute. Ecco come.

 

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1. La regolamentazione della temperatura corporea

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  • Ecco come gli animali regolano la temperatura corporea
    Cani e gatti sono animali a sangue caldo e di conseguenza sono “omeotermi” (dal greco “omos” che significa uguale e “termos” che significa calore), sono cioè in grado di controllare e mantenere costante la temperatura corporea anche al variare delle condizioni ambientali esterne.
    Le variazioni della temperatura ambientale inducono gli organismi omeotermi a mettere in atto risposte di tipo somatico, endocrino, comportamentale e neuro-vegetativo in modo da poter controllare sia l’entità delle perdite che la produzione di calore.
    Questa capacità si verifica grazie a un sistema di termoregolazione che dipende essenzialmente dal sistema nervoso.
    La percezione della temperatura avviene tramite recettori nervosi (neuroni) che sono presenti nell’area preottica dell’ipotalamo.
    La termoregolazione si attua mediante la regolazione tra i meccanismi di dispersione di calore e la termogenesi.
    I cani e i gatti, come anche l’uomo e gli altri mammiferi, hanno una zona detta “di benessere termico” che si colloca tra i 15 e i 25°C.

 

  • Il cane soffre di più il freddo
    Come per il caldo, anche per il freddo il gatto soffre meno del cane, in quanto ha un’abilità maggiore nel termoregolare il proprio corpo.
    Il cane, invece, ha maggiori difficoltà a sopportare gli sbalzi termici e dovremo prestare maggiore attenzione onde evitare di andare incontro a problemi di salute.

 

  • Più è tondo, meno freddo sentirà
    Un ruolo molto importante nella regolazione termica lo rivestono anche la forma e le dimensioni di un animale.
    Infatti, la quantità di calore che viene dispersa attraverso la pelle è proporzionale alla sua superficie.
    Il rapporto tra il volume e la superficie del corpo è tale che più un animale è grosso, minore è la sua superficie per unità di volume e, quindi, più lenta è la sua perdita di calore.
    Facendo un paragone semplice con la geometria, se prendiamo in considerazione una sfera noteremo che questa avrà una superficie minore di quella di qualsiasi altro solido del medesimo volume.
    Così un animale riuscirà a disperdere una minor quantità di calore quanto più la sua forma sarà simile a una sfera.

 

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2. Il freddo e l'alimentazione

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  • Che problemi porta il freddo?
    Come l’uomo anche Micio e Fido sono esposti alla contrazione di malattie stagionali.
    Infatti, il freddo e l’umidità possono causare problemi di salute più o meno importanti.
    In primis, le malattie più comuni sono quelle a carico dell’apparato respiratorio: bronchiti e polmoniti.
    Queste, se non curate tempestivamente o prese in fase acuta, possono portare a gravi conseguenze per l’animale e nei casi peggiori anche alla morte.

 

  • In inverno può capitare che arrivi una bella nevicata.
    Spesso i cani si divertono a mangiarla e questa può causare patologie a carico dell’apparato gastroenterico con diarrea, vomito e violente gastriti in quanto si facilita l’ingestione di batteri.
    Gli animali che soffrono di problemi articolari con il freddo avranno maggiori difficoltà in quanto i dolori diventeranno più acuti e l’animale avrà molta più difficoltà a muoversi.
    Proprio per questo motivo, è consigliabile l’utilizzo di integratori specifici per la protezione di ossa e articolazioni.
    Questi daranno un po’ di sollievo a quelli che presentano patologie articolari e aiuteranno a prevenirle nei soggetti più sani.

 

  • Quale alimentazione nel periodo freddo?
    Durante i mesi più freddi, le basse temperature fanno sì che i fabbisogni dei nostri amici cambino in quanto il loro organismo consuma più energia per produrre calore allo scopo di difendersi dal freddo.
    Quando la temperatura ambientale esce dal margine di benessere termico, il consumo energetico aumenta.
    Importante, quindi, fornire la giusta energia attraverso un’alimentazione calibrata e bilanciata, attenta alle loro specifiche necessità.
    Per alimentarli correttamente va ricordato che quando la temperatura ambientale si abbassa si alza il fabbisogno calorico dell’animale. Questo discorso è importante soprattutto se si tratta di animali che vivono all’aperto e se praticano molto esercizio fisico.
    Una dieta corretta è quella con un maggiore apporto di grassi, in quanto sono il principale combustibile dell’organismo e rendono il cibo molto più appetibile, invogliando l’animale a mangiarne maggiori quantità.
    Alimenti a elevato tenore lipidico, inoltre, contengono maggiori quantità di acidi grassi essenziali che andranno a contribuire alla crescita di un mantello folto permettendo una maggiore protezione al freddo.
    Anche nella stagione fredda l’apporto idrico è importante. Ricordarsi, però, di non somministrare acqua troppo fredda o ghiacciata che potrebbe provocare disturbi all’intestino, ma leggermente tiepida.
    Una soluzione potrebbe essere quella di inumidire la razione di cibo con un po’ di acqua tiepida.

 

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3. Rimedi naturali

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Oltre agli integratori esistono anche rimedi naturali per aiutare i dolori e i reumatismi dei vostri amici pelosi.

Uno di questi è la “Boswellia serrata”, un albero originario dell’India, dal quale si ricava l’incenso.

In medicina si utilizza l’estratto che viene ottenuto dalla resina della pianta, in cui sono contenute delle sostanze, chiamate acidi boswellici, che sono in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nelle infiammazioni articolari e muscolari.

La Boswellia si assume da sola sotto forma di estratto secco o abbinata all’ Harpagophytum (artiglio del diavolo): la parte usata è la radice, nota per i suoi effetti analgesici e antipiretici.

8 Piante del benessere per Micio e Fido:

  1. Aloe vera: potente rigeneratore cellulare, proprietà antifungine e antibatteriche, riduce l’accumulo di liquidi nei tessuti e contribuisce a ridurre il dolore e l’infiammazione.
  2. Bardana: diuretico, calcolosi biliare o urinaria, reumatismi.
  3. Biotina: previene la stanchezza, i dolori muscolari e l’indebolimento o perdita di pelo, riduce i grassi in eccesso e rafforza lo sviluppo muscolare.
  4. Artiglio del diavolo: malattie articolari degenerative, artrosi del cane anziano, patologie articolari della media gravità, discopatie senza disturbi neurologici.
  5. Echinacea: in ammazioni delle alte vie respiratorie, tracheite, gengivite, infezioni delle vie urinarie (prostatite, uretrite, metrite), per accelerare la risposta dell’organismo nei casi di assunzione di sostanze antibiotiche, in associazione con preparati antitosse.
  6. Equiseto o coda cavallina: come fortificante per il cucciolo, come ricostituente per le femmine in gravidanza, per favorire la guarigione delle fratture, nei casi di fragilità ossea, nei casi di cicatrizzazione difficile di ferite cutanee.
  7. Frassino: invecchiamento, disturbi articolari, reumatismi.
  8. Timo: possiede attività battericide soprattutto contro i germi Gram positivi aerobi responsabili in primis di infezioni al tratto respiratorio, azione fungicida, spasmolitica sulla muscolatura, coleretica epatoprotettrice sul fegato ed espettorante e antitussigeno.

 

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4. Piccoli roditori, uccellini e conigli

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  • Attenzione anche ai piccoli roditori e agli uccellini
    Oltre al cane e al gatto, anche i piccoli roditori e gli uccellini sono sempre più diffusi nelle famiglie degli italiani.
    Proprio per questo motivo occorrono dei semplici accorgimenti per non farli soffrire eccessivamente per il freddo.
    Consigli per uccellini:
    - Pulire regolarmente la gabbia;
    - Inserire nella gabbia una cassetta di legno dove gli uccellini andranno a ripararsi;
    - Non coprire la gabbia con una coperta: questo causa l’assenza di luce naturale che ha conseguenze devastanti per l’animale;
    - Asciugare sempre gli uccellini e posizionarli nel punto più riparato dal freddo.

 

  • Conigli, occhio alla taglia
    Per quanto riguarda i conigli possiamo dire che preferiscono temperature comprese tra i 15-20 gradi centigradi.
    Temperature inferiori sono ben tollerate, ma anche qui bisognerà avere delle accortezze.
    I conigli che vivono in casa non presentano problemi particolari, ma bisogna prestare attenzione a quando escono per giocare perché gli sbalzi di temperatura possono essere più pericolosi, ed evitare di trascorrere intere giornate all’aperto.
    Anche in questo caso è la taglia a farla da padrone. Infatti il coniglio nano è più sensibile al freddo di conigli di struttura più grande, per caratteristiche fisiche, come l’abbondanza stessa del pelo.
    Anche l’alimentazione ha la sua importanza. Se l’animale vive in casa non sono necessari cambiamenti anche se sarebbe opportuno variarla utilizzando le verdure di stagione.
    Per quelli che vivono all’aperto e si trovano in zone con temperature piuttosto rigide, è consigliabile somministrare una dieta più ricca di grassi e calorie.

 

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5. Come prenderci cura di Micio e Fido

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  • GATTI
    - Vitamine: rinforzare il loro sistema immunitario, mediante l’introduzione di vitamine nella dieta;
    - Tenerli al caldo: tenerli il più possibile a casa o in un luogo caldo e riparato;
    - Occhio al sale: se hanno libero accesso all’esterno prestare molta attenzione al sale che spesso viene sparso sulle strade, perché può intrappolarsi sotto le zampe e se ingerito in quantità eccessiva può causare disturbi gastroenterici;
    - Patologie: fare molta attenzione alla comparsa di patologie, come raffreddori e bronchiti che, se trascurate, potrebbero rivelarsi gravi.

 

  • CANI
    - Dieta ricca: aumentare le porzioni di cibo e introdurre una dieta ricca di grassi, vitamine e sali minerali;
    - Pulizia: al rientro dalla passeggiata i cani vanno subito asciugati con cura facendo particolare attenzione a zampe (anche per togliere eventuale sale), coda e orecchie;
    - Asciugarli: usare asciugamani o guanti in microfibra;
    - Salute: fare attenzione al loro stato di salute generale;
    - Attenzione al clima: nel caso in cui la temperatura è al di sotto dello zero, limitare i periodi in cui il cane resta all’esterno: se troppo lunghi aumentano il pericolo di malattie gastroenteriche (diarrea) oltre che respiratorie (bronchiti).

 

  • Cuccia ben protetta
    Se il nostro piccolo amico vive all’esterno necessiterà di una cuccia protetta da forti sbalzi di temperatura o correnti fredde che possano mettere a repentaglio la sua salute.
    Se la gabbietta è all’esterno, è opportuno coprirla con teli, possibilmente trasparenti che lascino passare la luce e i raggi solari, fornire una maggiore quantità di paglia e creare un buon caldo nido, magari con l’ausilio di una morbida coperta.

 

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