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5 veleni mortali famosi

E' risaputo che i veleni sono delle sostanze pericolose che, una volta assunte, possono provocare seri danni per l'organismo, ed essere persino mortali

A volte l'avvelenamento è il risultato di una disattenzione fatale, d'un errore che fa scambiare per una sostanza innocua, un veleno potentissimo. Come ad esempio il caso, realmente accaduto, dell'acido arsenioso, che venne preso per farina di frumento; o nel caso di funghi velenosi (anche mortali), mangiati accidentalmente.

Più frequente ancora è l'avvelenamento per uno scopo unicamente superfluo ed inutile; per un bisogno voluttuario che l'abitudine crea nell'organismo. Basterà ricordare gli eroinomani, i fumatori e gli alcoolisti. In questo caso l'avvelenamento è decisamente volontario.

Altre volte, invece, i veleni vengono usati come arma per danneggiare o uccidere, e la storia è piena di questi sciagurati e nefasti episodi, dal mondo antico e fino ai giorni nostri. Chi non ricorda Lucrezia Borgia, Socrate o le camere a gas dei lager nazisti?

Oggi vediamo insieme quali sono i veleni miortal più famosi nella storia.

1. Arsenico

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L'arsenico è un veleno potentissimo ed è sicuramente il più conosciuto di tutti. E' un minerale che si trova nella crosta terrestre; i sui composti sono noti all'uomo fin dall'antichità, ma come elemento chimico, venne isolato da J. Schroeder nel 1640.

La sostanza comunemente usata come veleno è l'arsenico bianco (triossido arsenioso) chiamata anche la "polvere degli eredi". La dose tossica per l'uomo è di 10-50 mg e la dose letale è, per assunzione monodose, di 60-120 mg. L’ arsenico porta alla morte per shock dell’apparato gastroenterico.

L'arsenico è molto solubile in acqua. L'acqua Tofana, un veleno inventato nel 1640, era una soluzione di arsenico in acqua. Giulia Tofana, inventrice della famosa pozione, divenne ricchissima producendo su larga scala questo pozione incolore, insapore ed inodore. Molte mogli (o mariti) usarano la pozione per diventare vedove in maniera discreta e 'silenziosa'...

Esistono scritti cinesi risalenti 1000 a.C., che contengono centinaia di ricette, a base di arsenico, per la produzione di gas velenosi, od irritanti, da usare in guerra ed in altre occasioni.

Si racconta che Lucrezia Borgia per avvelenare le sue vittime, usasse un anello cavo riempito con una polvere a base di arsenico.

Questo veleno letale, venne anche usato per uccidere Rasputin. Infine, grazie a nuove prove emerse ultimamente, si fa più credibile l'ipotesi che,  la morte di Napoleone fu causata da un avvelenamento per arsenico.

L'assenza di odore e sapore dell'arsenico ne ha fatto un veleno dal delitto perfetto. La morte arriva dopo una lunga sofferenza, visto che l'arsenico "brucia" letteralmente l'intestino.
 

2. Cianuro

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Ora vedremo un altro veleno sicuramente molto conosciuto. Stiamo parlando del cianuro, un sale derivato dall’ acido cianidrico, un veleno, indubbiamente, piuttosto potente.  

Gli specialisti del centro anti-veleni dell'ospedale Fernand-Widal di Parigi, dicono che «a una dose di un milligrammo di cianuro per litro di sangue, il prodotto è tossico. A una dose di 2,6 mg, il veleno è mortale». Il veleno blocca il trasporto di ossigeno alle cellule, dato che il cianuro si lega molto facilmente con il ferro e quindi lo “cattura” e la cellula muore “soffocata”. Provoca una perdita di coscienza brutale e la morte può sopravvenire rapidamente per arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi, la vittima di un avvelenamento da cianuro emana un odore caratteristico di mandorla amara.

Il cianuro veniva utilizzato nella seconda guerra mondiale per suicidarsi (era in dotazione ai massimi esponenti del partito nazista - Famosi i casi di Adolf Hitler, Eva Braun e Hermann Göring). Anche le sostanze letali utilizzati nelle camere a gas dai nazisti erano prodotti con questo potente veleno.

Nel 'famoso' massacro di Jonestown, il più grande suicidio di massa finora documentato, Jim Jones, predicatore capo della setta Tempio del popolo, ha ordinato ai suoi 912 seguaci il suicidio mediante un cocktail al cianuro.

Il cianuro è, indubbiamente, il veleno che ha ucciso più persone al mondo (basterebbe soltanto contare l'enorme numero di vittime del nazismo nelle camere a gas) .

3. Cicuta

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La cicuta è una pianta perenne con foglie molto grandi e con fiori bianchi molto piccoli, trovabile fino a 1800 metri di altitudine. Cresce nei luoghi abbandonati e rocciosi, nelle stradine poco frequentate dei villaggi e fiorisce nei mesi di giugno e luglio.

La cicuta era sicuramente uno dei più diffusi veleni dell’antichità. E' passata alla storia grazie al grande filosofo Greco, Socrate, il quale morì assumendo una bevanda a base di cicuta. Anche Annibale si suicidò con questo veleno.

Il principio tossico di queste piante è la cicutina, un liquido oleoso, giallastro, di odore acuto e sgradevole. Questo liquido è poco solubile nell'acqua, a differenza che nell'alcool dov'è solubilissimo.  La cicuta è un veleno paralizzante e la dose letale per l'uomo, per via orale, è di 750 mg. La morte avviene per asfissia in circa 3-6 ore.

4. Aconite

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L'aconite è una pianta che cresce nei luoghi ombreggiati delle zone montuose e collinari e fiorisce nei mesi di maggio e giugno. Viene coltivata anche come pianta ornamentale nei nostri giardini.

Il principio attivo della pianta è l'aconitina, che si può ridure facilmente in una polvere di color bianco-giallo. Il suo sapore è molto pungente e aspro. E'ì solubilissimo nell'alcool ma risulta poco solubile in acqua.

È uno dei veleni più potenti che si conoscano. La dose letale per l'uomo è di 5mg/kg di massa corporea e la morte avviene in poche ore dopo crampi violenti e perdita completa della coscienza e non si conoscono antidoti

Nella mitologia greca si narra che Cerbero, il cane che custodiva gli Inferi, portasse nella bava i semi di aconite. E quando Ercole l'ha rapito per portarlo sulla Terra, la rabbia del cane era tale che, la sua saliva a contatto col suolo, ha fatto nascere la pianta di aconite.

Questa pianta viene anche conosciuta come "l'erba del diavolo" perchè è tanto bella quanto velenosa. Pensate che il suo veleno può essere assorbito dalla pelle, tenendo semplicemente un mazzo di aconite in mano.



5. Belladonna

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La Belladonna è una pianta che cresce sui muri e nei vecchi ruderi e fiorisce nei mesi estivi. Tutte le parti della pianta sono velenose.

La parte più tossica, sono i frutti (bacche), che costituiscono un veleno altamente letale e, vista la loro somiglianza con le ciliegie, combinato con il loro sapore dolciastro, hanno indotto molte persone a consumarli, ignari del pericolo mortale.

La dose letale per un adulto è  di  100mg (ma ne basta circa la metà per essere letale ad un bambino). La belladonna agisce specialmente sul cervello e i sintomi dell'avvelenamento insorgono molto rapidamente, e la morte avviene per paralisi generalmente in 24-36 ore.

Nell'antica Roma come anche nel Rinascimento veniva usata dalle donne per dare colorito al viso e per rendere le loro pupille più dilattate e l’occhio più vistoso. In Germania viene conosciuta sotto il nome di “ciliegia della pazzia” in quanto veniva utilizzata contro i nemici come un metodo di confessione. 

Le streghe nel medioevo la usavano per effettuare i famosi voli con la loro scopa. O almeno loro pensavano cosi. In realtà, uno degli effetti collaterali principali che può produrre il consumo di belladonna sono le allucinazioni. Si iniziava con una paralisi a causa della perdita di sensibilità e l’effetto allucinogeno faceva in un certo senso da “contorno”, dando la sensazione di “alzarsi in volo” e di aver compiuto un viaggio.






Note

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Per ulteriori approndimenti, sulle sostanze velenose trattate in questo articolo, ecco alcuni links:

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13 commenti su “5 veleni mortali famosi”

  1. ma la pianta donnabella la puoi trovare anke a ottobre?vicino a casa mia ce una pianta simile e non so se e quella…come posso riconoscerla??

  2. I fiori della belladonna presentano un calice a 5 sepali e una corolla a 5 petali e di colore violaceo cupo. La belladonna fiorisce nel periodo estivo e produce delle BACCHE NERE E LUCIDE.

    Il fusto della pianta è tra i 70 e i 150 cm.

    Spero ti possa essere di aiuto!

  3. Come fa l’Acqua Tofana a essere il veleno più usato del rinascimento se è stato inventato nel XVII secolo?

  4. Ciao Pippo, grazie per la segnalazione. In effetti era un errore (l’acqua tofana e’ stata inventata nel 1640), per cui abbiamo provveduto a correggere l’articolo mettendo, con l’occasione, qualche informazione in piu’ sull’argomento (2 parole su Giulia Tofana, inventrice della pozione velenosa).

  5. Immagino che ‘acpnitina’ stia per ‘aconitina’. In quel caso si, maneggiando la pianta di viene a contatto con il veleno che si puo’ assorbire per via cutanea…

  6. Alessandro Girotti

    che morti cruenti . .a parte il cianuro per le altre è un casino. Però il cianuro è irreperibile o quasi .. come hanno fatto queste persone a uccidere / uccidersi?

I commenti sono chiusi.