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Libri da leggere assolutamente – L’ appuntamento mensile con i libri (Agosto 2019)

Per questo mese di Agosto 2019 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.

Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.

“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”. (Amos Oz)

 

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1. "Il giorno del rimorso" di Colin Dexter

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Un omicidio irrisolto al centro dell'ultima indagine dell'ispettore Morse, un magnifico romanzo che ci farà rimpiangere a lungo l'intelligenza, l'abilità, l'ironia di un personaggio tra i più riusciti del giallo classico.

«Un finale degno di un personaggio che conserverà il suo posto come uno dei più grandi detective» – P.D. James, The Sunday Telegraph

«Colin Dexter può essere considerato il miglior erede di Agatha Christie: oso dire che per qualche aspetto la supera» – Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica

Yvonne Harrison, un'affascinante signora sulla quarantina, è stata trovata nuda e ammanettata nella sua camera da letto a Lower Swinstead, nei pressi di Oxford.
L'assassinio aveva suscitato molto scalpore, ma benché la polizia avesse investigato a lungo sulla singolare famiglia della vittima - chiacchierata per la sua vita disinibita - e sugli abitanti del sonnacchioso paesino in cui abitava, le indagini si erano arenate.
Ora però, a un anno di distanza, un paio di telefonate e lettere anonime indirizzate al sovrintendente capo Strange lo spingono a riaprire l'inchiesta affidandola, questa volta, al miglior investigatore della Thames Valley Police: l'ispettore E. Morse.
Ambiguità, sesso, i segreti di una piccola comunità attraversata da legami complicati: a prima vista è un mistero fatto apposta per incuriosire Morse. E invece l'ispettore, sempre più insubordinato e irritante, del caso Harrison non vuole neanche sentir parlare.
Qualcosa suggerisce che Morse conoscesse la vittima; è questo il motivo di tanta ritrosia? Alla fine tocca a Lewis occuparsene, da solo. Ma allora perché Morse sembra seguire da vicino o addirittura anticipare tutte le mosse del suo sergente?
Solo quando alcuni enigmatici testimoni della vecchia inchiesta cominceranno a ripresentarsi come cadaveri, Morse finalmente accetterà la sfida. Non ne uscirà indenne, però, perché nel tentativo di inchiodare l'assassino dovrà affrontare anche i fantasmi di un passato che, per vie imprevedibili, è molto vicino al suo cuore.

Colin Dexter, nato nel 1930, è scomparso nel marzo del 2017. È considerato uno dei più importanti esponenti contemporanei del poliziesco classico con i suoi 13 romanzi con protagonista l’ispettore Morse.
Sellerio ha già pubblicato L’ultima corsa per Woodstock (2010), Al momento della scomparsa la ragazza indossava (2011), Il mondo silenzioso di Nicholas Quinn (2012), Niente vacanze per l’ispettore Morse (2012), L’ispettore Morse e le morti di Jericho (2013), Il mistero del terzo miglio (2014), Il segreto della camera 3 (2014), La fanciulla è morta ( 2015), Il gioiello che era nostro (2016), La strada nel bosco (2016).

2. "Vita e destino" di Vasilij Grossman

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"Il libro segue con ottocentesca, tolstojana generosità molteplici destini individuali spostandosi da Stalingrado (città doppia: simbolo di difesa e libertà contro la violenza nazista e insieme luogo-emblema dell'Urss staliniana; solo nella 'casa di Grekov' si vive secondo onore e senza gerarchie) ai lager sovietici e ai mattatoi nazisti, da Mosca (le stanze del potere, le celle della Lubjanka) alla provincia russa.
E raccontando la 'crudele verità' della guerra, le storie intrecciate di eroi e traditori, automi di partito ed esseri pensanti, delatori, burocrati, intriganti, carnefici, martiri, personaggi fittizi e reali, inframmezzando la narrazione con numerosi dialoghi (di ascendenza, questi, dostoevskiana), Grossman continua a interrogarsi sull'essenza di sistemi che uccidono la realtà - di conseguenza anche gli uomini - falsificandola, sostituendola con l'idea.
Al posticcio e menzognero 'bene' di Stato lo scrittore può opporre soltanto, per quanto ardua e apparentemente impossibile in tempi disumani, la bontà individuale, rivendicando - sommessamente, ma con tenacia - l'irripetibilità del singolo destino umano. Giacché 'Ciò che è vivo non ha copie... E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze, la vita si spegne'." (Serena Vitale).

Vasilij Semënovic Grossman è stato un giornalista e scrittore sovietico di origine ebraica.
Diventò ingegnere e dopo essere cresciuto a Ginevra e aver studiato a Kiev, all'epoca dei piani quinquennali credette talmente nella costruzione dell' "uomo nuovo" da abbandonare i cantieri minerari del Donbuss, dove lavorava, per mettersi a raccontare l'epopea dell'Unione Sovietica.
Fu corrispondente di guerra per il quotidiano dell'esercito "Stella rossa" e seguì il fronte fino alla Germania.
In quel periodo cominciò a comporre una grande opera sulla guerra, incentrata sulla Battaglia di Stalingrado, e diede alle stampe "Il popolo è immortale" (1943), esaltazione dei sacrifici sofferti dai popoli dell'Unione Sovietica durante l'invasione tedesca del 1941.
Tra il 1944 e il 1945 lavorò a un'opera che documentava i crimini di guerra nazisti nei territori sovietici contro gli ebrei ("Il libro nero").
Grossman, ebreo sovietico, scrittore e giornalista, conobbe perciò direttamente le devastazioni della seconda guerra mondiale, la lotta contro i nazisti, la sconfitta di Hitler quindi l’ascesa di Stalin.
Dopo aver assistito alla campagna antisemita (fra il 1949 e il 1953) si trovò in dissidio con il regime e cadde in disgrazia.
Così la stesura finale della sua grande opera, Vita e Destino, venne sequestrata e non avrebbe mai visto la luce se qualcuno non avesse conservato e fatto pervenire clandestinamente una o due copie a Losanna, dove fu stampato nel 1980.

3. "Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità" di Yuval Noah Harari

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Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla terra c’è una sola specie di umani. Noi: Homo sapiens.

«Affronta i grandi interrogativi della storia e dell'uomo moderno con un linguaggio vivido e indelebile» – Jared Diamond

«Un viaggio divertente e curioso nella storia dell'umanità. Una lettura che vi terrà incollati fino all'ultima pagina» – Bill Gates

Siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinità, le nazioni, le leggi e i soldi. "Sapiens.
Da animali a dè"i spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.

Yuval Noah Harari è uno storico e scrittore israeliano.
È laureato in Storia al Jesus College dell'Università di Oxford.
Dal 2005 insegna all'Università Ebraica di Gerusalemme.
Dal 2012 è membro della Accademia israeliana delle scienze e delle lettere.
È noto soprattutto per aver pubblicato nel 2011 il best seller internazionale From Animals into Gods: A Brief History of Humankind (Da animali a dèi. Breve storia del genere umano, Bompiani 2014)

4. "Veleno. Una storia vera" di Pablo Trincia

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Alla fine degli anni Novanta, in due paesi della Bassa Modenese separati da una manciata di chilometri di campi, cascine e banchi di nebbia, sedici bambini vengono tolti alle loro famiglie e trasferiti in località protette.
I genitori sono sospettati di appartenere a una setta di pedofili satanisti che compie rituali notturni nei cimiteri sotto la guida di un prete molto conosciuto nella zona.
Sono gli stessi bambini che narrano a psicologi e assistenti sociali veri e propri racconti dell'orrore.
La rete dei mostri che descrivono pare sterminata, e coinvolge padri, madri, fratelli, zii, conoscenti. Solo che non ci sono testimoni adulti. Nessuno ha mai visto né sentito nulla.
Possibile che in quell'angolo di Emilia viga un'omertà tanto profonda da risultare inscalfibile? Quando la realtà dei fatti emergerà sotto una luce nuova, spaventosa almeno quanto la precedente, per molti sarà ormai troppo tardi. Ma qualcuno, forse, avrà una nuova occasione.
Nota: niente di quello che è scritto in questo libro è stato in alcun modo romanzato dall'autore.

Pablo Trincia ha lavorato come inviato e autore per la carta stampata, la tv e il web. Nel 2017 assieme alla collega Alessia Rafanelli ha scritto il podcast Veleno, un'audio-serie investigativa di enorme successo, pubblicata in otto puntate su «la Repubblica.it».
L'inchiesta ha riaperto il caso dei Diavoli della Bassa Modenese, uno dei piú oscuri e controversi della cronaca giudiziaria italiana. Veleno, una storia vera (Einaudi, 2019) è il suo primo libro.





5. "Ognuno è carnefice" di Katarzyna Bonda

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Un nuovo, adrenalinico thriller della giallista numero uno in Polonia, ma anche un romanzo in grado di creare un intero mondo narrativo. E in cui nessuno è buono o cattivo, vincitore o perdente: perché sono le circostanze a determinare il destino.

Nessun caso è solo bianco o nero per Sasza Zaluska. E una vittima può sempre diventare carnefice. La profiler Sasza Załuska è rientrata ormai da un po' nella sua fredda Danzica, sul mar Baltico.
Essere di nuovo in Polonia, per lei, ha voluto dire tornare ai nodi irrisolti del proprio passato e finalmente provare a sbrogliarli. Adesso Sasza non beve più, ed è decisa a rifarsi una vita con sua figlia Karolina.
Tornata a collaborare con la polizia come profiler , è chiamata a investigare su un nuovo caso, a Łód´z, cittadina incastonata nel cuore della Polonia, un posto segreto e pieno di luoghi oscuri, nota anche come la "città dei senzatetto": una città dove si muore congelati d'inverno, o, ultimamente, bruciati vivi.
C'è un piromane all'opera per le strade di Łód´z, e Sasza ha il compito di capire chi è. Insieme a lei, ci sarà Duchnowski, il suo compagno di indagini, ora compagno nella vita - sempre che Sasza riesca a sopportare un uomo al suo fianco.
Ma il segreto che sta dietro alle azioni del piromane risale a molto più lontano nel tempo di quanto a prima vista si possa pensare: e la spiegazione del suo comportamento si annida tra le pieghe dell'animo umano, quelle in cui non bisognerebbe mai andare a guardare.
Un nuovo, adrenalinico thriller della giallista numero uno in Polonia, ma anche un romanzo in grado di creare un intero mondo narrativo. E in cui nessuno è buono o cattivo, vincitore o perdente: perché sono le circostanze a determinare il destino, e, tra le pagine della Bonda, ognuno è vittima e ognuno è carnefice.

Katarzyna Bonda (1977) è definita la «risposta polacca a Jo Nesbø» e «la nuova regina del crime» dalla stampa europea ed è in assoluto l'autrice più venduta in Polonia, con più di un milione di copie all'attivo.
Ha firmato due serie crime, di cui la più recente ha per protagonista la detective profiler Sasza Zaluska, con cui ha vinto tutti i principali premi nazionali.
Considerata una delle più promettenti voci del genere a livello europeo, sta per essere pubblicata in lingua inglese, ed è in corso di traduzione in altri sei Paesi.
Per Piemme è uscito il suo thriller Non esistono buone intenzioni. Nel 2015 un suo saggio sulle donne criminali è diventato un documentario nominato all'Oscar.
Nel 2018 esce una nuova indagine per la sua detective Nessuna morte è perfetta (Piemme).








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