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5 regole che dovete insegnare ai bambini per essere felici

Sono solamente 5 le regole che tu e il tuo compagno dovrete insegnare ai bambini, ma anche a voi stessi, per vivere in una famiglia serena, piena di interessi e in salute…

Qual è la ricetta per crescere figli felici e in salute con il minimo sforzo?

Mostrarsi in un certo modo, farsi imitare, qualche volta lasciarsi andare, saranno tutti modi che ti aiuteranno a crescere bambini sereni, senza perdere troppo tempo ad impartire doveri e tirare fuori urlacci!

Sia che tu abbia tanti figli, sia che tu sia una neomamma ancora piena di dilemmi, cinque piccole regole potranno aiutare tutta la famiglia a far funzionare meglio le cose.

I genitori avranno più tempo per loro e i bambini riusciranno a cavarsela più facilmente: saranno sani, felici e apprezzeranno ciò che li circonda.

La famiglia è una squadra, c’è bisogno di cooperazione e di intesa… qualche buona abitudine, pochi rimproveri e tanto amore… così con il minor sforzo tutti raggiungeranno grandi risultati! Vediamo come.

1. Esprimere l’amore nei confronti dei propri figli insegnando ad essere autosufficienti

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Un genitore che dimostra l’amore è già un pezzo avanti.

Far sentire importanti i bambini, essere sempre presenti, dare appoggio ed ascoltare i loro problemi sono le fondamenta per la costruzione di una famiglia che funzioni.

I figli che si sentono apprezzati sono più sicuri di sé, meno capricciosi, riescono a relazionarsi meglio con gli altri e prendono anche più voti alti a scuola!

Certamente ci vuole del tempo e della pazienza, ma sicuramente il fatto che i tuoi figli facciano da soli delle cose, anche basilari, ti sarà molto d’aiuto.

Già a partire da 1-2 anni, gli si può insegnare a mangiare da soli, lavarsi i denti, sistemare i giocattoli, mettere i panni sporchi nell’apposita cesta...

Crescendo impareranno a fare cose sempre più elaborate, e per te sarà un vero miracolo!

Per fare in modo che un bambino cresca con una buona considerazione di se stesso, il comportamento che gli altri hanno con lui - specialmente i suoi genitori - risulta fondamentale.

Se vuoi raggiungere questo obiettivo, prendi nota degli atteggiamenti da rafforzare e di quelli da evitare.

  • Atteggiamenti positivi:
    • Dimostrare che lo ami e sempre lo amerai.
    • Sottolineare le cose positive: elogiare i successi e gli sforzi.
    • Considerare gli errori come parte dell’apprendimento.
    • Essere solidale e condividere con tuo figlio.
    • Incoraggiare l’empatia in lui e in te.
    • Ringraziare gli altri con allegria.
    • Chiedere scusa quando ti sbagli e perdonare senza rancore.
    • Dedicare tempo ed energia alla famiglia.
    • Praticare sport o giocare con lui.
    • Inondare la casa di affetto, allegria e buon umore.
  • Atteggiamenti negativi:
    • Avere troppe o poche aspettative nei suoi confronti.
    • Sgridarlo e criticarlo specialmente di fronte agli altri.
    • Dimenticare gli elogi o i ringraziamenti meritati.
    • Alludere al suo “fallimento” quando commette errori.
    • Iper-protezione o concedergli troppa libertà.
    • Farlo vergognare per dargli un “castigo esemplare”.
    • Giudicare il suo comportamento senza conoscerne i motivi.
    • Associare il suo comportamento ad altri che sbagliano.
    • Esigere cose al di sopra delle sue capacità.
    • Ricordargli sempre che non soddisfa le tue aspettative.

2. Insegna ai tuoi figli ad appassionarsi ed a risolvere i problemi da soli

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Insegna ai tuoi figli ad appassionarsi.

Questo elemento è fondamentale nella vita, e prima di tutto sono i genitori che devono mostrare passione per le cose che fanno... i bambini sono grandi imitatori.

Fai notare a tuo figlio quanta passione metti nel fare le tue cose, i tuoi hobby, nell’andare al lavoro, nel preparare la cena.

Probabilmente il bambino potrà appassionarsi a suonare la chitarra come il papà o trovare molto interessante il lavoro di mamma.

Ancor più probabilmente non seguirà le vostre orme, ma se ci avrete messo passione voi, ce la metterà anche lui in tutto quello che farà.

Insegnagli a risolvere i problemi da solo! Si parla naturalmente di compiti semplici commisurati all’età del bambino.

Ad esempio un bambino vuole scrivere una lettere al computer, può (guidato dal genitore) accendere il computer, aprire il programma di scrittura e digitare in autonomia le letterine...

Senza troppa fatica il problema è risolto, tuo figlio avrà imparato una cosa nuova e si sentirà orgoglioso di sé e tu nel frattempo potrai finire le tue faccende!

3. Siate sempre attivi insegnando anche ai fratelli maggiori ad aiutare i più piccoli

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Siate sempre attivi.

Sicuramente è più facile dirlo che farlo, ma giocare all’aperto con i bambini facendo movimento farà bene a tutti.

Correre, urlare, saltare tutti insieme è un modo per mostrare ai figli che l’attività fisica è divertente e per fargli avere un modello di vita sempre in forma e sano...

Incitare tuo figlio a fare sport quando tu prendi la macchina anche per percorre 200 metri non è certo un buon esempio!

Molte ricerche dimostrano che la sedentarietà porta conseguenze negative su tutto il corpo ed anche sul cervello la cui vitalità è favorita dall’attività fisica regolare...

Insegnare ai fratelli maggiori ad aiutare i più piccoli. Se si hanno più figli, questa regola è d’oro!

Un bambino di 9 anni può aiutare il fratellino di 1-2 a vestirsi o a sistemare i giochi... perché no, cambiare il pannolino!

Per lui sarà questione di minuti, mentre per te (che hai già tanto a cui pensare) sarà un grande aiuto... riuscirete anche a non arrivare in ritardo alla cena con gli amici!

Questi piccoli gesti aiuteranno la famiglia a funzionare meglio, soprattutto nella quotidianità!

4. Imparare a rilassarsi e stimolare la curiosità

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Imparare a rilassarsi! Sei occupata in tante faccende, presti attenzione a tutto, sei premurosa... anche troppo!

Quando hai tempo di andare al parco con i tuoi figli, rilassati! Non pensare a quello che i bambini potranno toccare, alle ginocchia sbucciate, al sudore sulla fronte...

Queste sono cose che accadranno prima o poi, e tu non potrai fare nulla per non farle avvenire.

Fermati un attimo, fai marcia in dietro e dai ai bambini i loro spazi. Hanno bisogno di attenzione, ma hanno bisogno anche di essere lasciati liberi di esplorare...

Tu nel frattempo pensa un po’ a te stessa, fai una chiacchiera con un’amica, prendi un po’ di sole... rilassati! Non dovrai sentirti in colpa, ma solo felice di lasciare che i tuoi figli siano liberi di vivere!

Stimolare la curiosità! I bambini sono molto curiosi, per loro tutto è nuovo... “Perché il cielo è celeste? Perché le foglie cambiano colore? Perché le farfalle volano?”

Poni sempre domande ai tuoi figli e incitali a fare lo stesso... insegnagli a chiedere e ad essere curiosi; tu impara ad esplorare con loro, non dare solamente risposte.

Guarda il mondo con gli occhi di un bambino e mostra a tuo figlio il modo per risolvere gli enigmi... sarà bellissimo trovare delle risposte!

Crescere con questa propensione verso la scoperta porta ad essere persone interessate, che non si arrendono, sempre pronte a cercare una soluzione!



5. Dare tempo al tempo e leggere, leggere, leggere!

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Dare tempo al tempo! La maggior parte dei genitori programmano troppe classi per i bambini: la scuola, lo sport, il teatro, il corso di pianoforte.

I piccoli di oggi non hanno tempo libero, tutto è programmato. È importante che i bambini sappiano trovare il modo di riempire quel tempo che non è stato programmato.

Il fatto di sapersi tenere occupati è una grande dote da imparare e ciò significa anche rendergli la vita meno stressante, insegnandogli dei ritmi più lenti.

Leggere, leggere, leggere... con loro ma anche senza di loro! I bambini amano i libri, soprattutto se li si legge insieme.

Se tuo figlio ti vede appassionato alla lettura vorrà imitarti e mentre tu sfogli il tuo libro preferito, lui potrà girare le pagine del suo libretto di stoffa e cominciare ad apprezzare questa attività... un amore che va coltivato sin da piccoli!

Leggere un libro insieme al bambino è un’attività che richiede poco tempo e impegno e ha numerosi effetti positivi: non solo benefici sullo sviluppo cognitivo e linguistico, ma anche emotivo e relazionale, sociale ed economico...

In sintesi, questa pratica è uno strumento valido per offrire al bambino una vita migliore. Quando leggere con i bambini?

Ogni attimo può essere trasformato in un momento di lettura unico e importante. Si può approfittare dei momenti di attesa, durante un viaggio o dal pediatra; avere un libro in tasca trasformerà le pause in situazioni di dialogo.

Si può riservare alla lettura un momento particolare della giornata, ad esempio prima del riposino, prima della buonanotte, dopo i pasti o per iniziare bene la giornata. 

Basterà scegliere situazioni tranquille e distese, se il bambino è inquieto o distratto non è bene insistere.

Anche solo pochi minuti di lettura al giorno sono indispensabili per creare l’abitudine all’ascolto, prendere la confidenza con il libro e accrescere la futura voglia di imparare a leggere!






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